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   Ma... la salvezza si può perdere?
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   Autore  Topic: Ma... la salvezza si può perdere?  (letto 25001 volte)
Tichico
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #285 Data del Post: 23.03.2004 alle ore 12:23:48 »
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on 23.03.2004 alle ore 11:49:21, adler wrote:
Questo di Rossella è un intervento che riassume molto bene tutto quello che c'è di fondamentale da sapere sull'argomento in questione, sono pienamente d'accordo, e aggiungo solo di prendere molto seriamente, pesare e meditare bene le cose scritte da Rossella. (Ho visto gente ormai persa, che pur non ammettendo questa errata dottrina, continua a peccare volontariamente e coscientemente perchè, pensano, comunque sono giustificati; naturalmente non lo dicono, ma lo pensano e lo fanno!). Quando ci si trova in questi casi, non solo bisogna pregare per loro, ma se sono dei conduttori ad essere in queste condizioni allora bisogna rivolgersi a Gesù in preghera e farsi guidare da Lui, se necessario lasciare la comunità: è a Gesù che dobbiamo obbedire, perchè potremmo fare la loro stessa fine, il Signore ci risponderà di certo, Lui è il Buon Pastore.
Pace

Quelli che pensano come dici tu non hanno capito nulla della fede in Gesù Cristo e delle sue implicazioni pratiche. Se poi sono dei conduttori bisognerebbe che non lo facessero più il conduttore, e sarebbe auspicabile che si mettessero da parte. Siccome questi personaggi si sostengono vicendevolmente bisogna prendere in considerazione la possibilità di cambiare assemblea, sapendo però che l'assemblea perfetta non esiste e che non ce nè una i cui membri siano senza peccato o che non pecchino mai. Un conto è peccare in quanto siamo carne di peccato e un altro è continuare nel peccato. Evidentemente questi tali hanno creduto invano e se si mettono alla prova non sono nella fede.
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Infatti,mentre a quest'ora dovreste essere maestri,avete di nuovo bisogno che vi s'insegnino i primi elementi degli oracoli di Dio,e siete giunti al punto di avere bisogno di latte, non di cibo solido
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #286 Data del Post: 23.03.2004 alle ore 12:30:27 »
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Ciao Ti,
[quote authorFischiareichico link=board=Dottrina;num=1042388030;start=150#157 date=02/20/04 alle ore 12:06:40]Scusate se mi intrometto.
1) Vangelo di Giovanni 5:21;
2) Vangelo di Giovanni 10:27,29,30;
Se avete fede in queste parole del Signore Gesù Cristo avete la certezza che non perderete la salvezza - (ma se dubitate ....) perchè la salvezza è per grazia mediante la fede e questo non viene da voi, è il dono di Dio (Ef.:2;otto).
..Perchè siete custoditi dalla potenza di Dio mediante la fede. (1 Pietro 1 da 3 a 9);
Predestinati ad essere adottati... (Ef 1:5,6)
Ci sono altri dubbi? Leggete la Bibbia, pregate, e siate desiderosi di ascoltare la PAROLA predicata.
Ub abbraccio in Cristo. Tichico [/quote]
 
Vorrei mettere in risalto il fatto della predestinazione con questa frase: "Sorridenteio sa, ma Dio non decide chi è salvato o meno"
Se alla fin fine io sarò salvato  e ora come ora mi sento tale (non perchè non faccia peccati...) allora Dio sapeva fin dal principio che avrei indirizzato la mia vita in questo modo.
Dio non usa tutti i mezzi possibili ed immaginabili per salvarmi "solo" perchè è stato destinato così. Ripeto, Lui sa ma non predestina
 
Shalom
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #287 Data del Post: 23.03.2004 alle ore 12:50:52 »
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on 23.03.2004 alle ore 12:30:27, keith wrote:

Dio non usa tutti i mezzi possibili ed immaginabili per salvarmi "solo" perchè è stato destinato così. Ripeto, Lui sa ma non predestina

Sono del tutto d'accordo con Keith.  Il nostro Dio è un Dio giusto. Egli vorrebbe che tutti fossero salvati, ma SA in anticipo chi sono quelli che accetteranno o non accetteranno il Suo dono.
 
Ciao.
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #288 Data del Post: 23.03.2004 alle ore 13:32:40 »
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[quote authorFischiareichico link=board=Dottrina;num=1042388030;start=285#285 date=03/23/04 alle ore 12:16:57]
Non esiste la dottrina dell'impossibilità di perdere la salvezza. Quelli che si sentono salvati e continuano nel peccato non sono natio da Dio, perchè chi è nato da Dio non persevera nel peccato. Quindi affinchè la testimonianza che la chiesa rende al mondo non sia messa in discussione sarebbe meglio mettere alla porta questi personaggi. Però se tornano e si pentono e mostrano i frutti degni di ravvedimento devono essere reintrodotti nella comunità cristiana. Troppe volte molti giovani si sono "convertiti" "al chiarore delle stelle" o alla fine di un campo vicino ad un falò. Quello che conta è il frutto che nasce da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera che soltanto Cristo crea e rende perfetta. [/quote]
 
Condivido in pieno!
Inoltre quando si toccano questi argomenti bisogna stare attenti ai giudizi che si esprimono!
 
Noi non abbiamo nessun diritto di giudicare nessuno: SIAMO TUTTI PECCATORI E IMMERITEVOLI DELLA GRAZIA DI DIO!
 
Questo è un fatto! E se fosse per quello che dicono molti, faremmo tutti una brutta fine!
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Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano ( Efesini 4:29 )
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #289 Data del Post: 23.03.2004 alle ore 13:55:47 »
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[quote authorFischiareichico link=board=Dottrina;num=1042388030;start=285#286 date=03/23/04 alle ore 12:23:48]
Quelli che pensano come dici tu non hanno capito nulla della fede in Gesù Cristo e delle sue implicazioni pratiche. Se poi sono dei conduttori bisognerebbe che non lo facessero più il conduttore, e sarebbe auspicabile che si mettessero da parte. Siccome questi personaggi si sostengono vicendevolmente bisogna prendere in considerazione la possibilità di cambiare assemblea, sapendo però che l'assemblea perfetta non esiste e che non ce nè una i cui membri siano senza peccato o che non pecchino mai. Un conto è peccare in quanto siamo carne di peccato e un altro è continuare nel peccato. Evidentemente questi tali hanno creduto invano e se si mettono alla prova non sono nella fede. [/quote]
 
pienamente d'accordo Tichico...(cmq anche se non esiste la dottrina, esistono quelli che fanno come ha detto Rossella e come ho detto io)
pace
« Ultima modifica: 23.03.2004 alle ore 19:13:29 by adler » Loggato
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #290 Data del Post: 23.03.2004 alle ore 14:27:57 »
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on 23.03.2004 alle ore 12:30:27, keith wrote:
Ciao Ti,
 
Vorrei mettere in risalto il fatto della predestinazione con questa frase: "Sorridenteio sa, ma Dio non decide chi è salvato o meno"
Se alla fin fine io sarò salvato  e ora come ora mi sento tale (non perchè non faccia peccati...) allora Dio sapeva fin dal principio che avrei indirizzato la mia vita in questo modo.
Dio non usa tutti i mezzi possibili ed immaginabili per salvarmi "solo" perchè è stato destinato così. Ripeto, Lui sa ma non predestina
 
Shalom

Dio preconosce ogni cosa.  
 Però con quale certezza scritturale affermi che Lui sa ma non predestina? Non solo la lettera ai romani, ma anche 1Pietro, parla di eletti (si eleggono da soli?) e nella 2Pietro parla di chi ha ricevuto in sorte una fede preziosa. La lettera aTito parla della fede degli eletti di Dio. E Gesù afferma che molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti.
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #291 Data del Post: 23.03.2004 alle ore 14:35:49 »
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on 23.03.2004 alle ore 13:55:47, adler wrote:

 
pienamente d'accordo Tichico...(cmq anche se non esiste la dottrina, esistono quelli che fanno come ha detto Rosella e come ho detto io)
pace

Certo che ci sono quelli che fanno come dici tu e come dice Rossella.
Dobbiamo sperare che il Signore li faccia uscire dal laccio del diavolo nel quale sono caduti per fare la sua volontà. Oppure li mettiamo al rogo? Dobbiamo invece esortarli, se poi, ne va di mezzo la testimonianza della chiesa allora la chiesa riunita nel Signore deve prendere provvedimenti. Un conto sono quei peccati ai quali penso: che tizio ha la morosina non credente, che caio si mette in malattia anche quando non lo è. Che non vuole la fattura per non pagare l'IVA.
Non penso all'apostasia, perchè se uno che rinnega Cristo e lo fa davanti a testimoni, va cacciato dall'assemblea. E non penso nemmeno all'adulterioo alla fornicazione. Questi fino a quando non avranno smesso e non si saranno vergognati davanti a tutti quelli che sapevano, dovranno rimanere fuori dalla comunione, ma non soltanto dei simboli.
Cosa ne pensi?
Loggato

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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #292 Data del Post: 23.03.2004 alle ore 14:38:32 »
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on 23.03.2004 alle ore 13:32:40, Virus wrote:

 
Condivido in pieno!
Inoltre quando si toccano questi argomenti bisogna stare attenti ai giudizi che si esprimono!
 
Noi non abbiamo nessun diritto di giudicare nessuno: SIAMO TUTTI PECCATORI E IMMERITEVOLI DELLA GRAZIA DI DIO!
 
Questo è un fatto! E se fosse per quello che dicono molti, faremmo tutti una brutta fine!

Nulla potrà mai renderci meritevoli della grazia di Dio.
...per quello che dicono molti..cosa dicono?
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #293 Data del Post: 23.03.2004 alle ore 14:39:09 »
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on 23.03.2004 alle ore 13:32:40, Virus wrote:

 
Noi non abbiamo nessun diritto di giudicare nessuno: SIAMO TUTTI PECCATORI E IMMERITEVOLI DELLA GRAZIA DI DIO!
 
Questo è un fatto! E se fosse per quello che dicono molti, faremmo tutti una brutta fine!

Verissimo, caro Virus!  Siamo salvati per grazia immeritata ma il problema è che se non perseveriamo nella santificazione (il che non vuol dire che siamo perfetti, ma che facciamo il nostro possibile per obbedire, con l'aiuto del Signore e nei limiti di quello che abbiamo capito, alla Sua volontà) non entreremo nel regno dei cieli.
 
Questo non vuol dire giudicare, ma soltanto attenersi a quello che la Bibbia ci insegna. "Senza la santificazione, nessuno vedrà il Signore"detto a credenti, nel Nuovo Testamento (e confermato da altri testi).
 
Se un credente si lascia andare, non cammina secondo lo Spirito Santo e persevera in peccati che dovrebbe aver abbandonato (ma a volte non è così) senza pentirsi e senza cambiare, rischia davvero di fare una brutta fine!
 
Ciao.
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #294 Data del Post: 23.03.2004 alle ore 15:49:16 »
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2  E tu, figliuol d’uomo, di’ ai figliuoli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salverà nel giorno della sua trasgressione; e l’empio non cadrà per la sua empietà nel giorno in cui si sarà ritratto dalla sua empietà; nello stesso modo che il giusto non potrà vivere per la sua giustizia nel giorno in cui peccherà.
 
13  Quand’io avrò detto al giusto che per certo egli vivrà, s’egli confida nella propria giustizia e commette l’iniquità, tutti i suoi atti giusti non saranno più ricordati, e morrà per l’iniquità che avrà commessa.
 
14  E quando avrò detto all’empio: Per certo tu morrai, s’egli si ritrae dal suo peccato e pratica ciò ch’è conforme al diritto e alla giustizia,
15  se rende il pegno, se restituisce ciò che ha rapito, se cammina secondo i precetti che dànno la vita, senza commettere l’iniquità, per certo egli vivrà, non morrà;
16  tutti i peccati che ha commessi non saranno più ricordati contro di lui; egli ha praticato ciò ch’è conforme al diritto ed alla giustizia; per certo vivrà.
 
17  Ma i figliuoli del tuo popolo dicono: La via del Signore non è ben regolata; ma è la via loro quella che non è ben regolata.
18  Quando il giusto si ritrae dalla sua giustizia e commette l’iniquità, egli muore a motivo di questo;
19  e quando l’empio si ritrae dalla sua empietà e si conduce secondo il diritto e la giustizia, a motivo di questo, vive.
 
Queste sono le parole dell' Eterno come si trovano in Ezechiele.
 
La salvezza che abbiamo ricevuto è per gli errori e peccati passati non per quelli che facciamo da quel momento in poi. La salvezza finale o vita eterna, che è un' altra cosa, sara' al momento della resurrezione quando sara' chiaro che ci siamo attenuti da quel fatidico momento della nostra conversione in poi, ai comandamenti, leggi, insegnamenti ecc.
Matteo  19:16 infatti dice chiaramente che la vita eterna
si ottiene mantenendo i comandamenti. Come anche citati in Marco 12:29  
Primo comandamento:
 
  E Gesù gli rispose: Il primo di tutti i comandamenti è:  
 
Ascolta Israele: Il Signore Iddio nostro è l’unico Signore;
30  e: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l’anima tua, e con tutta la mente tua, e con tutta la tua forza. Quest’è il primo comandamento.  
 
E il secondo, simile, è questo:
31  Ama il tuo prossimo come te stesso. Non vi è altro comandamento maggior di questi.
 
32  E lo Scriba gli disse: Maestro, bene hai detto secondo verità, che vi è un solo Iddio, e che fuor di lui non ve ne è alcun altro;
33  e che amarlo con tutto il cuore, e con tutta la mente, e con tutta l’anima, e con tutta la forza; ed amare il suo prossimo come sè stesso, è più che tutti gli olocausti, e sacrificii................
 
Ho letto un esempio che rende l' idea. Se uno esce di prigione, amnistia, e non si attiene alla Legge, non interessa al giudice o alla polizia se ad un certo punto della sua vita è stato liberato, deve attenersi alla legge e non comportarsi da criminale altrimenti viene rimesso dentro.
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Per amor di Sion io non tacerò, per amor di Gerusalemme io non mi darò posa, finché la sua giustizia non spunti come l’aurora, la sua salvezza come una fiaccola fiammeggiante.
adler
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #295 Data del Post: 23.03.2004 alle ore 17:30:22 »
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[quote authorFischiareichico link=board=Dottrina;num=1042388030;start=285#292 date=03/23/04 alle ore 14:35:49]
Certo che ci sono quelli che fanno come dici tu e come dice Rossella.
Dobbiamo sperare che il Signore li faccia uscire dal laccio del diavolo nel quale sono caduti per fare la sua volontà. Oppure li mettiamo al rogo? Dobbiamo invece esortarli, se poi, ne va di mezzo la testimonianza della chiesa allora la chiesa riunita nel Signore deve prendere provvedimenti. Un conto sono quei peccati ai quali penso: che tizio ha la morosina non credente, che caio si mette in malattia anche quando non lo è. Che non vuole la fattura per non pagare l'IVA.
Non penso all'apostasia, perchè se uno che rinnega Cristo e lo fa davanti a testimoni, va cacciato dall'assemblea. E non penso nemmeno all'adulterioo alla fornicazione. Questi fino a quando non avranno smesso e non si saranno vergognati davanti a tutti quelli che sapevano, dovranno rimanere fuori dalla comunione, ma non soltanto dei simboli.
Cosa ne pensi? [/quote]
 
Il fatto è che non siamo noi a metterli al rogo, anzi noi si prega per loro, il problema è che si mettono da soli "al rogo" pechè anche se molti fratelli non lo sanno o non se ne accorgono, il Signore invece lo sa e agisce in conformità con la Sua Parola...Il problema è anche che se c'è una mela marcia, il rischio serio è che marcisce tutto il paniere (anche se questa mela non rinnega Cristo, ma compie altri peccati).In oltre negli ultimi tempi l'apostasia di molti deriverà dal dare retta a spiriti seduttori e dottrine di demoni (1Timoteo 4:1) e non credo che questo avviene da un giorno all'altro...la mela non marcisce tutta e subito ma piano piano e poi piano piano contagia anche gli altri...
 
« Ultima modifica: 23.03.2004 alle ore 17:33:46 by adler » Loggato
bruggol
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #296 Data del Post: 23.03.2004 alle ore 19:34:03 »
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Caro fratello romefriend
 
Non sono d’accordo con la tua visione di questo passo:
 
"In fatti in 1Corinzi 3:12-15 dice " Ora, se uno costruisce su questo fondamento con oro, argento, pietre di valore, legno, fieno, paglia, l'opera di ognuno sarà messa in luce; perché il giorno di Cristo la renderà visibile; poiché quel giorno apparirà come un fuoco; e il fuoco proverà quale sia l'opera di ciascuno.  Se l'opera che uno ha costruita sul fondamento rimane, egli ne riceverà ricompensa;  se l'opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco".
 
In questo passaggio è riscontrabile un grande errore di impostazione e quindi di interpretazione, perché non è visto nel contesto del brano a cui si riferisce:
Il soggetto in questo testo NON è il credente “generico”, ma una particolare categoria di credenti e per verificarlo occorre leggere attentamente il brano citato, cominciando dal verso 5 . Lo riporto integralmente per la verifica:
 
”5Che cos’è dunque Apollo? E che cos’è Paolo? Sono servitori per mezzo dei quali voi avete creduto; e lo sono nel modo che Dio ha dato a ciascuno di loro.6 Io ho piantato, Apollo ha innaffiato, ma Dio ha fatto crescere,7 quindi colui che pianta e colui che annaffia non sono nulla: Dio fa crescere!8 Ora , colui che pianta e colui che annaffia sono una medesima cosa, ma ciascuno riceverà il proprio premio secondo la propria fatica. (da comparare col verso 13).
“9Noi siamo infatti collaboratori di Dio, voi siete il campo di Dio, l’edificio di Dio.10 Secondo la grazia che mi è stata data, come esperto architetto, ho posto il fondamento; un altro vi costruisce sopra, ma ciascuno badi a come vi costruisce sopra, 11poiché nessuno può porre altro fondamento, oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù.12 Ora se uno costruisce su questo fondamento con oro, argento, pietre di valore, legno, fieno, paglia,13 l’opera di ognuno sarà messa in luce, perché il giorno di Cristo la renderà visibile, poiché quel giorno apparirà come un fuoco; e il fuoco proverà quale sia l’opera di ciascuno. 14Se l’opera che uno ha costruito sul fondamento rimane, egli ne riceverà ricompensa, 15se l’opera sua sarà arsa, egli ne avrà danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco” (1 Cor. 3:5-15).

 
Mio commento:
 
- Il sottotitolo del capitolo 3 è: “Il compito dei servitori (collaboratori) di Dio” non del credente in genere.
- Paolo afferma: noi siamo i servitori, voi invece siete quelli che hanno creduto (5)
- Paolo continua: noi siamo i collaboratori, voi siete il campo (9)
- Poi aggiunge: io ho messo il fondamento, un altro servitore ci costruisce sopra (10)
- Paolo conclude: sarà il materiale col quale il servitore avrà costruito sopra che sarà provato con il fuoco.
- Ma lui stesso sarà salvo.
 
Paolo in questo passaggio fa quindi una chiara distinzione tra gli attori in scena. Non si riferisce ai credenti in generale, infatti il soggetto del brano sono i servitori di Dio inteso come missionari, fondatori di comunità, evangelisti o comunque quei soggetti che hanno compiti organizzativi nell’edificio di Dio. E’ logico quindi che una persona che svolge tali mansioni si presuppone che sia un sincero credente come lo erano Paolo, Apollo e Cefa. Per questo Gesù gli assicura comunque la salvezza purchè abbiano edificato sul Suo fondamento  
 
Romefriend scrive:
“Non te lo dico io, ma è riconosciuto da tutti i commentatori che si riferisce all'episodio di 1 cor. Dopo la punizione, una volta giunto a ravvedimento, doveva essere reintegrato nella chiesa mostrando amore."
 
Fratello, se tu e i commentatori credete che nella seconda lettera ai corinti, Paolo faccia ancora riferimento al caso disciplinare descritto nella prima lettera, non ho problemi nell’accettarlo anch’io. Certamente un credente che si ravvede deve essere sempre reintegrato nella chiesa; ma non è questo il centro della questione. Il problema viene fuori solo se non vuole più ravvedersi…
 
ti saluto
Loggato
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #297 Data del Post: 23.03.2004 alle ore 19:44:31 »
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Caro fratello Tichico,
 
considerando ora il problema di Ebrei:6, ti espongo ora il mio punto di vista sulla interpretazione di questo brano che però occorre considerarlo fino al v. 12.
 
“…quelli che sono stati una volta illuminati ed hanno gustato il dono celeste e sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo futuro, e poi sono caduti, è impossibile condurli di nuovo a ravvedimento perché crocifiggono di nuovo per conto loro il Figlio di Dio e lo espongono ad infamia. Quando una terra imbevuta dalla pioggia che vi cade frequentemente, produce erbe utili a quelli che la coltivano, riceve benedizione da Dio, ma se produce spine e rovi, è riprovata e prossima ad essere maledetta; la sua fine sarà di essere bruciata. Tuttavia carissimi, benché parliamo così, siamo persuasi riguardo a voi di cose migliori a attinenti alla salvezza. Dio infatti non è ingiusto da dimenticare l’opera vostra e l’amore che avete dimostrato per il suo nome con i servizi che avete resi e che rendete tuttora ai santi.  
 Soltanto desideriamo che ciascuno di voi dimostri fino alla fine il medesimo zelo per giungere alla pienezza della speranza, affinché non siate indolenti, ma siate imitatori di quelli che per fede e pazienza ereditano le promesse.” (Eb. 6:4-12)

 
Mio commento:
 
- Il sottotitolo di questo capitolo 6 dice: “Grave ammonimento a chi abbandona la verità che ha conosciuta”. Tale espressione già non avrebbe bisogno di commenti.  
 
- Queste persone sono state illuminate dalla luce della verità che è rappresentata dalla persona di Gesù Cristo, quindi non sono più pagani. (Eb. 10:32)
 
- Hanno gustato il dono celeste della salvezza, non sottoforma di assaggino come qualcuno afferma, ma imbevuti fino in fondo da tale dono come lo può essere completamente la terra dalla pioggia nel paragone riportato dal brano.
Dio pur essendo sovrano nel dispensare come e quando vuole il dono dello Spirito Santo, ha comunque indicato una sequenza molto precisa per ottenerlo: “ravvedetevi e ciascuno sia battezzato nel nome di Gesù per il perdono dei vostri peccati e voi riceverete il dono dello Spirito santo” (Atti 2: 38. La sequenza è quindi: ravvedimento, battesimo, dono. Se hanno ricevuto tale dono quindi, si erano ravveduti e battezzati.
 
- Sono stati fatti partecipi al dono dello Spirito Santo cioè alla caparra che Dio assicura nell’attesa delle promesse celesti. Chiediamoci: darebbe Dio la sua caparra a qualcuno che non ha fatto professione di fede? E se Dio gli ha dato tale dono non significa che il suo cuore ne era degno? Se fosse stato uno pseudo-credente avrebbe potuto mai ingannare Dio?
 
- “Poi sono caduti” Questo lascia intendere che tali persone prima erano in “piedi”, come lo erano anche gli angeli “caduti” dopo aver abbandonato la loro primitiva “dignità”. Potremmo forse affermare che siccome caddero non erano “veri” angeli? Questa  caduta fu irreversibile ed ora sono custoditi in catene per il giorno del giudizio (Giu.6). Per chi abbandona la fede invece è come essere nel braccio terminale di Alcatraz, in attesa di essere giustiziato. “La sua fine sarà di essere bruciata” dice la Parola.
 
- La frase “…impossibile condurli di nuovo a ravvedimento” Mi fa capire che tali persone si erano già ravvedute inequivocabilmente una prima volta.
 
- L’autore della lettera agli ebrei ammonisce i suoi lettori di “essere fedeli fino alla fine
 
Fin qui il mio commento ad uso e consumo della incomprensione. Non so se questo è un forum o un teatro, ma mi sto divertendo sul ruolo che stiamo interpretando… (me compreso)
 
Pace fratelli.
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #298 Data del Post: 24.03.2004 alle ore 16:13:53 »
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Ciao, volevo solo brevemente dire qualcosa anche io su questo tema molto delicato. Voi cosa ne pensate se solo per un momento facessimo questa considerazione; che Cristo  o meglio il sacrificio sostitutivo di Cristo per un "potenziale credente " possa risultare vano a causa del fatto che questo "potenziale credente si svii e non perseveri più nelle vie di Dio" ;vorrebbe dire che Cristo non é riuscito a salvarlo o che forse  Cristo non era morto per lui .. ma" solo per quelli che tu Dio mi hai dati!?"   Ellis
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Re: Ma... la salvezza si può perdere?
« Rispondi #299 Data del Post: 25.03.2004 alle ore 08:54:06 »
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on 24.03.2004 alle ore 16:13:53, trinity wrote:
Ciao, volevo solo brevemente dire qualcosa anche io su questo tema molto delicato. Voi cosa ne pensate se solo per un momento facessimo questa considerazione; che Cristo  o meglio il sacrificio sostitutivo di Cristo per un "potenziale credente " possa risultare vano a causa del fatto che questo "potenziale credente si svii e non perseveri più nelle vie di Dio" ;vorrebbe dire che Cristo non é riuscito a salvarlo o che forse  Cristo non era morto per lui .. ma" solo per quelli che tu Dio mi hai dati!?"   Ellis

Concordo!Inoltre vorrei aggiungere che molti, mossi da un sentimento religioso, sono andati avanti, hanno risposto affermativamente a due domande, hanno ripetuto una preghiera e sono stati dichiarati credenti.
Poi..., col tempo, si vede come vanno le loro cose con Dio...Noi non cessiamo di pregare, non solo per questi, ma anche per tutti gli uomini, per le autorità ecc.
Loggato

Infatti,mentre a quest'ora dovreste essere maestri,avete di nuovo bisogno che vi s'insegnino i primi elementi degli oracoli di Dio,e siete giunti al punto di avere bisogno di latte, non di cibo solido
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