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Ma... la salvezza si può perdere? (letto 25004 volte) |
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bruggol
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LA SALVEZZA DONATACI DAL SIGNORE GESU' AL MOMENTO DELLA NOSTRA CONVERSIONE SI PUO' PERDERE O E' DEFINITIVA? inoltre CHE RAPPORTE SUSSISTE TRA SALVEZZA E PREMIO? Cari amici del forum, ultimamente mi sono posto questa domanda e non avendo trovato una risposta esauriente dopo diversi confronti ho pensato di rivolgermi a qualche fratello maturo del forum per avere una risposta o aprire un dibattito. Grazie, Bruno
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agata
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Io so che il mio redentore vive
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on 12.01.2003 alle ore 17:13:27, bruggol wrote:LA SALVEZZA DONATACI DAL SIGNORE GESU' AL MOMENTO DELLA NOSTRA CONVERSIONE SI PUO' PERDERE O E' DEFINITIVA? inoltre CHE RAPPORTE SUSSISTE TRA SALVEZZA E PREMIO? Bruno |
| Caro fratello La salvezza è un dono gratuito, a chiunque si pente dei propi peccati e dà la sua vita a Gesù, ricevendo il perdono e riconoscendo Gesù come suo personale salvatore. Se la conversione è veramente avvenuta, non si puo perdere più la salvezza. Perché non possiamo guadagnarci assolutamente nulla, altrimenti non è più grazia ma è guadagno. La santificazione dopo la conversione è la conseguenza di avere dato la vita a Gesù. Il perdono che ci offre Gesù è per i nostri peccati passati, presenti e futuri. Perché egli sapeva di che natura siamo fatti. Il sacrificio copre ogni nostro peccato durante la nostra vita. Se non fosse cosi, non avremo scampo davanti al giudizio di Dio, perché Dio e santo e non tollerà nessun peccato alla sua presenza. La legge ci condanna sempre quando la trasgrediamo, anche se promettiamo di non farlo più, resta la trasgressione che deve essere punita. L'esempio pratico sono le leggi stradali, se hai corso troppo veloce e il vigile ti fa una multa, anche se li prometti che la prossima volta andrai più piano, non ammetterà ragione ma ti fara una multa. Cosi è anche con noi, ogni volta che pecchiamo. Il sacrificio dell Signore sulla croce ha coperto perquesto tutti i nostri peccati. Non per questo abbiamo la libbertà di peccare come vogliamo, perché sarebbe un segno che non siamo veramente convertiti. Cosi la salvezza e veramente gratuita e senza alcun prezzo. Mentre per Gesù è stato un caro prezzo salvarci. Tenerci o guadagnarci con opere buone la grazia ricevuta fà della grazia, una grazia a buon mercato. e siccome non c'è NIENTE che abbiamo fatto per meritarci la grazia, non possiamo fare anche NIENTE per perderla.Le nostre opere possono influire sull nostro premio o castigo quando saremo davanti al Signore ma non sulla nostra salvezza che viene unicamente dall Signore Gesù. La grazia è grazia sotto ogni aspetto. Ho per te alcuni versi da leggere che ti confermano quello ho scritto: Romani 11,6 / Efesi 2, 8 - 9 / Romani 6,23 /Romani 3,20 Di ti benedica, pace Agata
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« Ultima modifica: 12.01.2003 alle ore 22:18:08 by agata » |
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luigino
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la parola di Dio dice chi avra creduto e avra perseverato fino alla fine sara salvato quindi bisona perseverare fino alla fine .
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agata
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Io so che il mio redentore vive
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Il perseverare è la conseguenza della nostra conversione e il essere radicati in Gesù. Siamo sicuri che abbiamo dato la vita a Gesù alla nostra conversione ? Se è cosi, il Signore ci terrà saldi e fermi radicati in lui fino alla sua venuta o quando compariremo davanti a luil. C'è una grande confusione fra grazia e opere. Il Signore no ci ha dato una grazia incompleta. Non è che un po di grazia c'è l'ha dà lui e il resto dobbiamo farlo noi. Altrimenti sarebbe dinuovo una grazia guadagnata per opere. La grazia è una volta per sempre e non centra con le nostre buone opere. Le nostre opere non hanno una funzione rendentrice. Quelli che non ha fatto buone opere saranno scampati come per il fuoco, ma saranno salvati. 2.Cor.5,10 e 1.Cor. 3, 13-15.
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Ranger
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Provo a risponderti io essendo il responsabile dottrinale di Evangelici net.......la salvezza è un dono acquisito in Cristo, è vero, ma la possiamo perdere.... se non perseveriamo.....anche se vi è una corrente evangelica che crede nella predestinazione, e, quindi applica il detto di Calvino: " una volta salvati......per sempre salvati" molti parlano di grazie irresistibile......ma è così?.....Se ti interessa nella sezione dottrina di Evangelici vi è uno studio sulla predestinazione....puoi trovare delle risposte adeguate. on 12.01.2003 alle ore 17:13:27, bruggol wrote:LA SALVEZZA DONATACI DAL SIGNORE GESU' AL MOMENTO DELLA NOSTRA CONVERSIONE SI PUO' PERDERE O E' DEFINITIVA? inoltre CHE RAPPORTE SUSSISTE TRA SALVEZZA E PREMIO? Cari amici del forum, ultimamente mi sono posto questa domanda e non avendo trovato una risposta esauriente dopo diversi confronti ho pensato di rivolgermi a qualche fratello maturo del forum per avere una risposta o aprire un dibattito. Grazie, Bruno |
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« Ultima modifica: 14.01.2003 alle ore 13:38:37 by Ranger » |
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DIO VI BENEDICA GRANDEMENTE
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bruggol
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Cara sorella Agata, grazie per le tue incoraggianti parole e per quanto riguarda i passi biblici da te citati sono senz'altro validi nell'infondere sicurezza nell'esperienza della salvezza. I tanti brani che mi fanno riflettere comunque, scaturiscono non dalla promessa del Signore Gesù che è assolutamente fedele per quello che ha promesso e fatto come opera redentrice, ma dalla nostra debolezza nel restare fedeli a Lui! Due esempi tra tanti vorrei portare all'attenzione tua e di quanti vogliono collaborare al tema: - Il Figlio prodigo, agli occhi del padre era morto e solo dopo essere rientrato in sè e tornato a casa viene considerato "morto ritornato in vita, perduto ma ritrovato" Cosa sarebbe di quel figlio se non fosse mai più tornato? - Nella Chiesa di Sardi qualcuno, lavato dal Signore Gesù in precedenza, agli occhi del Signore stesso è morto! (v.1)E muore una persona che prima era in vita, come il figlio prodigo! Le sue vesti bianche, lavate col sangue di Gesù si sono contaminate (v.4). vedo Gesù nel suo grande amore che li avvisa prima di procedere alla cancellazione del loro nome dal libro della vita! Quando viene scritto il nostro nome nel libro della vita: Ab eternum, quando nasciamo o quando rinasciamo nello Spirito? Per favore solo risposte meditate, fondate. grazie Bruno
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« Ultima modifica: 18.01.2003 alle ore 15:22:35 by bruggol » |
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bruggol
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Caro Ranger, ti ringrazio per la tua indicazione nel rimando alla sezione dottrina evengelici. Ho stampato questi fogli e li ho letto con molto interesse, ma sopratutto ho trovato con molto piacere dei riferimenti chiari alla mia domanda. Gradirei comunque conoscere il punto di vista di altri fratelli o sorelle che frequentano il forum Bruno
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« Ultima modifica: 16.01.2003 alle ore 22:51:03 by bruggol » |
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alessia
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Per, darti come ha fatto Ranger, precisi riferimenti biblici alla salvezza ho bisogno di qualche momento ma nel frattempo ho pensato di condividere con te "l'altra" visione. Come dono di Dio riceviamo la salvezza che sappiamo non dipendere da noi. Questo implica che se una volta l'abbiamo accettata, non c'è nulla che possa togliercela - è diventata nostra. Un passo che ricordo al volo è quello che dice che "mai nessuno potrà rapirci dalla mano di Dio". Se siamo suoi, lo siamo per sempre. In parte c'entra la dottrina della predestinazione, ma non esattamente. Se sono stata adottata nella famiglia di Dio, niente di quello che posso fare durante la mia vita cristiana potrà cambiare la mia posizione di figlia. Certo invece che scelte sbagliate mi potranno portare a non godere appieno di questa posizione, proprio come la storia del figliol prodigo. E così Dio ci parla di corone, che saranno date in premio a quei credenti che non solo hanno accettato l'opera salvifica di Cristo come propria, entrando così a far parte della famiglia di Dio, ma che avranno perseverato e lottato fino termine della corsa. Dici che per il momento questi pensieri possono essere sufficienti per la tua riflessione?
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agata
Membro familiare
Io so che il mio redentore vive
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Cara Alessia Sono lieta della tua aggiunta, che completa quello che è la piena salvezza in Gesù Cristo. Infatti l'evangelo non propone un cerotto calmante. Non diciamo. Va bene sei Ok perché tanti anni fà ti sei deciso di seguire Gesù Cristo. Ma facciamo un avvertimento: Se oggi non sei pronto che la tua vita sia pienamente sottomessa Gesù Cristo, come poi essere sicuro, che alla tua conversione hai fatto una cosa seria quando gli hai dato la tua vita ? Possiamo dire a tutti con Paulo : 2.Cor. 13,5 : Esaminate voi stessi, se siete nella fede, esaminate voi stessi. L'affermazione che il dono di grazia della salvezza si debba tenere per sforzo propio per non perderla, assomiglia à una negazione della grazia di Dio. Se sarebbe vero, i cristianisalvati una volta in cielo potrebberò vantarsi di avere dato un contributo alla loro salvezza. Potrebbero dire che il Signore gli ha salvati, ma hanno completato loro la salvezza per lo sforzo propio. Fatto sta però che nessuno, per quanto abbia potuto sforzarsi per mantenere la salvezza, puo avere in cambio la pretesa della salvezza. 1.Pietro 1, 3 - 5 (per la potenza di Dio, mendiante la fede siete custoditi per la salvazione) Riguardo ai nostri nomi scritti nell'libro della vita c'è scritto in Efesi 1,4 : Siccome in lui ci ha eletti, prima della fondazione del mondo. afinche fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui, nell'amore, avendoci predestinati ad essere addotati, per mezzo di Gesù Cristo come suoi figlioli. Pace Agata
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« Ultima modifica: 18.01.2003 alle ore 15:00:26 by agata » |
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bruggol
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Cara Alessia, ti ringrazio per la tua esposizione, ma non capisco bene il senso della frase:"Certo invece che scelte sbagliate mi potranno portare a non godere appieno di questa posizione, proprio come la storia del figliol prodigo." Per quanto riguarda invece il verso di Gio.10:28 che tu hai citato è una vera garanzia della facoltà di Gesù di saper custodire le sue pecore. Di questo io non ne dubito, ma mi chiedo, se Gesù nel verso sopra citato dà "loro la vita eterna" garantita a vita (scusate il pasticcio di parole) che motivo avrebbe l'apostolo Pietro in 1Pt.5:8 di metterci in guardia dal diavolo che "va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare"? Non sono forse le pecore di Gesù l'oggetto degli attacchi di satana?(i capri sono già suoi). Se satana non sapesse di avere almeno 1/n di probabilità di riuscirci non penso che perderebbe il suo tempo a gironzolarci intorno! ma gradirei di non aggiungere altra carne al fuoco se prima non ho avuto risposte alle mie domande già formulate nei post precedenti e che riassumo ancora quì di seguito: 1. Che ne sarebbe del figlio prodigo se non fosse più tornato dal padre? (Luc. 15:11) 2. Perchè Gesù minaccia di cancellare il nome dal libro della vita se questi credenti non si ravvedono? Ap. 3 3. Perchè l'apostolo Pietro mette in guardia dalle macchinazioni di satana se il credente non ha più niente da temere a riguardo della sua salvezza vita natural durante? (1 Pt. 5:8 Naturalmente se la Parola non si può contraddire, vorrei anche e comunque capire cosa intende Gesù con l'affermazione "nessuno le rapirà dalla mia mano"!!! Grazie a quanti si stanno prodigando nell'aiuto Bruno
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Ddsound
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quanto a me e alla mia casa, serviremo l'Eterno
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"Nessuno potrà rapirli" non mi sembra dica che essi stessi non potranno allontanarsi. Nella lettera agli Ebrei abbiamo chiari avvertimenti che ci incitano a non perdere il dono ricevuto. Alcuni dicono che un credente che si allontana dalla fede non si era veramente convertito, ma personalmente conosco alcune persone che hanno vissuto per anni nella grazia del Signore e dopo avvenimenti dolorosi si sono allontanati dalla fede. E' molto difficile arrivare ad una conclusione su questo argomento, dato che anche se le scritture non si contraddicono non sono state scritte come un testo di dottrina, quindi le interpretazioni possibili sono molte. Specialmente troveremo differenza tra le interpretazioni "pentecostali" e quelle "calviniste", ma fino a quando ognuno si darà da fare per compiere le opere di Dio secondo la sua fede e coscienza penso che possiamo benissimo convivere e collaborare come chiesa, unico corpo di Cristo sulla terra.
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Il Signore è il mio pastore
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alessia
Admin
Posts: 1306
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Nuovamente un po' di corsa aggiungo qualche pensiero prima di rileggermi bene Ap.3. Alle domande 1 e 3 posso rispondere con facilità: 1) se il figlio prodigo non fosse tornato a casa, avrebbe continuato probabilmente la sua vita: custode di porci! Sarebbe pur sempre rimasto il figlio di un padre ricco e generoso, ma non ne avrebbe più goduto i privilegi. Ecco perché la storia si adatta bene ai credenti. Le scelte che facciamo - soprattutto quella di allontanarci da Dio - si scontano nella vita quotidiana. L'amore di Dio per noi non cessa, è incondizionale, ma questo non impedisce che ci feriamo per aver preso decisioni sbagliate. Per quanto suo padre possa amare il proprio bambino, se questo decide di mettere una mano sul fuoco non può evitare che si bruci. La cosa bella è un padre amorevole poi è lì pronto a curare la ferita e ad aspettare insieme che questa guarisca definitivamente (talvolta soffrendo per l'incapacità di poter fare di più per togliere la sofferenza al figlio che ama). 3) Satana conosce bene Dio. Lo ha servito fino al momento in cui si è creduto di poter essere come lui (anche Adamo e Eva sono caduti nella stessa trappola). Ora, Satana non conosce il futuro come Dio; è al corrente del fatto che Dio non gli permette di oltrepassare "certi limiti" (come con Giobbe), ma nel frattempo, nel tentativo di convincere più persone possibile a seguirlo, progetta, agisce in mofo feroce. Le pecore sono cusodite dal pastore ma se queste si allontanano dalla sua custodia, come la famosa pecorella smarrita, il leone rapace che è in agguato ha campo libero per ferire a morte la pecora. Come credenti possiamo essere sicuri che Satana non può dominare e vivere in noi perché in noi già abita lo Spirito Santo, però non dimentichiamo che può opprimerci ed influenzarci a fare il male. Per ora è tutto.
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1pecorella
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Dio è la rocca del mio cuore
Posts: 112
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ragazzi, non facciamo confusione ed evitiamo di estremizzarci dall'una o l'altra parte. Ognuno ha citato sicuramente i suoi versi. Ma io rileggendo tutto(e senza avere pregiudizi al riguardo) posso solo arrivare alla seguente conclusione: 1) la salvezza è gratuita ed immeritata 2) la salvezza è un dono.....ma siamo NOI a decidere se accettare questo dono o meno. Dio non costringe ne prestabilisce. Dio però in passato ha prescelto avendo preconosciuto. Ad esempio scelse Abramo sapendo che lui avrebbe creduto in Lui. Non è il solo esempio ma sono casi particolari in cui Dio ha scelto persone particolari che lo avrebbero servito in grandi cose. 3) la salvezza si può perdere....ANCHE se è stata vera salvezza. Ci sono alcuni versi tra quelli già citati ke lo confermano. Del resto....."Toma mi ha abbandonato per il presente secolo". Ora Toma era uno che aveva incominciato bene ma......poi si era allontanato. Ora volete dire ke Toma inizialmente non era salvato? ragazzi........io rileggendo tutto arrivo a queste conclusioni. Propondo di rimanere quindi in posizione centrale.....solo DIo conosce il cuore dell'uomo
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Ranger
Membro
W questo FORUM!!!
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Concordo con te .....una sola precisazione si chiama Dema e non Toma........tu parli di persone scelte da Dio prima che nascessero....e dici bene.....infatti quella è una chiamata nella preconoscenza.....che cmq non significa salvezza assicurata. on 18.01.2003 alle ore 21:35:55, 1pecorella wrote:ragazzi, non facciamo confusione ed evitiamo di estremizzarci dall'una o l'altra parte. Ognuno ha citato sicuramente i suoi versi. Ma io rileggendo tutto(e senza avere pregiudizi al riguardo) posso solo arrivare alla seguente conclusione: 1) la salvezza è gratuita ed immeritata 2) la salvezza è un dono.....ma siamo NOI a decidere se accettare questo dono o meno. Dio non costringe ne prestabilisce. Dio però in passato ha prescelto avendo preconosciuto. Ad esempio scelse Abramo sapendo che lui avrebbe creduto in Lui. Non è il solo esempio ma sono casi particolari in cui Dio ha scelto persone particolari che lo avrebbero servito in grandi cose. 3) la salvezza si può perdere....ANCHE se è stata vera salvezza. Ci sono alcuni versi tra quelli già citati ke lo confermano. Del resto....."Toma mi ha abbandonato per il presente secolo". Ora Toma era uno che aveva incominciato bene ma......poi si era allontanato. Ora volete dire ke Toma inizialmente non era salvato? ragazzi........io rileggendo tutto arrivo a queste conclusioni. Propondo di rimanere quindi in posizione centrale.....solo DIo conosce il cuore dell'uomo |
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DIO VI BENEDICA GRANDEMENTE
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Ranger
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Carissima Alessia, intanto ciao...come stai? Spero bene, ammiro il tuo intervento molto acuto e soprattutto intelligente.....anche se diverso parere del mio, cmq mi è piaciuto l'approccio che hai avuto, complimenti sinceri.Vuoi sapere come la penso io? Bene se Gesù venisse in questo momento, io sono sicuro che sarei salvato......ma il domani chi lo sa? Quello che mi può accadere, soltanto Dio lo sa......e non sicuramente noi. Ora quando la maggior parte dei Cristiani Evangelici di quasi tutte le denomizioni, eccezion fatta per battisti, metodisti, chiesa di fratelli, luterani e Valdesi....in altre parole la corrente delle chiese riformate, asserisce che bisogna perseverare....non significa che non sono sicuri della salvezza, lo sono.....ma vivono per fede...alla giornata. Del resto come dice Giacomo, ogni giorni ha i suoi mali ed i sui problemi, se li superiamo saremo sempre nella barca di Gesù. Dio ti benedica grandemente on 17.01.2003 alle ore 22:59:20, alessia wrote:Per, darti come ha fatto Ranger, precisi riferimenti biblici alla salvezza ho bisogno di qualche momento ma nel frattempo ho pensato di condividere con te "l'altra" visione. Come dono di Dio riceviamo la salvezza che sappiamo non dipendere da noi. Questo implica che se una volta l'abbiamo accettata, non c'è nulla che possa togliercela - è diventata nostra. Un passo che ricordo al volo è quello che dice che "mai nessuno potrà rapirci dalla mano di Dio". Se siamo suoi, lo siamo per sempre. In parte c'entra la dottrina della predestinazione, ma non esattamente. Se sono stata adottata nella famiglia di Dio, niente di quello che posso fare durante la mia vita cristiana potrà cambiare la mia posizione di figlia. Certo invece che scelte sbagliate mi potranno portare a non godere appieno di questa posizione, proprio come la storia del figliol prodigo. E così Dio ci parla di corone, che saranno date in premio a quei credenti che non solo hanno accettato l'opera salvifica di Cristo come propria, entrando così a far parte della famiglia di Dio, ma che avranno perseverato e lottato fino termine della corsa. Dici che per il momento questi pensieri possono essere sufficienti per la tua riflessione? |
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