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   Rapporto Scrittura - Tradizione
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   Autore  Topic: Rapporto Scrittura - Tradizione  (letto 5620 volte)
rausman
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Rapporto Scrittura - Tradizione
« Data del Post: 15.03.2003 alle ore 00:40:39 »
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Dal momento che è una routine per me discutere su questo tema con alcuni amici colleghi unversitari, ho ritenuto interessante porre al vostro vaglio questa discussione di grande importanza al giorno d'oggi.
 
Intervenite in molti e appropriatamente evitando, se possibile, di uscire fuori tema!  
 
Che la grazia di Dio sia con tutti.
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Crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo!
Marmar
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Re: Rapporto Scrittura - Tradizione
« Rispondi #1 Data del Post: 15.03.2003 alle ore 09:02:41 »
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Molto semplicemente, secondo me, la tradizione dovrebbe avere origine dalla scrittura, vale a dire che dovrebbe essere il modo di tradurla in pratica. Quando questo non avviene, ma se ne discosta in parte, allora non fa altro che dar luogo ad un'altra religione, che sarà più o meno diversa dal cristianesimo scritturale, di quanto, appunto, quella tradizione, si distacca dalle scritture. Vago
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Aiutiamoci gli uni gli altri a liberarsi da quello che ritarda il nostro cammino.
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Re: Rapporto Scrittura - Tradizione
« Rispondi #2 Data del Post: 15.03.2003 alle ore 10:22:38 »
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Recentemente qualcuno mi ha fatto capire che è non preciso parlare della Bibbia come l'unica autorità per gli evangelici. Abbiamo altre autorità, fra cui la tradizione, ma per un evangelico deve essere la Bibbia che valuta e giudica tutte le altre autorità. E' meglio quindi parlare delle Scritture che suprema o ultima autorità.
 
I Cattolici accettano l'autorità della Bibbia. La differenza sta nel fatto che non è la suprema autorità - per loro la Sacra Tradizione e la Sacra Scrittura sono due autorità uguali.
 
Un esempio banale: la nostra comunità si riunisce alle 10 di domenica. Facciamo così perché è la nostra traduzione, o perché l'assemblea o il comitato della chiesa hanno deciso così. La Bibbia non dice niente sull'ora del culto, quindi facciamo così.  
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SweetHawk
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Re: Rapporto Scrittura - Tradizione
« Rispondi #3 Data del Post: 15.03.2003 alle ore 13:40:39 »
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Mi scuso se sarò lungo ma la questione è delicata e di importanza. Ringrazio coloro che leggeranno con attenzione queste considerazioni e si degnino di considerarle ...
 
Un caro saluto a Richard con cui ho il piacere di parlare per la prima volta...
 
Ma iniziamo....
 
Comincerei col leggere cosa ci dice la Bibbia riguardo la Tradizione. Ecco i passi del N.T. che condannano la tradizione umana:  
 
I. Mt 15,1-6: "In quel tempo... alcuni farisei...e scribi dissero a Gesù: "Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? ... Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo! Ed Egli rispose loro: Perché voi trasgredite il Comandamento di Dio in nome della vostra tradizione: Onora il padre e la madre... Invece voi asserite: Chiunque dice al padre e alla madre: Ciò con cui ti dovrei aiutare è offerto a Dio, non è più tenuto a onorare suo padre o sua madre. Cosi avete annullato la Parola di Dio in nome della vostra tradizione".  
 
2. Mc 7 1-13: ….i farisei e alcuni degli scribi avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde... quei farisei lo interrogarono... E Gesù rispose loro: Bene ha profetato Isaia di Voi, ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me.  
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini….".
 
3. Col 2, 8.22:      Badate che nessuno vi inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo". " ... Non prendere, non gustare, non toccare"? Tutte cose destinate a scomparire con l'uso: sono infatti prescrizioni e insegnamenti di uomini!".
 
Ogni volta che si parla con un anti-Tradizionista ho sentito citare le frasi sopra. Ma se le leggessimo bene, con attenzione, ci accorgiamo subito che i passi riportati condannano, e giustissimamente, le tradizioni UMANE, tradizioni farisaiche, ipocrite, vuote di contenuto cristiano, legate a storture nate in ambito ebraico o esterno alla predicazione apostolica. Chissà perché poi si ignorano o si vogliono ignorare le TRADIZIONI APOSTOLICO-BIBLICHE, di cui ci sono molteplici riferimenti nel N.T. Riporto e sintetizzo, ut commodius, le principali:  
 
1. - Cor 11,2: "Vi lodo poi perché in ogni cosa vi ricordate di me e conservate le TRADIZIONI così come VE LE HO TRASMESSE".  
 
2. - 1 Cor 15,3: "VI HO TRASMESSO dunque, anzitutto, QUELLO CHE anch'io HO RICEVUTO...".  
 
3. - Lc 1,1-2: "Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, come CE LI HANNO TRASMESSI coloro che furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola...".  
 
4. - 2 Ts 3,6 "Vi ordiniamo pertanto, fratelli, nel nome del Signore Nostro Gesù Cristo, di TENERVI LONTANI DA OGNI FRATELLO CHE NON SI COMPORTA in maniera indisciplinata e non SECONDO LA TRADIZIONE CHE HA RICEVUTO DA NOI".  
 
5. - 2 Ts 2,15: "Perciò, fratelli, SIATE SALDI E MANTENETE LE TRADIZIONI che avete appreso cosi DALLA NOSTRA PAROLA COME DALLA NOSTRA LETTERA".  
Quanti non conoscono questi passi riguardanti la sana e santa tradizione biblica apostolica?
 
..Certo, la Tradizione NON E’ superiore alla S. Scrittura, ma ne diventa la GARANTE.  
 
E chi di noi può sapere quali furono le tradizioni, le parole, i fatti raccontati da S. Paolo ai Corinzi e ai Tessalonicesi?  
 
Noi non sappiamo per notizie dirette, ma sappiamo bene per le tradizioni bibliche-apostoliche sempre vissute, controllate, poi messe in iscritto e giunte incorrotte fino a noi.  
 
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« Ultima modifica: 15.03.2003 alle ore 13:48:13 by SweetHawk » Loggato

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Re: Rapporto Scrittura - Tradizione
« Rispondi #4 Data del Post: 15.03.2003 alle ore 13:42:25 »
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L'organo ufficiale fondato da Cristo, che è il suo prolungamento (Mt 28,18-20) ed il suo Corpo (Col 1,18 ), che è custode del deposito della fede (1 Tm 6,20-21), è la Chiesa del Dio vivente, Colonna e Sostegno della Verità (1 Tm 3,14-15), la quale è, per costituzione divina una ed unica, animata da un solo Spirito, un solo Corpo, una sola fede, una sola speranza, un solo battesimo (cf Ef 4,4-5)
 
Questa sacra Tradizione dunque e la Sacra Scrittura dell'uno e dell'altro testamento sono come uno specchio nel quale la Chiesa pellegrina in terra contempla Dio, dal quale tutto riceve; finché giunga a vederlo faccia a faccia come Egli è                (cf Gv 3,2).  
Gli Apostoli, trasmettendo ciò che essi stessi avevano ricevuto, ammoniscono i fedeli ad attenersi alle tradizioni che avevano appreso sia a voce che per lettera (cf 2 Tes 2,15), e di combattere per quella fede che era stata ad essi trasmessa una volta per sempre (cf Giuda, 3).  
Ciò che fu trasmesso dagli Apostoli, poi, comprende tutto quanto contribuisce alla condotta santa del Popolo di Dio e all'incremento della fede, e cosi la Chiesa, nella sua dottrina, nella sua vita e nel suo culto, perpetua e trasmette a tutte le generazioni tutto ciò che essa é, tutto ciò che essa crede.
Questa Tradizione di origine apostolica progredisce nella Chiesa con l'assistenza dello Spirito Santo: cresce infatti la comprensione, tanto delle cose quanto delle parole trasmesse, sia con la riflessione e lo studio dei credenti, i quali le meditano in cuor loro (cf Lc 2,19.51), sia con l'esperienza data da una più profonda intelligenza delle cose spirituali, sia per la predicazione di coloro i quali con la successione episcopale hanno ricevuto un carisma sicuro di verità.  
 
La Chiesa cioè, nel corso dei secoli, tende incessantemente alla pienezza della verità divina, finché in essa vengano a compimento le Parole di Dio.  
 
Le asserzioni dei Santi Padri attestano la vivificante presenza di questa tradizione, le cui ricchezze sono trasfuse nella pratica e nella vita della Chiesa che crede e che prega.  
E' la stessa Tradizione che fa conoscere alla Chiesa l'intero canone dei Libri Sacri, e in essa fa più profondamente comprendere e rende ininterrottamente operanti le stesse Sacre Lettere, cosi Dio, il Quale ha parlato in passato, non cessa di parlare con la Sposa del suo Figlio diletto, e lo Spirito Santo, per mezzo del quale la viva voce dell'Evangelo risuona nella Chiesa, e per mezzo di questa nel mondo, introduce i credenti a tutta intera la verità e in essi fa risiedere la Parola di Cristo in tutta la sua ricchezza (cf Col 3,16).  
 
Ma parliamo della mutua relazione tra la Tradizione e la Scrittura.  
 
La Sacra Tradizione e la Sacra Scrittura, visto quanto precede, sono strettamente tra loro congiunte e comunicanti. Poiché ambedue scaturiscono dalla stessa divina sorgente, esse formano in certo qual modo una cosa sola e tendono allo stesso fine. Infatti la Sacra Scrittura è Parola di Dio in quanto scritta per ispirazione dello Spirito di Dio; la Parola di Dio, affidata da Cristo e dallo Spirito Santo agli Apostoli, viene trasmessa integralmente dalla Sacra Tradizione ai loro successori, affinché questi, illuminati dallo Spirito di Verità, con la loro predicazione fedelmente la conservino, la espongano e la diffondano; accade così che la Chiesa attinge la certezza su tutte le cose rivelate non dalla sola Scrittura per via dell’opera dello Spirito Santo che continua ad operarvi. Perciò l'una e l'altra devono essere accettate con pari sentimento di pietà e di riverenza.  
 
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« Ultima modifica: 15.03.2003 alle ore 13:45:29 by SweetHawk » Loggato

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Re: Rapporto Scrittura - Tradizione
« Rispondi #5 Data del Post: 15.03.2003 alle ore 13:43:46 »
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La Sacra Tradizione e la Sacra Scrittura costituiscono un solo sacro deposito della Parola di Dio affidato alla Chiesa, e nell'adesione ad esso tutto il popolo santo, unito ai suoi Pastori, persevera assiduamente nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nella frazione del pane e nelle orazioni (cf At 2,42), in modo che, nel ritenere, praticare e professare la fede trasmessa, concordino i Presuli e i fedeli.  
L'ufficio poi di interpretare autenticamente la Parola di Dio scritta e trasmessa è affidato al solo Magistero vivo della Chiesa, la cui autorità è esercitata nel nome di Gesù Cristo. Il quale Magistero però non è superiore alla Parola di Dio, ma ad essa serve, insegnando soltanto ciò che è stato trasmesso, in quanto, per divino mandato e con l'assistenza dello Spirito Santo, piamente ascolta, santamente custodisce e fedelmente espone quella parola, e da questo unico deposito della fede attinge tutto ciò che propone da credere come rivelato da Dio.  
 
E' chiaro dunque che la Sacra Tradizione, la Sacra Scrittura e il Magistero della Chiesa, per sapientissima disposizione di Dio, sono tra loro talmente connessi e congiunti da non potere indipendentemente sussistere, e tutti insieme, secondo il proprio modo, sotto l'azione di un solo Spirito Santo, contribuiscono efficacemente alla salvezza della anime.  
 
Per finire ascoltiamo ora la parola di alcuni dei più grandi Padri della Chiesa…
 
L'atteggiamento dei Padri Apostolici riguardo alla tradizione orale è indicato da Papia (130 circa): "Se poi fosse venuto qualcuno che aveva seguito i presbiteri, ricercavo da costoro i detti dei presbiteri: che cosa aveva detto Andrea, o Filippo, o Tommaso, o Giacomo, o Giovanni, o Matteo, o qualche altro discepolo del Signore.... Infatti ero convinto che non avrei avuto tanto giovamento dalle cose apprese dai libri, quanto dalla voce viva e permanente" (Eusebio, Hist. Eccl. III, 39; PG 20, 297).  
S. Clemente Romano dice che la predicazione degli Apostoli e dei Vescovi da loro costituiti è la "regola della nostra tradizione".  
Secondo S. Ireneo (+ 202), la Chiesa le medesime cose predica, insegna e trasmette quasi avesse una sola bocca. Infatti, quantunque nel mondo ci siano lingue diverse, tuttavia una e identica è la virtù della tradizione. Né le Chiese che sono state fondate in Germania credono diversamente, né diversamente predicano" (Adv. hacr., 1, 10,2; PG 7,553).  
"Se gli Apostoli non avessero lasciato nulla di scritto, si dovrebbe egualmente seguire l'ordine della tradizione consegnata da loro ai capi della Chiesa. Questo metodo è seguito da molti popoli barbari che credono in Cristo. Senza carta e senza inchiostro essi hanno scritto nel loro cuori la salvezza per opera dello Spirito Santo: essi conservano accuratamente l'antica tradizione" (ibid. III, 4, 2, PG 7,855).  
 
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Re: Rapporto Scrittura - Tradizione
« Rispondi #6 Data del Post: 15.03.2003 alle ore 13:44:59 »
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…e di uno studioso contemporaneo che ammiro:  
 
"La Chiesa vive della Tradizione. E la Tradizione è Cristo stesso che si consegna col dono dello Spirito. Egli è la Tradizione reale che permane incessantemente a generare la Chiesa, e che si manifesta in una varietà di espressioni fondamentali: la dottrina, o, in contenuti della fede, i sacramenti, le determinazioni della prassi. Questo complesso di dati - che ultimamente si risolvono in Gesù Cristo e da Lui ricevono sostanza - rappresentano l'imprescindibile riferimento dell'identità cristiana. Fossero alterati, tale identità si dissolverebbe; non ci sarebbe più la Chiesa del Signore, che verrebbe a interrompere la comunione con Lui. Non è pensabile né che la Tradizione così intesa sia venuta meno, né che lo possa, a meno di concepire la Chiesa evoluzionisticamente recreatesi, sotto la suggestione della storia e secondo principi d'invenzione umana. Quando si afferma che la Chiesa è tradizionale si vuol dire esattamente tutto questo: la sua sottrazione all'arbitrio, la sua origine e natura "cristologica" e "spirituale"; in altre parole si vuole sottolineare la sua fedeltà al Signore.  
Forse occorre sottolineare che la tradizione della Chiesa non è solo dottrinale, e meno ancora unicamente concettuale. Il "deposito" - per usare l'espressione della lettera paolina - non è formato puramente di dogmi, ma di realtà, di strutture, di istituzioni, e di sensibilità che, a un preciso livello, non possono considerarsi mutevoli.  
Ci sono componenti di dottrina, giudizi etici, disposizioni "spirituali" che fanno essenzialmente parte della figura della Chiesa e del riconoscimento cristiano.  
Va aggiunta un'altra precisazione: se si mette in relazione la Tradizione con Gesù Cristo, che ne è la sorgente, il concetto della custodia va riscattato da qualsiasi convenienza con l'inerzia o la passività. La Tradizione è una realtà vivente; una esperienza.  
Essa prosegue nell'integralità ma non come "materiale" da conservare e da riaffidare intatta come una vita che si trasmette….
.... Essa è solidale con la storia e le sue circostanze, ossia con l'antropologia dei credenti e delle Chiese: ecco perché essa riceve volti e versioni diverse ... proprio sotto la forza e per l'esigenza della Tradizione e della coerenza ad essa ...  
 
Grazie a tutti
 
PACE E BENE
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Re: Rapporto Scrittura - Tradizione
« Rispondi #7 Data del Post: 16.03.2003 alle ore 00:22:59 »
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CIao a tutti.
 
Quando diverse persone scrivono sullo stesso argomento, è facile notare di che ambiente sono.
E' difficile essere oggettivi perchè ognuno di noi è influenzato da quello che percepisce intorno a se.
Io mi reputo un'anima libera in Gesù Cristo e cerco di non farmi intrappolare da i vari ragionamenti umani che poi si possono trasformare col tempo in vere tradizioni.
 
Caro SweetHawk vorrei farti una domanda:
Per te che cosa è la Chiesa ( in Breve grazie, se no ci accusano di uscire fuori argomento ), e se ne sei capace cerca di dare una risposta non condizionata dai tuoi studi perchè sono anch'essi tradizione,ma basata solo sulla parola di Dio, che è l'unica tradizione o insegnamento che accetto.
 
Sul vocabolario esistono tre definizioni di Tradizione:
1 il ricordo di fatti e di usanze antiche.
2 ciascuna notizia , memoria tramandata
3 abitudine usanza.
 
I tre passi di corinzi e tessalonicesi sono gli unici passi nella bibbia che nel greco troviamo la parola tradizione, in senso di insegnamenti apostolici come concordano tutti i traduttori cristiani del mondo.
Io sono con te nel seguire gli insegnamenti o tradizione degli apostoli biblici perchè essi coincidono con gli insegnamenti di Cristo  e non si contraddicono tra di loro,anzi trasmettono il messaggio di Gesù.
Ma non accetto, come regole divine, tutti gli altri insegnamenti umani che non hanno conferma nella bibbia e non accetto tutte quelle abitudini, usanze che si sono aggiunte nel seno della organizzazione ecclesiale, come non accetto tutte le parole che escono dalla bocca del vescovo di Roma che è ritenuto INFALLIBILE per la tradizione, per una decisione umana, perchè per me la verità è solo Cristo ed infallibile è solo Lui. Gli uomini sono solo dei peccatori bisognosi della grazia di Dio.E tutti gli errori della chiesa (con la c minuscola)dei quali giovanni paolo 2 ha chiesto scusa , ne sono la prova.
 Per concludere, per quanto riguarda me, io non sono contrario alla tradizione in se stessa, ma alle tradizioni non accertate, non autentiche.
Quanto alla vera, autentica tradizione apostolica, la ritengo fermamente, anzi me ne servo, e con ragione, per controllare quelle che si danno senza prove come apostoliche e che non possono esserlo quando contrastano cogli scritti stessi degli apostoli.  
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Re: Rapporto Scrittura - Tradizione
« Rispondi #8 Data del Post: 16.03.2003 alle ore 14:43:07 »
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Alla precedente prolissità rispondo in breve.
 
- Se l' "ambiente" serve a discriminare a priori non vedo perchè dover aprire forum "aperti" ad altri ambienti.  
 
- Capire non è "farsi intrappolare". Cercare la propria strada verso il rispetto migliore della dottrina cristiana non credo sia negativo....
 
- Sulla domanda che mi fai non rispondo in questo thread, come richiesto da Rausman che ha aperto la discussione, non è giusto andare fuori tema. Inoltre lo studio non condiziona ma "serve" (nel senso di servizio) alla meditazione e alla riflessione nella preghiera.
 
- In queste cose il vocabolario è l'ultima cosa che consulto.
 
- Penso che le nostre posizioni siano semplici. Tu rimani fedele al Sola Scriptura, io propendo per il "sola verbum Dei" ovvero per una Parola di Dio che si esplica nella rivelazione evangelica scritta che nell'opera di arricchimento continuo dello Spirito Santo che si manifesta e continua a manifestarsi nella Sua Chiesa, Sposa di Cristo. Questa è cmq una sintesi molto riduttiva. Per capire quello che sostengo prego di leggere quanto ho scritto sopra.
 
Un abbraccio caloroso caro fratello. E' un piacere conoscerti e poter parlare con te.
 
Pace e Bene
 
« Ultima modifica: 16.03.2003 alle ore 14:46:57 by SweetHawk » Loggato

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Re: Rapporto Scrittura - Tradizione
« Rispondi #9 Data del Post: 16.03.2003 alle ore 16:27:28 »
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Scusami ...  SweetHawk,
        ma tu VERAMENTE non riesci a vedere che TROPPE volte quello che insegna la tradizione cattolica non coincide con quello che insegna la Bibbia...
 
A me sembra incredibile...che non si capisca una cosa così semplice!
 
Come può Dio dire una cosa...da un lato della bocca.... e poi dall' altro lato... della stessa bocca...  dire qualcosa di completamente diverso?
 
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Re: Rapporto Scrittura - Tradizione
« Rispondi #10 Data del Post: 16.03.2003 alle ore 23:00:41 »
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on 16.03.2003 alle ore 16:27:28, linchen wrote:
Scusami ...  SweetHawk,
                                 ma tu VERAMENTE non riesci a vedere che TROPPE volte quello che insegna la tradizione cattolica non coincide con quello che insegna la Bibbia...
 
A me sembra incredibile...che non si capisca una cosa così semplice!
 
Come può Dio dire una cosa...da un lato della bocca.... e poi dall' altro lato... della stessa bocca...  dire qualcosa di completamente diverso?
 

 
Il tuo appunto è lecito e tutto sommato me lo aspettavo anche in questi termini.  
Potrei a un certo punto dirti anch'io che guardando tutte le denominazioni evangeliche/protestanti (che sono centinaia nel mondo) nella loro sfaccettatura resto sbigottito dall'assurdità di tutto ciò. Perchè ognuno si è fatto il suo "modello" teologico e ritiene che sia il migliore....
Tornando alla Chiesa Cattolica, spesso la vedete male perchè non la conoscete o a vostro tempo non l'avete conosciuta. Questo perchè traviati da "cattivi maestri" o da cattivi esempi di uomini, o magari perchè spiritualmente insoddisfatti e poco coinvolti. Sì perchè questo spesso è il problema di una chiesa secolarizzata e "di massa", che non vive del "calore" di comunità ristrette e di recente nascita, che hanno l'aggressività della novità e della contestazione. So che per molti tutto questo è inaccetabile ma guardate i luterani o gli anglicani.... anche loro avendo oggi i loro secoli sul groppone, si sono secolarizzati. Eppure sono i padri del ceppo protestante. Nella Chiesa Cattolica però si sta avendo una bella rinascita nello Spirito, con questi nuovi movimenti (che riproducono gli effetti di comunità più ristrette e coinvolgenti e dunque "calde" spiritualmente" in cui si hanno manifestazioni dello Spirito straordinarie. Il resto, stando lontano, è massa spesso ignorante e cattolico per tradizione (con la "t" minuscola).
Oggi la Chiesa cattolica e ortodossa sono unite da modelli teologici che camminano sulla Scrittura ma anche su quella tradizione apostolica che si è rinnovata nella Chiesa stessa attraverso i suoi servitori e i suoi figli. Ne risulta così, una complessità teologica e dottrinale nonchè ricchezza liturgica straordinaria. Per capire le "finezze" di molti insegnamenti della Chiesa mi sono occorsi mesi, e la complessità di quello che per me è il Cristianesimo aumenta esponenzialmente nel momento in cui desidero percepire l'ineffabilità di un progetto che si è evoluto e continua ad evolversi.  
Qui non c'è da fermarsi a semplicistiche contestazioni al corpo grosso, c'è da meditare sul perchè delle cose. E questo perchè la Chiesa cattolico/ortodossa trovano nella loro dottrina duemila anni di studi e santità, duemila anni in cui lo Spirito ha parlato e ha perfezionato la Chiesa di Cristo. Uno Spirito che ci ha parlato attraverso i Vangeli, ma che poi ha proseguito nella predicazione apostolica e da qui su su fino a noi... passando per Ignazio di Antiochia, discepolo di Giovanni, Ireneo, Giustino, Agostino, Ambrogio, e poi Francesco d'Assisi e via dicendo...
 
La Chiesa è tutto un divenire verso la Gloria di Cristo, un coro di lodi e un rapporto di Amore indissolubile tra Cristo e la Sua Sposa. Oggi la mia preghiera la unisco a tutta la Chiesa UT UNUM SINT... "affinchè siano tutti una sola cosa" Gv 17,21-24
 
Non considerare quindi il cattolico come un "mostro" e non vedete  nella Chiesa Cattolica il nemico o la perdizione. Studiatela. Vedrete tante cose che non credevate di vedere. Se poi per voi non va... beh... va bene, ma non guardateci come l'Obiettivo, ma come una delle 20.000 chiese "cristiane" che ci sono oggi sulla Terra. Solo una ha però duemila anni, quella cattolico/ortodossa. Questo è bene ricordarlo ed è oggettivo.
 
Un abbraccio fraterno. Dio ti benedica carissimo/a.
 
Pace e Bene
« Ultima modifica: 16.03.2003 alle ore 23:06:22 by SweetHawk » Loggato

Inquietum est cor nostrum donec requiescat in Te. (Sant'Agostino - Confessioni I, 1)
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Re: Rapporto Scrittura - Tradizione
« Rispondi #11 Data del Post: 17.03.2003 alle ore 00:12:45 »
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   (Sono una donna! Sorridente)
Ma tornando al discorso... chi te lo ha detto, mio caro, che chi ti parla non conosce i fatti basilari della chiesa cattolica?
Io conosco bene l'insegnamento della Bibbia e anche le cose insegnate dal cattolicesimo.
Mio padre... ora 85enne, ... era un ferventissimo cattolico.
Sai perche' ha lasciato la chiesa di Roma?
Perchè ha comprato una Bibbia per contestare i suoi fratelli che  avevano lasciato il cattolicesimo, e si erano uniti ad un gruppo evangelico.
Ma, leggendo la Parola di Dio ... ha scoperto cose che lo hanno portato a conoscerLo personalmente ... e ad abbandonare le tradizioni cattoliche.
Ancora adesso, alla sua bella età, è una persona felice della sua scelta di seguire, non le tradizioni degli uomini, ma Gesù Cristo stesso.
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Re: Rapporto Scrittura - Tradizione
« Rispondi #12 Data del Post: 17.03.2003 alle ore 01:29:37 »
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on 17.03.2003 alle ore 00:12:45, linchen wrote:
   (Sono una donna! Sorridente)
Ma tornando al discorso... chi te lo ha detto, mio caro, che chi ti parla non conosce i fatti basilari della chiesa cattolica?
Io conosco bene l'insegnamento della Bibbia e anche le cose insegnate dal cattolicesimo.
Mio padre... ora 85enne, ... era un ferventissimo cattolico.
Sai perche' ha lasciato la chiesa di Roma?
Perchè ha comprato una Bibbia per contestare i suoi fratelli che  avevano lasciato il cattolicesimo, e si erano uniti ad un gruppo evangelico.
Ma, leggendo la Parola di Dio ... ha scoperto cose che lo hanno portato a conoscerLo personalmente ... e ad abbandonare le tradizioni cattoliche.
Ancora adesso, alla sua bella età, è una persona felice della sua scelta di seguire, non le tradizioni degli uomini, ma Gesù Cristo stesso.

 
La mia risposta è implicita in quanto ho scritto sopra. Io posso solo dirti che la Bibbia la comprai poco dopo la mia conversione a Cristo e se sono cattolico (provenivo da tradizioni protestanti) è perchè ho trovato da solo, anzi esaminando criticamente quanto mi era stato insegnato, questa strada. Come ho già detto capire il cattolicesimo/ortodossia è un percorso lungo che necessita l'esame della Scrittura in maniera attenta e "aperta". Una Scrittura che viene poi arricchita dalla predicazione Apostolica successiva che fruttificò con l'ausilio dello Spirito Santo e continuò a fruttificare nella Chiesa in questi due millenni di storia.  
Detto questo è certo che la salvezza è per i giusti che credono in Cristo e che questa è interdenominazionale. Detto ciò non occorre combattersi ma è opportuno dialogare portando la propria esperienza. Per me doni come l'Eucarestia, comunione dei Santi (propriamente intesa), sola verbum Dei ecc sono irrinunciabili dottrinalmente e ho certezza che poggino su basi bibliche e  vivano correttamente nella Chiesa che ne seguì la stesura. Anche la lettura dei Padri della Chiesa (che quasi nessuno in molti ambiti colpevolmente considera) è stata illuminante. Se non si considerano le parole di coloro che avevano ancora nelle orecchie la prima predicazione apostolica e che furono spesso discepoli diretti degli apostoli, di cosa possiamo parlare? Bisogna considerare questi fratelli così vicini a Cristo una ricchezza e una guida per una maggiore conoscenza di quella che deve essere la Chiesa. Ti assicuro che leggendo loro troverai molte sorprese, e troverai spiegato come nei primissimi secoli veniva letta e vissuta la Scrittura. Di certo non vivevano in tempi "annacquati" come i nostri.... dove tutto è il contrario di tutto e dove chi vuole può farsi una chiesa a propria immagine e somiglianza (sic!)
 
Pace e Bene sorella Linchen  
« Ultima modifica: 17.03.2003 alle ore 01:34:00 by SweetHawk » Loggato

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Re: Rapporto Scrittura - Tradizione
« Rispondi #13 Data del Post: 17.03.2003 alle ore 01:50:41 »
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Ho letto anche la storia dei padri della chiesa...  
con un studioso gesuita che era uscito dalla chiesa cattolica...per unirsi
in seguito alla chiesa evangelica.
(Egli fu  ripudiato dalla sua propria famiglia per
questo fatto...)
 
Ma niente... di quello che ho imparato...o studiato,  mi ha dimostrato che la Bibbia si possa mettere al livello delle tradizioni umane accumulate  durante i secoli...  
 
La Bibbia è il metro... e le tradizioni cattoliche non rispondono a questo metro...
 
Fattene una ragione... i giri di parole... non cambiano i fatti.
 
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Re: Rapporto Scrittura - Tradizione
« Rispondi #14 Data del Post: 17.03.2003 alle ore 18:06:24 »
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Più che la storia dovresti leggere gli scritti dei Padri della Chiesa... solo allora capii ad esempio cos'è realmente l'eucarestia e altre cose... Ma ad ogni modo rimaniamo sul nostro tema.. io posso dire che rispetto ogni punto di vista ma per me i fatti sull'argomento sono quelli che ho esposto. Non ho altro da aggiungere a quanto detto sopra. Per me la Storia della Chiesa è la vita pulsante della Sposa di Cristo che è composta dai vivi e dai morti che si sono addormentati con la fede nel Cristo, da una Sposa che è cresciuta in duemila anni alla luce dello Spirito Santo che l'ha nutrita e arricchita. Non mi interessano i "revisionismi", anche se mietono tante vittime in virtù del loro fascino.  
Un abbraccio  
 
Pace e Bene
« Ultima modifica: 17.03.2003 alle ore 18:10:51 by SweetHawk » Loggato

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