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   Genesi: mito o realtà?
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   Autore  Topic: Genesi: mito o realtà?  (letto 5791 volte)
madstar
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Re: Genesi: mito o realtà?
« Rispondi #30 Data del Post: 01.04.2005 alle ore 19:06:19 »
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E' proprio irritante sentire contestare le traduzioni bibbliche alla portata di tutti. Tipo la Luzzi e la nuova Diodati. Siamo proprio sicuri che questi due erano degli asini?
 
A sentire voi sembra che un comune mortale come il sottoscritto non sia in grado di capire la Genesi e chissà quante altre parti bibbliche solo perchè non conosce 'perfettamente' le lingue antiche.
 
Allora, la terra era informe o rotonda?
 
Non è che tra poco scoprirete che Gesù era femmina?
« Ultima modifica: 02.04.2005 alle ore 10:04:27 by semplice » Loggato
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Re: Genesi: mito o realtà?
« Rispondi #31 Data del Post: 01.04.2005 alle ore 20:20:15 »
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x Madstar
 

Quote:
 A sentire voi sembra che un comune mortale come il sottoscritto non sia in grado di capire la Genesi  
.
 
Scusa Mad, "voi" chi? Ti riferisci forse anche a me, solo per chiarezza.
 

Quote:
 Siamo proprio sicuri che questi due erano degli asini?
.
 
Sicuramente no. Comunque per precisione la Nuova Diodati è una versione che è stata elaborata da un comitato, non da una singola persona. Mentre il Luzzi, non è da confondere con la Vecchia Riveduta, in quanto anch'essa e stata elaborata da un comitato di cui il Luzzi era solo coordinatore.  
 
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« Ultima modifica: 02.04.2005 alle ore 10:04:56 by semplice » Loggato

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Re: Genesi: mito o realtà?
« Rispondi #32 Data del Post: 01.04.2005 alle ore 22:18:19 »
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Caro andrieu, avrei anche io considerato asini i traduttori?
« Ultima modifica: 02.04.2005 alle ore 10:05:10 by semplice » Loggato

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andreiu
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Re: Genesi: mito o realtà?
« Rispondi #33 Data del Post: 02.04.2005 alle ore 08:27:38 »
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Scusa Salvo ma non comprendo la tua domanda, mi puoi spiegare meglio  ?Imbarazzato
« Ultima modifica: 02.04.2005 alle ore 10:05:26 by semplice » Loggato

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Re: Genesi: mito o realtà?
« Rispondi #34 Data del Post: 02.04.2005 alle ore 10:32:45 »
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Al di là di qualche schermaglia verbale che ci può anche stare, devo dire che anch'io, come madstar, mi trovo un po' a disagio con questo discorso.
 
In poche parole, qui i casi sono due:
 
- non esiste lingua e traduzione al mondo che possa rendere il vero senso del testo originale ebraico;  
 
- tutti traduttori del mondo, o sono asini o sono in malafede.
 
Mi pare che entrambe queste ipotesi siano difficilmente accettabili, ma la prima mi sembra più logica.
 
Aggiungo: qualche tempo fa, in questo stesso forum comparve un post nel quale si proponeva una certa traduzione della Bibbia, curata da Rav Dario Disegni (Bibbia ebraica - Ediz. Giuntina), che riporta a fronte il testo ebraico e quello italiano e che a detta del suo sostenitore avrebbe
dovuto schiudere chissà quali nuovi orizzonti di comprensione.
Incuriosito, e sempre desideroso di migliorare me stesso, ho comprato per la modica cifra di Euro 32,00 il primo tomo (solo il Pentateuco), che ho letto con grandissima avidità.
 
Vi posso assicurare che non c'è assolutamente nessunissima differenza con le traduzioni che noi ordinariamente utilizziamo.
 
L'unica che avevo trovato, riguardava Genesi 6:2, dove questa traduzone legge: "Il mio Spirito non rimanga sempre perplesso nei riguardi dell'uomo ....", invece che "non contenderà per sempre".
 
Avendo citato questa frase in un certo thread, il nostro Abramo mi assicurò che non riusciva a spiegarsi come mai il Disegni avesse reso così il testo!
 
Altro caso: leggo "Kohelet - Ecclesiaste", Traduzione di Erri De Luca, Edizioni Feltrinelli.
Si tratta di una traduzione che a detta del suo autore è quanto più possibile letterale.
Un mio giudizio: la resa poetica è eccezionale, ma la comprensione è davvero difficile e in definitiva, per molti passi, del tutto arbitraria e a scelta del lettore!
 
E allora, nella mia ignoranza dell'ebraico, ed anche sulla scorta di quanto via via ci scrive Abramo e leggo da altre fonti ebraiche, mi sono convinto del fatto che la lingua ebraica sia "aperta" al massimo, e quindi praticamente consenta una quantità incredibile di interpretazioni e traduzioni.
 
Se così è, sarebbe davvero difficile attribuire maggiore autorità a questa o a quella traduzione.
 
E allora torno alla mia osservazione, esortazione e pregiera iniziale: lasciatemi godere del grande poema di Dio, senza costringermi a "scendere" (scusate l'espressione, ma non voglio offendere nessuno) sul terreno triste e banale di dinosauri fossili carbonio-c14 e quant'altro!      
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Re: Genesi: mito o realtà?
« Rispondi #35 Data del Post: 02.04.2005 alle ore 10:55:24 »
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Anch'io la penso così, il messaggio biblico è talmente ovvio, che non sarà la diversità di traduzione in qualche punto che ne cambierà il significato. Credo che le traduzioni che possediamo siano perfettamente in grado di guidarci a Dio.
 
 Occhiolino
« Ultima modifica: 03.04.2005 alle ore 09:12:24 by semplice » Loggato

Aiutiamoci gli uni gli altri a liberarsi da quello che ritarda il nostro cammino.
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Re: Genesi: mito o realtà?
« Rispondi #36 Data del Post: 02.04.2005 alle ore 14:19:29 »
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Scusate ma vorrei precisare che anch'io sono perfettamente consapevole che le traduzioni che abbiamo a disposizione, benchè non siano perfette, ci trasmettono fedelmente il messaggio di Dio. E' vero la lingua ebraica, proprio per il fatto che non contiene tantissimi vocaboli, può dare spazio a diverse traduzioni su una singola parola. Ma nello stesso tempo il Signore ha provveduto affinchè, nella nostra lingua, pervenisse la Sua Parola grazie a preziosi strumenti umani. Per quanto mi concerne e se Semplice lo ritiene opportuno, si può anche chiudere questo 3d.  
 
Con affetto.
« Ultima modifica: 03.04.2005 alle ore 09:12:42 by semplice » Loggato

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Re: Genesi: mito o realtà?
« Rispondi #37 Data del Post: 02.04.2005 alle ore 14:51:58 »
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Per andrieu,  
la mia domanda è nata dalla mia esclamazione (ahime quella abbiamo), scritta in risposta a Abramo.
 
Concordo con Semplice, che non vale la pena di scendere fino ai dinosauri, ma per chi ha sensibilità spirituale, le traduzioni che abbiamo, bastano e avanzano, perchè se si scende fino al sezionamento capillare del significato di ogni parola, si finisce per fallire il motivo per cui si legge la bibbia, la dove l'armonia delle scritture ci può essere indicata solo se ci lasciamo illuminare da Dio.
 
Altro è il lume personale e teologico che ne possiamo trarre.
 
La mia conclusione, per chi volesse leggerla è scritta nella riposta ad Abramo, e quindi non sto qui a ripetermi.
« Ultima modifica: 03.04.2005 alle ore 09:13:07 by semplice » Loggato

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Re: Genesi: mito o realtà?
« Rispondi #38 Data del Post: 02.04.2005 alle ore 20:48:08 »
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on 02.04.2005 alle ore 10:32:45, semplice wrote:
Al di là di qualche schermaglia verbale che ci può anche stare, devo dire che anch'io, come madstar, mi trovo un po' a disagio con questo discorso.
 
In poche parole, qui i casi sono due:
 
- non esiste lingua e traduzione al mondo che possa rendere il vero senso del testo originale ebraico;  
 
- tutti traduttori del mondo, o sono asini o sono in malafede.
 
Mi pare che entrambe queste ipotesi siano difficilmente accettabili, ma la prima mi sembra più logica.      

E' vero! E' molto difficile trasportare pensieri e frasi dall'Ebraico in altre lingue. Ho sempre creduto, e non sono il solo, che veramente non esiste quella traduzione. Le traduzioni di solito lasciano sempre l'impronta del loro traduttore ed è anche vero che molti di questi traduttori non hanno una buona padronanza della lingua, prima di tutto per il fatto che non l'hanno mai parlata. Questa è la mia deduzione in base a ciò che conosco e non ho potuto leggere e confrontare tutte le traduzioni.  
Ma è pur vero che le traduzioni nel loro complesso sono buone anche se non permettono  di comprendere tutti i messaggi contenuti nell'Ebraico. Spesso ho citato io stesso dei passi biblici dalle vostre traduzioni e spesso ho preferito la vecchia Diodati alle altre, ma i pregi e i difetti ci sono dappertutto. Quando parliamo del Genesi, ci troviamo davanti a problemi difficili e non possiamo pretendere che le traduzioni in poche parole risolvano il problema. Davanti agli enigmatici termini Tohu e Bohu molti traduttori hanno risolto il problema con "informe e vuota" dando da intendere che questi sono parole molto comuni, mentre l'Ebraico usa termini rarissimi. Fate caso quante volte al giorno usate la parola "vuoto", quando leggete quelle parole le accomunate al vostro uso comune e frequente. Altri invece hanno risolto il problema traducendo con "kaos", seguendo la LXX. Oltre al fatto che quando figurano in altri luoghi della Scrittura, queste parole sono tradotte, in taluni casi, molto diversamente. In pratica i traduttori non hanno tradotto in base alla lingua e confrontando scritti antichi della cultura ebraica e non, per vedere come venivano intesi questi termini in altre epoche, ma semplificando hanno consultato quei pochi passi dove si trova il termine "Tohu" e in base all'apparenza hanno tratto le loro conclusioni, che non per tutti sono state le stesse. Quando invece si tratta di parti di Scrittura più semplici è evidente che generalmente le traduzioni concordano, tale è il caso quando i termini presenti sono molto comuni e ricorrenti.
 

Quote:
L'unica che avevo trovato, riguardava Genesi 6:2, dove questa traduzone legge: "Il mio Spirito non rimanga sempre perplesso nei riguardi dell'uomo ....", invece che "non contenderà per sempre".
 
Avendo citato questa frase in un certo thread, il nostro Abramo mi assicurò che non riusciva a spiegarsi come mai il Disegni avesse reso così il testo!

Infatti, ricordo! E non credo proprio sia una buona traduzione. Il fatto che il traduttore sia ebreo, come già detto, se non ha una buona padronanza della lingua ci ritroveremo sempre davanti gli stessi problemi di tutti.
 

Quote:
E allora, nella mia ignoranza dell'ebraico, ed anche sulla scorta di quanto via via ci scrive Abramo e leggo da altre fonti ebraiche, mi sono convinto del fatto che la lingua ebraica sia "aperta" al massimo, e quindi praticamente consenta una quantità incredibile di interpretazioni e traduzioni.

Anche questo è vero, anche se non assolutamente in tutti i casi. Questo però per noi ebrei non è considerato un problema, ma Anzi un pregio della sacralita della lingua Ebraica, l'ispirazione Divina.

Quote:
Se così è, sarebbe davvero difficile attribuire maggiore autorità a questa o a quella traduzione.

Nel loro complesso lo si può fare, confrontando sempre con altre traduzioni.

Quote:
E allora torno alla mia osservazione, esortazione e pregiera iniziale: lasciatemi godere del grande poema di Dio, senza costringermi a "scendere" (scusate l'espressione, ma non voglio offendere nessuno) sul terreno triste e banale di dinosauri fossili carbonio-c14 e quant'altro!

La mia preghiera invece è un'altra: non pensiate mai che gli antichi siano stati più stupidi dell'uomo moderno.
La  Scrittura parla di "Tanninim Ghedollim", che letteralmente sarebbe: "grandi coccodrilli",nel senso di Coccodrilli giganti e questi sono ricordati fra i primi animali creati. Trovo difficile non pensare ai dinosauri. Anche la tramandazione orale ebraica ci racconta della lotte che l'uomo ha dovuto sostenere contro questi giganti.
Shalom
« Ultima modifica: 03.04.2005 alle ore 09:14:22 by semplice » Loggato

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Re: Genesi: mito o realtà?
« Rispondi #39 Data del Post: 03.04.2005 alle ore 01:28:20 »
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on 01.04.2005 alle ore 18:25:28, salvo wrote:
Caro Abramo, considerando le tue riflessioni, tra l'altro, secondo il significato letterale delle parole ebraiche, corrette, la sintesi "vuota e informe", non fa una piega.

E' il risultato dell'intuizione conseguenza della non conoscenza dei due termini enigmatici, che altro non sono che termini tecnici, nomi tecnici, ben lungi dall'essere aggettivi e così semplici e  comuni come: "informe e vuota". Anche la traduzione "caos" usata al posto di "informe e vuota" è un risultato dell'intuito. Quando ci troviamo davanti a parole che non conosciamo cerchiamo di intuirne il significato. Forse è il caso di segnalare che l'intuito, a proposito di questi termini non si limita ai soli significati espressi, anche per esempio: "assenza di luce" e "assenza di ordine", "due materie prime", "una materia prima e la sua forma", etc.

Quote:
Senza sapere il significato originale delle parole, pure siamo arrivati alla stessa conlcusione, anche se per grandi capi.

Beh.. non direi che siano proprio le stesse conclusioni. La convinzione espressa, secondo cui la Bibbia sarebbe un semplice poema e ben lontana dalla logica e dalla Scienza, l'accomuna alla menzogna. Il dire che le storie raccontate in Genesi non siano avvenute, non solo è presunzione e ignoranza, ma significa renderla non quello che è: l'ispirazione Divina, ma un libro di favole, da cui dovremmo trarre insegnamento. Il Suo Autore, dal D-o della Logica e della Matematica è stato degradato al narratore di favole, incapace di dire il vero per istruire i suoi seguaci. Si accettano come storia vera gli scritti futili e fantasiosi dei gentili e si rifiuta il testo più curato e sicuro. La Storia è Scritta, anche la nostra, quella ebraica della Bibbia è Scritta, ma con la differenza che noi l'abbiamo custodita, voi no.
Siete sempre voi che avete detto che la Bibbia sostiene il geocentrismo, noi ebrei non l'abbiamo mai detto, anzi abbiamo sempre detto che la Terra è a forma di palla e ruota come gli altri pianeti.  
 

Quote:
Credimi, Abramo, con tutto il rispetto per il senso letterale delle parole, io credo che una parola prende vita e diventa luminosa, non in funzione di un ragionamento, il che vorrebbe dire che l'uomo può comprendere i pensieri di Dio con le sue forze, ma in virtù della comunione che l'uomo riceve grazia di avere col suo Creatore, che è Luce del mondo.

Il ragionamento è continuamente incoraggiato ed esaltato nelle Scritture e porta sicuramente alla luce Divina. Ragionando si fà onore a D-o che ci ha creati per ragionare e non per essere stolti. Ragionare non significa voler comprendere i pensieri di D-o con le proprie forze, ma anzi Lodarlo con una mente pura e sintonizzata al Suo volere.
 

Quote:
Mi sono trovato spesso di fronte al senso letterale delle parole, e anche spesso quel senso letterale era privo di vita, ma diveniva sempre più denso di significato, solo nel momento in cui lo spirito del Signore lo rendeva vivo.

Le parole ed il senso letterale della Bibbia sono vivi e  sono strapiene dello Spirito di D-o specialmente se lette dall'Ebraico.
 
Shalom
« Ultima modifica: 03.04.2005 alle ore 09:14:45 by semplice » Loggato

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Re: Genesi: mito o realtà?
« Rispondi #40 Data del Post: 03.04.2005 alle ore 09:36:59 »
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on 03.04.2005 alle ore 01:28:20, Abramo wrote:

La convinzione espressa, secondo cui la Bibbia sarebbe un semplice poema e ben lontana dalla logica e dalla Scienza, l'accomuna alla menzogna. Il dire che le storie raccontate in Genesi non siano avvenute, non solo è presunzione e ignoranza, ma significa renderla non quello che è: l'ispirazione Divina, ma un libro di favole, da cui dovremmo trarre insegnamento. Il Suo Autore, dal D-o della Logica e della Matematica è stato degradato al narratore di favole, incapace di dire il vero per istruire i suoi seguaci. Si accettano come storia vera gli scritti futili e fantasiosi dei gentili e si rifiuta il testo più curato e sicuro. La Storia è Scritta, anche la nostra, quella ebraica della Bibbia è Scritta, ma con la differenza che noi l'abbiamo custodita, voi no.

 
In realtà, non credo che nessuno di noi sia convinto che siamo davanti ad un libro di "favole", e non sono d'accordo con l'equazione poema=menzogna.
Proprio qualche giorno fa leggevo interessanti osservazioni su Calvino e la sua teoria "dell'adattamento".
Secondo questa impostazione, la storia biblica è del tutto reale, ma è frutto dello "sforzo" di Dio di comunicare agli uomini informazioni che in realtà gli uomini a malapena possono intendere.  
I chiarimenti e le precisazioni che vengono da chi conosce il testo originale sono del tutto salutari ed edificanti, ma anche se non potessimo disporre di tali contributi, continueremmo lo stesso a credere nel Dio creatore e ad adorarlo.
Infatti, sta scritto che "per fede intendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio" (Ebrei 11:3).
 
***
 
Rassicurazione per andreiu: il thread mi pare molto interessante e meritevole di essere alimentato.
Se ogni tanto non ci si trova su posizioni diverse, a che servirebbe discutere?  Occhiolino
  
« Ultima modifica: 03.04.2005 alle ore 09:39:51 by semplice » Loggato
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Re: Genesi: mito o realtà?
« Rispondi #41 Data del Post: 03.04.2005 alle ore 13:27:42 »
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on 03.04.2005 alle ore 09:36:59, semplice wrote:

 
In realtà, non credo che nessuno di noi sia convinto che siamo davanti ad un libro di "favole", e non sono d'accordo con l'equazione poema=menzogna.

E' un'antica equazione a cui la maggioranza ieri ed oggi ha creduto. Tu dici di non essere d'accordo, ma se non si crede che ci sia stato il Diluvio, gli uomini longevi e la creazione in 6 giorni si stà facendo del Genesi un libro di favole con la presunzione di poter giudicare l'ispirazione Divina dando più credito e prendendo come metro la Scienza ufficiale, che in passato non ha voluto accettare l'evidenza delle prove, ora le cose pian piano cambiano.  
 

Quote:
Proprio qualche giorno fa leggevo interessanti osservazioni su Calvino e la sua teoria "dell'adattamento".
Secondo questa impostazione, la storia biblica è del tutto reale, ma è frutto dello "sforzo" di Dio di comunicare agli uomini informazioni che in realtà gli uomini a malapena possono intendere.

D-o non è uomo da fare sforzi. Egli è invece il Creatore dell'Uomo e lo ha creato come ha voluto Lui e comunica con lui come vuole Lui. E' sempre Lui che crea e che comunica, che bisogno ha di fare sforzi? Egli fà le cose come vuole.  Sorriso La Storia Biblica è Storia. Per noi ebrei è la Storia vera dell'Umanità ed è sempre quella, non subisce cambiamenti come la Storia scritta dei goim, come le mode che cambiano. Il Genesi attraverserà tutte le mode di tutte le epoche, tutte le loro scienze e tutti i loro miti e alla fine esso sarà riconosciuto per sempre da tutti i popoli della Terra, come la sola Verità.
 

Quote:
I chiarimenti e le precisazioni che vengono da chi conosce il testo originale sono del tutto salutari ed edificanti,
 
Il mio ha voluto veramente essere un contributo sincero e ormai ci conosciamo da diversi anni e chi mi ha seguito lo sa bene.

Quote:
ma anche se non potessimo disporre di tali contributi, continueremmo lo stesso a credere nel Dio creatore e ad adorarlo.

Non lo metto in dubbio, tutte le religioni del mondo sussistono e la loro fede sussiste anche senza contribbuti esterni.  
 

Quote:
Infatti, sta scritto che "per fede intendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio" (Ebrei 11:3).

Peccato che tale fede spesso viene rivolta di più alla Scienza ufficiale come unica depositaria della Verità.
 
La Storia Biblica è la Storia, la Storia vera! La genealogia descritta a partire da Adam, il primo uomo della Storia creato 5765 anni fà, è verità assoluta. Arriverà il tempo in cui tutti i popoli della Terra riconosceranno ed accetteranno la testimonianza del popolo ebraico, il popolo più antico della Terra, il popolo testimone della Creazione di D-o.
 
Shalom
 
« Ultima modifica: 04.04.2005 alle ore 09:01:40 by semplice » Loggato

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Re: Genesi: mito o realtà?
« Rispondi #42 Data del Post: 03.04.2005 alle ore 14:42:11 »
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Tante cose sono state dette, tutte interessanti.
 
Leggendole pensavo ad un paio di cose:
La prima è che la cosa più bella della Bibbia, è che non è un semplice libro, che narra eventi storici e biografie di personaggi, ma è un libro vivo, che riesce a parlare ancora oggi delle nostre vite, delle vite di tutti gli uomini.
Quindi Dio è un grande, ha scelto di far scrivere tale libro in delle lingue "aperte" a molteplici interpretazioni, nessuna giusta e nessuan sbagliata forse. Che bello!
Solo quando penetra nel cuore, la Sua Parola ha senso, valore e vita... ma ognuno di noi è diverso, quindi la Parola di Dio penetra in maniera differente, ma ugualmente efficace nel condurci alla stessa verità!
 
L'altra cosa è che non si può credere a tutto il resto della Bibbia letteralmente, e ritenere la genesi una favoletta... non ha senso. Inoltre Dio è verità (oltre a tutte le altre cose che Lui è), quindi non puo mentire, MAI (favola = racconto inventato, invenzione = non realtà, non realtà = bugia).
« Ultima modifica: 04.04.2005 alle ore 09:02:14 by semplice » Loggato

Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano ( Efesini 4:29 )
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Re: Genesi: mito o realtà?
« Rispondi #43 Data del Post: 03.04.2005 alle ore 16:35:05 »
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on 03.04.2005 alle ore 01:28:20, Abramo wrote:

E' il risultato dell'intuizione conseguenza della non conoscenza dei due termini enigmatici, che altro non sono che termini tecnici, nomi tecnici, ben lungi dall'essere aggettivi e così semplici e  comuni come: "informe e vuota". Anche la traduzione "caos" usata al posto di "informe e vuota" è un risultato dell'intuito. Quando ci troviamo davanti a parole che non conosciamo cerchiamo di intuirne il significato. Forse è il caso di segnalare che l'intuito, a proposito di questi termini non si limita ai soli significati espressi, anche per esempio: "assenza di luce" e "assenza di ordine", "due materie prime", "una materia prima e la sua forma", etc.
Beh.. non direi che siano proprio le stesse conclusioni. La convinzione espressa, secondo cui la Bibbia sarebbe un semplice poema e ben lontana dalla logica e dalla Scienza, l'accomuna alla menzogna. Il dire che le storie raccontate in Genesi non siano avvenute, non solo è presunzione e ignoranza, ma significa renderla non quello che è: l'ispirazione Divina, ma un libro di favole, da cui dovremmo trarre insegnamento. Il Suo Autore, dal D-o della Logica e della Matematica è stato degradato al narratore di favole, incapace di dire il vero per istruire i suoi seguaci. Si accettano come storia vera gli scritti futili e fantasiosi dei gentili e si rifiuta il testo più curato e sicuro. La Storia è Scritta, anche la nostra, quella ebraica della Bibbia è Scritta, ma con la differenza che noi l'abbiamo custodita, voi no.
Siete sempre voi che avete detto che la Bibbia sostiene il geocentrismo, noi ebrei non l'abbiamo mai detto, anzi abbiamo sempre detto che la Terra è a forma di palla e ruota come gli altri pianeti.  
 
Il ragionamento è continuamente incoraggiato ed esaltato nelle Scritture e porta sicuramente alla luce Divina. Ragionando si fà onore a D-o che ci ha creati per ragionare e non per essere stolti. Ragionare non significa voler comprendere i pensieri di D-o con le proprie forze, ma anzi Lodarlo con una mente pura e sintonizzata al Suo volere.
 
Le parole ed il senso letterale della Bibbia sono vivi e  sono strapiene dello Spirito di D-o specialmente se lette dall'Ebraico.
 
Shalom

 
Per me non è un poema come tu l'intendi, e non credo che altri siano daccordo con questa definizione; la quantità di definizione può solo accrescere il significato delle cose, significato che è andato crescendo nei secoli.
 
Le parole si evolvono sempre, perchè alle parole ognuno aggiunge la sua percezione personale che col tempo e  con le generazioni diventa collettiva.
Ma il significato in origine, chi lo conosce?
Io personalmente credo che nessuno conosca esattamente che cosa le parole vogliano dire, perchè tutto ritorna al principio e quindi tutto finisce per ripetersi in un ciclo di completamento del significato delle cose, fino a  quando le cose saranno compiute, e allora non ci sarà bisogna di lingue moderne e antiche per compredere, perchè tutto sarà finalmente chiaro.
 
Molti di noi sanno benissimo della impossiblità di rendere completo i significato delle parole antiche, ma molti di noi sanno anche benissimo che senza la guida dello Spirito Santo è impossibile di penetrare i pensieri di DIo e quindi comprenderne il vero e originale significato.
 
Nella nostra piccolezza, visto che non siamo dei mostri del sapere antico, pure abbiamo ricevuto al grazia di gioire della presenza divina nei nostri cuori e nella nostra vita, e ci rallegriamo che Iddio ci abbia fatto partecipe dei suoi misteri, per quanto è possibile.
 
Quello che riusciamo per grazia a percepire non è nemmeno lontanamente immaginabile ottenere col ragionamento.
« Ultima modifica: 04.04.2005 alle ore 09:03:14 by semplice » Loggato

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Re: Genesi: mito o realtà?
« Rispondi #44 Data del Post: 04.04.2005 alle ore 02:15:36 »
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Postato da: salvo Postato il: 03.04.2005 alle ore 16:35:05  

Quote:
Ma il significato in origine, chi lo conosce?

Il popolo ebraico conserva antichi significati ed ha una sua letteratura, purtroppo non aperta a tutti per determinate ragioni. Viviamo su due mondi diversi, culturalmente parlando. Gli ebrei, essendo un popolo antico, abbiamo le nostre conservazioni dell'antichità, le custodiamo e le rispettiamo. Molte di queste voi gentili le ignorate.  
 

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Io personalmente credo che nessuno conosca esattamente che cosa le parole vogliano dire...

Inoltre ogni uomo ha una sua personalità e le sue idee e queste a sua volta costituiscono anche un loro mondo. Ognuno percepisce il mondo a modo suo.
 

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, perchè tutto ritorna al principio e quindi tutto finisce per ripetersi in un ciclo di completamento del significato delle cose, fino a  quando le cose saranno compiute, e allora non ci sarà bisogna di lingue moderne e antiche per compredere, perchè tutto sarà finalmente chiaro.
 
 Questo tuo mondo ancora faccio fatica a comprenderlo, sarà forse per mia incapacità mentale. Ma vuoi spiegarmi il significato di questa frase? Potresti essere più chiaro?
 

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Molti di noi sanno benissimo della impossiblità di rendere completo i significato delle parole antiche, ma molti di noi sanno anche benissimo che senza la guida dello Spirito Santo è impossibile di penetrare i pensieri di DIo e quindi comprenderne il vero e originale significato.
 
Io credo che nemmeno con la guida dello Spirito Santo si possano penetrare i pensieri di D-o, lo credo perchè la Scrittura afferma che i pensieri di D-o non si possono comprendere. Ma io e credo nessuno altro qui ha parlato di "pensieri di D-o". Cosa vuoi dire? Che le parole ispirate del Genesi debbano elevarsi al grado di pensieri di D-o e rimarrebbero quindi incomprensibili? Accessibili solo a chi ha il dono della profezia?

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Nella nostra piccolezza, visto che non siamo dei mostri del sapere antico, pure abbiamo ricevuto al grazia di gioire della presenza divina nei nostri cuori e nella nostra vita, e ci rallegriamo che Iddio ci abbia fatto partecipe dei suoi misteri, per quanto è possibile.

Tutti siamo sotto la Grazia di D-o, ma non credo che abbiamo bisogno di rallegrarci dei misteri di D-o. A me personalmente basta la Sua Grazia e sono abbastanza allegro.
 

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Quello che riusciamo per grazia a percepire non è nemmeno lontanamente immaginabile ottenere col ragionamento.

D'accordo! Ma il raggionamento lo ha creato D-o ed è un gran dono, guai se ne facessimo cattivo uso.
Shalom
« Ultima modifica: 04.04.2005 alle ore 09:04:00 by semplice » Loggato

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