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Debora come Giudice (letto 1142 volte) |
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Amenachos
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In risposta ad una richiesta di Stefanotus. Purtroppo non riesco a rispondere al suo posto direttamente in http://www.evangelici.net/cgi/forum/YaBB.pl?board=esegesi_at;action=disp lay;num=1407401515 È solo un contributo embrionale, per eventuali approfondimenti successivi. "Il SIGNORE allora fece sorgere dei giudici, che li liberavano dalle mani di quelli che li spogliavano. Ma neppure ai loro giudici davano ascolto, anzi si prostituivano ad altri dèi e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via percorsa dai loro padri, i quali avevano ubbidito ai comandamenti del SIGNORE; ma essi non fecero così. Quando il SIGNORE suscitava loro dei giudici, il SIGNORE era con il giudice e li liberava dalla mano dei loro nemici durante tutta la vita del giudice; poiché il SIGNORE aveva compassione dei loro gemiti a causa di quelli che li opprimevano e angariavano. Ma quando il giudice moriva, tornavano a corrompersi più dei loro padri, andando dietro ad altri dèi per servirli e prostrarsi davanti a loro; non rinunziavano affatto alle loro pratiche e alla loro caparbia condotta." (Giudici 2:16-19) Da ciò evinciamo che i giudici fossero liberatori e proclamatori, entrambe le funzioni provenienti da Dio. Nella prima si può dire che abbiano avuto un buon successo, nella seconda purtroppo non molto. Non è detto che tutti i giudici dovessero essere entrambe le cose, e lo vediamo proprio con Debora. Debora è presentata come un giudice di Israele, innanzitutto proclamatore, e come un liberatore dietro le quinte (il primo piano spettando a Barak, che però non è giudice) ed ha un'autorità piuttosto ampia. È infatti detto di lei che “sedeva tra Ramah e Bethel sul Monte Ephraim”, cioè proprio nella regione centrale. L'espressione “sedere sotto l'albero” indica il luogo dal quale presiedeva con autorità, e richiama il successivo parallelo di Saul in 1 Sam. 14:2. È notevole che parla a Barak nel nome di YHWH, Dio di Israele, e lo fa andando a convocare l'uomo da Kadesh-Naphtali, una trentina di km a nord del Mar di Galilea. Questo indica che la sua autorità fosse piuttosto ampia, e molto rispettata, dal momento che in molti andavano da lei. Aveva autorità su una grandissima fetta della nazione. Nel suo essere giudice è molto simile a Samuele (benché quest'ultimo viaggiasse). Samuele sceglie Saul e Davide come re, lei sceglie Barak come liberatore; come Samuele non scende in battaglia; Ramah e Bethel sono associati ad entrambi i giudici. È una sorta di controparte femminile di Samuele. Ma è anche simile a Mosé. È probabile che non tutte le questioni giudiziare finissero da lei (il libro di Rut ci mostra come il tutto si svolgesse anche senza un giudice), ma solo le più complicate. Il fatto che fosse una donna a giudicare, a convocare, a presiedere è un fatto straordinario, e ci mostra come il periodo dei giudici fosse effettivamente sottosopra. Ma questo non ci spinge a ritenere l'autorità di Debora come un male, perché è un fatto voluto da Dio, e il suo assurgere a “madre di Israele” (Giudici 5) porta alla stabilità e alla liberazione del popolo.
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Stefanotus
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L'inglese biblico dice che Deborah "was leading Israel". Espressione che vorrei capire come interpretare visto che nelle nostre versioni italiane non esiste che lei stesse "guidando Israele" ma piuttosto giudicava come giudice. Inoltre a voler esser pignoli a me pare che dai capitoli 4 e 5 si evinca che lei si comporti sempre come strumento di Dio ma nel ruolo di profeta. Lei infatti parlava da parte di Dio a Barak:"non ti ha forse Dio detto che...?". "Verrò con te ma Dio darà la gloria ad una donna...". Quindi personalmente analizzando i suoi atti e ciò che si dice di lei, sono molto orientato ad accettare ciò che biblisti italiani come Bosio e altri dicono di lei, ossia che fosse un giudice usato da Dio in un periodo molto "penoso". Non vedo traccia in lei o nei suoi atti di leadership, comando o guida del popolo. È e rimane Barak il capo militare che, da uomo codardo del suo tempo vuole assicurarsi la presenza di Dio usando Deborah. Vorrei quindi avere dei riferimenti testuali che giustificano quell'inglese "she was leading Israel". Traduzioni errate o semplicemente fuorvianti?
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Amenachos
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Il perché della traduzione inglese non lo saprei. È un'interpretazione, a mio avviso legittima, di tutta la storia. Tuttavia non è il termine esatto con cui tradurre "shafat". Va tenuto "giudicare", quindi come traduzione è sbagliata. I giudici sono tutti sempre strumenti di Dio e come tali si comportano, più o meno consapevolmente. Infatti Gd. 2:16-19, che introduce i giudici, li presenta come liberatori e proclamatori da parte di Dio. Anche Debora, che è giudice, fa lo stesso, sempre da parte di Dio. Di lei è sottolineato più l'aspetto proclamatore/profeta che quello liberatore, ma lo stesso vale per Samuele, la cui autorità è indubitabile. Per Sansone invece, per esempio, avviene il contrario: è presentato come liberatore, non proclamatore. L'opinione dei biblisti che citi la ritengo valida, il periodo dei giudici è incredibilmente disordinato, ma allo stesso tempo è Debora il giudice che ha autorità suprema, e il popolo si reca da lei per dirimere le questioni. Tant'è che giudica Israele. E la sua è anche un'autorità molto estesa geograficamente, molti altri giudici non hanno giurisdizione su un così ampio territorio. Barak le è sempre sottoposto. Come Sisera è sottoposto a Jabin. In questo episodio sono messi a confronto la testa (Debora e Jabin) e il braccio (Barak e Sisera), e dal momento che il punto centrale è quello bellico è il braccio ad essere al centro di tutto. Il fatto che Barak fosse un capo militare non lo pone al di sopra del giudice, come Giosuè o Caleb o altri non sono sopra a Mosé per il semplice fatto che combattono e lui no, oppure, entrando nello stesso periodo, nemmeno i capi d'armata che combattono al tempo di Samuele gli sono superiori. Lei è giudice di Israele, e non solo tramite di lei Dio suscita Barak, ma tramite di lei guida il popolo, profetizzando e dirimendo questioni giudiziarie, quest'ultima attività di grande autorità. Se fosse stato Barak in autorità su Israele da parte di Dio, allora non si sarebbe detto che Debora era "shoftàh, ma che lo era Barak. Concettualmente, la traduzione inglese non è errata, perché esprime quello che faceva un giudice, cioè guidare il popolo. È però sbagliata linguisticamente, perché lì c'è scritto "shafat", e non c'è nulla che possa giustificarlo. Poi, ripeto, è un periodo unico è particolare della storia di Israele, e non deve essere preso come modello per altri contesti.
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andreiu
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Gesù è la mia vita
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Anche nella LXX abbiamo l'aoristo "ekrinen" verbo che indica certamente l'atto di giudicare essendo il verbo classico usato in ambito legislativo e di tribunale.
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http://forumbiblico.community.leonardo.it/
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Stefanotus
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Andreiu, tu parli di Giudici 4:4 nella septuaginta, ho capito bene?
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ilcuorebatte
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"Noi ci battiamo per il nostro tutto" Atanasio
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on 12.09.2014 alle ore 18:09:37, Stefanotus wrote:L'inglese biblico dice che Deborah "was leading Israel". Espressione che vorrei capire come interpretare visto che nelle nostre versioni italiane non esiste che lei stesse "guidando Israele" ma piuttosto giudicava come giudice. Inoltre a voler esser pignoli a me pare che dai capitoli 4 e 5 si evinca che lei si comporti sempre come strumento di Dio ma nel ruolo di profeta. Lei infatti parlava da parte di Dio a Barak:"non ti ha forse Dio detto che...?". "Verrò con te ma Dio darà la gloria ad una donna...". Quindi personalmente analizzando i suoi atti e ciò che si dice di lei, sono molto orientato ad accettare ciò che biblisti italiani come Bosio e altri dicono di lei, ossia che fosse un giudice usato da Dio in un periodo molto "penoso". Non vedo traccia in lei o nei suoi atti di leadership, comando o guida del popolo. È e rimane Barak il capo militare che, da uomo codardo del suo tempo vuole assicurarsi la presenza di Dio usando Deborah. Vorrei quindi avere dei riferimenti testuali che giustificano quell'inglese "she was leading Israel". Traduzioni errate o semplicemente fuorvianti? |
| Mi sembra che il racconto biblico stesso avalli diverse delle tue valutazioni: Giudici 4:4 e 5 In quel tempo era giudice d'Israele una profetessa, Debora, moglie di Lappidot. Lei sedeva sotto la palma di Debora, fra Rama e Betel, nella regione montuosa di Efraim, e i figli d'Israele salivano da lei per le controversie giudiziarie. Quanto al "periodo penoso" Giudici 5:7 I capi mancavano in Israele; mancavano, finché non venni io, Debora, finché non venni io, come una madre in Israele.
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"Per coloro che credono nessuna prova è necessaria, per coloro che non credono nessuna prova è sufficiente." Stuart Chase
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Stefanotus
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Grazie cuore che batte. Ormai è più di due mesi che mi diletto a tempo perso a ragionare di teologia con fratelli stranieri su argomenti come questi. Pensavo che noi italiani avessimo tante idee confuse tra di noi... ma aldilà dei nostri confini... è molto peggio.
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