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   I bottini di guerra nell'Antico Testamento.
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   Autore  Topic: I bottini di guerra nell'Antico Testamento.  (letto 444 volte)
Davek2841
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Posts: 13
I bottini di guerra nell'Antico Testamento.
« Data del Post: 03.03.2017 alle ore 10:09:51 »
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Io penso che tutte le guerre presenti nel libro di Giosuè, Numeri, ecc. siano guerre causate da un rifiuto di pace da parte degli altri popoli in terra di Canaan nei confronti di Dio e del popolo ebraico.
Però, mi chiedo, che cosa ne facevano di donne e bambini come bottino di guerra?
Questa domanda mi è stata rivolta e mi ha un po' confuso, sinceramente...Dio perché ordinava questo?
 
Grazie e buona giornata.
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elovzu
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Posts: 3880
Re: I bottini di guerra nell'Antico Testamento.
« Rispondi #1 Data del Post: 03.03.2017 alle ore 15:58:50 »
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Domanda impegnativa e che potrebbe essere allargata a "perché Dio ha ordinato il massacro di interi popoli o l'uccisione di donne e bambini?"  Piange
 
Per rispondere nello specifico è lecito pensare che donne e bambini (visto che i figli erano ritenuti una ricchezza) diventassero nella peggiore delle ipotesi schiavi e nella migliore parte stessa delle  famiglie conquistatrici.
 
In realtà il discorso è molto più ampio e profondo. Premesso che non sono Dio e non ho certo chiaro al 100% i suoi piani punto per punto, in sintesi possiamo dire che se partiamo dal presupposto che Dio ha diritto di vita e di morte sull'uomo (dopo la caduta l'uomo -tutti gli uomini- meritano la morte e se ciò non avviene è solo per grazia di Dio) allora anche le morti fisiche di alcune persone possono essere viste in una prospettiva diversa, specie se consideriamo che la morte "vera", quella definitiva, è quella spirituale, non quella fisica, per cui il problema non è che li abbia fatti uccidere o meno, se quelle persone erano comunque perdute (spiritualmente morte).
 
Sul perché contingente di certi massacri ed epurazioni etniche bibliche (questo sono) ho sentito varie spiegazioni, tutte con un chè di verità. Dal fatto che queste popolazioni sacrificavano i figli sul fuoco (vero), al fatto che fossero particolarmente depravati e malvagi (possibile), ma la ragione che mi sembra venga più sottolineata nella Bibbia è l'idolatria, a cui noi, umanamente parlando, daremmo probabilmente meno importanza. Questi popoli seguivano falsi dei e si prostravano (si "mettevano sotto l'autorità"Occhiolino di dei falsi fatti da mano d'uomo.
Se questo è vero capiamo intanto che, anche se con le nostre attuali menti occidentali e materialistiche ci sembra ingiusto, è Dio stesso a volere preservare il Suo nome (e il Suo popolo) in modo simile a quanto ha fatto all'epoca del diluvio.  
Il punto non è che gli Ebrei fossero migliori degli altri (basta leggere alcuni passi dei profeti per rendersi conto che non era così), ma solo che erano lo strumento scelto da Dio per mostrarsi al mondo. Certamente è una rivelazione di sé parziale e incompleta (la legge non salva e funge da insegnante fino ad arrivare alla piena rivelazione in Cristo), ma non per questo errata. Dio ha davvero il diritto di vita e morte su chiunque, non gli uomini. Se il popolo avesse fatto determinate cose di propria volontà sarebbe stato colpevole.
Ma allora Dio stesso si contraddice comandando amore e misericordia e non applicandolo Lui stesso (almeno nell'Antico Testamento)?
Qui esiste un problema di fondo, noi continuiamo a giudicare Dio come se fosse una persona. Dio E' perfettamente giusto e santo e non tollera il peccato e allo stesso tempo Dio E' amore e misericordia. Lui ha il quadro completo delle cose, noi no. In maniera simile a quanto faceva Giobbe, ci mettiamo alla pari di Dio e pretendiamo di insegnargli cosa sia giusto e sbagliato. E pensandoci bene è esattamente il peccato di Adamo ed Eva, che mangiando dall'albero della conoscenza del bene e del male volevano essere uguali a Dio.
Quindi la mia impressione è che possiamo trovare tutte le spiegazioni logiche e teologiche che vogliamo, ma in ultima analisi difficilmente è possibile accettare che la giustizia di Dio è perfetta anche quando non la capiamo perfettamente (temere Dio) senza un passo di fede. Solo allora potremo pienamente comprendere il Suo lato di amore perfetto che ha dato la Sua vita per noi.
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Francesco

"E' meglio accendere una candela che lamentarsi delle tenebre"
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