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Benvenuti >> 4 chiacchiere tra amici >> William Tyndale in breve, secondo Sandro_48
(Messaggio iniziato da: alle il 12.10.2012 alle ore 19:16:58)

Titolo: William Tyndale in breve, secondo Sandro_48
Post di alle il 12.10.2012 alle ore 19:16:58
Trasferisco qui da un altro topic un riassunto di storia elaborato da Sandro_48 :friends:

Lo sapevate che…

•Tyndale pubblicò nel 1526 il primo Nuovo Testamento Inglese stampato meccanicamente
•Lo fece in un'era che la Chiesa Cattolica aveva promulgata una legge che puniva con la morte chiunque traduceva la Bibbia. Infatti nel 1519 le autorità ecclesiastiche bruciarono pubblicamente una donna e sei uomini per aver semplicemente insegnata la versione inglese del Padre nostro, i 10 comandamenti e il credo degli apostoli in lingua inglese.
•Questo semplice uomo fu riconosciuto come esperto di lingue: Ebraico, Greco, Latino, Italiano, Spagnolo, Francese e Inglese. Inoltre era ovviamente abbastanza familiare col Tedesco da poter interpretare anche gli scritti di Lutero.
•All'età di 42 anni egli fu strangolato e bruciato per eresia, per aver tradotto la Bibbia in inglese, messa in dubbio l'autorità del Papa e della Chiesa ufficiale.
•Molti del clero cattolico ai tempi di Tyndale, erano così corrotti da essere soprannominati "ubriaconi e frequentatori di bordelli". Perfino il Cardinale Tomas Wolsey, rappresentante personale del Papa in Inghilterra, viveva con una moglie per diversi anni, ebbe due figli e poi la lasciò ad un altro uomo.
•Il Re d'Inghilterra Enrico VIII cercò di stabilire la sua autorità in Inghilterra al di sopra del Papa stesso, il quale rifiutava di annullare il suo matrimonio. Da qui nacque il grande scisma tra Chiesa Cattolica e quella che oggi in Inghilterra viene chiamata Chiesa Anglicana.
•Nel loro sforzo di sopprimere il Nuovo Testamento di Tyndale, la Chiesa Cattolica inglese sprecò l'equivalente di decine di milioni nel tentativo di comprare e bruciare.

Ogni popolano dovrebbe conoscere le Scrítture"
disse William Tyndale che stampò il primo Nuovo Testamento in inglese nel 1525, e con l'aiuto di amici portò di nascosto migliaia di Bibbie in Inghilterra. Egli fu arrestato e confinato in una fredda e buia prigione in Belgio. Infine fu strangolato ed il suo corpo arso. William Tyndale dette la sua vita per dare la Bibbia a chi non l'aveva.

Conforto ai lettori della Bibbia perseguitati
Sintesi dall’introduzione di Tyndale a
L’obbedienza di un uomo cristiano - 2 Ottobre 1528

1. Ti dicono che la Scrittura non deve essere in madre lingua, ciò solo perchè temono la luce, e desiderano accecarti e condurti in cattività…

2. Dicono che la Scrittura necessita di una mente pura e rilassata, e che i laici sono troppo imbrattati dagli affari del mondo per comprenderla. Questo argomento si ritorce contro loro: perché chi è così impegnato nelle cose materiali come i prelati?

3. Dicono che i laici interpreterebbero la Scrittura ciascuno a modo proprio. Allora perché i preti non insegnano al popolo il modo giusto? La Scrittura diverrebbe una base per tale insegnamento e una prova per esso. Al presente le loro vite e il loro insegnamento sono talmente contradditori che il popolo non presta fede ad essi, neppure quando predicano la verità…

4. Dicono che la nostra lingua sia troppo rude. Non è così. Greco ed ebraico si traducono più facilmente in inglese che il latino. Dio non ha fatto la lingua inglese così come le altre? Insistono affinché si legga in inglese Robin Hood, Bevis di Hampton, Ercole, Troilo e un centinaio di altri ribaldi di sudice storie. Solo la Scrittura è proibita. E’ dunque chiaro più del sole che questa proibizione non è “per amore delle vostre anime, che essi curano come la volpe fa con le oche”.

5. Dicono che necessitiamo di dottori per interpretare la Scrittura perchè essa è difficile… Vi sono errori anche in Origene ed Agostino; come possiamo metterli alla prova se non tramite la Scrittura ?… Noi non desideriamo abolire l’insegnamento e fare di ciascun uomo il suo stesso maestro, ma se il sacerdote non desidera insegnare il vangelo, il laico deve possedere la scrittura, e leggerla da solo, prendendo Dio per proprio maestro.