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Dottrina, storia ed esegesi biblica (partecipazione riservata a chi si identifica con i punti di fede di evangelici.net) >> Dottrina e riflessioni bibliche >> ISACCO E ISMAELE
(Messaggio iniziato da: giudrago2000 il 18.01.2019 alle ore 12:04:01)

Titolo: ISACCO E ISMAELE
Post di giudrago2000 il 18.01.2019 alle ore 12:04:01

           Isacco, figlio della promessa e Ismaele figlio della conciliazione  sono i capostipiti delle due grandi nazioni, che coprono gran parte della terra. Se Ismaele e Isacco, nella loro età giovanile, giocavano e scherzavano, oggi, i loro discendenti si combattono acerbamente per stabilire ognuno la propria supremazia sull’altro. Questo aspetto familiare che, da una pacifica convivenza, sfocia in risentimento di odio tra i due fratelli, suscita un senso di amarezza che spinge a scoprirne le ragioni. Consideriamo che la promessa sia la sostanza o il peditum di un contratto e la conciliazione sia la conclusione di esso. Se la sostanza, come il merito o l’oggetto del contratto, può fare esistere l’accordo, la conciliazione lo completa per la forma. Se si possiede solo la conciliazione il contratto è nullo, essendo mancante dell’oggetto della cosa. Se Ismaele è nato prima ed è conciliazione della promessa è inutile il voler sostituire la promessa, poiché, annullerebbe il senso della promessa stessa. Sono pure nulli i tentativi di aggirare la forma, poiché, mancherebbe comunque l’oggetto. Il persistere di vanificare l’oggetto con allusioni di priorità d’esistenza sull’oggetto non fa che inquinare la corrispondenza originaria della promessa. Se la promessa è compiuta nella forma con la conciliazione, rappresenta in tutte le sue parti la volontà di chi ha fatto la promessa. La promessa resta inamovibile e intrattabile, nel senso che non può cedere il posto alla conciliazione, poiché, non avrebbe significato d’esistenza né di collegamento verso chi ha espresso, per sua volontà, la promessa, che è Dio.  Tuttavia, i tentativi di obliterare questo concetto, specie, dalla parte conciliante continuano con efferatezza, causando morte dell’una parte contro l’altra e viceversa. Manca, allora, da una parte, la volontà di una seria e profonda interpretazione della promessa e ciò crea un senso di convinzione errato che persiste ad ogni costo per ottenere il proprio diritto, anche se distorsivo. Questa tendenza, inavvedutamente, sta coinvolgendo il giudizio delle nazioni, che invece di soffermarsi sulla promessa si guarda solo la conciliazione, essendo illusoriamente presentata come l’oggetto della promessa. Questo effetto, è alimentato dalla posizione sfavorevole della conciliazione, che chiedendo una posizione ugualitaria con l’oggetto, altro non fa, che inquinare la promessa. Per porre ogni cosa al proprio posto, ai fini di avere la promessa completa nel merito e nella forma, la conciliazione dovrebbe riconoscere la sua posizione complementare della promessa e adeguarsi a sostenerla, poiché, senza di essa la conciliazione non avrebbe senso. La promessa, deve contenere la conciliazione, come propria, per dar vita a sé stessa, nell’operosità della sua esistenza. La conciliazione, come parte di essa, deve avere funzione vitale, ma non determinante del funzionamento della promessa.                
Genesi 21:13 Anche del figlio di questa serva io farò una nazione, perché appartiene alla tua discendenza.
Pace e fede nel Signore




Titolo: Re: ISACCO E ISMAELE
Post di Marmar il 18.01.2019 alle ore 14:48:19
%-)

Titolo: Re: ISACCO E ISMAELE
Post di Virtuale il 20.01.2019 alle ore 11:59:59
Se tutti analizzassero a fondo le promesse ci sarebbero meno guerre...ma va a periodi a seconda delle profezie che sono scritte nella Bibbia.

Già fin da bambino ad un certo punto IIsmaele ha cominciato a essere contro Isacco.