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(Messaggio iniziato da: menoparole il 20.11.2016 alle ore 22:32:12)

Titolo: Anziani e Diaconi - Regole bibliche per elezione
Post di menoparole il 20.11.2016 alle ore 22:32:12
Da un pò di tempo mi pongo una domanda e, anche se un'idea di risposta ce l'ho, ho pensato di girarla a voi, con la speranza di trovare una risposta biblica/evangelica provata.

La domanda è questa:

Biblicamente parlando, è corretto assegnare un incarico di Anziano o di Diacono nelle Chiese Evangeliche a persone il cui coniuge, al momento dell'assegnazione dell'incarico, non sia battezzato/a quindi appartenente ad un'altra confessione religiosa: Chiesa Ortodossa - Chiesa Cattolica - Testimone di Geova ecc.?

Sono gradite risposte prettamente bibliche, evitando eccessivi punti di vista.
Grazie

P.S.
Onde evitare malintesi e soprattutto per favorire il proseguo di una discussione snella, chiara ed efficace, faccio un esempio pratico:

Se un membro qualsiasi di una chiesa evangelica, sposato con una Testimone di Geova, oppure con una cattolica, andasse dal responsabile della sua chiesa e manifestasse la chiamata/desiderio di diventare Diacono, oppure Pastore, ci sarebbe una regola biblica o un principio biblico da seguire per poterlo riconoscere come diacono oppure come ministro di culto?

Titolo: Re: Anziani e Diaconi - Regole bibliche per elezio
Post di salvo il 20.11.2016 alle ore 22:38:13
Bella domanda. Perchè mai bisognerebbe assegnare un posto a qualcuno se quel qualcuno non è stato presentato da Dio per quel posto?
Nell'antica dispensazione la tribù di Levi riceveva il sacerdozio per eredità ma in questa dispensazione ciò è stato annullato perchè i sacerdoti o i ministri di culto sono tali se direttamente chiamati da Dio a quel compito. Vedi apostoli e diaconi dei primi tempi.
Se uno è chiamato da Dio al ministerio la posizione del coniuge non c'entra nulla, se non lo è, allora crea qualche problema etico.
Poi ognuno fa quello che ritiene giusto anche se contrario al volere divino.

Titolo: Re: Anziani e Diaconi - Regole bibliche per elezio
Post di menoparole il 20.11.2016 alle ore 23:03:48
Caro Salvo,
ti sono grato per il contributo dato, ma in quanto hai scritto non riesco a vedere una risposta biblica.
Attenzione: per biblica intendo "riscontrabile nelle Sacre Scritture del Vecchio e Nuovo Testamento" oppure in principi biblici.

Titolo: Re: Anziani e Diaconi - Regole bibliche per elezio
Post di Virus il 21.11.2016 alle ore 10:03:06
L'uinica cosa che in questo momento mi viene in mente di biblico è che il "presbitero", deve avere la guida della sua famiglia, prima di avere qualsivoglia ruolo di guida nella chiesa.

Premesso questo mi chiedo: che guida può avere un marito la cui moglie è di tutt'altra fede?

E non credo che essere cattolico, ortodosso o TdG sia la stessa cosa dell'ssere cristiano evangelico.

Deduco quindi, che no, non può essere nominato responsabile di chiesa una persona che non ha sottomesso il coniuge e la propria famiglia a Gesù Cristo ed alla verità della Parola di Dio. (rif. "Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo diverso" (2 Corinzi 6:14))

Discorso a parte però io farei per i figli: ogni genitore può guidare ed indicare al meglio la via da seguire... ma alla fine la scelta spetta a loro.

Non so se ho risposto in modo idoneo alla domanda... la mia risposta quindi è no, non è biblicamente corretto!

Titolo: Re: Anziani e Diaconi - Regole bibliche per elezio
Post di salvo il 21.11.2016 alle ore 12:42:07

on 11/20/16 alle ore 23:03:48, menoparole wrote:
Caro Salvo,
ti sono grato per il contributo dato, ma in quanto hai scritto non riesco a vedere una risposta biblica.
Attenzione: per biblica intendo "riscontrabile nelle Sacre Scritture del Vecchio e Nuovo Testamento" oppure in principi biblici.

Ciao Maurizio,
tu cerchi una risposta scritturale e l'unica risposta che troverai riguarda la tribù di Levi. In quella non è fatta menzione ovviamente delle opzioni da te evidenziate perchè non esisteva tale possibilità, in quanto la moglie di un sacerdote  non si sognava proprio di opporsi al proprio marito e, da non sottovalutare che era vietato sposare mogli straniere, perchè avrebbero potuto sviare il popolo di Dio, cosa che puntualmente avveniva. Ma qui entriamo in una storia senza fine che accompagna l'umanità da Genesi 6 in poi.

Per quanto ne so io, meglio sarebbe non sposare una donna che già in partenza non condivide la tua vita umana e spirituale.
Quindi direi che non esistono regole in questo senso, pur essendoci delle regole di base e che riguardano il matrimonio. Di vero c'è sicuramente una cosa; come potrà essere di buona testimonianza un ministro di culto che ha una moglie di altra dottrina? Verrebbe già meno il principio per cui la donna è stata creata, cioè quello di essere un aiuto convenevole, ovviamente in tutti i sensi.
Ma sai, Maurizio, io, dal mio osservatorio vedo solo una cosa in tutto ciò, cioè l'emancipazione da Dio dell'uomo prima che non ubbidisce a regole basilari, e della donna poi che invece, forte del suo appeal, crede di poter fare il bello e il cattivo tempo, cioè, avere soddisfazione terrena e poco importa dove va il marito. Già, a condizione che non vada a cercare altrove. E poi, in che cosa sarebbero uno? Solo col corpo?

Se non condividi la vita spirituale di tuo marito, come puoi essergli un aiuto convenevole?
Se non condividi la comunione spirituale della tua moglie, come puoi fargli da marito?
La mia finale risposta è che non è corretto affidare compito di anziano a chi vive di suo una situazaione come quelle che tu hai elencato, per le ragioni su esposte.

Non c'è una regola biblica specifica ma vengono elencati situazioni che le contengono senza che siano scritte.

Abbiamo già abbastanza cattive testimonianze nelle chiese, mi auguro non se ne aggiungano ancora; il mio è solo un augurio perchè di certo il degrado non ha limiti.
Del resto che ci vuoi fare, una volta i sacerdoti erano nominati per eredità, vedi la tribù di Levi; quella dispensazione, quel sacerdozio è stato sostituito con un'altro sacerdozio, quello di Cristo, che non viene più assegnato per eredità, visti i suoi limiti (Leggere Malachia apre gli occhi). Ebrei 7/2 lo dichiara: "Perchè, mutato il sacerdozio, di necessità si fa ancor mutazione di legge". Qui lo pone su un piano diverso ma il risultato non cambia.
Se dunque il sacerdozio è mutato, nel senso che non segue più le regole antiche, le regole attuali sono ancor più semplici, perchè, a partire dai discepoli e passandoa ai diaconi, la regola era: "Che fossero scelti fra coloro che avevano buona testimonianza, che fossero ripieni di Spirito Santo, che non fossero dediti al denaro, avari, ecc..
Potresti dirmi che fin qui niente di nuovo, perchè anche le regole antiche recitavano allo stesso modo, ma per quanto concerne la tribù di Levi, che aveva una vita a se, leggiamo delle cose orrende, oscene nel libro dei Giudici, e anche se erano corrotti erano sempre figli di Levi.
Ti confesso una profonda amaritudine in merito. E oggi?
Ma ho già scritto troppo.

Titolo: Re: Anziani e Diaconi - Regole bibliche per elezio
Post di ilcuorebatte il 21.11.2016 alle ore 15:01:31
Io credo che la questione debba essere affidata al buonsenso.
Sull'incarico diaconale non vedo alcuna difficoltà in se, è un ruolo di servizio pratico, se non che spesso, in alcune realtà, questo incarico viene inteso essere una sorta di "pre-camera" all'ufficio ministeriale, e questo a mio modo di vedere l'ha spesso snaturato. L'ufficio ministeriale prevede responsabilità e scelte di vita che trovo complicato possano essere condivise con chi non ha scelto di sposare non solo l'uomo ma anche il ministro, e quindi anche la vita comunitaria, o il campo di missione in caso di altro uffici. Sarebbe quindi da irresponsabili ordinare all'ufficio ministeriale una persona in questa situazione perchè ci sono i presupposti per mettere a rischio o sotto pressione il dono, i talenti, la chiamata, fino alla stessa famiglia e la comunità. Questo principio/accortezza dovrebbe essere usato anche nel caso di coniugi entrambi credenti e di identica confessione in cui la moglie non si dimostrasse d'accordo con la scelta del marito.

Titolo: Re: Anziani e Diaconi - Regole bibliche per elezio
Post di menoparole il 21.11.2016 alle ore 16:34:44
Ringrazio Salvo per le seguenti risposte:

Quote:
La mia finale risposta è che non è corretto affidare compito di anziano a chi vive di suo una situazione come quelle che tu hai elencato, per le ragioni su esposte.


Quote:
una volta i sacerdoti erano nominati per eredità, vedi la tribù di Levi; quella dispensazione, quel sacerdozio è stato sostituito con un'altro sacerdozio, quello di Cristo, che non viene più assegnato per eredità.


Quote:
per quanto concerne la tribù di Levi, che aveva una vita a se, leggiamo delle cose orrende, oscene nel libro dei Giudici, e anche se erano corrotti erano sempre figli di Levi.  
Ti confesso una profonda amaritudine in merito. E oggi?


Beh, caro Salvo… oggi nelle chiese và di moda il “NEPOTISMO SFRENATO” attraverso il quale si riesce a giustificare anche l’ingiustificabile, dimenticando che il buon Dio non ha ancora annullato la legge della raccolta:
“Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l'uomo avrà seminato, quello pure mieterà.” (Galati 6:7)

Ringrazio Virus per il suo contributo biblico:

Quote:
"Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo diverso" (2 Corinzi 6:14)


Ringrazio anche Maurizio per le sagge parole:

Quote:
Sarebbe quindi da irresponsabili ordinare all'ufficio ministeriale una persona in questa situazione perchè ci sono i presupposti per mettere a rischio o sotto pressione il dono, i talenti, la chiamata, fino alla stessa famiglia e la comunità.

Titolo: Re: Anziani e Diaconi - Regole bibliche per elezio
Post di salvo il 21.11.2016 alle ore 17:45:58

on 11/21/16 alle ore 15:01:31, ilcuorebatte wrote:
Sull'incarico diaconale non vedo alcuna difficoltà in se, è un ruolo di servizio pratico, se non che spesso, in alcune realtà, questo incarico viene inteso essere una sorta di "pre-camera" all'ufficio ministeriale, e questo a mio modo di vedere l'ha spesso snaturato.  

Ad essere sinceri non sono d'accordo con la tua conclusione in merito all'incarico diaconale, perchè anche per loro vale lo stesso principio; devono avere buona testimonianza, mafriti di una sola moglie, non essere dediti al bere, essere ripieni di Spirito Santo, devono esercitare senza avidità, senza avarizia e con spirito di servizio, non devono essere idolatri (non devono farlo per amore di se stessi). Tutti coloro che servono nella chiesa hanno gli stessi obblighi, ciascuno però per esercitare il proprio ruolo.
E' vero che è un servizio di sostegno nella chiesa ma non per questo da sottovalutare, perchè anche la donna è un aiuto convenevole ma non basta sposarla.

Titolo: Re: Anziani e Diaconi - Regole bibliche per elezio
Post di salvo il 21.11.2016 alle ore 17:47:53

on 11/21/16 alle ore 16:34:44, menoparole wrote:
Ringrazio Salvo per le seguenti risposte:



Beh, caro Salvo… oggi nelle chiese và di moda il “NEPOTISMO SFRENATO” attraverso il quale si riesce a giustificare anche l’ingiustificabile, dimenticando che il buon Dio non ha ancora annullato la legge della raccolta:
“Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l'uomo avrà seminato, quello pure mieterà.” (Galati 6:7)

Già !
:no: :no: :no:

Titolo: Re: Anziani e Diaconi - Regole bibliche per elezio
Post di ilcuorebatte il 23.11.2016 alle ore 16:30:12

on 11/21/16 alle ore 17:45:58, salvo wrote:
Ad essere sinceri non sono d'accordo con la tua conclusione in merito all'incarico diaconale, perchè anche per loro vale lo stesso principio; devono avere buona testimonianza, mafriti di una sola moglie, non essere dediti al bere, essere ripieni di Spirito Santo, devono esercitare senza avidità, senza avarizia e con spirito di servizio, non devono essere idolatri (non devono farlo per amore di se stessi). Tutti coloro che servono nella chiesa hanno gli stessi obblighi, ciascuno però per esercitare il proprio ruolo.
E' vero che è un servizio di sostegno nella chiesa ma non per questo da sottovalutare, perchè anche la donna è un aiuto convenevole ma non basta sposarla.


Ammetto che è un discorso condivisibile.