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   Giovanni 3:16
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   Autore  Topic: Giovanni 3:16  (letto 14896 volte)
Andrea II
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Re: Giovanni 3:16
« Rispondi #90 Data del Post: 13.03.2017 alle ore 15:43:48 »
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Pensavo si potesse parlare di una cosa del genere senza sapere il punto di vista dell'altro... Non è ciò che fate con gli increduli? Non raccontate cosa sia l'opera della croce a chi ne è totalmente ignoranteHu?! Ma di che parlate con la genteHu?!? Ragazzi qui parliamo della base del Vangelo, della sua stessa essenza!!!!
 
Ma comunque, anche se ripeto che non amo farlo, quoto ciò che avevo scritto qualche giorno fa e che è stato ignorato alla grande...................  
 

on 09.03.2017 alle ore 10:31:07, Andrea II wrote:

Personalmente credo che Gesù Cristo sulla croce, duemila anni fa a Gerusalemme, ha compiuto la mia salvezza pagando il prezzo della redenzione con il Suo sangue ed avendo placato l’ira di Dio con la Sua perfetta giustizia che ora è imputata a me per sola grazia. Da allora, oggi e per sempre la mia unica salvezza è in Lui e se Dio mi è propizio è solo per Lui.

 
Dunque il sacrificio di Cristo Gesù sulla croce COMPIE la salvezza e la propiziazione davanti a Dio Padre PAGANDO il riscatto e sottoponendosi alla condanna che il peccato meritava. Per quanto mi riguarda il castigo a me dovuto è stato su Cristo; Egli ha compiuto l'espiazione per le mie iniquità ed ha portato il mio peccato divenendo maledetto al posto mio. Se il Padre concede il Suo perdono è solo per la propiziazione di Cristo e la Sua giustizia!!!
Espiazione, propiziazione e sostituzione. Mi ripeto dicendo che questo è il cuore del Vangelo, se non siamo in grado di predicare ciò è inutile parlare di altro, tanto meno dell'amore di Dio in Giovanni 3:16 dove tale amore è indicato nella croce...................  
 
Ma per voi invece? Duemila anni fa a Gerusalemme cosa è successo? Ora che vi ho detto la mia, in estrema sintesi, spero che possiate rispondermi......................
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Andrea II
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Re: Giovanni 3:16
« Rispondi #91 Data del Post: 13.03.2017 alle ore 15:55:26 »
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on 09.03.2017 alle ore 15:10:09, Andrea II wrote:
Caro Kosher,
continuo a dirti che mondo non ha un significato assoluto nel NT e che chiunque nel testo originale di Giovanni 3:16 neppure ci sta. Continuo a leggere "semplicemente" ciò che è scritto e cioè che l'unica salvezza è mediante la fede in Cristo. Non ho mai parlato di eletti o di predestinazione perché il testo non parla di ciò, chi vuole andare oltre ciò che è scritto non sono io (lo so, anche a costo di apparire banale).
 
Ma visto che tu riesci a capire quale dei tanti significati di kosmos è inteso in Giovanni 3:16, ti ripropongo le domande che ancora non hanno avuto risposta. L'esegesi magistrale di Domenico e gli strumenti accademici che avete a disposizione ti rendono davvero molto convinto.
 
La domanda sorge spontanea visto che kosmos è tutta l'umanità NESSUNO escluso: Dio ha tanto amato anche Caino, i beffardi contemporanei di Noè, gli abitanti di Sodoma, il Faraone, gli amalechiti, Balaam, Core e i suoi, Goliat, Acab e sua moglie Izebel? Solo per citarne alcuni ovviamente, ma Dio ha tanto amato anche loro e ha dato Suo Figlio anche per loro secondo te?
CORTESEMENTE ASPETTO UNA TUA RISPOSTA PRECISA.
 
Tutto questo, assieme all'intervento di Marmar che nel link trovo del tutto lontano dalla verità del Vangelo, dal canto mio denota una errata comprensione del Calvario. Ecco perchè poi si parla di amore di Dio e non ci si capisce, perchè non se ne è compreso l'atto più grande che lo ha reso manifesto a noi!!

 
Inoltre continuo ad aspettare la risposta di Kosher dato che è stata del tutto ignorata............. mondo in Giovanni 3:16 è tutta l'umanità da Adamo in poi o per qualcuno Cristo non è morto in croceHu?!  
Non ho mai parlato di predestinazione lo hai fatto tu, e non ti ho chiesto se Caino fosse predestinato o meno, ti ho chiesto molto più semplicemente se Gesù Cristo in croce è morto anche per lui secondo te.  
Posso anche seguirti nel tuo modo di pensare.... Caino era un agente morale libero ed aveva la possibilità di scegliere il bene o il male; ma ha scelto il male. Caino è il figlio di Adamo quindi rientra nel mondo per il quale Cristo è morto di Giovanni 3:16 secondo te? Puoi rispondere a questa semplice domanda?  
Continuo a ripetermi ma una risposta in una discussione civile ed educata non si nega a nessuno...
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Re: Giovanni 3:16
« Rispondi #92 Data del Post: 13.03.2017 alle ore 17:49:16 »
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Pace del Signore  

on 09.03.2017 alle ore 10:31:07, Andrea II wrote:
Personalmente credo che Gesù Cristo sulla croce, duemila anni fa a Gerusalemme, ha compiuto la mia salvezza pagando il prezzo della redenzione con il Suo sangue ed avendo placato l’ira di Dio con la Sua perfetta giustizia che ora è imputata a me per sola grazia. Da allora, oggi e per sempre la mia unica salvezza è in Lui e se Dio mi è propizio è solo per Lui.


on 13.03.2017 alle ore 15:43:48, Andrea II wrote:
... Dunque il sacrificio di Cristo Gesù sulla croce COMPIE la salvezza e la propiziazione davanti a Dio Padre PAGANDO il riscatto e sottoponendosi alla condanna che il peccato meritava. Per quanto mi riguarda il castigo a me dovuto è stato su Cristo; Egli ha compiuto l'espiazione per le mie iniquità ed ha portato il mio peccato divenendo maledetto al posto mio. Se il Padre concede il Suo perdono è solo per la propiziazione di Cristo e la Sua giustizia!!!

E' tuttavia necessario precisare che il Signore Gesù Cristo, con la sua morte vicaria, ha pagato il "riscatto" delle anime nostre a Dio Padre e solo a Lui!
La resurrezione del Signore Gesù Cristo è proprio la conferma che Dio Padre ha accettato il sacrificio d'espiazione e pertanto, mediante Lui, la grazia è resa disponibile.
Non credo tu stia dicendo nulla di nuovo, è esattamente ciò che credo anch'io e la stragrande maggioranza dei "cristiani".
 
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Re: Giovanni 3:16
« Rispondi #93 Data del Post: 13.03.2017 alle ore 18:22:02 »
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Direi che, ovviamente, la salvezza la dobbiamo solo a Cristo ed al suo sacrificio, è la base del nostro credo.
 
Che il sacrificio di Cristo, però, sia stato richiesto da Dio per placare la sua sete di giustizia (vendetta), e quindi la sua ira verso di noi, secondo me è una bestemmia, o giù di lì.
 
Non è Dio che ci accusa, ma un altro, se non si parte da qui è tutto più difficile.
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Re: Giovanni 3:16
« Rispondi #94 Data del Post: 13.03.2017 alle ore 19:09:51 »
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Quote:
In questo modo confusionario riconosco che è tutto più semplice... Al posto di rispondere alle domande si butta sempre tutto nel solito calderone della predestinazione per far sembrare i "calvinisti" una terribile orda di settari che non hanno capito nulla del messaggio evangelico...

Caro Andrea II, sei tu, per primo che hai affermato:

Quote:
che Dio per amore di quanti crederanno ha mandato Suo Figlio a morire per loro
See more at: http://www.evangelici.net/cgi/forum/YaBB.pl?board=Dottrina;action=display;num=1487585382;start=45#sthash.fJBJLsOp.dpuf, e poi Roseline 7 che ha affermato:  

Quote:
Pur lasciando perdere la dottrina della predestinazione, comunque, che ho citato solo per dimostrare che Dio ama il giusto e odia l'empio
See more at:  
http://www.evangelici.net/cgi/forum/YaBB.pl?board=Dottrina;action=display;num=1487585382;start=60#68. Se nella discussione si è passato alla predestinazione, è stato perché Roseline 7 l’ha tirato in ballo
 

Quote:
Non mi pare molto corretto e poi chi ha mai detto che in Giovanni 3:16 si parli di ciò di cui state discutendoHu?! Sto dicendo da sei pagine l'esatto contrario e cioè che QUESTO TESTO non ha lo scopo di informarci di chi ami il Padre!!!!!!! Giovanni 3:16 NON parla di predestinazione! Continuate a porre l'accento sul chiunque dimenticando che è il credere a fare la differenza e che il verbo CREDERE è molto più importante della parola CHIUNQUE.... Ma è più d'effetto continuare ad urlare "chiunque" per cogliere chi sia che il Padre ama anche se non è lo scopo del testo... MAH!

Però, tu, caro Andrea II, avreste dovuto dire a Roseline 7, rivolgendoti direttamente a lei: perché ha tirato in ballo la predestinazione, quando riconosci che Giovanni 3:16 non parla di predestinazione (ed io sono d’accordo con te), visto che è evidente che questo passo non ne parla? Questo, però, non l’hai fatto, e ora rimproveri perché si discute su ciò che Giovanni 3:16 non dice, cioè sulla predestinazione.
Il testo di Giovanni 3:16, ha lo scopo di farci conoscere che Dio ha tanto amato il mondo… e che questo amore così largo, e non ristretto, non è riservato a una categoria di persone, ma al mondo intero, che tu non vuoi riconoscere nel significato di umanità.  
Nel mio penultimo post, che tu, fino ad oggi, non ha fatto il minimo accenno, ho messo in risalto i termini, dando anche una spiegazione linguistica: “affinché”, “chiunque” e “credere”, citando, per quest’ultima parola, una serie di testi biblici che mettono in evidenza il valore e l’importanza che ha, ai fini della salvezza. Quindi, non è “urlare”, come tu affermi, se si ripete la parola “chiunque”; lo si fa solamente per far comprendere a chi legge che, lo scopo di Giovanni 3:16, è rivelare l’amore di Dio. Verso l’uomo che vive sulla terra.

Quote:
Chiedo gentilmente di rispondere alle domande fatte, e immagino che almeno una risposta si possa dare in un luogo di discussione civile. Desidero smettere di parlare di chi sia "chiunque" o "mondo" tanto non ci capiamo e visto che Giovanni 3:16 parla dell'atto concreto dell'amore del Padre che si manifesta nella croce, cosa è successo duemila anni fa a Gerusalemme sul calvario?

La risposta più semplice e nello stesso tempo più concreta, che si potrà dare alla tua domanda, si trova nelle parole di 2 Corinzi 5:19, che recita: Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione.

Quote:
Pensavo si potesse parlare di una cosa del genere senza sapere il punto di vista dell'altro... Non è ciò che fate con gli increduli? Non raccontate cosa sia l'opera della croce a chi ne è totalmente ignoranteHu?! Ma di che parlate con la gente?  Ragazzi qui parliamo della base del Vangelo, della sua stessa essenza!!!!
 
Ma comunque, anche se ripeto che non amo farlo, quoto ciò che avevo scritto qualche giorno fa e che è stato ignorato alla grande...................

Alla gente inconvertita diciamo che devono ravvedersi, credere in Cristo Gesù, accettarlo come il loro personale Salvatore, perché solo in questo modo potranno ricevere la vita eterna che equivale alla salvezza.
 
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Re: Giovanni 3:16
« Rispondi #95 Data del Post: 14.03.2017 alle ore 00:21:50 »
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Pace del Signore  

on 13.03.2017 alle ore 18:22:02, Marmar wrote:
Direi che, ovviamente, la salvezza la dobbiamo solo a Cristo ed al suo sacrificio, è la base del nostro credo.
 
Che il sacrificio di Cristo, però, sia stato richiesto da Dio per placare la sua sete di giustizia (vendetta), e quindi la sua ira verso di noi, secondo me è una bestemmia, o giù di lì.
 
Non è Dio che ci accusa, ma un altro, se non si parte da qui è tutto più difficile.

 
Non ho capito la tua affermazione, puoi esprimere meglio il concetto?
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Re: Giovanni 3:16
« Rispondi #96 Data del Post: 14.03.2017 alle ore 09:13:50 »
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Iniziamo da qui:
 
Colossesi 2
13 Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; 14 egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; 15 ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce.
 
In questo, come in moltissimi altri passi, viene affermato che Cristo è morto per liberarci dal peccato. Il modo in cui l'ha fatto è semplice, poiché è per mezzo della legge di Mosè che è stato condannato, lui perfettamente giusto. In effetti non è la legge che lo ha condannato, ma l'uso distorto che ne viene fatto.
 
Tale scandalo ha reso la legge, e chi la gestisce, inadatti alla giustizia, ed è per questo che è stata inchiodata insieme a Cristo su quella croce. Con tale atto chi ci accusava giorno e notte davanti a Dio, è stato spogliato della propria forza. Cristo con la sua morte ci ha liberati dalla condanna, che non esiste più mancando la legge che la permetteva.
 
Ora la legge è in noi attraverso lo S. S. che ci abita.
 
Inoltre, essendo Cristo "Figlio dell'uomo", la sua vittoria su Satana, assegna quella vittoria al genere umano intero, dimostrando così che Dio aveva ragione quando affermava che la sua creatura era "molto buona", smentendo l'avversario.
 
Vi sono moltissimi altri passi che affermano ciò; quindi non è perché Dio ha stabilito che qualcuno dovesse pagare con la vita l'ingiustizia umana, per essere placato dalla sua ira e riconciliarsi con noi. Non era Dio ad essere adirato con noi, ma l'opposto, e Cristo è venuto a portare la riconciliazione, facendo conoscere la vera personalità del Padre (chi ha visto me ha visto il Padre), un Dio d'amore, non un legalista pronto solo ad annotare ogni nostro errore per chiedercene conto.
 
Tutti i passi che parlano del sacrificio di Cristo devono essere letti in quest'ottica, è vero che ha pagato per il nostro peccato, ma per l'amore che il Padre ha sia per il Figlio, sia per noi, non c'è traccia di odio. L'odio esiste solo per il peccato e per quelli che sfidano Dio senza ravvedersi, quelli che servono l'avversario andranno con lui alla fine certa, ma per loro scelta personale, senza aver ascoltato gli inviti fatti, in ogni tempo ed in ogni modo, alla salvezza per mezzo della la vittoria riportata da Gesù.
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Re: Giovanni 3:16
« Rispondi #97 Data del Post: 14.03.2017 alle ore 10:58:02 »
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Caro Marmar,
quindi stai dicendo che Cristo ha dato il suo sangue per il Diavolo? Ha pagato il prezzo del nostro RISCATTO e ci ha REDENTI cioè acquistati a Satana?
 
Non so quanti saranno d'accordo ma mi unisco a Jhoannan nel dire che se non chiarisci questa tua visione sembri davvero lontano dalla verità.... Attento, dire che Gesù è dovuto morire non per placare l'ira di Dio verso il peccato rende Dio un sentimentalone privo di giustizia e il nostro peccato qualcosa di non molto grave in fondo... Consiglio fraterno, aldilà delle personali visioni, fai attenzione perchè questa è un'eresia antica come il cristianesimo.
 
Caro Domenico,
non ho risposto al tuo post perchè per me Giovanni 3:16 non ci sta dicendo chi saranno i salvati e nemmeno quale sia la natura della fede (o del credere, come preferisci).
Quanto a ciò che avrei dovuto scrivere a Roseline hai ragione, ma ho preferirlo farlo in maniera generale dato che tutti gli sono andati dietro uscendo completamente fuori tema. Vorrai perdonarmi per questo.
Quanto a ciò che dici alla gente benissimo ciò che scrivi anche se avevo capito che gli parlavi dell'amore di Dio.... Inoltre ricorda sempre che poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione. I Giudei infatti chiedono miracoli e i Greci cercano sapienza, ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia; ma per quelli che sono chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio; poiché la pazzia di Dio è più saggia degli uomini e la debolezza di Dio è più forte degli uomini. Paolo parlava della croce, facciamolo anche noi ogni tanto....
 
Ma veniamo al dunque e innanzitutto ti ringrazio per avermi risposto.  

on 13.03.2017 alle ore 19:09:51, Domenico wrote:

La risposta più semplice e nello stesso tempo più concreta, che si potrà dare alla tua domanda, si trova nelle parole di 2 Corinzi 5:19, che recita: Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione.

Immagino che anche qui per te la parola mondo voglia dire tutti gli esseri umani come in Giovanni 3:16. Permettimi ora un pochino di ironia ma non saprei altrimenti come farti rendere conto dell'assurdità di ciò che scrivi e di quanto DI FATTO svuoti il valore dell'opera del Signore Gesù....
Secondo te per mezzo della croce, duemila anni fa Dio ha RICONCILIATO con sè tutta l'umanità compreso il solito elenco di uomini (Caino, i beffardi contemporanei di Noè, gli abitanti di Sodoma, il Faraone, gli amalechiti, Balaam, Core e i suoi, Goliat, Acab e sua moglie Izebel) che già erano condannati all'inferno.... Siccome Cristo è morto sulla croce, stando a quanto scrivi riguardo a II Corinzi 5:19, Dio non imputa più le colpe di questi uomini a loro, gli chiede scusa per la punizione inflitta fino a quel momento e li fa uscire fuori dai tormenti dell'Ades.... Dio dunque non imputa più la colpa a nessun uomo dato che ha riconciliato con sè tutta l'umanità nel Cristo stroncato sul legno maledetto.... Ma improvvisamente il sangue dell'Agnello non sarà più sufficiente per Lui, e la Sua giustizia chiederà nuovamente il conto a coloro che non credono facendo divenire la fede degli uomini più preziosa del sangue di Suo Figlio unigenito.... Dio ha riconciliato con sé il mondo duemila anni fa ma questa riconciliazione verrà meno per moltissimi uomini....
 
Perdonami la franchezza ma se così fossa davvero non so cosa voglia dire per te la parola RICONCILIAZIONE. Cosa vuol dire secondo te che Dio non imputa agli uomini le loro colpe perchè Cristo Gesù ha dato la Sua vita sulla croce? Perchè nel giorno del giudizio tale riconciliazione dovrebbe venire meno e Dio dovrebbe tornare ad imputare agli uomini le loro colpe?
 
Ecco che la domanda torna ancora con insistenza. Cosa è successo duemila anni fa a Gerusalemme? La salvezza si è compiuta o è ancora da compiersi ed è in dubbio fino alla fine?
« Ultima modifica: 14.03.2017 alle ore 11:01:53 by Andrea II » Loggato
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Re: Giovanni 3:16
« Rispondi #98 Data del Post: 14.03.2017 alle ore 11:44:59 »
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Se hai capito la bibbia come hai capito ciò che ho scritto hai qualche problema.
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Re: Giovanni 3:16
« Rispondi #99 Data del Post: 14.03.2017 alle ore 13:28:30 »
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Oppure ciò che hai scritto tu non è scritto come è scritta la Bibbia  Occhiolino
 
Probabilmente io non ho capito, ma forse potresti farmi una gentilezza cercando di spiegarti meglio e venire incontro ai miei problemi. Vedi tu.
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Re: Giovanni 3:16
« Rispondi #100 Data del Post: 14.03.2017 alle ore 13:44:17 »
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mi pare che qualcuno abbia letto in maniera superficiale la Bibbia e abbia quindi tanta confusione in testa,stravolgendo il significato biblico dei vari passi.
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Re: Giovanni 3:16
« Rispondi #101 Data del Post: 14.03.2017 alle ore 15:22:28 »
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on 13.03.2017 alle ore 15:55:26, Andrea II wrote:

 
Inoltre continuo ad aspettare la risposta di Kosher dato che è stata del tutto ignorata............. mondo in Giovanni 3:16 è tutta l'umanità da Adamo in poi o per qualcuno Cristo non è morto in croceHu?!

 

Quote:
Non ho mai parlato di predestinazione lo hai fatto tu

 
Cerchiamo di essere corretti: non hai parlato esplicitamente di doppia predestinazione ma, partendo da Gv 3,16, è lì che vuoi arrivare; cerchiamo di essere sinceri e leali.  
 

Quote:
Ma per voi invece? Duemila anni fa a Gerusalemme cosa è successo? Ora che vi ho detto la mia, in estrema sintesi, spero che possiate rispondermi.....................

 
Gesù accettò la propria morte come abbandono totale di sé a Dio e, insieme, come redenzione del mondo: si offrì come colui che è dato alla morte e quella morte, il mistero assoluto dell’incomprensibile: la morte della Vita, il cui essere non è, come il nostro, già da sempre in misteriosa convivenza con la caducità e il disfacimento, con la contraddizione e con quel nulla in cui cerca rifugio la colpa. L’accetta, perché così dispone l’incomprensibile volere di Colui, che anche lì sul Calvario chiama Padre. Questa morte redentrice in quanto morte vinta nel Signore morto e risuscitato, è presente in mezzo ai credenti di ogni tempo, nel nostro tempo, nella nostra vita, come presenza permanente. La vita dei credenti si fonda su questo evento unico. Ma esso non si impone all’uomo obbligandolo a credere ma fa appello alla nostra decisione, promuove la nostra libertà, vuole essere accettato nella nostra fede. Solo una cosa ci viene richiesta: l’amen della nostra fede piena d’amore all’azione del Signore in noi.
 
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Re: Giovanni 3:16
« Rispondi #102 Data del Post: 14.03.2017 alle ore 15:28:44 »
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Quote:
Posso anche seguirti nel tuo modo di pensare.... Caino era un agente morale libero ed aveva la possibilità di scegliere il bene o il male; ma ha scelto il male. Caino è il figlio di Adamo quindi rientra nel mondo per il quale Cristo è morto di Giovanni 3:16 secondo te? Puoi rispondere a questa semplice domanda?  

 
Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio. La grazia è offerta a tutti ma la giustificazione non è per tutti ma è l’atto col quale il Padre perdona il peccatore, che gli si abbandona nella fede, e gli accorda la grazia dello Spirito Santo, ottenuta a noi da Cristo e per Cristo.
 
Dio ama tutti e offre a tutti la possibilità di salvarsi ma scegliere o rifiutare Dio determina il bene e il male per l’uomo. Disubbidire a Dio determina il Suo abbandono e la Sua lontananza (Caino). Colui che rifiuta Dio è maledetto per l’Eternità.  «Io prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, affinché tu viva, tu e la tua discendenza, 20 amando il SIGNORE, il tuo Dio, ubbidendo alla sua voce e tenendoti stretto a lui, poiché egli è la tua vita e colui che prolunga i tuoi giorni. Così tu potrai abitare sul suolo che il SIGNORE giurò di dare ai tuoi padri Abraamo, Isacco e Giacobbe». Dt 30
 
Dio ha dato il proprio figlio affinché noi abbiamo la vita. Perciò, la missione di Gesù non è di condanna, bensì di salvezza. Nondimeno, la presenza stessa di Gesù costituisce, già di per sé, un giudizio: ecco l’escatologia realizzata.
Il male è tenebra. Con Gesù, la luce è venuta tra le tenebre. Ma l’oscurità non l’accoglierà, e tale rifiuto è giudizio: chi si allontana da Dio viene da Lui abbandonato al proprio destino. Non c’è l’appartenenza al popolo giudaico come presupposto di salvezza ma la rinascita spirituale.  
In Gv 3,16 abbiamo:  
 
1) amare: «Dio ha tanto amato il mondo (il Kosmos (umanità, creazione decaduta, teatro della storia della salvezza). Alla luce del vero significato di Kosmos credo non ci sia nulla da aggiungere all’ottimo intervento di Domenico.  
 
2) Dare: Dio dà il Figlio per il Kosmos;  
 
3) Mandare: Dio manda il Figlio nel mondo per salvarlo: l’incarnazione nel Figlio è un dono di Dio per il mondo;  
 
4) Giudicare, in negativo: Dio non desidera far scattare il Suo giudizio come un imperatore inesorabile. Qual è la Sua intenzione? Ce lo dice il sesto verbo: salvare.  
 
5) Salvare: perché il mondo si salvi per mezzo di Lui. Dio si incarna nel Figlio e solleva l’uomo verso di sé, verso la gloria e la luce.  
 
Gv 3,16
 
La fede biblica della creazione, sia secondo l’At che il Nt, è caratterizzata dall’esperienza dell’avvenimento salvifico e dalla speranza nel compimento della salvezza. Israele e la cristianità, ciascuno a modo loro proprio, possiedono una concezione soteriologica della creazione ed una comprensione escatologica dell’avvenimento di salvezza. E questo perché nell’esperienza della salvezza non si percepisce soltanto la mia o la nostra salvezza, bensì la salvezza per tutte le cose e gli uomini. Nell’esperienza particolare di salvezza si cela sempre questo significato universale, ché altrimenti non sarebbe nemmeno possibile un’esperienza di salvezza. Questo presupposto universale delle particolari esperienze da cui hanno tratto origine Israele e la chiesa ci viene espresso dal fatto che il Dio liberatore e redentore è da essi creduto come il Creatore di tutti gli uomini e di tutte le cose: Dio della Bibbia è il creatore di tutte le cose e non è solo il Dio di Israele e dei cristiani! Mediante la fede della creazione e la speranza nella salvezza, quella salvezza che viene sperimentata in modo particolare è compresa nelle sue dimensioni universali. Ma tale procedimento presenta pure un altro lato: quando la salvezza viene concepita in termini universali, anche l’universo è scorto nella luce redentrice della sua salvezza.
 
Attenzione a non confondere: rispetto al Dio che salva bisogna distinguere tra il Creatore universale e il Padre di Gesù Cristo nel senso della distinzione tra la creazione del mondo e la generazione del figlio. Dio è Padre soltanto rispetto al Figlio unigenito. Dalla creazione dell’universo e dalla provvidenza non è possibile desumere alcuna paternità in senso letterale. Quando il Creatore viene qualificato come il Padre, cristianamente ciò significa che la creazione deriva dal Padre del Figlio, quindi dalla prima persona della Trinità: il Padre crea, per mezzo del Figlio, nella forza dello Spirito Santo, il cielo e la terra. Rispetto alla salvezza degli uomini, Dio è Creatore universale ma è Padre e può essere chiamato Abbà solo da coloro che hanno riconosciuto il Suo Unigenito come personale Salvatore e Signore.
 
L’onniscienza così pensata non fa concorrenza alla libertà della creatura, come la conoscenza amorosa – se è vero l’amore -  non toglie nulla alla libertà dell’amato. Proprio perché il suo infinito potere è tale nell’amore, e l’amore è tale nella libertà, il Padre non esercita mai il suo potere contro la libertà della creatura: piuttosto, egli accetta di apparire impotente o sordo ai gemiti dei morenti! Colui che vuole che tutti siano salvati e giungano alla conoscenza della verità I Tim 2,4, non salverà nessuno contro la sua volontà.
 
Dio è perfetto, basta a se stesso, non è costretto a rivelarsi. Noi facciamo esperienza della nostra salvezza per Sua Grazia in modo del tutto immeritato. Ma se Dio è amore, la sua libertà non consiste nell’amare o non amare (“odiare”). E’ vero invece che il suo amore è la sua libertà, e la sua libertà è il suo amore. Egli non è costretto ad amare da alcuna coercizione, interiore o esteriore. L’amore è del tutto ovvio per Dio.
 
La rivelazione della divinità di Dio significa al tempo stesso pure rivelazione dell’umanità dell’uomo, la salvezza del mondo. Per questo che Gesù, annunciando il Regno di Dio ed illustrandolo con le parabole, può riscoprire il mondo nel suo carattere di creazione e proclamare Dio come il Signore dell’intera realtà. Il fatto che la signoria divina derivi esclusivamente da Dio e porti il mondo (kosmos) alla salvezza non significa che l’agire di Dio reprima la decisione umana. E’ vero invece che l’avvento del Regno di Dio sollecita, rende possibile e intensifica l’agire umano. Gesù annuncia la signoria divina non nel segno del giudizio, come Giovanni il battezzatore, bensì nel segno della sua grazia, del perdono della misericordia e dell’amore. Egli annuncia un Dio che è padre, ama gli uomini, perdona i peccati e rende nuovamente figli i peccatori (Lc 15)
 
Questo amore misericordioso di Dio è incondizionato. Gesù si ritiene l’inviato soltanto alla casa di Israele e ciononostante la salvezza, che lui annuncia senza precondizione alcuna costituisce il punto di partenza effettivo per la predicazione missionaria dopo la Pasqua, quando la salvezza non viene più fatta dipendere dall’appartenenza ad Israele e quindi nemmeno dalla legge giudaica. Paolo, pur non avendo conosciuto Gesù di persona, lo ha capito più di tutti se traspone il messaggio della basiléia di Gesù nell’annuncio di una giustizia divina fondata esclusivamente sulla fede. Ma anche Giovanni mostra di aver capito il senso della predicazione di Gesù quando riassume tutto nell’unica frase : «Dio è amore».
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Re: Giovanni 3:16
« Rispondi #103 Data del Post: 14.03.2017 alle ore 15:30:19 »
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Caro Andrea II, almeno per quanto mi riguarda, da questo momento in poi interverrò solo se invece di fare domande e ironizzare, ci faresti capire cosa non abbiamo capito noi e cosa, invece, hai capito tu.  
 
Grazie.
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Re: Giovanni 3:16
« Rispondi #104 Data del Post: 14.03.2017 alle ore 17:58:22 »
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Caro Kosher,
grazie per le bellissime parole e l'approfondimento sulla fede. Solo un appunto però: come dicevo a Domenico non è possibile da Giovanni 3:16 determinare nulla di più della fede se non che quando essa è volta a Cristo porta alla salvezza. Tutto il resto, dato che stiamo studiando Giovanni 3:16, per quanto mi riguarda non è il tema della discussione e divagare non ci aiuterà a capire.
 
E guarda caso, anche se parli di sincerità e lealtà, per il tanto parlare ti sei anche dimenticato di rispondere alla mia semplice domanda..... Prima di chiudere in maniera perentoria bastava un si o un no. Non chiedo tanto in fondo. Gesù Cristo è morto sulla croce anche per Caino avendolo fatto per tutto il mondo? Prima di ritirarsi dalla discussione sarebbe buona educazione rispondere a chi ti fa una domanda. A me basta veramente un si o un no, vedi tu poi.....
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