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   Autore  Topic: Libero arbitrio o predestinazione?  (letto 10222 volte)
aries91
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Libero arbitrio o predestinazione?
« Data del Post: 02.12.2016 alle ore 20:28:06 »
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Salve a tutti,apro questo topic perchè mi piacerebbe conoscere il vostro parere in merito a questo argomento che mi sta particolarmente a cuore.
Tempo fa son entrato a far parte di un gruppo Fb di confronto tra evangelici,cattolici ed altri cristiani.
Mi son imbattuto in un utente di fede "riformata calvinista" che in vari confronti ha fatto esternazioni che mi hanno suscitato da un lato un profondo sdegno misto a collera e dall'altro mi ha fatto un po' cadere dalle nuvole.
In pratica secondo le tesi di questa persona,non tutti gli uomini son stati destinati a salvarsi.
In pratica Dio ha stabilito chi si dovesse salvare e chi no,in base al suo giudizio insindacabile (gusti suoi insomma) senza dare la possibilità a nessuno di scegliere di ravvedersi e salvarsi o di perseverare nel peccato e andare in dannazione eterna.
Insomma il libero arbitrio non esiste,è un inganno dell'uomo..se ci comportiamo male,se non crediamo,se non accettiamo Dio è perchè siamo indegni e Dio ha stabilito cosi',non possiamo cambiare questa cosa,il ravvedimento è impossibile perchè Dio ha predestinato alcuni alla salvezza e non altri.
Quello che invece credo io è l'opposto,mi riconosco un po' in quello che viene definito "arminianesimo".
Dio non ha preferenze alcuna per gli uomini,nel senso che per lui siamo "uguali" ,è imparziale e quindi non puo' predestinare solo alcuni alla salvezza,come se fosse un capriccio.
La salvezza è aperta a tutti coloro accettano Cristo nella propria vita e nascono a nuova vita,quindi ci è data la possibilità di scegliere se salvarci o perire,ma non per meriti personali ma per la grazia divina.
Noi abbiamo la scelta di accettarla o rifiutarla e non subirla come intendono i calvinisti.
E' vero che Dio ci ha predestinato ma perchè ci ha preconosciuto,quindi sapeva già chi avrebbe accettato la salvezza e chi no.
Non posso credere che Cristo sia morto solo per alcuni e non per tutti gli uomini.
Inoltre se ci fossero alcuni predestinati,chi sono?
Avrebbe senso evangelizzare se Dio ha stabilito già il futuro di ognuno senza una nostra partecipazione? Certo che no  
 
quindi ritengo che la dottrina calvinista abbia un'interpretazione abbastanza distorta della Bibbia,prendendo alcuni versi a favore (il Dio vasaio che modella come vuole i vasi e ne fa cio' che vuole)ma dimenticando tutti quelli contro questa loro teoria.
 
voi che ne pensate?
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Re: Libero arbitrio o predestinazione?
« Rispondi #1 Data del Post: 03.12.2016 alle ore 10:33:04 »
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Ho ritrovato un post che feci sull'argomento, non ricordo quando, ma lo riporto qui:
 
Dal mio punto di vista direi che: tutti possono credere alla predestinazione, basta solo intenderla nel modo giusto.
C'è un punto nelle scritture da quasi tutti ritenuto la sintesi dell'annucio di salvezza, ossia:
Giovanni 3:16
Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
 
Ma c'è anche un altro brano da cui si trae la predestinazione, ossia:
Romani 8:29-30
29 Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del suo Figlio, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli. 30 E quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati; quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati.
Oltre a questo ve ne sono anche altri dello stesso Paolo, vedi Efesini 1, per esempio.
 
Ora io personalmente ho scelto Gv 3:16 come centro di tutte le scritture, ed attorno a quello tendo a far ruotare tutto il resto, nel senso che tutto il resto deve essere in armonia con quel versetto. Ciò che ho evidenziato in lui è quel chiunque che fa risaltare la non esclusione di nessuno.
 
Se io, invece, avessi preso Rm 8:29-30 dando alla parola predestinazione, applicata agli esseri umani, il significato di: destino prestabilito, fatalità, inevitabilità, e giungendo alla conclusione che solo quelli che al principio erano stati destinati a salvezza lo sarebbero stati, senza che nulla abbiano fatto a tale scopo, nemmeno sceglierlo, e senza nessuna possibilità per gli altri, dovrei concludere, diversamente a prima, che sono tutti esclusi dalla salvezza, tranne i predestinati.
 
In queste due premesse è ovvio che vi sia incompatibilità, perciò dovrò scegliere o l'una o l'altra, ed intendere tutto il resto delle scritture secondo quel modo di vedere.
 
Ora se esaminiamo Paolo, vediamo che il suo annuncio, se preso nell'insieme, è in armonia con Gv 3:11, mentre tutto l'insieme delle scritture lo è molto meno con Rm 8:29-30. Così, personalmente, concludo che deve esserci un errore nel mio modo d'intendere ciò che Paolo voleva dire quando parlava di predestinazione, e che debba essere inteso in modo da non contrastare con il resto.
 
I modi possono essere più d'uno, per esempio uno lo abbiamo già visto parlando di eletti, che sarebbero un gruppo speciale di persone, scelte secondo la volontà di Dio, per un preciso servizio all'umanità, a causa di caratteristiche particolari che possiedono e che l'Eterno nella sua sapienza ha preconosciuto fin dal principio. In questo caso eletti e predestinati potrebbero coincidere, ma avrebbero una funzione di supporto alla chiesa, non sarebbero i soli salvati, ma quelli che porterebbero molti alla salvezza attraverso l'opera dello S. S. in loro, e di conseguenza negli altri. Ne abbiamo un esempio nei dodici, che sono stati scelti da Gesù personalmente.
 
Un altro modo d'intendere potrebbe essere quello di vedere l'annuncio paolino come un'esortazione a diventare dei predestinati, entrando a far parte della chiesa.  
 
Un esempio lo si potrebbe fare pensando ad un treno in partenza per Milano. Quel convoglio è predestinato a quello scopo, tutto è stato preordinato perché lo raggiunga, via via che si muoverà tutto verrà predisposto alla sua marcia, il suo itinerario è scritto in precedenza, preconosciuto. Chi vuol andare a Milano vi salga sopra e ci arriverà, ammesso che ne abbia le caratteristiche, il biglietto.
 
Con questo modo di vedere tutto è nuovamente in armonia, poiché c'è la predestinazione per quelli che aderiscono al piano di salvezza, nessuno può impedire che siano salvati poiché Dio stesso, nella sua onnipotenza lo ha stabilito e nessuno può frapporsi fra Dio e la sua volontà.
 
Del resto se esaminiamo Efesini 1 vediamo che questo concetto non vi è estraneo, benché sia associato alla predestinazione:
 
12 affinché fossimo a lode della sua gloria, noi che prima abbiamo sperato in Cristo. 13 In lui anche voi, dopo aver udita la parola della verità, l'evangelo della vostra salvezza, e aver creduto, siete stati sigillati con lo Spirito Santo della promessa; 14 il quale è la garanzia della nostra eredità, in vista della piena redenzione dell'acquistata proprietà a lode della sua gloria.
 
I predestinati sembrano esserlo dopo aver udito, aver creduto ed essere stati sigillati con lo S. S.
« Ultima modifica: 03.12.2016 alle ore 10:34:45 by Marmar » Loggato

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Re: Libero arbitrio o predestinazione?
« Rispondi #2 Data del Post: 03.12.2016 alle ore 11:23:04 »
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concordo perfettamente con la tua analisi.
Inoltre ho avuto modo di leggere,dietro consiglio di un amico,un bel libro sull'argomento:
 
"MA CHE AMORE È QUESTO?  
La rappresentazione impropria che il calvinismo fa di Dio"
 
scritto da uno scrittore evangelico statunitense,un tale DAVE HUNT.
mi si è aperto un mondo,analisi interessanti di tutti i punti del TULIP,scardinati a suon di citazioni della Bibbia e di ragionamenti su di essi.
 
ovviamente a me serve capire anche il punto di vista di altre persone e non solo quello dello scrittore del libro,ecco perchè ho aperto questo thread...tra l'altro noto solo adesso che c'è stato un tentativo di esaminare i vari punti del tulip qui sul forum e sto dando un po' un occhiata per quanto possibile ai vari thread sparsi qui e li'.
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Re: Libero arbitrio o predestinazione?
« Rispondi #3 Data del Post: 03.12.2016 alle ore 20:43:45 »
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Io non sono arminiana, la penso esattamente all'opposto di te ma non sono nemmeno seguace di Calvino del quale ho letto pochissimo, credo nella predestinazione o nel proponimento dell'elezione di Dio semplicemente leggendo la Bibbia, impossibile negare questa dottrina. L'ho detto in maniera veloce, qui sul forum ci sono molti dibattiti al riguardo a cui ho partecipato anch'io.
 
Non sono riformata, sono pentecostale. Non neopentecostale... per carità...(pentecostalismo classico, non Adi)  Pollice su
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Re: Libero arbitrio o predestinazione?
« Rispondi #4 Data del Post: 03.12.2016 alle ore 21:07:47 »
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Io non nego la predestinazione,io nego la predestinazione cosi' come viene presentata da Calvino.
Non puo' esserci un Dio capriccioso che sceglie alcuni da salvare e altri da dannare e si compiace di questo.
Ci son tanti passi biblici in cui si parla di salvezza per "il mondo" e non per i predestinati.
Ha senso che Cristo sia morto per coloro che Dio aveva già predestinato di salvare?
Avrebbe senso evangelizzare se non tutti possono essere salvati?
E quelli che possono essere salvati,se sono predestinati necessitano di qualcuno che li evangelizzi?
Inoltre ricordiamo un passo della Bibbia che dice:
"2 pietro 3:9 Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento"[/b]"
 
è chiaro che quel qualcuno è riferito all'umanità non agli eletti,perchè i predestinati a salvarsi son già salvi e non avrebbe senso un versetto cosi'.
 
quindi sono CONVINTO che non facendo Dio distinzioni tra gli uomini come in
 
( Atti  10,34-35, l'Apostolo Pietro pronuncia queste parole: "Sorridenteio non fa preferenze di persone, ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto"[b]
[b][/b])
 
la dottrina dell'elezione incondizionata di Calvino oltre che essere non biblica è anche abbastanza pericolosa.
Gesu' ha ordinato di evangelizzare le genti ,perchè vuole che tutti si convertano,che tutti volontariamente accettino la grazia di Dio,perchè abbiamo il libero arbitrio.
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Re: Libero arbitrio o predestinazione?
« Rispondi #5 Data del Post: 03.12.2016 alle ore 21:19:10 »
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Infatti non credo che una volta salvati sempre salvati, però magari riprendiamo il discorso in un altro momento, adesso sono abbastanza distratta  Sorriso
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Re: Libero arbitrio o predestinazione?
« Rispondi #6 Data del Post: 22.01.2017 alle ore 11:02:28 »
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Chiedo scusa ma mi ero perso la tua risposta.
Io in merito al "una volta salvati sempre salvati" sono un po' perplesso tra 2 teorie:
 
1)la salvezza si puo' perdere,come ad esempio è successo con Giuda Iscariota che tradi' il Signore "rinnegandolo".
 
2)la salvezza non si puo' perdere perchè Gesù ha detto ad esempio, riferendosi agli apostoli che "nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura". Gv 17:12
In tal caso chi rinnega il Signore non ha mai avuto la Salvezza perchè altrimenti avrebbe perseverato.
 
Io propendo piu' per la prima ipotesi francamente.
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Re: Libero arbitrio o predestinazione?
« Rispondi #7 Data del Post: 22.01.2017 alle ore 13:19:36 »
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on 22.01.2017 alle ore 11:02:28, aries91 wrote:
"una volta salvati sempre salvati"

Noi siamo stati salvati in speranza:
 
Poiché siamo stati salvati in speranza. Or la speranza di ciò che si vede, non è speranza; difatti, quello che uno vede, perché lo spererebbe ancora? - Romani 8:24
 
Questo non significa che la speranza sia il mezzo che ci dà salvezza, ma che, dopo aver ricevuto la salvezza per grazia, dobbiamo perseverare in un cammino virtuso nella speranza, ossia nell'attesa fiduciosa della salvezza definitiva che vedremo.
Infatti se non si persevera nella santificazione la salvezza si può perdere:
 
Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo mediante la conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, si lasciano di nuovo avviluppare in quelle e vincere, la loro condizione ultima diventa peggiore della prima. Perché sarebbe stato meglio per loro non aver conosciuto la via della giustizia, che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo comandamento che era stato dato loro. È avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: «Il cane è tornato al suo vomito», e: «La scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango». - 2Pietro 2:20-22
 
Infatti quelli che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste e sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo futuro, e poi sono caduti, è impossibile ricondurli di nuovo al ravvedimento perché crocifiggono di nuovo per conto loro il Figlio di Dio e lo espongono a infamia. - Ebrei 6:4-6
« Ultima modifica: 22.01.2017 alle ore 13:23:30 by New » Loggato
aries91
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Re: Libero arbitrio o predestinazione?
« Rispondi #8 Data del Post: 22.01.2017 alle ore 16:55:58 »
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on 22.01.2017 alle ore 13:19:36, New wrote:

Noi siamo stati salvati in speranza:
 
Poiché siamo stati salvati in speranza. Or la speranza di ciò che si vede, non è speranza; difatti, quello che uno vede, perché lo spererebbe ancora? - Romani 8:24
 
Questo non significa che la speranza sia il mezzo che ci dà salvezza, ma che, dopo aver ricevuto la salvezza per grazia, dobbiamo perseverare in un cammino virtuso nella speranza, ossia nell'attesa fiduciosa della salvezza definitiva che vedremo.
Infatti se non si persevera nella santificazione la salvezza si può perdere:
 
Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo mediante la conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, si lasciano di nuovo avviluppare in quelle e vincere, la loro condizione ultima diventa peggiore della prima. Perché sarebbe stato meglio per loro non aver conosciuto la via della giustizia, che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo comandamento che era stato dato loro. È avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: «Il cane è tornato al suo vomito», e: «La scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango». - 2Pietro 2:20-22
 
Infatti quelli che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste e sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo futuro, e poi sono caduti, è impossibile ricondurli di nuovo al ravvedimento perché crocifiggono di nuovo per conto loro il Figlio di Dio e lo espongono a infamia. - Ebrei 6:4-6

e tutto cio' lo riconduco alla prima teoria di cui sopra.
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Re: Libero arbitrio o predestinazione?
« Rispondi #9 Data del Post: 22.01.2017 alle ore 18:06:59 »
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Secondo me Paolo faceva un discorso molto più semplice e lineare con il resto delle dottrine presenti nelle sue epistole.
 
Ho scritto qualcosa qui, in fondo alla pagina, ma anche la lettura di ciò che precede credo possa essere importante.
 
http://www.marmari.org/apocalisse-037/pers&int/24-parola/24parola.ht m
« Ultima modifica: 23.01.2017 alle ore 08:40:30 by Marmar » Loggato

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Re: Libero arbitrio o predestinazione?
« Rispondi #10 Data del Post: 28.02.2017 alle ore 00:09:10 »
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Al di fuori delle questioni che riguardano la fede, la penso esattamente come il buon Lutero: [/i]servo arbitrio[i] senza ombra di dubbio, a onta del fatto di essere una dubbiosa seriale (non nel credo cristiano, però).
 
Quanto alla predestinazione, c'è una bella confusione e io non sono una teologa, ma ho ascoltato l'orientamento del mio pastore della chiesa di quando vivevo in Italia e sono d'accordo con lui. Ora, non ricordo al 100% tutta la spiegazione che una domenica aveva dato, ma fondamentalmente non possiamo negare che:
1) noi come esseri umani limitati non abbiamo la preveggenza di Dio, che vede passato, presente e futuro in un colpo solo. Dunque non possiamo sapere in anticipo chi accetterà il vangelo e chi no. Lui invece si.  
2) punto evangelizzazione anche qualora lo stretto calvinismo (dico stretto perchè secondo l'orientamento della mia chiesa di origine calvinismo e arminianesimo sono soltanto due facce della stessa medaglia, ma noi come esseri umani fallibili non siamo in grado di appurarlo) abbia ragione (e non sto dicendo, appunto, che l'ha), siccome non siamo dotati di preveggenza [/i]dobbiamo[i] evangelizzare. Non potendo sapere in anticipo chi sono i predestinati e chi no, dobbiamo. Noi non siamo Dio, dunque ci sono decisioni che competono solo a Lui.  
3) il punto perdere la salvezza: questo è quello che di quella domenica ricordo più nitidamente, forse perchè il più controbattuto tra gli orientamenti interpretativi, assieme alla predestinazione.  E per come l'ho capito io credo anch'io che "una volta salvi per sempre salvi", ma...non per i motivi comunemente addotti.  Ma perchè anche qui siamo influenzati dalle nostre umane limitazioni. Secondo me qui ci viene in aiuto la parabole del seme che raccontò Gesù in Luca 8. Quante persone ascoltano entusiaste la Parola, si battezzano anche, ma poi arriva una difficoltà oppure arriva una distrazione mondana e abbandonano? A volte è un periodo di smarrimento, una caduta e se è così tornano all'ovile, ma quelli che non lo fanno mai, mai più, vuol dire che non sono [/i]mai[i] stati salvati. Eravamo [/i]noi[i] nella nostra limitatezza umana a credere che lo fossero perchè noi vediamo solo in superficie. Noi non leggiamo i cuori, quello solo Dio può farlo. Quindi il dire che si perde la salvezza è raccontare la vicenda dal punto di vista umano e non da quello divino. E' salvato chi andrà in Cielo. Nessuno prima va in Cielo e poi scende all'inferno. Non si può, ovviamente, interpretare il "una volta salvi per sempre salvi" nel senso che una persona ascolta la Parola, si battezza, segue e poi può vivere una vita peccaminosa come gli pare perchè tanto è salvato. Eh, no. Siamo noi che ci lasciamo fuorviare dai punti di vista umani. Magari Calvino voleva dire proprio questo, ma non è stato capito o si è mal spiegato (eh, era essere umano fallibile anche lui) ed ecco il risultato: le inutili dispute tra esponenti di diversi orientamenti. Secondo me l'arminianesimo è il punto di partenza, in quanto il calvinismo è il punto di arrivo (o meglio, il risultato finale di quel che produce la condotta umana).  
Vorrei rilevare un attimo anche il punto "espiazione totale o parziale", parlando appunto di risultati. Espiazione parziale fu un termine infelice. Gesù venne per tutti. Ma anzichè di espiazione parziale si deve parlare di esiguità dei salvati a causa del rifiutodel vangelo da parte dell'essere umano. Due facce della stessa medaglia, magari mal spiegate qua e là, ma con tutte le buone intenzioni
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Re: Libero arbitrio o predestinazione?
« Rispondi #11 Data del Post: 03.03.2017 alle ore 10:08:39 »
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on 28.02.2017 alle ore 00:09:10, Milla wrote:
Al di fuori delle questioni che riguardano la fede, la penso esattamente come il buon Lutero: [/i]servo arbitrio[i] senza ombra di dubbio, a onta del fatto di essere una dubbiosa seriale (non nel credo cristiano, però).
 
Quanto alla predestinazione, c'è una bella confusione e io non sono una teologa, ma ho ascoltato l'orientamento del mio pastore della chiesa di quando vivevo in Italia e sono d'accordo con lui. Ora, non ricordo al 100% tutta la spiegazione che una domenica aveva dato, ma fondamentalmente non possiamo negare che:
1) noi come esseri umani limitati non abbiamo la preveggenza di Dio, che vede passato, presente e futuro in un colpo solo. Dunque non possiamo sapere in anticipo chi accetterà il vangelo e chi no. Lui invece si.  
2) punto evangelizzazione anche qualora lo stretto calvinismo (dico stretto perchè secondo l'orientamento della mia chiesa di origine calvinismo e arminianesimo sono soltanto due facce della stessa medaglia, ma noi come esseri umani fallibili non siamo in grado di appurarlo) abbia ragione (e non sto dicendo, appunto, che l'ha), siccome non siamo dotati di preveggenza [/i]dobbiamo[i] evangelizzare. Non potendo sapere in anticipo chi sono i predestinati e chi no, dobbiamo. Noi non siamo Dio, dunque ci sono decisioni che competono solo a Lui.  
3) il punto perdere la salvezza: questo è quello che di quella domenica ricordo più nitidamente, forse perchè il più controbattuto tra gli orientamenti interpretativi, assieme alla predestinazione.  E per come l'ho capito io credo anch'io che "una volta salvi per sempre salvi", ma...non per i motivi comunemente addotti.  Ma perchè anche qui siamo influenzati dalle nostre umane limitazioni. Secondo me qui ci viene in aiuto la parabole del seme che raccontò Gesù in Luca 8. Quante persone ascoltano entusiaste la Parola, si battezzano anche, ma poi arriva una difficoltà oppure arriva una distrazione mondana e abbandonano? A volte è un periodo di smarrimento, una caduta e se è così tornano all'ovile, ma quelli che non lo fanno mai, mai più, vuol dire che non sono [/i]mai[i] stati salvati. Eravamo [/i]noi[i] nella nostra limitatezza umana a credere che lo fossero perchè noi vediamo solo in superficie. Noi non leggiamo i cuori, quello solo Dio può farlo. Quindi il dire che si perde la salvezza è raccontare la vicenda dal punto di vista umano e non da quello divino. E' salvato chi andrà in Cielo. Nessuno prima va in Cielo e poi scende all'inferno. Non si può, ovviamente, interpretare il "una volta salvi per sempre salvi" nel senso che una persona ascolta la Parola, si battezza, segue e poi può vivere una vita peccaminosa come gli pare perchè tanto è salvato. Eh, no. Siamo noi che ci lasciamo fuorviare dai punti di vista umani. Magari Calvino voleva dire proprio questo, ma non è stato capito o si è mal spiegato (eh, era essere umano fallibile anche lui) ed ecco il risultato: le inutili dispute tra esponenti di diversi orientamenti. Secondo me l'arminianesimo è il punto di partenza, in quanto il calvinismo è il punto di arrivo (o meglio, il risultato finale di quel che produce la condotta umana).  
Vorrei rilevare un attimo anche il punto "espiazione totale o parziale", parlando appunto di risultati. Espiazione parziale fu un termine infelice. Gesù venne per tutti. Ma anzichè di espiazione parziale si deve parlare di esiguità dei salvati a causa del rifiutodel vangelo da parte dell'essere umano. Due facce della stessa medaglia, magari mal spiegate qua e là, ma con tutte le buone intenzioni

...quindi non è che pensi che Dio cancella un nome nel libro della vita....e poi lo riscrive e poi lo ricancella e poi lo riscrive...a seconda dei nostri capricci ?
« Ultima modifica: 03.03.2017 alle ore 10:10:46 by Virtuale » Loggato

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Re: Libero arbitrio o predestinazione?
« Rispondi #12 Data del Post: 22.04.2017 alle ore 02:56:56 »
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carissima Virtuale, per rispondere a questo non sono assolutamente in grado. anche se ho seguito molti studi biblici non ho una laurea in teologia. a parte che dire l'essere Dio vincolato ai capricci umani, non direi. sul funzionamento del Libro della Vita forse un teologo può aiutare, ma non per il motivo che hai scritto, quello del capriccio umano . posso soltanto dire che la spiegazione data dal mio pastore è del tutto coerente. Dio ha la preveggenza, noi ovviamente no. per Lui passato, presente e futuro sono lì sempre davanti. noi non possiamo vedere con anticipo chi sarà salvato. il Signore invece lo sa da sempre. se qualcuno non andrà con Lui significa che non è salvato, che in realtà non lo è mai stato. ma dal punto di vista umano sembrava che lo fosse.
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Re: Libero arbitrio o predestinazione?
« Rispondi #13 Data del Post: 22.04.2017 alle ore 08:28:08 »
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Tutto dipende da ciò che vogliamo che la parola salvati ci comunichi.
 
Quando viene data una fune ad un uomo che sta annegando in un fiume, quello viene posto in salvo se l'accetta.
Poi, chi può dire se cadrà o non cadrà di nuovo nel fiume?
L'uomo tratto fuori dal fiume è salvo; ciò è una grazia divina immensa. Poi però, visto che sicuramente non vi è caduto incidentalmente, ha bisogno di essere educato in merito e la sua vera salvezza, compiuta salvezza, non dipende dal primo atto, cioè dalla fune che lo trae in salvo ma dal come accetterà l'ammaestramento che ne cambia la vita e il modo di pensare, portandolo alla fine a riconoscere che solo in Lui vi è salvezza eterna.
 
Il nome scritto nel libro della vita può essere cancellato da Dio, è scritto nell'apocalisse, ma questa azione divina non può essere ripetuta all'infinito, sarebbe ridicolo.
O si accetta la rieducazione o la si rifiuta; ciò avviene continuamente, tutti i giorni, fino  a che arriva il giorno in cui occorre l'ultima decisione, finale decisione che completa l'opera di salvezza totale, definitiva. Certo è che chi ha creduto è salvo ma deve arrivare alla meta che Iddio gli ha messo davanti se vuole che la sua salvezza sia compiuta.
L'unica persona di cui dobbiamo temere siamo noi stessi; Iddio è fedele fino alla fine.
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Re: Libero arbitrio o predestinazione?
« Rispondi #14 Data del Post: 29.05.2017 alle ore 16:30:06 »
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Buonasera a tutti, e ben ritrovati  Ciao
 
Potrei proporre una prospettiva diversa alla solita discussione? Questa proposta nasce dall'esperienza che sul tema proposto è praticamente impossibile giungere ad una visione complessiva e si finisce sempre per esaltare la propria interpretazione denigrando quella degli altri (chi non lo fa consapevolmente comunque non è esente da questo meccanismo purtroppo).
 
Onde evitare ciò (o almeno provarci), la strada che propongo è quella che prima di parlare di libero arbitrio e predestinazione ci porta a definire la libertà di cui l'arbitrio umano (o volontà) sarebbe dotato. La definizione che dovremmo cercare di dare ovviamente ha come unica fonte SOLO le Scritture.
Se per voi questa è una via praticabile direi di cominciare con una domanda: Cosa vuol dire LIBERTA' secondo le Scritture?
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