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   Autore  Topic: TULIP  (letto 2285 volte)
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Re: TULIP
« Rispondi #15 Data del Post: 01.01.2015 alle ore 12:21:17 »
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Tutto potrebbe avere un senso se pensiamo alla chiesa come "primizia" dei salvati. Quelli che sono accuratamente scelti come "particolare possesso" da Dio e messi da parte per un compito specifico quale il regnare con il Messia per 1000 anni.
 
Non sono gli unici salvati, poiché vi sono, come minimo, quelli che attraversano il millennio ed entrano nell'eternità non conoscendo la morte, ed i giudicati degni al giudizio universale.
 
Le categorie potrebbero essere più d'una, quindi ben si potrebbe adattare l'elezione solo per un gruppo di essi, ossia la chiesa.
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Re: TULIP
« Rispondi #16 Data del Post: 01.01.2015 alle ore 16:37:58 »
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on 01.01.2015 alle ore 12:21:17, Marmar wrote:
Tutto potrebbe avere un senso se pensiamo alla chiesa come "primizia" dei salvati. Quelli che sono accuratamente scelti come "particolare possesso" da Dio e messi da parte per un compito specifico quale il regnare con il Messia per 1000 anni.
 
Non sono gli unici salvati, poiché vi sono, come minimo, quelli che attraversano il millennio ed entrano nell'eternità non conoscendo la morte, ed i giudicati degni al giudizio universale.
 
Le categorie potrebbero essere più d'una, quindi ben si potrebbe adattare l'elezione solo per un gruppo di essi, ossia la chiesa.

 
Mmmmh.... sì, potrebbe anche darsi, però immagino che sarai d'accordo anche tu che qua ci stiamo "allargando" molto su quelli che sono i significati biblici.  
 
Certo, se vogliamo tornare alla parabola, bisogna dire che il personaggio presente alla festa ma buttato fuori perché senz'abito da nozze qualche dubbio in questa direzione può destarlo...
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Re: TULIP
« Rispondi #17 Data del Post: 01.01.2015 alle ore 17:42:32 »
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Si tratta comunque di risposte difficili da dare, biblicamente la predestinazione può basarsi solo su alcuni punti, alcuni dei quali molto dubbi; mentre a conferma della libera scelta vi sono moltissimi passi da citare e dalla grande maggioranza comunemente condivisi.
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Re: TULIP
« Rispondi #18 Data del Post: 01.01.2015 alle ore 20:59:07 »
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on 01.01.2015 alle ore 17:42:32, Marmar wrote:
Si tratta comunque di risposte difficili da dare, biblicamente la predestinazione può basarsi solo su alcuni punti, alcuni dei quali molto dubbi; mentre a conferma della libera scelta vi sono moltissimi passi da citare e dalla grande maggioranza comunemente condivisi.

 
Ma stavamo ancora parlando di quello? Sorridente
Comunque a quanto ne so, nessuno mette in dubbio la predestinazione, è come viene vista che cambia.
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Re: TULIP
« Rispondi #19 Data del Post: 02.01.2015 alle ore 08:55:45 »
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Quote:
Comunque a quanto ne so, nessuno mette in dubbio la predestinazione, è come viene vista che cambia.

 
Dal mio punto di vista direi che: tutti possono credere alla predestinazione, basta solo intenderla nel modo giusto.
 
C'è un punto nelle scritture da quasi tutti ritenuto la sintesi dell'annucio, ossia:
 
Giovanni 3:16
Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
 
Ma c'è anche un altro brano da cui si trae la predestinazione, ossia:
 
Romani 8:29-30
 
29 Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del suo Figlio, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli. 30 E quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati; quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati.
 
Oltre a questo ve ne sono anche altri dello stesso Paolo, vedi Efesini 1, per esempio.
 
Ora io personalmente ho scelto Gv 3:16 come centro di tutte le scritture, ed attorno a quello tendo a far ruotare tutto il resto, nel senso che tutto il resto deve essere in armonia con quel versetto. Ciò che ho evidenziato in lui è quel chiunque che fa risaltare la non esclusione di nessuno.
 
Se io, invece, avessi preso Rm 8:29-30 dando alla parola predestinazione, applicata agli esseri umani, il significato di: destino prestabilito, fatalità, inevitabilità, e giungendo alla conclusione che solo quelli che al principio erano stati destinati a salvezza lo sarebbero stati, senza che nulla abbiano fatto a tale scopo, nemmeno sceglierlo, e senza nessuna possibilità per gli altri, dovrei concludere, diversamente a prima, che sono tutti esclusi dalla salvezza, tranne i predestinati.
 
In queste due premesse è ovvio che vi sia incompatibilità, perciò dovrò scegliere o l'una o l'altra, ed intendere tutto il resto delle scritture secondo quel modo di vedere.
 
Ora se esaminiamo Paolo, vediamo che il suo annuncio, se preso nell'insieme, è in armonia con Gv 3:11, mentre tutto l'insieme delle scritture lo è molto meno con Rm 8:29-30. Così, personalmente, concludo che deve esserci un errore nel mio modo d'intendere ciò che Paolo voleva dire quando parlava di predestinazione, e che debba essere inteso in modo da non contrastare con il resto.
 
I modi possono essere più d'uno, per esempio uno lo abbiamo già visto parlando di eletti, che sarebbero un gruppo speciale di persone, scelte secondo la volontà di Dio, per un preciso servizio all'umanità, a causa di caratteristiche particolari che possiedono e che l'Eterno nella sua sapienza ha preconosciuto fin dal principio. In questo caso eletti e predestinati potrebbero coincidere, ma avrebbero una funzione di supporto alla chiesa, non sarebbero i soli salvati, ma quelli che porterebbero molti alla salvezza attraverso l'opera dello S. S. in loro, e di conseguenza negli altri. Ne abbiamo un esempio nei dodici, che sono stati scelti da Gesù personalmente.
 
Un altro modo d'intendere potrebbe essere quello di vedere l'annuncio paolino come un'esortazione a diventare dei predestinati, entrando a far parte della chiesa.  
 
Un esempio lo si potrebbe fare pensando ad un treno in partenza per Milano. Quel convoglio è predestinato a quello scopo, tutto è stato preordinato perché lo raggiunga, via via che si muoverà tutto verrà predisposto alla sua marcia, il suo itinerario è scritto in precedenza, preconosciuto. Chi vuol andare a Milano vi salga sopra e ci arriverà, ammesso che ne abbia le caratteristiche, il biglietto.
 
Con questo modo di vedere tutto è nuovamente in armonia, poiché c'è la predestinazione per quelli che aderiscono al piano di salvezza, nessuno può impedire che siano salvati poiché Dio stesso, nella sua onnipotenza lo ha stabilito e nessuno può frapporsi fra Dio e la sua volontà.
 
Del resto se esaminiamo Efesini 1 vediamo che questo concetto non vi è estraneo, benché sia associato alla predestinazione:
 
12 affinché fossimo a lode della sua gloria, noi che prima abbiamo sperato in Cristo. 13 In lui anche voi, dopo aver udita la parola della verità, l'evangelo della vostra salvezza, e aver creduto, siete stati sigillati con lo Spirito Santo della promessa; 14 il quale è la garanzia della nostra eredità, in vista della piena redenzione dell'acquistata proprietà a lode della sua gloria.
 
I predestinati sembrano esserlo dopo aver udito, aver creduto ed essere stati sigillati con lo S. S.
 
Ma posso sbagliare.  Sorridente
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Re: TULIP
« Rispondi #20 Data del Post: 02.01.2015 alle ore 11:08:02 »
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on 02.01.2015 alle ore 08:55:45, Marmar wrote:

Dal mio punto di vista direi che: tutti possono credere alla predestinazione, basta solo intenderla nel modo giusto
 
(...)
 
I predestinati sembrano esserlo dopo aver udito, aver creduto ed essere stati sigillati con lo S. S.
 

 
Certo, ma infatti, come dicevo, è proprio questo il discorso. Nessuno mette in dubbio la predestinazione come nessuno mette in dubbio la libertà delle persone, perché sono entrambe realtà chiaramente insegnate nella bibbia. Ciò che cambia è il modo di intenderle e come si scelga di mettere l'accento su l'una o l'altra.
Giusto per capirci, concordo nel "non credo in questo tipo di definizione di predestinazione", perché se ne possono dare definizioni decisamente non bibliche, d'altro canto è un concetto presente, quindi non si può fare finta che non ci sia. Una volta chiarito che non è l'obiettivo di nessuno siamo d'accordo Sorridente
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Re: TULIP
« Rispondi #21 Data del Post: 04.01.2015 alle ore 08:59:29 »
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Quote:
Romani 8:29-30  
 
29 Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del suo Figlio, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli. 30 E quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati; quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati.

Dal mio punto di vista e senza andare a cercare lontano, leggendo quanto sopra traggo solo una conclusione.
La predestinazione è preceduta dalla preconoscenza (non il contrario) di Dio circa tutte le cose e tutti gli eventi.
Se la predestinazione si basa su altri ragionamenti è errata perchè da la stura ad una infinità di conclusioni che non rendono giustizia a al Giusto e Santo, dipingendolo a nostra immagine e somiglianza.
Ora stiamo ragionando della nostra esistenza e percorso terreno prima di arrivare davanti al trono del Giusto Giudice, ma proviamo a spostare il concetto di predestinazione anche attorno alla ribellione angelica. Che cosa concludiamo?
Concludiamo forse che prima di creare Lucifero Iddio non sapesse a cosa andava incontro? Se lo sapeva, perchè lo ha fatto? Non si sarebbe risparmiato una grande sofferenza come quella della morte di Suo figlio?
Sapete che cosa sta avvenendo? Che guardiamo lo "spazio di Dio" attraverso il buco della serratura, la dove nemmeno l'Hubble è ancora riuscito a scoprirne tutti i misteri (Metafora, ovviamente), poi parliamo di predestinazione ma ovviamente dimentichiamo che la prima creazione è stata sottoposta  da Dio stesso a vanità, in attesa di Colui che doveva venire, il quale avrebbe finalmente edificato un tempio all'Onnipotente e il cui regno è un regno eterno.
 
Personalmente ho sempre ammirato il modo con cui Diodati presenta la creazione, quando traduce: "Iddio si riposò da tutte le opere sue che Lui aveva creato per farle". Una prima creazione (il mondo spirituale  compreso) dunque, necessaria per trarre da essa tutti coloro che lo avrebbero accettato come Signore e separare così e in modo definitivo, il male dal bene e ridurre all'oblio ogni ingiustizia levata nei suoi confronti.
Morale, sempre dal mio punto di vista, al di là di ogni cavillo, si può legittimamente dire che Iddio ha inteso creare un regno in cui avrebbero vissuto solo coloro che ne avrebbero accettato le leggi.
Per fare ciò era necessario dare la possibilità, l'alternativa, di scegliere. Parlare di predestinazione si può se si tiene conto che Iddio sapeva benissimo che la sua fatica non sarebbe stata vana e che alla fine avrebbe trionfato la sua giustizia; non si può quando si intende lasciare trapelare una qualche ingiustizia verso qualcuno, fosse anche l'ultimo verme (uomo) della terra.
 
Ovviamente per le frasi sopra esposte  sono possibili miriadi di riflessioni alle quali il forum non potrà mai dare una risposta. Solo coloro che amano davvero Iddio non si sognano di dire cose che nuociono alla sua immagine, ma Lo seguono da vicino per vedere dove Lui li porterà. Ci sono cose molto grandi che non possono essere rivelate a tutti.
« Ultima modifica: 04.01.2015 alle ore 09:09:40 by salvo » Loggato

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