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Collaborare nella chiesa (letto 877 volte) |
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Zaimon
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All'interno di una chiesa esistono molti modi per rendersi utili e collaborare con essa. La questione che voglio sollevare è quali siano per voi i criteri biblici che permettono alle persone di mettersi a disposizione della chiesa. Esistono per voi ruoli che possono ricoprire tutti ed altri esclusivi per alcune persone? Se si quali e quali sono i requisiti? Sarei anche molto interessato a capire nella vostra chiesa come viene affrontata questa tematica. Quanto è giusto permettere a chiunque di collaborare senza porsi troppe domande sulla persona? Oppure quanto è giusto impedire la collaborazione a tutti quelli che non raggiungono un certo "standard di santità"? In poche parole, come affrontate la questione "collaboratori in chiesa"? L'argomento è molto vasto e complesso, vi chiedo gentilmente di non saltare da una parte all'altra ma cercare di essere lineari nelle riflessioni, meglio poco ma buono Grazie per ogni contributo Zaimon
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« Ultima modifica: 28.12.2014 alle ore 01:04:06 by Zaimon » |
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Stefanotus
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Belle domande. on 28.12.2014 alle ore 01:02:01, Zaimon wrote:All'interno di una chiesa esistono molti modi per rendersi utili e collaborare con essa. La questione che voglio sollevare è quali siano per voi i criteri biblici che permettono alle persone di mettersi a disposizione della chiesa. Esistono per voi ruoli che possono ricoprire tutti ed altri esclusivi per alcune persone? |
| Allora, io partirei dalle basi basi basi. Di certo se c'è una cosa che manca nella chiesa, quella sono le mani degli operai. Gli operai sono pochi, nonostante la messe sia grande... Quindi diciamo che è interesse di qualsiasi chiesa avere persone che si diano da fare. E Secondo me, se un pastore vede qualcuno che vuole dare una mano di aiuto in chiesa, di qualsiasi genere, non se lo farà scappare. Ne sono certo. Tu parli di ruoli esclusivi. Facciamo una semplicissima distinzione. La Bibbia, intendendo soprattutto il Nuovo Testamento non parla in modo esplicito di ruoli ecclesiastici in modo molto dettagliato. Nell'Antico Testamento vi sono descritti dettagli di ogni genere per il culto a Dio: da come effettuare il sacrificio, da come costruire il luogo per l'adorazione, ai vestimenti, gli strumenti le persone e i ruoli ... Nel Nuovo Testamento invece tutto questo viene a mancare. Secondo il mio personale punto di vista, Dio ha voluto questo perché nell'Antico Testamento Egli, educava l'uomo e condivideva "usi e costumi" che il popolo di Dio doveva vivere nel rispetto del Suo carattere e delle Sue aspettative verso l'uomo. Sappiamo infatti che ogni cosa che Dio ha comandato nell'Antico Testamento nasconde il carattere di Dio, i Suoi desideri per l'uomo e quindi è preparatorio al Nuovo Testamento. Nel Nuovo Testamento invece, abbiamo un Dio che ENTRA nel cuore dell'uomo tramite la conversione e lo guida potentemente attraverso la potenza dello Spirito Santo. Dio in questi libri condivide "pochi" ma "precisi" elementi che spiegano come la chiesa dovrà condursi nel resto della storia, in attesa del Suo ritorno. Abbiamo quindi dei ruoli spirituali ben specificati, e poi una completa assenza di altri. Abbiamo i ministeri ad esempio. Abbiamo i diaconi, ossia servitori cristiani che, pur avendo qualità spirituali ben precise e definite, si occuperanno di dettagli pratici (servire le vedove alle mense). Ma poi... non vi è menzione di cantori o musicisti. La Bibbia definisce l'intero popolo ecclesiastico una stirpe eletta, dei sacerdoti santi. TUTTI, attraverso la guida dello Spirito Santo sono chiamati "sacerdoti" dell'Iddio altissimo. Riassumendo quindi direi che la Bibbia ci ha condiviso le qualità che i ministri e i servitori tutti, devono avere. Mentre i ministri sono principalmente coloro che avranno responsabilità spirituali precise all'interno della chiesa (governo, predicazione, cura, insegnamento, etc), i diacono sono coloro che avranno responsabilità pratiche (pulizia in chiesa, organizzazione eventi, musica, audio, servizi pratici, etc etc). Farei quindi questa distinzione soltanto. Condividi? Quote: Se si quali e quali sono i requisiti? |
| Io partirei con il dire che, a conferma di quanto dicevo prima, la Bibbia dice: "Certa è quest'affermazione: se uno aspira all'incarico di vescovo, desidera un'attività lodevole." - 1 Timoteo 3:1 Quindi "tutti" possono desiderare di servire Dio in attività spirituali come il ministero, e in attività più pratiche come il diaconato (divisione che faccio solo per intenderci bene, perché sia l'uno che l'altro tipo di servizio sono da intendersi sia pratici che spirituali in fondo). Trovi in generale le caratteristiche dei servitori di Dio nelle epistole pastorali. In particolare puoi leggere la prima epistola a Timoteo. Quote:Sarei anche molto interessato a capire nella vostra chiesa come viene affrontata questa tematica. Quanto è giusto permettere a chiunque di collaborare senza porsi troppe domande sulla persona? |
| Da noi non è proprio questo il caso. Anzi forse alcuni lamentano che ci si pone MOLTE domande sulle persone. Si considera il servizio a Dio una cosa seria. Quindi come tale va trattato. Quote: Oppure quanto è giusto impedire la collaborazione a tutti quelli che non raggiungono un certo "standard di santità"? |
| Premesso che nessuno può giudicare gli altri, diciamo che secondo me se una persona "dà cattiva testimonianza di sé" e della sua fede, secondo me è giusto che non gli si diano incarichi di responsabilità. Quote:L'argomento è molto vasto e complesso, vi chiedo gentilmente di non saltare da una parte all'altra ma cercare di essere lineari nelle riflessioni, meglio poco ma buono |
| Spero di essere all'altezza del tuo standard.
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