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1 Corinzi 13,8 (la perfezione) (letto 4588 volte) |
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Domenico
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Certo, beni e bontà m'accompagneran no (Sal. 23:6)
Posts: 857
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6) Colossesi 1:28: Il quale noi proclamiamo, ammonendo ciascun uomo e ciascun essere umano ammaestrando in ogni sapienza, affinché presentiamo ogni essere umano perfetto telaio in Cristo. Il lavoro di proclamatore che Paolo fa in accordo al mandato divino, non è soltanto di fare sapere agli uomini quello che Dio vuole, ma principalmente in questo testo consiste nel presentare ogni essere umano, perfetto in Cristo. Tutta la fatica apostolica tende a questo fine, anche se il ministero è svolto in circostanze non favorevoli e in mezzo a persone che hanno altri scopi ed altre finalità [E. Lohse, Le lettere ai Colossesi e a Filemone, pag. 157]. 7) Colossesi 4:12: Epafra che è dei vostri e servo di Cristo Gesù, vi saluta. Egli lotta sempre per voi nelle sue preghiere affinché perfetti teleioi e pienamente accertati stiate fermi in tutta la volontà di Dio. L'accenno ad Epafra, quale servo di Cristo, viene inquadrato da Paolo con riferimento alle preghiere che lo stesso Epafra innalza a Dio a favore dei Colossesi, affinché questi, si mantengano fermi nella volontà di Dio a seguito della loro perfezione. «Se questo termine teleioi, descrive uno stato di avanzamento nella vita spirituale, ciò è dimostrato dal fervore di Epafra nel pregare per la Comunità di Colosse» [Idem, pag. 311]. 8) 1 Corinzi 13:10: Ma quando la perfezione telaio, sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito. Un'altra versione rende il testo: «Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà». Come abbiamo osservato all'inizio di queste otto citazioni dell'epistolario paolino, non c'è la minima traccia che in questo testo to telaio ha il significato di «epoca in cui è stato completato il Canone del Nuovo Testamento». Alla pagina 142 dello stesso libro «Satana è vivo e vegeto sulla terra, ultimo pianeta», l'autore torna a parlare della compilazione del Nuovo Testamento, riferimento che ci porta a pensare, che lui è uno di quelli che interpreta (1 Corinzi 13:10), nel senso sopraesposto. Che lo stesso H. Lindsey non condivide l'interpretazione di «questi molti studiosi della Bibbia» (a titolo di curiosità vorremmo conoscere i loro nomi, è provato da quanto egli afferma. «Per ammissione di molti, questo è un brano della Scrittura difficile, ma io sono portato a credere che la «perfezione» si riferisce ad una condizione che sarà vera quando Cristo tornerà per la Chiesa e ci darà dei corpi glorificati come il suo». Leon Morris, a sua volta afferma: «La perfezione, to telaio , dà l'idea dello scopo ultimo, evidentemente con riferimento al piano di Dio. Quando sarà giunta la fine, tutto ciò che è parziale sarà abolito» [L. Morris, La prima epistola di Paolo ai Corinzi, pag. 221]. Anche per N. Hillyer, il testo di 1 Corinzi 13.10 va interpretato: «Quando la perfezione sarà venuta: non la perfezione in senso qualitativo, ma nel senso di completezza, cioè la piena conoscenza di Dio» [N. Hillyer, Commentario Biblico, III, pag. 372]. Anche se non avessimo autori che dissentono, l'esegesi di quegli studiosi che interpretano il testo di 1 Corinzi 13:10 nel senso dell'epoca in cui è stato completato il Canone del N.T., c'induce a condurre un esame critico del testo, per vedere se Paolo avesse mai avuto nella sua mente una simile interpretazione, o se questa interpretazione è capace di superare la prova. Anche se il termine teleios come abbiamo riferito, ha in primo luogo il significato di «Finito, completo, compiuto», a cui sicuramente gli studiosi in questione si sono aggrappati, non vediamo come si possa armonizzare col verbo venire: elthē, che Paolo adopera prima di to teleion. Che il verbo venire erxomai, viene ampiamente usato nel N.T. con riferimento ad una persona, ad un evento particolare e a giorni decisivi, mentre la forma elthē, presso gli antichi, s'impiegava per la venuta del dio [J. Schneider, GLNT, (Grande Lessico del Nuovo Testamento), Vol. III, 913-937], tutto questo è largamente documentato. Se Paolo avesse avuto nella sua mente «l'epoca in cui è stato completato il Canone del N.T.», in questo testo di (1 Corinzi 13:10), certamente non avrebbe usato il verbo venire elthé, che non s'addice per quanto riguarda il completamento del Canone del N.T. Tutto invece è normale, se con il termine teleios , s'intende «una condizione», o il completamento della salvezza, che chiuderà il ciclo della venuta del Signore. È a quel tempo che Paolo allude in 1 Corinzi 13:10, e sa che è in quel tempo, che la profezia, la conoscenza e il parlare in lingue, non avranno nessun motivo di esistere, quindi cesseranno nel loro normale esercizio di manifestazione dello Spirito. Ma in attesa di questo straordinario avvenimento, non c'è nessuna ragione plausibile, perché i doni dello Spirito debbano essere annullati anticipatamente, e non servano più per il benessere collettivo.
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alessio1956
Membro
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Posts: 160
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Grazie molte Claudio e Domenico per l'immenso lavoro di studio e discernimento della PAROLA che avete entrambi fatto . Condivido pienamente le vostre conclusioni ,poiche' anche io ne avevo tratto (grazie al Signore) le stesse argomentazioni . Preghiamo il Signore affinche' tutto il Suo popolo possa sempre condividere la Parola e non usarla come mezzo di ''divisione'' nella Chiesa . pace a tutti
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pace a voi ALESSIO
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maurizio58
Simpatizzante
W questo FORUM!!!
Posts: 24
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buongiorno sono Maurizio, sono vicino a Dio e anche agli Evangelici anche se non mi sono ancora convertito, però mi piacerebbe dire la mia se posso. come sempre a tante domande che mi pongo la maggior parte delle risposte le trovo nella Bibbia e questa di Paolo ai Filippesi mi sembra una dimostrazione di umiltà sulla perfezione. Filippesi 3:12 Non che io abbia già ottenuto tutto questo o sia già arrivato alla perfezione; ma proseguo il cammino per cercare di afferrare ciò per cui sono anche stato afferrato da Cristo Gesù. io penso che nessun uomo possa raggiungerla. l'unico modo per raggiungerla secondo me è nell'amore e nella pace se uno sa amare veramente il prossimo. questo l'ho dedotto da: Colossesi 3:14 Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell'amore che è il vincolo della perfezione. Ebrei 7:19 (infatti la legge non ha portato nulla alla perfezione); ma vi è altresì l'introduzione di una migliore speranza, mediante la quale ci accostiamo a Dio. scusate l'introduzione
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andreiu
Admin
Gesù è la mia vita
Posts: 5382
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on 15.11.2012 alle ore 12:41:44, maurizio58 wrote:buongiorno sono Maurizio, sono vicino a Dio e anche agli Evangelici anche se non mi sono ancora convertito, però mi piacerebbe dire la mia se posso. come sempre a tante domande che mi pongo la maggior parte delle risposte le trovo nella Bibbia e questa di Paolo ai Filippesi mi sembra una dimostrazione di umiltà sulla perfezione. Filippesi 3:12 Non che io abbia già ottenuto tutto questo o sia già arrivato alla perfezione; ma proseguo il cammino per cercare di afferrare ciò per cui sono anche stato afferrato da Cristo Gesù. io penso che nessun uomo possa raggiungerla. l'unico modo per raggiungerla secondo me è nell'amore e nella pace se uno sa amare veramente il prossimo. questo l'ho dedotto da: Colossesi 3:14 Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell'amore che è il vincolo della perfezione. Ebrei 7:19 (infatti la legge non ha portato nulla alla perfezione); ma vi è altresì l'introduzione di una migliore speranza, mediante la quale ci accostiamo a Dio. scusate l'introduzione |
| Ciao Maurizio, non so se hai notato che questo spazio è dedicato solo a chi crede nella confessione di fede che è ben dichiarata nel sito. Il tuo post lo lascio, ma nel futuro, ti chiediamo di postare nella sezione "altre fedi" di cui hai egregiamente usufruito. Grazie per la collaborazione
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