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   1 Corinzi  13,8 (la perfezione)
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   Autore  Topic: 1 Corinzi  13,8 (la perfezione)  (letto 4595 volte)
alessio1956
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1 Corinzi  13,8 (la perfezione)
« Data del Post: 05.10.2012 alle ore 16:48:44 »
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Pace a voi  
 
chi mi spiega perche' le Chiese di Cristo danno una loro particolare interpretazione a questo passo :
 
..8 L'amore non viene mai meno; ma le profezie saranno abolite, le lingue cesseranno e la conoscenza sarà abolita, 9 perché conosciamo in parte e profetizziamo in parte. 10 Ma quando sarà venuta la perfezione, allora quello che è solo parziale sarà abolito. 11 Quand'ero bambino, parlavo come un bambino, avevo il senno di un bambino, ragionavo come un bambino; quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino. 12 Ora infatti vediamo come per mezzo di uno specchio, in modo oscuro, ma allora vedremo a faccia a faccia; ora conosco in parte, ma allora conoscerò proprio come sono stato conosciuto.
 
grazie
« Ultima modifica: 06.10.2012 alle ore 22:11:29 by Asaf » Loggato

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Re: 1 Corinzi  13,8
« Rispondi #1 Data del Post: 05.10.2012 alle ore 17:04:35 »
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Qual'è l'interpretazione che gli danno?
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Re: 1 Corinzi  13,8
« Rispondi #2 Data del Post: 06.10.2012 alle ore 10:58:29 »
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on 05.10.2012 alle ore 16:48:44, alessio1956 wrote:
10 Ma quando sarà venuta la perfezione, allora quello che è solo parziale sarà abolito.

 
La domanda è: la perfezione è venuta o deve venire? da come rispondiamo a questa domanda dipende l'interpretazione del passo  
 Ciao
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Re: 1 Corinzi  13,8
« Rispondi #3 Data del Post: 06.10.2012 alle ore 12:16:02 »
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Di solito si dice: "Già ma non ancora".
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Re: 1 Corinzi  13,8
« Rispondi #4 Data del Post: 06.10.2012 alle ore 20:43:26 »
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Esatto !
professano che la perfezione e' avvenuta !
 
Che ne pensate ?
 
Pace
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Re: 1 Corinzi  13,8 (la perfezione)
« Rispondi #5 Data del Post: 08.10.2012 alle ore 19:20:10 »
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Pace  
 
nessun altro ha potuto meditare su questo passo ?  
 
difficile Hu?!
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Re: 1 Corinzi  13,8 (la perfezione)
« Rispondi #6 Data del Post: 08.10.2012 alle ore 22:32:44 »
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In effetti il soggetto reale è in relazione a doni spirituali, e quindi alle manifestazioni carismatiche, che secondo alcuni cessano da un punto specifico in poi, e secondo altri no. Dato che la domanda è rivolta in modo specifico, è corretto che ti risponda qualcuno che s'identifica nella prima realtà.
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Re: 1 Corinzi  13,8 (la perfezione)
« Rispondi #7 Data del Post: 08.10.2012 alle ore 22:35:29 »
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sapete che non riesco a capire o a entrare nella discussione Triste
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Re: 1 Corinzi  13,8 (la perfezione)
« Rispondi #8 Data del Post: 09.10.2012 alle ore 19:23:17 »
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mi spiego meglio  
 
La Chiesa  di Cristo afferma che la perfezione (circa nel 70 DC ) e' gia arrivata  e quindi le lingue ,le profezie  come pure la conoscenza sono state  abolite  (1 co 13 , 8 ) .
 
ma come e' possibile ?
vogliamo attestare  quindi che il Signore , attraverso lo Spirito  ci ha mandato i doni per l'edificazione comune e che li  ha dato   solo per un tempo e poi li ha ritirati ??
ma non esiste !!!!!
Se essi servono per l'edificazione ....ci sono ancora e ancora  e ci saranno sempre , fino alla  venuta della perfezione  di tutti ,  fino alla  fine di questo mondo !!
Fino a quando  l'ultimo nato su questa terra non avra' ricevuto o meglio udito la Parola di  salvezza .
 
Concordate ??
« Ultima modifica: 09.10.2012 alle ore 19:25:08 by alessio1956 » Loggato

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Re: 1 Corinzi  13,8 (la perfezione)
« Rispondi #9 Data del Post: 09.10.2012 alle ore 23:28:21 »
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La perfezione è venuta, con la venuta dello Spirito Santo... per quanto riguarda i doni aboliti, ricordo che nella tribolazione, Lo Spirito Santo verrà ritirato, e si ritorna al vecchio patto.
 
La mia è una scuola di pensiero, non dò niente per scontato. I disegni di Dio sono immensi
 
Preghiamo per illuminazione!
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Re: 1 Corinzi  13,8 (la perfezione)
« Rispondi #10 Data del Post: 11.10.2012 alle ore 19:56:21 »
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pace a voi  
In Corinzi   dal cap 12 al 14 , si  legge  bene  come  lo Spirito Santo riversa  i suoi doni  , per  l’edificazione  comune (  cap 12,7 ) e li dona ad ognuno come  vuole .
Ora  se sono doni vengono dal  Signore , possiamo noi rifiutarli o interrompere alcuni di essi  come meglio ci piace ?
Essi sono necessari  per edificare sia  i fratelli , membra del corpo che abbiano  tutte una medesima  cura le una per le altre , tanto  i gentili  (cap 14,4 )
Dio infatti ha costituito  nella Chiesa  apostoli, profeti, dottori, ha ordinato anche potenti operazioni, doni di guarigione, asssistenza , governo e lingue (cap 12,28)
Paolo  esorta  a ricercare ardentemente i doni  ma soprattutto il profetizzare (cap 14,1) per  edificare, esortare , consolare (cap 14,3 ) anzi chiede  che  se ne abbondi  per  edificare la Chiesa (cap 14,12) .
Ancora conferma  che le lingue sono necessarie per i non credenti , mentre le profezie per i credenti (cap 14,22)
Infine  dice ben chiaramente : Perciò, fratelli miei, cercate ardentemente il profetizzare e non impedite di parlare in lingue. (cap 14,39 ) !!!!!!
Ora alla luce  di cio’ possiamo dire che  la perfezione ancora non e’ avvenuta per tutti , poiche’
Non e’ finito il mandato  di edificazione sia nella Chiesa che fra i gentili .
Infatti  sta scritto che l’evangelo  deve essere predicato (portato alla conoscenza )  a tutte le genti prima della fine !!!!!!!!!!!!!!!   (Mt 24,14 )  
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Domenico
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Re: 1 Corinzi  13,8 (la perfezione)
« Rispondi #11 Data del Post: 11.10.2012 alle ore 23:08:36 »
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on 09.10.2012 alle ore 19:23:17, alessio1956 wrote:
mi spiego meglio  
 
La Chiesa  di Cristo afferma che la perfezione (circa nel 70 DC ) e' gia arrivata  e quindi le lingue ,le profezie  come pure la conoscenza sono state  abolite  (1 co 13 , 8 ) .
 
ma come e' possibile ?
vogliamo attestare  quindi che il Signore , attraverso lo Spirito  ci ha mandato i doni per l'edificazione comune e che li  ha dato   solo per un tempo e poi li ha ritirati ??
ma non esiste !!!!!
Se essi servono per l'edificazione ....ci sono ancora e ancora  e ci saranno sempre , fino alla  venuta della perfezione  di tutti ,  fino alla  fine di questo mondo !!
Fino a quando  l'ultimo nato su questa terra non avra' ricevuto o meglio udito la Parola di  salvezza .
 
Concordate ??

La perfezione cui fa riferimento il testo, non è ancora venuta. I "doni", cui parla il testo che finiranno, cioè non saranno più necessari nel loro svolgimento, avverrà al ritorno di Cristo, quando la Chiesa sarà con Lui. In quello stato, non ci sarà nessun bisogno dell'esercizio dei doni spirituali; mentre durante il tempo che la Chiesa sarà sulla terra, i "doni" che Dio ha dato, sono utili per la sua benefica edificazione che arrecano  
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alessio1956
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Re: 1 Corinzi  13,8 (la perfezione)
« Rispondi #12 Data del Post: 15.10.2012 alle ore 21:52:27 »
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Giustissimo Domenico !!
 
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Re: 1 Corinzi  13,8 (la perfezione)
« Rispondi #13 Data del Post: 12.11.2012 alle ore 12:37:27 »
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analizzare il testo di 1 Corinzi 13 :8-10 , per vedere se , la "PERFEZIONE" , sia come intesa dai TDG come il completamento della Bibbia, ( e se così fosse i doni e la manifestazione dello Spirito Santo, non avrebbero più ragione di esserci), o se sia altro, si può fare se,
prima di tutto, leggendo le  Scritture le armonizziamo legandole un passo all'altro , perchè questo è l'unico modo di leggerle e comprenderle.
 
Detto questo, dobbiamo andare al giorno della Pentecoste e ascoltiamo Pietro parlare :
 
"Atti 2:38-39
 E Pietro a loro: Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.  Perché per voi è la promessa, per i vostri figli  "e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà».  
 
Dalle parole in tra virgolette si evince che : o, siamo chiamati da DIO , o non lo siamo.  
Collegando questo alle parole di Gesù : "<G>Nessuno può venire a Me, se non lo attira il Padre</G>", dobbiamo convenire , per forza di cose, che lo siamo, altrimenti non saremmo MAI potuti diventare credenti.
 
Passiamo ora all'analisi del testo di 1 Corinzi.
 
Leggiamo dai versi in questione ( 8-10) al verso 13 , che completa il discorso. Leggiamo:
1Corinzi 13:8-13
" L'amore non verrà mai meno. Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno; e la conoscenza verrà abolita;  poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo;  ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito.  Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino.  Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; [G]ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente[/G], come anche sono stato perfettamente conosciuto.
 Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l'amore"..  
 
Le parole "[G]ma allora vedremo...allora conoscerò[/G]..." , portano al futuro, e questo futuro coinciderà con l'abolizione delle "lingue-profezie-conoscenza" (parole di conoscenza).
Dobbiamo a questo punto indagare quando sia questo futuro, se , alla morte degli apostoli e il conseguente completamento della Bibbia, o se più in là.
 
Bisogna cercare anche altri versi incrociati, sempre nelle Scritture, per riuscire a capire. Grazie a Dio, ne abbiamo in abbondanza.
 
Questo è il testo base da cui si può partire:
"1Corinzi 13:12
[G]Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto[/G]."
 
 E questi sono alcuni versi che ci vengono in aiuto:
Apocalisse 22:4
"[G]vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome scritto sulla fronte[/G]".  
 
1Giovanni 3:2
"[G]Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand'egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com'egli è[/G]".  
 
Romani 8:18
"[G]Infatti io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che dev'essere manifestata a nostro riguardo[/G]".  
 
Matteo 18:10
«[G]Guardatevi dal disprezzare uno di questi piccoli; perché vi dico che gli angeli loro, nei cieli, vedono continuamente la faccia del Padre mio che è nei cieli[/G]".
 
 questi versi,, ci fanno vedere che "[G]vedremo faccia a faccia[/G]", in Cielo, non prima.
 
Guardiamo ora, detto quanto sopra, se la "perfezione" possa essere intesa come la stesura della Bibbia e di conseguenza se i "doni" sono cessati
 
Credo che gli Apostoli non siano stati resi "perfetti", cioè, giunti alla perfezione, perchè tutti i Libri delle Scritture erano stati scritti; su questo , credo e spero che tutti siano daccordo, cioè, che non sia stato uno scritto compiuto a rendere "perfetti" gli uomini che gli hanno scritti.
 
Diamo la parola a San Paolo, e avviciniamo quanto dice ai versi di 1 Corinzi : "[G]ma quando la perfezione sarà venuta[/G]..".
 
Filippesi 3:12
"[G]Non che io abbia già ottenuto tutto questo o sia già arrivato alla perfezione; ma proseguo il cammino per cercare di afferrare ciò per cui sono anche stato afferrato da Cristo Gesù[/G]".  
 Come abbiamo visto, San Paolo ammette che la "perfezione" per lui, non è ancora arrivata ma anzi.
 
Aggiungiamo anche questo :
2Corinzi 5:7
"([G]poiché camminiamo per fede e non per visione[/G])";   che, se accostato al fatto che "[G]conosceremo[/G]" e "[G]vedremo[/G]" (quando sarà arrivata la perfezione), solamente quando VEDREMO LUI FACCIA FACCIA, ci aiuta a comprendere che finchè siamo in questi corpi non possiamo "[G]vedere nè conoscere[/G]" e di conseguenza non essere nel peridodo della "[G]perfezione[/G]".
 
Detto tutto questo, accostandolo al fatto che , come disse Pietro il giorno di Pentecoste, la "[G]promessa[/G]" è per quanti il nostro Dio ne chiamerà, e dobbiamo ammettere ( almeno di non contraddire Gesù) che siamo chiamati dal Padre, si arriva alla conclusione che lo Spirito con i Suoi usuali "doni"  non è stato "ritirato" alla stesura della Bibbia, ma quei doni elencati daranno tolti quando saremo in Cielo, col Signore.
 
A questo punto, ci possiamo domandarci : Perchè?
 
"[G]le lingue cesseranno[/G]"
Perchè cesseranno?
 
Perchè questo carisma dovendo servir di «[G]segno, non ai credenti ma ai non credenti[/G]» 1Corinzi 14:22, esso avrà perduta ogni utilità nel mondo avvenire ove d'altronde non esisterà più la diversità dei linguaggi; ed anche nella presente economia, una volta saldamente stabilita la Chiesa cristiana, questo dono, insieme a molti altri, diventerà sempre meno necessario.
 
"[G]le profezie saranno abolite[/G]"  
Perchè lo saranno?
 
Perchè non più necessarie per le ragioni di cui sopra.
 
"[G]la Conoscenza verrà abolita[/G]"
Perchè sarà abolita?
 
Dalla spiegazione che segue, leggendo il verso 12 si vede che Paolo non vuol parlare nè della facoltà di conoscere, nè della conoscenza in sè stessa nel senso assoluto; bensì del dono di conoscenza quale esiste attualmente, imperfetto, e ristretto. Sotto quella forma, la conoscenza sarà abolita; ma per far posto a qualcosa di più perfetto.
 
Che dire?  Io credo che "la Perfezione" non è altro che il Ritorno del Signore, quando Lui ci accoglierà con Sè nel Suo Regno
« Ultima modifica: 12.11.2012 alle ore 12:53:12 by claudio1964 » Loggato

Abbiamo inoltre la parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori.

2Pietro 1:19
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Re: 1 Corinzi  13,8 (la perfezione)
« Rispondi #14 Data del Post: 12.11.2012 alle ore 21:20:20 »
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Con questo mio scritto vorrei contribuire al chiarimento sull’argomento della perfezione, cui alessio1956, ha messo sul tappeto.  
 
Si cita spesso 1 Corinzi 13:10 ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolita, per provare che il parlare in lingue, non ha più motivo di esistere, si dimostra un'incoerenza con lo stesso contesto, ed un'interpretazione inesatta al termine «perfezione», quando si afferma che  
«molti studiosi della Bibbia ritengono che la «perfezione» in questo brano si riferisca all'epoca in cui è stato completato il Canone del Nuovo Testamento» [H. Lindsey, Satana è vivo e vegeto sulla terra ultimo pianeta, pag. 138].
 
Nel contesto di (1 Corinzi 13:8,12), Paolo sta mettendo in risalto il valore e la portata della carità o amore, con tutte le sue caratteristiche, che non è destinato a vivere per un tempo, dato che la carità non avrà mai fine. Parlando poi di un tempo futuro, nel quale le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà (v. 8), si capisce subito che non è soltanto il parlare in lingue che cesserà, ma anche la profezia e la conoscenza.
 
Tutto ovviamente dipende dal significato che si dà al termine greco teleion che Paolo adopera in questo testo di 1 Corinzi 13:10. Dal punto di vista lessicale, il termine teleios  significa:
 
1. Finito, completo, compiuto; perfetto, senza difetto.
2. Che ha compiuto la sua crescita, maturo, adulto.
3. Compiuto, portato a termine, verificato.
4. Completo, cui non manca niente  
5. Che compie tutto, onnipotente [G. Dilling, GLNT, (Grande Lessico del Nuovo Testamento), Vol. XIII, 1004-1032].
 
Leggendo Paolo, nelle sue varie epistole, in cui adopera la parola teleios , non c'è la minima traccia, in qualche suo testo (ivi compreso (1 Corinzi 13:10), che il termine in questione abbia il significato di «portare a compimento il Canone del N.T.» come riferisce H. Lindsey. Che i molti studiosi, a cui fa riferimento Lindsey, abbiano dato questo significato al termine teleion di (1 Corinzi 13:10), e poi dichiarino che questo «brano della Scrittura è difficile», tutto questo già mette in evidenza quanto mai sia preconcetta la loro interpretazione.
 
A prescindere dal resto del N.T. in cui il termine greco telaio  ricorre, e il quale non ha mai il significato di «portare a compimento la composizione del Canone del N.T.», esaminiamo 8 casi dell'epistolario di Paolo, in cui il termine in questione ricorre, per sapere se Paolo adoperò il vocabolo telaio , con il significato degli studiosi succitati. Lasceremo l'esame di (1 Corinzi 13:10) per ultimo, per ragioni che in seguito specificheremo.
 
1) Romani 12:2:
E non vi conformate a questo secolo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la volontà di Dio, la buona, accettevole e perfetta telaio volontà.
 
Un'altra versione dice: Per discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto. È evidente che l'elemento principale di questo testo sia la volontà di Dio. Il rinnovamento della mente, è determinante, perché consente di discernere questa volontà di Dio, alla quale il credente viene esortato. In questo preciso rinnovamento si ha come obbiettivo, «ciò che è bene, gradito e perfetto». Come giustamente dice H. Schlier, «il telaio  è proprio un fine da perseguire ininterrottamente» [H. Schlier, La lettera ai Romani, pag. 583].
 
2) 1 Corinzi 2:6:
Nondimeno fra quelli che sono maturi teleiois noi esponiamo una sapienza, una conoscenza però non di questo secolo né dei principi di quest'epoca che stanno per essere annientati.
Il termine «maturi» che il Luzzi ha, viene reso «perfetti» da altri. È chiaro che qui si faccia riferimento ad una crescita, portare cioè ad una certa maturità le persone alle quali la parola di Paolo è rivolta, o meglio l'esposizione che Paolo faccia della sapienza di Dio. Giustamente, dice Leon Morris, teleiois «non indica chi è senza difetti, ma quelli che sono maturi, che hanno raggiunto il loro fine e scopo» [L. Morris, La prima epistola di Paolo ai Corinzi, pag. 62].
 
3) 1 Corinzi 14:20:
Fratelli, non siate fanciulli per senno; siate pur bambini quanto a malizia, ma quanto a saggezza, siate uomini compiuti [b]teleioi, o «maturi», come viene reso da un'altra versione. Il senso di teleioi di questo testo è identico a quello di (1 Corinzi 2:6) usato per contrapporre i maturi agli immaturi.
 
4) Efesini 4:13:
[i]Finché tutti siamo arrivati all'unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato d'uomini fatti
, telaio all'altezza della statura di Cristo.
Quello che Luzzi traduce «d'uomini fatti», altri traducono: «allo stato di essere umano perfetto». C'è una meta alla quale Paolo vuole che si arrivi: L'unità della fede e la piena conoscenza del Figlio di Dio. A questo traguardo bisogna arrivare «allo stato di uomo perfetto». Lo Schlier, a questo punto cerca di individuare chi è questo anér telaio , e risponde che è Cristo in quanto «capo del suo corpo» [H. Schlier, La lettera agli Efesini, pag. 316].
 
5) Filippesi 3:15:
Sia questo dunque il sentimento di quanti siamo maturi teleioi; e se in alcuna cosa voi sentite altrimenti, Iddio vi rivelerà anche quella.
Tutto il capitolo tre di Filippesi, è un'esortazione a guardarsi dai falsi dottori e ad attenersi a Cristo. Quello che Paolo dice in 3:15, non è certo rivolto ai falsi dottori, ma a quanti della Chiesa, unitamente a lui, hanno raggiunto una certa maturità. Anche se nella forma vocativa, teleioi, va «preso ironicamente» [J. Gnilka, La lettera ai Filippesi, pag. 331] come suggerisce J. Gnilka, non cambia minimamente il significato che questo termine ha.
 
segue...
 
« Ultima modifica: 12.11.2012 alle ore 22:28:41 by Domenico » Loggato
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