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   Autore  Topic: Amartiologia: Perchè Cristo è il mediatore?  (letto 2836 volte)
Stefanotus
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Amartiologia: Perchè Cristo è il mediatore?
« Data del Post: 10.09.2012 alle ore 14:52:42 »
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Ciao!
Colgo spunto da un interessante argomentazione nata in "Vita Cristiana" riguardo l'amartiologia.
 
Perchè Dio ha dovuto mandare Gesù Cristo sulla terra a sacrificarsi per noi?
Perchè doveva essere vero uomo?
 
Perchè Dio non poteva perdonare l'uomo e basta per riallacciare il rapporto. In fondo è questo che Dio ci insegna a noi. Dio ci insegna a perdonare il prossimo e riallacciare i rapporti con le persone offese.
 
Addirittura nel N.T. viene detto che se è qualcun'altro ad avercela con noi, noi non possiamo fare la nostra offerta a Dio se non riallacciamo i rapporti.
Com'è che invece Dio non lo fa?
 
Sembra quasi che dicesse: fai quello che dico io, ma non guardare a cosa faccio io!
 
C'è un motivo?
 
A voi la parola.
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Re: Amartiologia: Perchè Cristo è il mediatore?
« Rispondi #1 Data del Post: 10.09.2012 alle ore 18:37:32 »
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Anche se l'argomento non è proprio lo stesso, un paio di anni fa aprii un topic che poi non ebbe una fine, ma rimase sospeso, senza venire a capo di nulla di preciso. Chissà se rileggendolo possa far scaturire qualche illuminazione anche per questo topic, l'argomento è interessantissimo.
 
http://www.evangelici.net/cgi/forum/YaBB.pl?board=Dottrina;action=displa y;num=1270449466;start=11#11
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Re: Amartiologia: Perchè Cristo è il mediatore?
« Rispondi #2 Data del Post: 20.09.2012 alle ore 17:25:30 »
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on 10.09.2012 alle ore 14:52:42, Stefanotus wrote:

Perchè Dio ha dovuto mandare Gesù Cristo sulla terra a sacrificarsi per noi?
Perchè doveva essere vero uomo?
 
Perchè Dio non poteva perdonare l'uomo e basta per riallacciare il rapporto. In fondo è questo che Dio ci insegna a noi. Dio ci insegna a perdonare il prossimo e riallacciare i rapporti con le persone offese.

Doveva essere uomo perché era stato Adamo uomo ha fare il danno e quindi doveva riparare un uomo.
DIO è Onnipotente, ma è giusto e poiché era stata fatta una trasgressione, la trasgressione andava pagata e pagata con la morte per Genesi 2:17 e 3:3.
 
Prova ad immaginare cosa sarebbe successo se per assurdo la trasgressione fosse stata cancellata senza essere stata pagata. Il primo a protestare sarebbe stato il diavolo che con l'inganno aveva sottratto ad Adamo il potere dei regni della terra (vedi Luca 4:6).  
 
DIO è giusto e ha dimostrato il Suo Amore mandando il Proprio Figlio che si è incarnato per pagare come uomo ed è ovvio che solo LUI ha potuto pagare quel prezzo e risuscitare anche.
« Ultima modifica: 20.09.2012 alle ore 17:54:59 by New » Loggato
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Re: Amartiologia: Perchè Cristo è il mediatore?
« Rispondi #3 Data del Post: 20.09.2012 alle ore 19:01:44 »
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Secondo me è necessario considerare molto bene quello detto da New: a livello di giustizia, dato che l'uomo aveva peccato per sua scelta, non si poteva pensare una riconciliazione immediata del tipo: "va beh, ti sei sbagliato, tanto peggio". Evidentemente la soluzione migliore era quella scelta da Dio.
 
Sulla seconda parte, relativa al fatto di perdonare va considerato questo: noi non abbiamo mai il diritto di considerarci "parte lesa" in qualche situazione, checché si possa dire legalmente, perché, in quel momento Dio stesso ti ricorderebbe: "Anche io sono la parte lesa nel caso Dio vs umanità".
Pensando questo chi se la sentirebbe di non perdonare qualcuno o di non agire cercando di ricomporre le divisioni?
 
Giusto per essere sicuro, non sto consigliando a nessuno di non andare dall'avvocato se viene truffato. Occhiolino
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Re: Amartiologia: Perchè Cristo è il mediatore?
« Rispondi #4 Data del Post: 21.09.2012 alle ore 12:05:17 »
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on 20.09.2012 alle ore 17:25:30, New wrote:

Doveva essere uomo perché era stato Adamo uomo ha fare il danno e quindi doveva riparare un uomo.
DIO è Onnipotente, ma è giusto e poiché era stata fatta una trasgressione, la trasgressione andava pagata e pagata con la morte per Genesi 2:17 e 3:3.
 
Prova ad immaginare cosa sarebbe successo se per assurdo la trasgressione fosse stata cancellata senza essere stata pagata. Il primo a protestare sarebbe stato il diavolo che con l'inganno aveva sottratto ad Adamo il potere dei regni della terra (vedi Luca 4:6).  
 
DIO è giusto e ha dimostrato il Suo Amore mandando il Proprio Figlio che si è incarnato per pagare come uomo ed è ovvio che solo LUI ha potuto pagare quel prezzo e risuscitare anche.

Come primo intervento va benissimo.
Nel caratere di Dio vi è la giustizia, la vera giustizia.
La Sua giustizia è uno dei motivi che ci dà la certezza di poterci fidare di Lui. Vi è l'esempio di Abramo che intercede per Lot:
"Farai dunque perire il giusto insieme con l'empio?" - Genesi 18:23
 
Abramo confidava nella giustizia di Dio:
 
"Non sia mai che tu faccia una cosa simile! Far morire il giusto con l'empio, in modo che il giusto sia trattato come l'empio! Non sia mai! Il giudice di tutta la terra non farà forse giustizia?»" - Genesi 18:25
 
Ogni uomo è responsabile delle proprie azioni nei confronti di Dio:
"La persona che pecca è quella che morirà, il figlio non pagherà per l'iniquità del padre, e il padre non pagherà per l'iniquità del figlio; la giustizia del giusto sarà sul giusto, l'empietà dell'empio sarà sull'empio" - Ezechiele 18:20
 
Quando la colpa dell'uomo viene portata alla presenza del Signore, Egli si allontana da lui. Ne vediamo un esempio qui:
"Perciò il SIGNORE si adirò fortemente contro Israele, e lo allontanò dalla sua presenza; non rimase altro che la sola tribù di Giuda." - 2 Re 17:18
 
"Questo avvenne solo per ordine del SIGNORE, il quale voleva allontanare Giuda dalla sua presenza, a causa di tutti i peccati che Manasse aveva commessi," - 2 Re 24:3
 
Al popolo di Dio il Signore aveva insegnato chiaramente, che il giusto, chi fa il giusto, agli occhi del Signore, vive. Chi invece fa il male agli occhi del Signore, viene punito dall'ira di Dio, Egli si allontana inizialmente... ma se il peccato è perseguito... Dio punisce.
 
L'allontanamento da Dio è causato dai peccati, è la diretta conseguenza. Si tratta di un allontanamento spirituale, ma che si manifesta "paradossalmente" anche fisicamente:
 
"Caino si allontanò dalla presenza del SIGNORE e si stabilì nel paese di Nod, a oriente di Eden." -  Genesi 4:16
 
Questo passo ad esempio spiegava chiaramente al popolo di Dio che Dio odia il peccato, ma se qualcuno ODIA DIO senza alcuna remissione ... Subisce l'ira di Dio:
 
"Infatti tu sei un popolo consacrato al SIGNORE tuo Dio. Il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra. Il SIGNORE si è affezionato a voi e vi ha scelti, non perché foste più numerosi di tutti gli altri popoli, anzi siete meno numerosi di ogni altro popolo,  ma perché il SIGNORE vi ama: il SIGNORE vi ha fatti uscire con mano potente e vi ha liberati dalla casa di schiavitù, dalla mano del faraone, re d'Egitto, perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri.  Riconosci dunque che il SIGNORE, il tuo Dio, è Dio: il Dio fedele, che mantiene il suo patto e la sua bontà fino alla millesima generazione verso quelli che lo amano e osservano i suoi comandamenti, ma a quelli che lo odiano rende immediatamente ciò che si meritano, e li distrugge; non rinvia, ma rende immediatamente a chi lo odia ciò che si merita. Osserva dunque i comandamenti, le leggi e le prescrizioni che oggi ti do, mettendoli in pratica. - Deuteronomio 7:6-11
 
E se si studia la storia del popolo di Dio, questa situazione, questa realtà succedeva LETTERALMENTE:
 
"Quando l'arca partiva, Mosè diceva: «Sorgi, o SIGNORE, e siano dispersi i tuoi nemici, e fuggano davanti alla tua presenza quelli che ti odiano!»" - Numeri 10:35
 
"Un fuoco uscì dalla presenza del SIGNORE e divorò i duecentocinquanta uomini che offrivano l'incenso." - Numeri 16:35
 
Questo odio verso Dio, è una situazione che solo Dio può conoscere quando diviene irrecuperabile.. non sta a noi giudicare. Però esiste. Esistono però situazioni un cui il peccare contro Dio diventa un disinteressarsi di Dio, un odio nei suoi confronti. Credo sia quello che provi il maligno... e coloro che lo seguono. Gesù confermò questa realtà:
 
"Perché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano scoperte;" - Giovanni 3:20
 
"Il mondo non può odiare voi; ma odia me, perché io testimonio di lui che le sue opere sono malvagie." - Giovanni 7:7
 
"Chi odia me, odia anche il Padre mio." - Giovanni 15:23
 
Comunque la presenza di Dio, è qualcosa di "radioso" e potente per la Sua Giustizia... non può tollerare il male:
 
"Quelli di Bet-Semes dissero: «Chi può resistere in presenza del SIGNORE, di questo Dio santo? E dove andrà l'arca, partendo da noi?»" - 1 Samuele 6:20
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Re: Amartiologia: Perchè Cristo è il mediatore?
« Rispondi #5 Data del Post: 26.09.2012 alle ore 10:50:25 »
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Il male ha avuto come origine il cielo, è in quella dimensione che è nata la ribellione e si è estesa fino a coinvolgere la terra. L'originale serpente sappiamo che è Satana il Diavolo, ed è per la sua opera che in Eden è stata persa la fiducia in Dio.
 
Ora, ovviamente, chi si allinea allo stile di vita di Satana ed ai suoi insegnameti, ne condividerà anche le sorti, finendo nel fuoco eterno preparato per il diavolo ed i suoi angeli (Mt 25:41). Non era previsto in origine che in tale luogo finissero anche gli umani.
 
L'opera salvifica di Cristo è tesa a liberare, in primo luogo il cielo, e poi al ristabilimento della terra. Ma la vittoria sulla croce riguarda primariamente il cielo, come afferma anche Paolo:  
 
Colossesi 2:15
ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce.
 
In questo modo la vittoria di Gesù è qualcosa che non riusciamo a spiegarci appieno; le scritture ci presentano molti aspetti del modo in cui Cristo con la sua morte ci ha liberati, ma non sono completamente esaustivi perché c'è molto di più, e lo sapremo perfettamente solo al momento giusto.
 
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Re: Amartiologia: Perchè Cristo è il mediatore?
« Rispondi #6 Data del Post: 26.09.2012 alle ore 11:07:15 »
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Un altro motivo del perchè Dio mandò Suo figlio, "Sorridenteio tra noi" ma anche uomo dimostra una cosa molto importante... e cioè che era possibile osservare TUTTA la legge... infatti Gesù non peccò mai... pur essendo uomo come ognuno di noi, era fatto di carne... ha superato le tentazioni e le concupiscenze che noi tutti passiamo.
 
Quindi la legge di Dio non era impossibile da seguire... quindi non potremo mai dire che Dio avesse dato all'uomo una legge troppo dura... impossibile da osservare... perchè Gesù ci riuscì!
 
Inoltre, con la Sua morte come sacrificio perfetto... il prezzo del peccato, di tutto il peccato di tutti... è definitivamente pagato sulla croce... e la legge non ha più effetto, perchè la grazia è più forte della legge... ed pare le porte grazie alla giustificazione per fede... gesù attesta che siamo a posto... non perchè non abbiamo peccato... ma perchè Lui ha pagato per i nostri errori.
 
Inoltre, Gesù venne sulla terra, non per portare una religione... ma per istanziare il regno di Dio... infatti molti suoi insegnamenti iniziano non a caso con "Il regno dei cieli è simile a..." - "il regno dei cieli è vicino", ecc... e non si tratta del paradiso, ma del governo di Dio sulla terra, oggi affidato alla chiesa...
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Re: Amartiologia: Perchè Cristo è il mediatore?
« Rispondi #7 Data del Post: 28.09.2012 alle ore 10:01:41 »
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Re: Amartiologia: Perchè Cristo è il mediatore?
« Rispondi #8 Data del Post: 29.09.2012 alle ore 14:15:06 »
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Domanda indubbiamente interessante, che richiede risposte sicuramente non facili.
 
Secondo me, però, prima di chiedersi il perché della morte in croce e il perché della tortura, bisognerebbe chiedersi che cosa significa per Dio la morte di Gesù, per un Dio che Egli chiamava: «Padre mio».
 
Nel 1972 (12-14 ottobre), si tenne un Convegno, a Grafrath, tenuto dagli editori dell’ Evangelische Theologie, dedicato al tema della «teologia della croce».
 
Dopo prolisse digressioni nel campo sconfinato delle problematiche sociali, politiche e rivoluzionarie, in questi ultimi tempi l’attività teologica si è sempre più concentrata sul tema proprio ed originario, del discorso su Dio alla luce della passione e morte di Gesù Cristo.  
Per inserire fin dall’inizio il dialogo in un’atmosfera ecumenica, furono invitati 2 rappresentanti della teologia cattolica, Walter Kasper e Johann Baptist Metz.
 
La discussione, nella relazione introduttiva di Jurgen Moltmann, ebbe per oggetto soprattutto il primo aspetto: il rapporto tra il Padre e il Figlio nell’avvenimento della croce e le conseguenze che ne derivano per una concezione di Dio staurocentrica, veramente cristiana.
I partecipanti furono concordi nel riconoscere la necessità di una interpretazione cristologica del concetto tradizionale di Dio.  
 
La morte di Cristo fu percepita e interpretata nella tradizione, fin nel Nuovo Testamento, completamente nel contesto della soteriologia. Anche  i migliori studi che si sono fatti nella chiesa evangelica dell’Unione cercano il significato della morte in croce di Gesù ponendosi il problema del «fondamento della salvezza».
 
E. Jungel affermava: «sulla croce Dio si definisce o si costituisce?».
 
I teologi che seguono l'impostazione barthiana mirano a salvaguardare la libertà di Dio, antecedente e in se stessa sussistente.
 
Altri come Moltmann, partono dalla relazione concreta che si stabilisce fra il Padre e il Figlio nell'avvenimento della croce  e da qui comincia a riflettere in modo trinitario.
 
Il compito che si pone ad una teologia (o qui ad una discussione) della croce, e che attende ancora di essere assolto, sta quindi nel mediare tra le due categorie: quella dell'essere con quelle dell'accadere, in riferimento all'essere di Dio nel suo rapporto con il Crocifisso.
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Re: Amartiologia: Perchè Cristo è il mediatore?
« Rispondi #9 Data del Post: 29.09.2012 alle ore 14:40:45 »
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Mi sembra che la teologia, come del resto la filosofia, tendano a diventare sempre più fini a sé stesse.
 
Se non è lo S. S. a rivelare ben poco contano gli studi di questo o di quello, il risultato resterà sempre qualcosa di umano, quindi opinabile.
 
Quando, invece, lo Spirito rivela, lo fa in un modo molto semplice ed efficace, e non c'è bisogno di tornarci sopra.
 
Ovviamente è un mio pensiero. Sorridente
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Re: Amartiologia: Perchè Cristo è il mediatore?
« Rispondi #10 Data del Post: 29.09.2012 alle ore 15:26:44 »
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on 28.09.2012 alle ore 10:01:41, Stefanotus wrote:
Perchè Gesù è stato torturato?
Perchè è stato ucciso sulla croce?

 
Spero che nessuno mi consideri blasfemo, la prima è una casualità (lo strumento oggettivo della sua esecuzione), l'altro è un danno collaterale, ha subito quello che avveniva per i condannati a morte. La grandezza sta nell'averlo fatto volontariamente, pur essendo innocente, in quanto consapevole che questo sarebbe stato motivo di vita per tutti coloro che avrebbero creduto in Lui, e secondo aspetto per noi meno scrutabile Lui era Dio, Lui era la parte lesa (Filppesi 2)
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Re: Amartiologia: Perchè Cristo è il mediatore?
« Rispondi #11 Data del Post: 29.09.2012 alle ore 15:41:26 »
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Kosher, io credo per un "studioso cristiano" un dovere riuscire sempre  a mantenere il corretto equilibrio, tra "avvenimento" e "lettura", il rischio è sempre il prevalere della seconda, con la conseguenza di fare un torto a chi è stato fautore della prima. Non mi riferisco a quanto hai scritto ovviamente, ma ho la sensazione spesso che la teologia si dimentichi gli eventi da cui essa scaturisce, ed è possibile parlare di soteriologia, anche in maniera dotta, senza poi avere alcuna considerazione dell'avvenimento che ne è alla base. Magari è un processo da cui è impossibile fuggire, sia Paolo che Giovanni nei loro scritti argomentano di verità teologiche, ma il secondo da testimone oculare che fu dei fatti oggettivi, legati alla persona di Gesù, mi sembra che, al contrario di Paolo, non perda mai questa prospettiva "personalistica", fondata non solo sugli eventi, ma sulla persona di Cristo.
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Re: Amartiologia: Perchè Cristo è il mediatore?
« Rispondi #12 Data del Post: 29.09.2012 alle ore 15:47:33 »
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on 29.09.2012 alle ore 15:26:44, ilcuorebatte wrote:
la prima è una casualità (lo strumento oggettivo della sua esecuzione), l'altro è un danno collaterale, ha subito quello che avveniva per i condannati a morte.

Caro Ilcuorebatte,
però la croce, cioè la TAU è un finale segno di giudizio (è l'ultima lettera dell'alfabeto ebraico) che indica la maledizione e il SIGNORE Gesù si è fatto maledizione per la nostra salvezza (Galati 3:13).
E le sue sofferenze erano necessarie perché è attraverso le sue lividure che siamo stati guariti (1Pietro 2:24 Isaia 53:4-5).
« Ultima modifica: 29.09.2012 alle ore 16:03:40 by New » Loggato
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Re: Amartiologia: Perchè Cristo è il mediatore?
« Rispondi #13 Data del Post: 29.09.2012 alle ore 16:06:43 »
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on 29.09.2012 alle ore 15:41:26, ilcuorebatte wrote:
Kosher, io credo per un "studioso cristiano" un dovere riuscire sempre  a mantenere il corretto equilibrio, tra "avvenimento" e "lettura", il rischio è sempre il prevalere della seconda, con la conseguenza di fare un torto a chi è stato fautore della prima. Non mi riferisco a quanto hai scritto ovviamente, ma ho la sensazione spesso che la teologia si dimentichi gli eventi da cui essa scaturisce, ed è possibile parlare di soteriologia, anche in maniera dotta, senza poi avere alcuna considerazione dell'avvenimento che ne è alla base. Magari è un processo da cui è impossibile fuggire, sia Paolo che Giovanni nei loro scritti argomentano di verità teologiche, ma il secondo da testimone oculare che fu dei fatti oggettivi, legati alla persona di Gesù, mi sembra che, al contrario di Paolo, non perda mai questa prospettiva "personalistica", fondata non solo sugli eventi, ma sulla persona di Cristo.            

 
Non sono intervenuto nel tuo trhead su formazione teologica e ministero perchè non avevo nulla da aggiungere a qciò che tu hai esposto.
 
L'intervento di Marmar, prima, e gli ultimi 2 tuoi, sono quasi disarmanti Sorriso.
 
Per me di teologia devono e possono parlare tutti, non solo gli accademici, però mi sento in dovere di dare rispetto e gratitudine ad alcuni grandi "pensatori" cristiani del passato e del presente, che hanno influito e influiscono su di me.
 
Anche in questo forum, tanto per fare un esempio, quando parla Asaf, per me parla uno che di formazione accademica ne ha da vendere (poi posso essere più o meno d'accordo), così come Andrea per il greco.
 
La fede prima della teologia, ma merito a chi ha aperto certi "orizzonti"
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Re: Amartiologia: Perchè Cristo è il mediatore?
« Rispondi #14 Data del Post: 29.09.2012 alle ore 16:43:30 »
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Quote:
La fede prima della teologia, ma merito a chi ha aperto certi "orizzonti"

 
Questo non si discute, ma vi sono modi più o meno accessibili, e quando lo sono è anche quello un segno dell'intervento divino.
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