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Giacomo 4:17 (letto 1033 volte) |
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Virus
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He died for me... and now I live for Him!
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Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato Un passo che spesso mi mette in crisi... ma soprattutto mi spinge a fare il bene senza pensarci sù più di tanto? Quali le vostre riflessioni a riguardo?
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Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano ( Efesini 4:29 )
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Stefanotus
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Passi come questi sono sconvolgenti. Sembra una classica frase di impatto. Un gioco di parole che incastra una realtà a cui è difficile sottrarsi, estranearsi. Questo passo porta un credente sincero ad una sana introspezione, ad una maggiore valutazione del proprio operato. Se da una parte spinge a fare sempre il bene, dall'altra spinge a non rimanere "inoperanti". Bisogna quindi FARE il bene, non solo "predicarlo". D'altra parte mi è capitato anche di sentire cristiani che citando questo verso, giustificavano la loro insistenza nel voler imporre la propria volontà ad altri. "Se non faccio del bene pecco, quindi devo dire a quel fratello che se continua così finirà male! Devo dire a quella sorella che deve fare così e non cosà!". Riflettendo quindi, deduco che come ogni verso della Parola di Dio, questo verso vada preso nella giusta dimensione. Debba dire ciò che Dio voleva dire, nel modo più semplice ed immediato. Vada quindi digerito da ogni credente, fatto proprio e messo in atto. Sempre sotto la diligente sottomissione allo Spirito Santo.
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Virus
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He died for me... and now I live for Him!
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on 07.08.2012 alle ore 15:55:52, Stefanotus wrote:"Se non faccio del bene pecco, quindi devo dire a quel fratello che se continua così finirà male! Devo dire a quella sorella che deve fare così e non cosà!". |
| Siamo invitati dalla Bibbia ad avere questo comportamento solo quando la cosa sbagliata lede direttamente la nostra persona (Matteo 18:15)... non in generale... fare il bene negli altri casi è pregare per il fratello o la sorella... non andare lì col dito puntato... chi ci dice che il fratello o sorella ci ascolterà? Anzi siamo invitati a guardare prima la trave che è nel nostro occhio e dopo la pagliuzza che è nell'occhio del fratello. Penso che l'esempio che hai riportato sia senza dubbio una cattiva interpretazione del passo in questione, cosa ne pensi?
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« Ultima modifica: 08.08.2012 alle ore 10:30:07 by Virus » |
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Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano ( Efesini 4:29 )
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alessandro.contari
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on 07.08.2012 alle ore 17:00:45, Virus wrote: Siamo invitati dalla Bibbia ad avere questo comportamento solo quando la cosa sbagliata lede direttamente la nostra persona (Matteo 18:15)... non in generale... fare il bene negli altri casi è pregare per il fratello o la sorella... non andare lì col dito puntato... chi ci dice che il fratello o sorella ci ascolterà? Anzi siamo invitati a guaradre prima la trave che è nel nostro occhio e dopo la pagliuzza che è nell'occhio del fratello. Penso che l'esempio che hai riportato sia senza dubbio una cattiva interpretazione del passo in questione, cosa ne pensi? |
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alessandro.contari
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a proposito di giacomo il cap4:17 e facile da commentare cosa ne direste di commentare: giacomo 2:14 A che serve, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? 2:17 Così è della fede; se non ha opere, è per se stessa morta. 2:20 Insensato! Vuoi renderti conto che la fede senza le opere non ha valore?. (devo iniziare un altro topic o vabbene qua?)
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ZioFrank
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Gesù è il Signore!
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La fede deve sempre confrontarsi con la realtà: essa trova la sua più autentica verifica nelle opere e negli atteggiamenti spirituali capaci di... trasformare anche le situazioni esteriori. Gesù che muore, sfidando il potere religioso e politico del Suo tempo, le tradizioni e le credenze del Suo ambiente, proprio per essere "fedele" a Dio, capovolge radicalmente il mondo ed introduce nella storia un elemento di "sovversione" e di rinnovamento spirituale. Anche il cristiano, che è veramente "fedele" al Vangelo, deve trasformare le situazioni esterne di ingiustizia, di disparità sociale, di effettivo bisogno di fraternità tra gli uomini. Perciò non può bastargli di dire soltanto delle buone parole, ma deve compiere le "opere" della fede. La fede non è un paravento per il proprio egoismo, ma è la molla per sovvertire il mondo, allontanandone ogni perversità ed ogni ingiustizia. Le opere... ecco: è indispensabile rendere operante la fede nelle situazioni "scomode" della vita. Fino a che non avremo scoperto che la fede ha il suo luogo di verifica sulla "croce", non ci gioverà a nulla proclamare che Gesù è il "Cristo", come fece Pietro a Cesarea di Filippo, oppure dire parole di "consolazione" ai fratelli che sono in stato di bisogno: le sofferenze degli altri bisogna non consolarle, ma portarle, talvolta anche fisicamente, nella nostra vita. Un santo abbraccio.
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alessandro.contari
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on 12.08.2012 alle ore 23:14:35, ZioFrank wrote: La fede deve sempre confrontarsi con la realtà: essa trova la sua più autentica verifica nelle opere e negli atteggiamenti spirituali capaci di... trasformare anche le situazioni esteriori. Gesù che muore, sfidando il potere religioso e politico del Suo tempo, le tradizioni e le credenze del Suo ambiente, proprio per essere "fedele" a Dio, capovolge radicalmente il mondo ed introduce nella storia un elemento di "sovversione" e di rinnovamento spirituale. Anche il cristiano, che è veramente "fedele" al Vangelo, deve trasformare le situazioni esterne di ingiustizia, di disparità sociale, di effettivo bisogno di fraternità tra gli uomini. Perciò non può bastargli di dire soltanto delle buone parole, ma deve compiere le "opere" della fede. La fede non è un paravento per il proprio egoismo, ma è la molla per sovvertire il mondo, allontanandone ogni perversità ed ogni ingiustizia. Le opere... ecco: è indispensabile rendere operante la fede nelle situazioni "scomode" della vita. Fino a che non avremo scoperto che la fede ha il suo luogo di verifica sulla "croce", non ci gioverà a nulla proclamare che Gesù è il "Cristo", come fece Pietro a Cesarea di Filippo, oppure dire parole di "consolazione" ai fratelli che sono in stato di bisogno: le sofferenze degli altri bisogna non consolarle, ma portarle, talvolta anche fisicamente, nella nostra vita. Un santo abbraccio. |
| hai preso pienamente e bello poter parlare con fratelli maturi e capaci. spero un giorno possa anche io saper rispondere cosi
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ZioFrank
Membro familiare
Gesù è il Signore!
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on 13.08.2012 alle ore 12:14:52, alessandro.contari wrote: hai preso pienamente e bello poter parlare con fratelli maturi e capaci. spero un giorno possa anche io saper rispondere cosi |
| Senz'altro sarà così. Continuiamo a "nutrirci" della Parola di Dio, linfa vitale, e... potremo ogni cosa in Colui che ci dà forza. Un fraterno abbraccio.
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Virus
Membro supporter
He died for me... and now I live for Him!
Posts: 5843
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Ritornando al passo del topic... vediamo cosa significa "peccato". Peccato significa: "mancare il bersaglio", "non arrivare all'obiettivo", "perdere il proposito", ok? "Saper fare il bene" potrebbe essere la capacità, l'avere i mezzi, il tempo e la possibilità di essere di aiuto a qualcuno che ne ha bisogno. Ciò vuol dire amare... ad esempio sappiamo che non c'è amore più grande che dare la propria vita per gli amici. Quindi... il versetto si riferisce all'amore per le persone... che di conseguenza diviene amore per Dio... perchè non possiamo affermare di amare Dio (che non abbiamo mai visto), se non amiamo il nostro prossimo che vediamo. Non fare il bene... è non amare... e se non amiamo... manchiamo il bersaglio del "amatevi gli uni gli altri... come anche io ho amato voi"! Torna secondo voi?
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Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano ( Efesini 4:29 )
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cardif
Osservatore
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Concordo pienamente con quanto postato da Virus... solo che... il massimo esempio di amore cristiano è dare la vita non per gli amici, bensì per chi ci perseguita, Cristo ne è l'esempio per tutti.
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