Progetto Archippo - Seminari a domicilio
Benvenuto Visitatore. Fai Login o Registrati.   Regolamento Leggi il regolamento completo

Indice Indice   Help Help   Cerca Cerca   Utenti Utenti   Calendario Calendario   Login Login   Registrati Registrati

 
   I Forum di Evangelici.net
   Dottrina, storia ed esegesi biblica (partecipazione riservata a chi si identifica con i punti di fede di evangelici.net)
   Dottrina e riflessioni bibliche
(Moderatori: andreiu, ilcuorebatte, Asaf)
   L'anima è consciente o incosciente dopo la morte?
« Topic Precedente | Prossimo Topic »
Pagine: 1 2 3 4 5  ...  8 · vai in fondo · Rispondi Rispondi   Abilita notifica Abilita notifica    Invia il Topic Invia il Topic    Stampa Stampa
   Autore  Topic: L'anima è consciente o incosciente dopo la morte?  (letto 11661 volte)
Domenico
Membro familiare
****




Certo, beni e bontà m'accompagneran no (Sal. 23:6)

   
WWW    E-Mail

Posts: 857
Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #30 Data del Post: 28.05.2010 alle ore 18:12:18 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica

Dalla discussione fatta fino ad ora, emerge chiaramente che non tutti abbiamo la medesima convinzione dell’argomento che stiamo trattando. Pur avendo tutti gli stessi Scritti Sacri, cioè la Bibbia, non tutti però li comprendiamo nello stesso modo. Eppure si toccano punti di alta teologia che la maggioranza della cristianità accetta e crede. Parlare dell’esistenza dell’anima sia con il corpo che fuori di esso, non tocca solamente il campo filosofico, investisse in pieno la teologia dell’uomo nella sua complessità di corpo, anima e spirito, visto che l’essere umano è composto di questi tre elementi. Quindi, l’argomento non tocca solamente la sfera terrena, cioè il tempo che si vive sulla terra, investe anche la sfera dell’oltre tomba, e, di conseguenza si cerca di sapere se l’anima con la morte fisica del corpo, cessa la sua esistenza o se continua e in quale condizione. Intavolando il discorso in questo modo, va da se che sì tocca l’immortalità, argomento che ha impegnato, attraverso i secoli, i grandi cervelli, sia in campo filosofico che in quello teologico. Infine, per avere maggiori elementi su cui riflettere e meditare, dovremmo affrontare in maniera specifica, la domanda: che cos’è l’anima e quali sono le sue funzioni che svolge nel corpo, sulla base di quello che riferisce la Bibbia?
Loggato
osanna
Visitatore

E-Mail

Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #31 Data del Post: 28.05.2010 alle ore 22:10:53 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica    Rimuovi messaggio Rimuovi messaggio

Solo una scrittura dove dice che l 'uomo abbia qualcosa di immortale.
“Poiché la sorte de' figliuoli degli uomini è la sorte delle bestie; agli uni e alle altre tocca la stessa sorte; come muore l'uno, così muore l'altra; hanno tutti un medesimo soffio, e l'uomo non ha superiorità di sorta sulla bestia; poiché tutto è vanità … “Tutti vanno in un medesimo luogo; tutti vengono dalla polvere, e tutti ritornano alla polvere”.
 
“Se aspetto come casa mia il soggiorno dei morti, se già mi sono fatto il letto nelle tenebre, se ormai dico al sepolcro 'tu sei mio padre e ai vermi: siete mia madre e mia sorella, dov'è dunque la mia speranza? Questa speranza mia chi la può scorgere? Essa scenderà alle porte del soggiorno dei morti, quando nella polvere troveremo riposo assieme”.
 
Isaia 38:19 Il vivente, il vivente è quel che ti loda
 
Salmi 6:5 Poiché nella morte non c'è memoria di te;
chi ti celebrerà nel soggiorno de' morti?
 
« Ultima modifica: 28.05.2010 alle ore 22:20:08 by osanna » Loggato
Marmar
Admin
*****



Dio è buono

   
WWW    E-Mail

Posts: 7950
Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #32 Data del Post: 28.05.2010 alle ore 23:12:25 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica

Siamo d'accordo che si muore, siamo d'accordo anche che esiste una resurrezione. E anche che Dio è onnipotente e può tutto.
 
Dio può anche resuscitare uno come me che è morto e di cui non è restato nulla. Perché allora chiamarla resurrezione se è far tornare qualcosa dal nulla sarebbe più adatto chiamarla ri-creazione.
 
Se di me non resta nulla quello che "risorge" e che può essere anche uguale a me, perché Dio può ri-farlo, (potrebbe rifarne anche altri cento), non sarei io se di me non è restato nulla. E sai quanto me ne importrebbe di quello che mi somiglia e che vivrà al posto mio? Nulla!
 
Ma Dio ci ha fatto la promessa che torneremo, e saremo proprio noi.
Loggato

Aiutiamoci gli uni gli altri a liberarsi da quello che ritarda il nostro cammino.
eliseob.
Visitatore

E-Mail

Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #33 Data del Post: 28.05.2010 alle ore 23:20:04 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica    Rimuovi messaggio Rimuovi messaggio

[quote authorArrabbiatosanna link=board=Dottrina;num=1274797325;start=30#31 date=05/28/10 alle ore 22:10:53]Solo una scrittura dove dice che l 'uomo abbia qualcosa di immortale.
“Poiché la sorte de' figliuoli degli uomini è la sorte delle bestie; agli uni e alle altre tocca la stessa sorte; come muore l'uno, così muore l'altra; hanno tutti un medesimo soffio, e l'uomo non ha superiorità di sorta sulla bestia; poiché tutto è vanità … “Tutti vanno in un medesimo luogo; tutti vengono dalla polvere, e tutti ritornano alla polvere”.
 
“Se aspetto come casa mia il soggiorno dei morti, se già mi sono fatto il letto nelle tenebre, se ormai dico al sepolcro 'tu sei mio padre e ai vermi: siete mia madre e mia sorella, dov'è dunque la mia speranza? Questa speranza mia chi la può scorgere? Essa scenderà alle porte del soggiorno dei morti, quando nella polvere troveremo riposo assieme”.
 
Isaia 38:19 Il vivente, il vivente è quel che ti loda
 
Salmi 6:5 Poiché nella morte non c'è memoria di te;
chi ti celebrerà nel soggiorno de' morti?
 
[/quote]
 Perplesso
 
Va bene che sono "indeciso", ma non vedo proprio che c'entra tutto questo.  

Quote:
Quindi, l’argomento non tocca solamente la sfera terrena, cioè il tempo che si vive sulla terra, investe anche la sfera dell’oltre tomba, e, di conseguenza si cerca di sapere se l’anima con la morte fisica del corpo, cessa la sua esistenza o se continua e in quale condizione.

Caro Domenico, ma io non credo che qui ci sia qualcuno che pensi che con la morte fisica del corpo l'anima cessa di esistere. (a parte Osanna, forse  Sorridente  Occhiolino
Il punto non era certo quello, che l'anima non muore è più che chiaro e accettato, il "problema" è semmai cercare di capire come continua ad esistere, in quale "stato" si trova, coscienza, semi-coscienza, "vive"/continua la sua vita "normalmente" (cos'è "normalmente" nell'aldilà?  Confuso ), etc...
 
Tutte domande a mio avviso, alle quali mai potremo dare una risposta certa, nè in una "misura" corretta.
 
Quello che mi chiedo maggiormente però, è l'utilità che ci potremmo ricavare arrivando ad ottenere questa "conoscenza", e cioè che fa esattamente l'anima dopo la morte.
Sappiamo che aspetta (in un modo o nell'altro), che utile ci porta sapere esattamente come? (anche se avessimo tutti i dati sufficienti per poterlo stabilire con esattezza)
 
Pace.
« Ultima modifica: 28.05.2010 alle ore 23:22:47 by eliseob. » Loggato
Domenico
Membro familiare
****




Certo, beni e bontà m'accompagneran no (Sal. 23:6)

   
WWW    E-Mail

Posts: 857
Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #34 Data del Post: 29.05.2010 alle ore 00:07:56 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica


Quote:
 
Se di me non resta nulla quello che "risorge" e che può essere anche uguale a me, perché Dio può ri-farlo, (potrebbe rifarne anche altri cento), non sarei io se di me non è restato nulla. E sai quanto me ne importrebbe di quello che mi somiglia e che vivrà al posto mio? Nulla!
 
Ma Dio ci ha fatto la promessa che torneremo, e saremo proprio noi.
 

Magnifico, Marmar!
Loggato
Rabbi_Kesef
Membro
***



W questo FORUM!!!

   
WWW    E-Mail

Posts: 96
Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #35 Data del Post: 29.05.2010 alle ore 17:19:09 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica

Il “sonno dell’anima” è una dottrina che suppone, abbastanza semplicemente, che tra il tempo della morte ed il tempo della risurrezione, l’uomo è in uno stato “inconsapevole”. Essa è creduta in vari gruppi cristiani evangelici e non solo dagli Avventisti.  
 
Per affrontare questo argomento bisogna partire da un altro: la natura del rapporto tra ciò che è chiamato corpo, anima e spirito. I fautori del sonno dell’anima guardano a queste “componenti” come ad un insieme inseparabile.
È vero che la Bibbia, specialmente nel Vecchio Testamento, presenta l’uomo come un'unità. Ma questo non significa necessariamente che i suoi elementi costituenti siano inseparabili; significa semplicemente che ciò che rende uomo un uomo, sono gli elementi assemblati insieme. La domanda che rimane è se gli elementi possono esistere separatamente dopo la morte del corpo.
 
In uno studio che feci tempo fa su questo argomento, notai qualche confusione di termini. Uno studioso avventista, in un saggio dal titolo “The Human Soul” (l’anima umana), dapprima dice, "Quelli che generalmente credono che la loro natura sia formata da un tutto indivisibile dove corpo, anima e spirito sono le caratterizzazioni della stessa persona, immaginano un destino dove la loro persona morta sarà un giorno risuscitata, ma nel frattempo è completamente inconsapevole”. Ma nel paragrafo successivo egli dice:
“D'altra parte, quelli che credono che la loro natura sia dualistica, che cioè, è formato da un corpo materiale e mortale e da un'anima spirituale e immortale, immaginano  un destino dove le loro anime immortali sopravviveranno alla morte del loro corpo”.
Che cosa è accaduto qui? Egli ha trasformato i tre (spirito, anima, corpo) in due (corpo, anima) e ha lasciato lo spirito nella polvere (nel primo caso). Poi sembra che egli consideri l'"anima" e lo "spirito" come sinonimi. Nel primo caso poi, il corpo e l'anima, la carne e lo spirito, sono caratterizzazioni della stessa persona e componenti non scindibili soggetti alla morte. È vero che l'"anima" e lo "spirito" vengono a volte usati in maniera intercambiabile, ma questo non è sempre il caso, poiché le parole ebraiche sono molto diverse:
 
SPIRITO:  ruach; vento; respiro, soffio.
ANIMA: nefesh; essere vivente, vita.
 
«l’Eterno Iddio formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito di vita, e l’uomo divenne un essere vivente» (Gen.2:7). Cosicché il corpo staccato dallo spirito non può essere l’uomo; e lo spirito staccato dal corpo non è l’uomo; ma è l’unione dei due che fa “un essere vivente”. E questo vale anche per gli animali poiché nefesh chayyah si riferisce anche a loro (Gen.1:20,21,24,30, ecc. ecc.).  Se il corpo e lo spirito, uniti insieme formano l’anima vivente, è sensato dire che la nepesh muore quando il corpo muore.
 
La domanda che ora mi pongo, quindi, non è se secondo la Bibbia “l’anima sopravvive (nel senso di essere cosciente) dopo la morte”, ma, “lo spirito sopravvive (è cosciente) dopo la morte”? Non solo il Vecchio, ma anche il NT distingue tra l’anima e lo spirito (1Tess.5:23; Ebr.4:12) e lo fa in maniera tale che le due parole non possono essere considerate dei sinonimi. Ma che cos’è lo spirito dell’uomo, e cosa gli accade dopo la morte? La parola è spesso utilizzata figurativamente (cioè, “spirito di servitù”, “spirito di stordimento”, “spirito fervente”, “spirito di mansuetudine”, ecc), ma è utilizzata chiaramente anche in riferimento ad entità senzienti (sia buone che cattive) e – come si deduce da Giac.2:26 (come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta) è un’entità separabile dal corpo umano anche se identificabile all’interno dell’uomo, qualunque sia la sua condizione alla morte del corpo. In 2Cor.5, l’excursus di Paolo sulla risurrezione del corpo, paragona quello vecchio ad una tenda, il che suggerisce, ovviamente, un “abitante”! (Sebbene dove riposa esattamente l'"abitante" ed in quale stato non viene detto). Ebr.4:12 conferma questo, parlando della «divisione dell’anima e dello spirito» paragonabile a quella «delle giunture e delle midolla» - le ultime essendo un componente primario.
Loggato
Domenico
Membro familiare
****




Certo, beni e bontà m'accompagneran no (Sal. 23:6)

   
WWW    E-Mail

Posts: 857
Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #36 Data del Post: 29.05.2010 alle ore 18:19:46 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica

Sei io ho proposto di trattare specificatamente l'argomento dell'anima, non è solamente per parlare di essa, ma per trattare le tre componenti dell'uomo: corpo anima e spirito. In una simile trattazione si potrà vedere la differenza che c'è tra di loro e comprendere meglio l'argomento nel suo insieme.
Loggato
osanna
Visitatore

E-Mail

Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #37 Data del Post: 29.05.2010 alle ore 21:50:34 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica    Rimuovi messaggio Rimuovi messaggio


on 28.05.2010 alle ore 23:20:04, eliseob. wrote:

 Perplesso
 
Va bene che sono "indeciso", ma non vedo proprio che c'entra tutto questo.  
Caro Domenico, ma io non credo che qui ci sia qualcuno che pensi che con la morte fisica del corpo l'anima cessa di esistere. (a parte Osanna, forse  Sorridente  )
Il punto non era certo quello, che l'anima non muore è più che chiaro e accettato, il "problema" è semmai cercare di capire come continua ad esistere, in quale "stato" si trova, coscienza, semi-coscienza, "vive"/continua la sua vita "normalmente" (cos'è "normalmente" nell'aldilà?  Confuso ), etc...
 
Tutte domande a mio avviso, alle quali mai potremo dare una risposta certa, nè in una "misura" corretta.
 
Quello che mi chiedo maggiormente però, è l'utilità che ci potremmo ricavare arrivando ad ottenere questa "conoscenza", e cioè che fa esattamente l'anima dopo la morte.
Sappiamo che aspetta (in un modo o nell'altro), che utile ci porta sapere esattamente come? (anche se avessimo tutti i dati sufficienti per poterlo stabilire con esattezza)
 
Pace.

Dove è scritto che l 'anima sia immortale?
Solo Dio è immortale
Loggato
osanna
Visitatore

E-Mail

Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #38 Data del Post: 29.05.2010 alle ore 22:08:03 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica    Rimuovi messaggio Rimuovi messaggio


on 28.05.2010 alle ore 23:12:25, Marmar wrote:
Siamo d'accordo che si muore, siamo d'accordo anche che esiste una resurrezione. E anche che Dio è onnipotente e può tutto.
 
Dio può anche resuscitare uno come me che è morto e di cui non è restato nulla. Perché allora chiamarla resurrezione se è far tornare qualcosa dal nulla sarebbe più adatto chiamarla ri-creazione.
 
Se di me non resta nulla quello che "risorge" e che può essere anche uguale a me, perché Dio può ri-farlo, (potrebbe rifarne anche altri cento), non sarei io se di me non è restato nulla. E sai quanto me ne importrebbe di quello che mi somiglia e che vivrà al posto mio? Nulla!
 
Ma Dio ci ha fatto la promessa che torneremo, e saremo proprio noi.

 
Matteo 10:30 Ma quant'è a voi, perfino i capelli del vostro capo son tutti contati.
 
Atti 2:27 poiché tu non lascerai l'anima mia nell'Ades, e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione.
 
Luca 2:35 (e a te stessa una spada trapasserà l'anima), affinché i pensieri di molti cuori siano rivelati.
 
Luca 2:35 perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima».
1Corinzi 15:45 Così anche sta scritto: Il primo uomo, Adamo, fu fatto anima vivente; l'ultimo Adamo è spirito vivificante.
Atti 17:28 Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo, come anche alcuni vostri poeti hanno detto: "Poiché siamo anche sua discendenza".
 
Loggato
eliseob.
Visitatore

E-Mail

Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #39 Data del Post: 29.05.2010 alle ore 22:35:49 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica    Rimuovi messaggio Rimuovi messaggio

[quote authorArrabbiatosanna link=board=Dottrina;num=1274797325;start=30#37 date=05/29/10 alle ore 21:50:34]
Dove è scritto che l 'anima sia immortale?
Solo Dio è immortale [/quote]
Ecclesiaste 3:11
 
Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo; egli ha perfino messo nei loro cuori il pensiero della eternità, quantunque l'uomo non possa comprendere dal principio alla fine l'opera che Dio ha fatta.
 
Mi chiedo perchè mai Dio abbia messo nel cuore dell'uomo il pensiero dell'eternità, se poi ha da finire nella fossa, con tutto il suo "cuore e i suoi pensieri", e cessare di esistere.
 
A cosa gli servirà mai, questo "pensiero della eternità"?  
 
Salmo 3
2 molti quelli che dicono dell'anima mia:
Non c'è salvezza per lui presso Dio!  
....
8  All'Eterno appartiene la salvezza...
 
Il salmista parla dell'anima sua e della Salvezza che essa ha in Dio.
 
e che...
Salmo 16:10
poiché tu non abbandonerai l'anima mia in poter della morte, né permetterai che il tuo santo vegga la fossa.
 
Per il resto, lascio ad altri il compito ingrato di dirti dov'è scritto che l'anima è immortale.  Sorriso
Loggato
Lucio P.
Membro familiare
****




W questo FORUM!!!

   
WWW    E-Mail

Posts: 680
Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #40 Data del Post: 29.05.2010 alle ore 22:53:38 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica

Penso che l'argomento sull'immortalità dell'anima sia stato ampiamente trattato in questo forum, perchè riprenderlo? Basta fare una ricerca e andarsi a leggere quanto è stato detto e ridetto.
 
Saluti
Loggato

Lucio Peruggini

Ama il tuo prossimo come te stesso
osanna
Visitatore

E-Mail

Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #41 Data del Post: 29.05.2010 alle ore 23:21:59 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica    Rimuovi messaggio Rimuovi messaggio

L'immortalità dell'anima è una dottrina demoniaca.
L'immortalità dell'anima annulla in sacrificio di Cristo.
Cristo si è dovuto Sacrificare per darci Salvezza.
Il salario del peccato è la morte.
Morte vuol dire: cessazione della vita.
In nessuna parte della bibbia c'è scritto che l 'uomo abbia un qualcosa di immortale.
 
Dio ci ha promesso una cosa: l 'immortalità.
Se l 'uomo ha già questa immortalità, a cosa gli serve riceverla?
Non si può annullare la Parola di Dio per stabilire quella degli uomini.
Davide non è salito in cielo, e se Davide non è salito in cielo, come possono essere in cielo quelli che muoino?Genesi 2:15 Dio il SIGNORE prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo lavorasse e lo custodisse.
Genesi 2:16 Dio il SIGNORE ordinò all'uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardino,
Genesi 2:17 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai».
 
Satana disse:  Genesi 3:4 E il serpente disse alla donna: 'No, non morrete affatto;
...............e la storia continua.
 
Loggato
eliseob.
Visitatore

E-Mail

Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #42 Data del Post: 29.05.2010 alle ore 23:33:26 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica    Rimuovi messaggio Rimuovi messaggio

Caro Osanna, ti consiglio di aprire un topic a parte.
 
Morte vuol dire "separazione da Dio". E tutto ciò che è separato da Dio, non può che "spegnersi" fino a morire.
E questa "legge", vale per tutto il Creato, essendo anch'esso stato sottoposto al peccato a causa dell'uomo.
Per questo, ogni essere vivente è sottoposto alla morte fisica, perchè si spegne lentamente. Così come le altre cose, si "consumano".
 
Il Sacrificio di Cristo ci ha "riconciliati" nuovamente a Dio, il che ci fa "rivivere".
 
La morte fisica dunque, è solo la conseguenza naturale del peccato che ha causato quella "separazione", quella "morte prima".
 
Infatti, se l'uomo non accetta il Sacrificio del Cristo, e dunque non viene "riconciliato" al Padre, egli morrà della "morte seconda" (separazione eterna da Dio), oltre che della morte fisica.
 
Coloro invece che "muoiono fisicamente" essendo riconciliati con Dio, in effetti non "muoiono" affatto, ma "trapassano" da uno "stato all'altro", prima era vita in un"corpo naturale", e dopo sarà vita in un "corpo spirituale", prima in un corpo corruttibile, e poi in uno incorrutibile, e così via....
 
Naturalmente, nella resurrezione dei morti. Fino quel giorno, le anime staranno in attesa, chi appunto a resurrezione di vita eterna, e chi a resurrezione di morte eterna.
 
Apri un topic a parte.  
 Ciao
« Ultima modifica: 30.05.2010 alle ore 00:09:37 by eliseob. » Loggato
ilcuorebatte
Admin
*****




"Noi ci battiamo per il nostro tutto" Atanasio

   
WWW    E-Mail

Posts: 2866
Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #43 Data del Post: 30.05.2010 alle ore 10:13:07 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica

[quote authorArrabbiatosanna link=board=Dottrina;num=1274797325;start=30#41 date=05/29/10 alle ore 23:21:59]L'immortalità dell'anima è una dottrina demoniaca.
 
[/quote]
 
Sei invitato caldamente a cancellare questa affermazione, assolutamente fuori luogo, in questo contesto.
 
Sei anche inviatato ad aprire un topic diverso per proseguirlo, se tua intezione e' discuterne, ma con la preghiera di essere disponibile a confrontarti con una tolleranza diversa.
 
Gentilmente
Loggato

"Per coloro che credono nessuna prova è necessaria, per coloro che non credono nessuna prova è sufficiente." Stuart Chase
Domenico
Membro familiare
****




Certo, beni e bontà m'accompagneran no (Sal. 23:6)

   
WWW    E-Mail

Posts: 857
Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #44 Data del Post: 02.06.2010 alle ore 04:46:59 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica

Presenze del termine anima nella Bibbia.
 
L'A.T. usa un sostantivo femminile per indicare l’anima e il termine che adopera è nefeš. Negli scritti dell’A.T. questo termine ricorre 755 volte disseminate quasi in tutti i libri dell’A.T.; le maggiori occorrenze si trovano nel libro dei Salmi. Lasciando da parte il significato iniziale che era “gola”, poi più tardi assume quello di “alito”, “respiro”; la nefeš rende l’uomo un essere che respira, quindi vivente e sta per ciò che è vitale nell’uomo, nel senso più ampio. Il N.T. adopera psychē, che secondo i LXX nella maggioranza dei casi è l’equivalente ebraico nefeš, 103 volte e mantiene lo stesso significato, cioè è insieme forza vitale, vita, è l’uomo stesso, capace di sensazioni e sentimenti.
 
Fornire qualche prova
 
Per valutare correttamente la nefeš dell’A.T., è necessario spendere qualche parola nel primo riferimento, cioè Genesi 2:7, che recita: Dio, il SIGNORE formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l’uomo divenne un essere vivente.
 
L’uomo formato dalla polvere della terra, aveva tutti gli elementi che si trovavano nel corpo umano; nonostante ciò era immobile, cioè non faceva nessun movimento, vale a dire le sue innumerevoli parti che lo componevano non funzionavano; era solamente un mucchio di polvere della terra, sebbene avesse la sagoma della forma di un uomo. Non appena Dio gli alitò nelle narici un alito vitale, l’uomo divenne un essere vivente, vale a dire tutte le sue parti formati dalla polvere della terra, cominciarono a funzionare. Questo significa indiscutibilmente che l’alito vitale, = anima (nefeš), non faceva parte della “polvere della terra”, ma fu qualcosa che Dio inserì di se stesso nell’uomo in seguito, senza doverla prima formare con la materia esistente, come aveva proceduto per la formazione dell’uomo.  
 
Per dare risalto a quest’atto straordinario di Dio e mettere in evidenza la differenza che esiste tra il corpo umano, formato esclusivamente dalla polvere della terra e la nefeš, = anima, vita, proveniente direttamente da Dio, si deve riflettere sulla caduta dell’uomo. Quando Adamo peccò, disubbidendo al comando divino, l’Eterno, proclamando la sentenza, precisò: esso ti produrrà spine e rovi, e tu mangerai l’erba dei campi;
mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai»
Genesi 3:18,19).  
 
Davanti a questa precisazione, che è un’affermazione dogmatica di portata universale, è logico chiedere: quand'è che l’uomo ritorna nella polvere? Senza dubbio: con la morte fisica. Come mai che con la morte fisica non si parla della nefeš, visto che si trova nel corpo umano? La risposta è semplice: poiché, la nefeš, non è parte della polvere della terra, è impensabile che possa ritornare ad essa. Questa semplice constatazione messa in risalto sul primo riferimento dell’anima, che generalmente gli studiosi e i commentatori non fanno il minimo accenno, è molto importante tenerla presente per farci comprendere che, una cosa è parlare del corpo della carne e ben’altro fare riferimento alla nefeš, l’anima, che, alla morte fisica dell’uomo, non segue il percorso del disfacimento del corpo della carne, ma va dietro un’altra direzione per conservare la sua sopravvivenza.
 
Tenuto conto che queste affermazioni, potrebbero sembrare fantasiose, frutto di un errato convincimento teologico, è necessario produrre una dimostrazione con il testo biblico: ecco qualche passo che lo prova.
 
La Genesi ci ha trasmesso la notizia relativa del duro parto che ha avuto Rachele nel dare alla luce Beniamino, con le seguenti parole: mentre l’anima ([i]nefeš), sua se ne andava, perché stava morendo, chiamò il bimbo Ben-Oni; ma il padre lo chiamò Beniamino[/i] (Genesi 35:18). Il passo in questione è chiaro per farci capire con estrema certezza che Rachele, a causa del difficile parto che ebbe, morì. Come mai che si precisò, senza ombra d’incertezza, che l’anima sua se ne è andata, cioè non restò nel suo corpo, per subìre la stessa sorte del corpo fisico, cioè la morte? Se questo non avvenne, secondo una logica stringente, dimostra che l’anima è immortale, cioè non muore con la morte fisica del corpo della carne, ma sopravvive.
 
Un altro esempio si ricava dalla storia del profeta Elia. Questo profeta dell’Eterno, fu un uomo che, durante la sua permanenza sulla terra, Dio si servì di lui, non solo nel proclamare la Sua Parola con coraggio e determinazione, ma anche nel campo dei miracoli. Trovandosi a Sarepta, in casa di una vedova presso la quale albergava e riceveva il suo nutrimento fisico, il figlio della vedova si ammalò e morì. Il testo biblico descrive l’episodio con questi termini.
 
Dopo queste cose, il figlio di quella donna, che era la padrona di casa, si ammalò; e la sua malattia fu così grave, che egli cessò di respirare.
Allora la donna disse ad Elia: «Che ho da fare con te, o uomo di Dio? Sei forse venuto da me per rinnovare il ricordo delle mie iniquità e far morire mio figlio?»
Egli le rispose: «Dammi tuo figlio». Lo prese dalle braccia di lei; lo portò su nella camera di sopra, dove egli alloggiava, e lo coricò sul suo letto.
Poi invocò il SIGNORE, e disse: «SIGNORE mio Dio, colpisci di sventura anche questa vedova, della quale io sono ospite, facendole morire il figlio?»
Si distese quindi tre volte sul bambino e invocò il SIGNORE, e disse: «SIGNORE mio Dio, ti prego, torni la vita di questo bambino in lui!»
Il SIGNORE esaudì la voce d’Elia: la vita del bambino tornò in lui, ed egli visse
(1Re 17:17-22).
 
Cessare di “respirare”, significa che il figlio della vedova morì. Il profeta chiese a Dio che la “vita” ritornava nel fanciullo, e quando ciò avvenne, il bambino rivisse. La nefeš in questo testo viene resa “vita”. Altre versioni che ho controllato, come: Diodati, Luzzi, la N.D., la CEI e la Paolina (senza guardare le altre traduzioni) hanno “anima”. “Vita” e “anima”, hanno lo stesso significato. Che cosa si può imparare da questo testo? Presto detto.
 
a) Il fanciullo era morto, ma la sua anima non si trovava più in lui;
b) con la morte del corpo fisico del bambino, la sua anima che gli generava la vita, si era dipartita;
c) perché il fanciullo ritornasse a vivere, era necessario che la sua anima (non un’altra, ma la stessa che c’era prima) tornasse in lui.
 
Se l’anima del fanciullo si era separata, significa che non aveva subito la morte assieme al corpo fisico dove si trovava. Il suo ritorno nel corpo del bambino, costituisce la prova della sua immortalità. Infatti, non fu l’anima che “rivisse”, ma il corpo del fanciullo, quando la sua anima ritornò in lui.
 
Al momento mi fermo; proseguirò con altre riflessioni!
« Ultima modifica: 02.06.2010 alle ore 04:59:05 by Domenico » Loggato
Pagine: 1 2 3 4 5  ...  8 · torna su · Rispondi Rispondi   Abilita notifica Abilita notifica    Invia il Topic Invia il Topic    Stampa Stampa

« Topic Precedente | Prossimo Topic »

Evangelici.net è un sito di Teknosurf.it srl ‐ P.IVA 01264890052 ‐ Privacy policy