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   Autore  Topic: CRISTOLOGIA  (letto 1081 volte)
fratello Sandro
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CRISTOLOGIA
« Data del Post: 04.05.2010 alle ore 11:27:06 »
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Gesù è la rivelazione di Dio.
Che cosa ci ha insegnato Gesù?; Che cosa vuole da noi? Che cosa ci dà?  Chi è "in se stesso"?
Cristologia = una dottrina della figura umana, ma anche divina
di Gesù Cristo.
Gesù Cristo muore sulla croce. Che cosa significa questo per Dio, che lo ha mandato ? Risurrezione di Gesù. Che vuol dire?
Si tratta di un'assurda dottrina da mettere da parte, per
"concentrarsi" invece sul significato del suo insegnamento?
Quest'ultimo può essere separato dalla sua croce?
Insomma un bel po' di domande alle quali occorre dare una risposta. Qual'è infine la risposta "vera", quella "esistenziale",
che mi interessa in quanto rivelazione  "di Dio" ?
A tutti coloro che vogliono partecipare con me alle risposte,  
buon lavoro.
fratello Sandro
........................................................................ .....-
i  testi che io consulterò per rispondere a questo studio:
- Fulvio Ferrario- Libertà di credere- Claudiana (da pg 81-161): il secondo articolo del Credo di Nicea- Costantinopoli
- Karl Barth : L'umanità di Dio - Claudiana (da pg 89-115: la
conferenza: "L'umanità di Dio"
-McGrath, parte Terza, La Teologia cristiana: Cap. 9 la dottrina della persona di Cristo, pp. 319-357; Cap.11 la
dottrina della salvezza in Cristo,pp. 387-422-   Claudiana
- la lettura della Bibbia.(es. lettura della Thompson x personaggi : Gesù Cristo ). Oppure-me lo ha segnalato Marmar- "Gesù è il Signore !" : integrazione sinottica dei quattro Vangeli, a cura di Veglio Jugovac,  
io mi fermerò a queste letture,
mentre per coloro che necessitano altre letture, facoltative,
-Subilia- "Cristo e la storia", pp.131-209
« Ultima modifica: 09.08.2010 alle ore 11:22:06 by Asaf » Loggato
fratello Sandro
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Re: CRISTOLOGIA
« Rispondi #1 Data del Post: 08.07.2010 alle ore 23:20:44 »
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INCONTRO    CON    CRISTO     ? !
Il brano che segue contiene una delle più famose frasi della storia del pensiero cristiano:"Tu nos fecisti ad te  et cor nostrum inquietum est, donec requiescat in te"che io traduco :
"Tu, o Dio Nostro ci hai fatti cioè creati per tendere a Te, e il nostro Cuore è inquieto, finchè non riposa in Te ! "(frase tratta dalle Confessioni di Agostino).  "Questo però lo confessa
l'uomo che ha incontrato Cristo " . La  conversione a Dio, è nello stesso tempo, il ritorno dell'uomo a se stesso.  Il nuovo essere in cui l'evangelo ci pone, non contraddice solo il vecchio essere da cui proveniamo, ma conferma anche la nostra creaturalità, voluta da Dio.  Ciò può naturalmente
essere confessato solo dalla fede, che non procede da una auto analisi dell'uomo  e non procede a un'elevazione e a un perfezionamento dell'umanità verificabile nel senso che  "la
Grazia non toglie, ma perfeziona l'indole, il carattere, la
personalità su basi fisiche corporee" ("Gratia non tollit, sed  
perficit naturam"). La Conversione a Dio, partendo da Cristo
quale uomo nuovo, guarda indietro alla nostra creaturalità
e al nostro fallimento della destinazione creaturale.
[ Nè infatti, mediante la riflessione su di sè, mediante lo studio della nostra costituzione corporea, spirituale e morale in quanto tale, nè mediante la posizione nel cosmo dell'uomo, non è mai possibile arrivare a concludere che noi saremo chiamati alla libertà promessaci dall'evangelo.  Potremmo piuttosto avere l'impressione di essere condannati alla schiavitù, di essere in balia senza speranza di questo
mondo che passa e delle nostre volontà errabonde. L'uomo che fugge davanti a Dio, e che afferma se stesso, non può riconoscersi così com'è davanti agli occhi di Dio, e quale deve essere secondo la sua volontà (di Dio).
"Qual è il punto di partenza per parlare correttamente di creaturalità dell'uomo ?" "GENESI 1, 26-28 e GENESI 2,7 +
GENESI 2,21-25".
"Da quale testo del Nuovo Testamento possiamo ricavare
indicazioni fondamentali per la destinazione creaturale  
dell'uomo?"  "EFESINI 1,5" DIO e Padre, avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di  
Gesù Cristo  come suoi figli"  "ROMANI 8,29: "perchè Dio
quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere
conformi all'IMMAGINE del FIGLIO suo, affinchè EGLI sia il
PRIMOGENITO tra molti fratelli;  e quelli che ha predestinati
li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati."  "COLOSSESI 1, 16-17: in CRISTO sono state  
create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra; tutte le  
cose sono state create per mezzo di  CRISTO  e in vista di  
CRISTO.  CRISTO è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui."  "GIOVANNI 1,3 " "Ogni cosa è stata fatta
per mezzo di  CRISTO;  e senza di CRISTO neppure una delle cose fatte è stata fatta". COMMENTO: Noi non conosciamo noi stessi.  Chi sia l'uomo, che cosa significhi
essere creato a immagine di Dio, è cosa  che scopriamo solo  
quando incontriamo il  "compimento" di tale IMMAGINE di DIO, CIOE' GESU' CRISTO.
IL RICONCILIATORE  e  REDENTORE ci si rivela anche come
CREATORE.  EGLI non lascia perire l'opera delle sue mani.  
Perciò è certo  che noi siamo destinati alla comunione con Dio già come  creature. (Questo significa che tutta la nostra esperienza  corporea, e spirituale, tende per sua natura a tale traguardo).
« Ultima modifica: 09.07.2010 alle ore 12:13:08 by Michele_48 » Loggato
fratello Sandro
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Re: CRISTOLOGIA
« Rispondi #2 Data del Post: 09.07.2010 alle ore 11:35:28 »
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Un commento di un amico , Pastore Battista (dei pochi Fondamentalisti), che vuol rimanere anonimo.
 
Sandro, hai detto:
"[ Nè infatti, mediante la riflessione su di sè, mediante lo studio della nostra costituzione corporea, spirituale e morale in quanto tale, nè mediante la posizione nel cosmo dell'uomo, non è mai possibile arrivare a concludere che noi saremo chiamati alla libertà promessaci dall'evangelo. Potremmo piuttosto avere l'impressione di essere condannati alla schiavitù, di essere in balia senza speranza di questo mondo che passa e delle nostre volontà errabonde. L'uomo che fugge davanti a Dio, e che afferma se stesso, non può riconoscersi così com'è davanti agli occhi di Dio,
 e quale deve essere secondo la sua volontà (di Dio). ]"
 
Un paio di commenti, o essere "liberati dalla schiavitù".
 
Quando parliamo di salvezza, abbiamo la sicurezza che Dio lavora nei cuori di ciascuno, per farli arrivare a un punto dove decidono a seguire "Dio" o no. Giovanni 1:9 dice che Gesù "illumina ogni uomo che viene nel mondo." Giovanni 16:8-11 dicono che lo Spirito Santo "convincerà il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio. Di peccato, perché non credono in me (Gesù); di giustizia, perché io vado al Padre e non mi vedrete più; di giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato." Romani 1:18-21 dicono, "Perché l'ira di Dio si rivela dal cielo sopra ogni empietà e ingiustizia degli uomini, che soffocano la verità nell'ingiustizia, poiché ciò che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, perché Dio lo ha loro manifestato. Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, essendo evidenti per mezzo delle sue opere fin dalla creazione del mondo, si vedono chiaramente, affinché siano inescusabili. Poiché, pur avendo conosciuto Dio, non l'hanno però glorificato né l'hanno ringraziato come Dio, anzi sono divenuti insensati nei loro ragionamenti e il loro cuore senza intendimento si è ottenebrato."
 
Con questi affermazioni (e altri), si vede che ogni persona ha una conoscenza di Dio, che viene da Dio stesso e dal creato. Nonostante la conoscenza e "esperienza" che hanno, chi rifiuta a seguire Lui, è "inescusabile". In Romani 1:21, è scritto, "pur avendo conosciuto Dio. . ." La parola conoscere è "ginosko" in greco, una conoscenza imparata, sperimentata. Di nuovo, in Romani (versetto 28), è scritto, "non ritennero opportuno conoscere Dio". Hanno fatto una decisione consapevole. Hanno deciso di non seguirLo o conoscerLo meglio.
 
Luca 13:34 dice, "Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati! Quante volte ho voluto a raccogliere i tuoi figli come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, ma voi non avete voluto!" Dice "non avete voluto". Perciò hanno fatto una decisione consapevole a non seguirLo. Era una scelta basata sul loro libero arbitrio.
 
2 Tessalonicesi dice che "quelli che periscono" saranno ingannati da "empio" (versetto 8) "perché hanno rifiutato di amare la verità per essere salvati". Prima hanno rifiutato la verità (la loro libero arbitrio - una decisione consapevole), dopo di che, saranno ingannati. Non è che non hanno la possibilità a ottenere la salvezza, che è gratuita a "chiunque crede" (Romani 10:11), ma hanno deciso di non accettarla.
 
Dio non vuole nessuno "perisca". "Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come alcuni credono che egli faccia, ma è paziente verso di noi non volendo che alcuno perisca, ma che tutti vengano a ravvedimento." (2 Pietro 3:9) "il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati, e che vengano alla conoscenza della verità" (1 Timoteo 2:4). Perciò Dio ha dato la grazia salvifica a tutti. "Infatti la grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini". (Tito 2:11). Il mondo è stato "riconciliato" con Dio tramite Gesù Cristo. "poiché Dio ha riconciliato il mondo con sé in Cristo, non imputando agli uomini i loro falli, ed ha posto in noi la parola della riconciliazione." (2 Corinzi 5:19). Per questo motivo, chi è condannato, è condannato perché non vuole affidarsi in Cristo come Salvatore. "Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. . . Chi crede in lui non è condannato ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio." (Giovanni 3:16, 18).
« Ultima modifica: 09.07.2010 alle ore 23:18:51 by Michele_48 » Loggato
fratello Sandro
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Re: CRISTOLOGIA
« Rispondi #3 Data del Post: 26.08.2010 alle ore 17:20:41 »
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3 DOMANDE DI CRISTOLOGIA
 
QUESTIONARIO " IL DIO TRINITARIO" : DOMANDA 24,
DATA della domanda e della risposta 26 Agosto 2010
PRADA SANDRO , matricola 526, AA 2003-2004
DOMANDA 24: " Quale distinzione esisteva nell'antichità cristiana
tra il personaggio storico di Gesù e la sua qualifica di Figlio di Dio ?"
RISPOSTA DI PRADA SANDRO " Secondo IL Pastore Fulvio Ferrario
in Libertà di Credere-Claudiana, a pag, 84 *...il centurione, che presiede all'esecuzione di Gesù, riconosce il Figlio di Dio nell'uomo crocifisso che muore nell'abbandono (Mc. 15,39). Sembra assodato che il Gesù della storia questo titolo non l'abbia mai usato:
glielo ha attribuito, tuttavia, la chiesa primitiva."
Il Teologo Karl Barth, nel suo libro "l'umanità di Dio"-Claudiana a
pg.34, scrive; "Nell'antichità non si fa nessuna distinzione tra il
personaggio storico di Gesù - come noi diremmo - e la sua qualifica
di Figlio di Dio. Le due figure si sovrappongono e si equivalgono.
L'antichità non distingueva tra un Gesù storico e un Gesù della fede.
Solo la storiografia moderna tiene distinti i due campi e, di conseguenza, fa sorgere il problema del loro collegamento. Le fonti a nostra disposizione sono quasi unicamente quelle della letteratura
cristiana del I secolo. Queste fonti offrono una testimonianza di
notevole impegno teologico e costituiscono le basi della nostra attuale "Cristologia". I dati disponibili non sono fonti storiche che
possono fare luce su una biografia."
DOMANDA 25 E RISPOSTA DI SANDRO PRADA, MATRICOLA 526
AA 2003-2004. DATA DELLA DOMANDA E DELLA RISPOSTA 26.8.10
domanda 25 " Che cosa conosciamo della biografia di Gesù che sia
scientificamente accertabile ?" "Risposta di PRADA Sandro:"NIENTE".
DOMANDA 26, IN DATA 26 AGOSTO 2010:" In quale relazione si trovano, secondo Barth, le due categorie della fede cristiana:
l'umanità e la divinità ? Esprimi la tua risposta preferibilmente con una sola parola o una sola frase, motivandola brevemente."
RISPOSTA DI PRADA SANDRO, E MAIL san48prada@libero.it,
matricola 526, AA 2003-2004, DATA 26 Agosto 2010 "UNITA'"
"Come potrebbe la Divinità di Dio ESCLUDERE la sua umanità, dal
momento che essa, è la Sua LIBERTA' DI AMARE ?! "
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