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   Mali fisici causati da Satana o di demoni
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   Autore  Topic: Mali fisici causati da Satana o di demoni  (letto 2211 volte)
eliseob.
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Re: Mali fisici causati da Satana o di demoni
« Rispondi #15 Data del Post: 22.08.2009 alle ore 17:17:24 »
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Quote:
Io non credo nell'onnipresenza, nell'onnipotenza e nell'onniscienza di satana, per cui lo zampino non lo può mettere se non gli è permesso da Dio  

Beh...., io non sono "satanologo"  Sorridente, e dunque , a parte il "togliergli" l'Onnipotenza e l'Onniscienza, non sottovaluterei troppo l'ex Angelo di Luce.
 
Per il resto, proprio perchè comunque, resta solamente una creatura, credo anch'io, che non possa muovere un passo, senza il permesso di Dio.
 
Ma a quanto sembra, "gode" di una certa libertà, e può "ottenere" libertà persino nel colpire i Figliuoli di Dio, come dimostra il racconto di Giobbe.
 
In ogni caso, credo sarebbe buono, tenere sempre in mente Giuda 9  Sorriso
 
« Ultima modifica: 22.08.2009 alle ore 17:19:06 by eliseob. » Loggato
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Re: Mali fisici causati da Satana o di demoni
« Rispondi #16 Data del Post: 22.08.2009 alle ore 17:38:31 »
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Quote:
a parte il "togliergli" l'Onnipotenza e l'Onniscienza

 
A te risulta che satana sia onnipresente?  Testa contro il muro
 
Anche in Giobbe si nota che è "costretto ad andare avanti e indietro lui e i suoi demoni" e si è "licenziato" dalla presenza di Dio.
Ergo, non può essere onnipresente...
 
P.s. sarò più chiaro, tu non puoi scacciare qualcuno se questo è onnipresente,va meglio?
 
Inoltre, la mia preoccupazione è quella che si possa pensare di "scaricare" le nostre responsabilità ad una forza negativa che ci sovrasta...
Non esiste un dio del male che si può contrapporre al Vero ed Unico Dio!
 
per inciso io non sottovaluto nessuno, ma neanche il cristiano che può tranqulillamente "Resistere"
 
Giacomo 4,7
Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.
« Ultima modifica: 22.08.2009 alle ore 17:54:57 by proboque » Loggato

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Avendo prima di tutto un intenso amore gli uni per gli altri, perché «l'amore coprirà una moltitudine di peccati».
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Re: Mali fisici causati da Satana o di demoni
« Rispondi #17 Data del Post: 22.08.2009 alle ore 18:08:34 »
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Quote:
A te risulta che satana sia onnipresente?  

 Sorridente
 
...calma...  Sorridente
 
A me non risulta nulla.

Quote:
Anche in Giobbe si nota che è "costretto ad andare avanti e indietro lui e i suoi demoni" e si è "licenziato" dalla presenza di Dio.  

Un momento, io non ricordo di aver letto da nessuna parte che "lui era costretto....", nè tantomeno ho letto dei "....suoi demoni..."
 
Io leggo che i figliuoli di Dio si presentarono davanti a Lui, e anche Satana si presentò.
 
Niente mi fa pensare che sia i figliuoli di Dio, che Satana, fossero stati costretti da qualcuno a "presentarsi". E Satana, era da solo.
 
Dio gli chiese: Da dove vieni?
Rispose: Dal percorrere la terra.
Dio: Hai notato il mio servo Giobbe, non ce ne uno come lui.....!
 
Ora, come poteva Satana "notare", sapere perfettamente che Giobbe era Giusto, Integro, retto, e che fuggeva il male?
 
Certo, mi si potrà dire: Aveva i suoi "demoni" che glielo riferivano.
 
Ma Dio lo chiese a lui: Hai notato, mentre percorrevi la terra, il mio servo Giobbe?
 
Da qui, la mia frase, la mia osservazione.
 
Dopotutto, anche Dio ha i Suoi Angeli, ma non sono certo gli Angeli, che gli riferiscono le cose, perchè Egli le vede, essendo Onnipresente.
 

Quote:
P.s. sarò più chiaro, tu non puoi scacciare qualcuno se questo è onnipresente,va meglio?  

Un momento.
Che vuoi dire?  Sorridente
Intendi, scacciarlo da una persona?
 
Dimmi, Dio è Onnipresente! Perfetto!
 
Dimora Egli in tutte le persone?  Sorriso
 
No, solo in quelle che lo invitano ad entrare.  Sorriso
 
Che c'entra dunque questo?
 
Non è che noi "scacciamo" Satana da una casa, o da una Città.... Sorridente

Quote:
Inoltre, la mia preoccupazione è quella che si possa pensare di "scaricare" le nostre responsabilità ad una forza negativa che ci sovrasta...  
Non esiste un dio del male che si può contrapporre al Vero ed Unico Dio!

No, per carità, questo non l'ho mai affermato.
Egli è chiamato il tentatore, che va in giro come un leone ruggente, cercando chi possa sbranare.
La responsabilità, è in chi si lascia sovraffare.
Solo che c'è un piccolo problema, nel mondo, sono tutti sotto il peccato, e dunque, più facili prede.
 
Ma siamo off-topic.... Sorridente
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Domenico
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Re: Mali fisici causati da Satana o di demoni
« Rispondi #18 Data del Post: 22.08.2009 alle ore 19:38:39 »
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Quote:

Prendo solo questo tratto, in rappresentanza per le tre affermazioni.  
 
Ora, se l'Eterno disse che Giobbe in tutto questo non peccò con le sue labbra, come mai dovremmo pensare che egli avrebbe detto qualcosa di non vero? .....una "mezza verità"?
 

La prima cosa che dobbiamo mettere in evidenza è che Giobbe non conosceva quello che noi leggiamo nella Bibbia, cioè la discussione che Satana fece con Dio in cielo, nel corso della quale chiese al Signore che stendesse la sua mano per toccare tutto quello che possedeva il patriarca, compreso anche la sua vita.
 
Tenuto conto che Dio, considerava Giobbe, un suo servo, uomo integro e che lo temeva, non poteva accettare la richiesta di Satana. Poiché Dio conosceva la fedeltà del suo servo e sapeva che Giobbe non l’avrebbe maledetto in faccia, diede a Satana il permesso di toccare tutto il patrimonio che possedeva Giobbe, compreso il suo corpo, con un solo vincolo di non toccargli la vita cioè non farlo morire. Se Dio avesse posso lo stesso limite per i figli del patriarca, Satana non sarebbe stato capace per farli morire.
 
Quindi, Giobbe era all’oscuro di tutto quello che era stato progettato da Satana nei suoi confronti e della sua famiglia. Quale uomo pio e timorato da Dio, quale era Giobbe, egli credeva alla sovranità dell’onnipotente e niente poteva sfugire al suo controllo. Tenendo presente questa persuasione che Giobbe aveva, rientrava nella logica del suo modo di credere, che tutti i malanni che gli piombarono addosso: la perdita del suo bestiame e di tutti i dieci figli, fu qualcosa che Dio fece. Ecco, perché fece quell’affermazione: il Signore ha dato, il Signore ha tolto.. queste precise parole, Giobbe attribuiva a Dio di avergli portato via i suoi beni e i suoi figli. Questo, però non rispondeva a verità, in quanto, tutto il patrimonio che il patriarca possedeva, compreso i suoi dieci figli, gli erano state tolti da Satana.
 
Lo stesso dicasi per la risposta che Giobbe diede a sua moglie, quando la stessa, considerando il disastro economico che era piombato, la perdita di tutti i dieci figli e l’ulcera maligna che aveva colpito il marito, disse: «Ancora stai saldo nella tua integrità?
Ma lascia stare Dio, e muori!»
Giobbe le rispose: «Tu parli da donna insensata! Abbiamo accettato il bene dalla mano di Dio, e rifiuteremmo di accettare il male?» In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra
(2: 8-10).
 
Giobbe considerava “male”, sia il disastro economico, la perdita dei suoi figli e la malattia del suo corpo, “procedente dalla mano di Dio”. Questo però non era vero, per il semplice fatto che, tutti quei mali, non procedevano dalla mano di Dio, ma erano stati causati da Satana, per suo diretto intervento.  
 
L’affermazione di 42: 11, che attribuisce al Signore tutti “i mali che gli erano caduti addosso a Giobbe”, ha lo stesso significato della precedente spiegazione, cioè che i mali che erano piombati addosso al patriarca, non venivano dal Signore, ma erano stati specificatamente causati da Satana, vale a dire mandati da lui.
 
Se si tengono presenti questi elementi, non come “intepretatazione”, ma come realtà chiaramente indicata dalla Scrittura, la spiegazione data, non solo risulta convincente, ma è soprattutto lineare con il testo sacro.
 
Infine, per fornire la prova che Giobbe non conosceva il piano diabolico che era stato concepito da Satana nei suoi confronti, si tengono presente le varie affermazioni che quest’uomo fece, durante il tempo della sua malattia.
 
Giobbe 3: 23 Perché dar vita a un uomo la cui via è oscura, e che Dio ha stretto in un cerchio?
Giobbe 6:4  Infatti le saette dell’Onnipotente mi trafiggono, lo spirito mio ne succhia il veleno; i terrori di Dio si schierano in battaglia contro di me.
Giobbe 9:34  Dio allontani da me la sua verga; smetta di spaventarmi con il suo terrore;
Giobbe 16:7  Ora, purtroppo, Dio m’ha ridotto senza forze, ha desolato tutta la mia casa;
Giobbe 19:6  allora sappiatelo: chi m’ha fatto torto e m’ha avvolto nella sua rete è Dio.
Giobbe 19:8  Dio mi ha sbarrato la via e non posso passare, ha coperto di tenebre il mio cammino.
Giobbe 19:11  Ha acceso la sua ira contro di me, mi ha considerato come suo nemico.
Giobbe 19:21  Pietà, pietà di me, voi, amici miei, poiché la mano di Dio mi ha colpito.
Giobbe 23:16  Dio mi ha tolto il coraggio, l’Onnipotente mi ha spaventato.
Giobbe 33:10  ma Dio trova contro me degli appigli ostili, mi considera suo nemico; (cfr. 13:24)
 

Quote:

Io capisco il tuo discorso, e posso certamente essere d'accordo (per quel che vale, naturalmente...), però, sono anche certo che tutto, è in potere di Dio.  
 

Che Dio sia sovrano e ha in sé tutto il “potere”, questo è indiscutibile. Nel caso di Giobbe, però, bisogna distinguere tra il Suo potere e il “permesso” che diede a Satana, di inveire contro il patriarca.
 

Quote:

Di consequenza, trovo "forzato", il voler dire "per forza", come dire..: "Satana ha fatto questo!"  
 
Nel senso che sarebbe come ammettere che Satana, sia in potere di fare una qualunque cosa, se non che sia nella Volontà e nel Piano di Dio.  
 

Qui non c’è niente di dire “per forza” o da “forzare”, perché tutto quello che si è detto rimane fermo: a Satana è concesso di agire contro i figli di Dio, solo se il Signore gli accorda il permesso. Se questo non gli viene accordato, potrà ruggire come un leone, ma non sarà capace fargli del male.
 
Domenico
« Ultima modifica: 29.08.2009 alle ore 23:52:00 by Domenico » Loggato
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Re: Mali fisici causati da Satana o di demoni
« Rispondi #19 Data del Post: 22.08.2009 alle ore 20:32:32 »
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Quote:

Qui non c’è niente di dire “per forza” o do “forzare”, perché tutto quello che si è detto rimane fermo: a Satana è concesso di agire contro i figli di Dio, solo se il Signore gli accorda il permesso. Se questo non gli viene accordato, potrà ruggire come un leone, ma non sarà capace fargli del male.  
 
Domenico  

 
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Re: Mali fisici causati da Satana o di demoni
« Rispondi #20 Data del Post: 25.08.2009 alle ore 08:28:12 »
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Domenico scrive:

Quote:
Qui non c’è niente di dire “per forza” o da “forzare”, perché tutto quello che si è detto rimane fermo: a Satana è concesso di agire contro i figli di Dio, solo se il Signore gli accorda il permesso. Se questo non gli viene accordato, potrà ruggire come un leone, ma non sarà capace fargli del male.

Dal momento che si sta parlando di mali causati da Satana, sarebbe da considerare bene un'altro fatto fondamentale.
A proposito del "leone" il nostro Pietro dice:
 
Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare.
Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi per il mondo.

 
Da qui è evidente che molto fa l'uomo nel dare il permesso a Satana di "toccare la sua vita".
Dio ha dato libertà ad ogni uomo: nel caso di servitori fedeli come Giobbe, Dio ha potestà ed è Lui a decidere, ma nel caso di servitori che fanno un po' di qui ed un po' di là, Dio non può impedire proprio nulla, perchè negherebbe la libertà dell'uomo di decidere ciò che vuole.
Se l'uomo dà spazio alla conduzione di carne, Dio può usare misericordia e cura per trarre a ravvedimento, ma in questo caso è la conduzione di carne a dare il permesso al "leone", non solo di ruggire ma di azzannare.
E' sostanzialmente per questo che Satana aveva così grande certezza nei confronti di Giobbe, poichè Giobbe era sostanzialmente una mosca bianca: nella maggioranza dei casi Satana "ci vedeva bene", perchè l'uomo, a causa del peccato, è diventato figlio suo e "creatura alla somiglianza del suo peccato".
Quindi ci conosce bene (perchè ci ha cresciuti lui), molto meglio di quanto ci conosciamo noi.  
Pace
« Ultima modifica: 25.08.2009 alle ore 08:30:40 by backer » Loggato
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Re: Mali fisici causati da Satana o di demoni
« Rispondi #21 Data del Post: 25.08.2009 alle ore 10:31:19 »
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on 25.08.2009 alle ore 08:28:12, backer wrote:
Domenico scrive:
Dal momento che si sta parlando di mali causati da Satana, sarebbe da considerare bene un'altro fatto fondamentale.
A proposito del "leone" il nostro Pietro dice:
 
Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare.
Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi per il mondo.

 
Da qui è evidente che molto fa l'uomo nel dare il permesso a Satana di "toccare la sua vita".
Dio ha dato libertà ad ogni uomo: nel caso di servitori fedeli come Giobbe, Dio ha potestà ed è Lui a decidere, ma nel caso di servitori che fanno un po' di qui ed un po' di là, Dio non può impedire proprio nulla, perchè negherebbe la libertà dell'uomo di decidere ciò che vuole.
Se l'uomo dà spazio alla conduzione di carne, Dio può usare misericordia e cura per trarre a ravvedimento, ma in questo caso è la conduzione di carne a dare il permesso al "leone", non solo di ruggire ma di azzannare.
E' sostanzialmente per questo che Satana aveva così grande certezza nei confronti di Giobbe, poichè Giobbe era sostanzialmente una mosca bianca: nella maggioranza dei casi Satana "ci vedeva bene", perchè l'uomo, a causa del peccato, è diventato figlio suo e "creatura alla somiglianza del suo peccato".
Quindi ci conosce bene (perchè ci ha cresciuti lui), molto meglio di quanto ci conosciamo noi.  
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Re: Mali fisici causati da Satana o di demoni
« Rispondi #22 Data del Post: 25.08.2009 alle ore 18:33:47 »
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SPIRITO MUTO E SORDO
 
Uno della folla, rispondendo, disse: maestro, ti avevo condotto mio figlio che ha uno spirito muto. Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, sgridò lo spirito immondo dicendogli: Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e non entrare mai più in lui (Marco 9:17,25).
 
Il termine greco per muto è alalon che significa: che non parla, muto; mentre quello per sordo è kophún = Spuntato, ottuso, senza effetto, inutile, vano, inefficace, inerte, insensibile sordo. Stolto, stupido, vuoto, insulso, insignificante. Silenzioso, oscuro, poco comprensibile, inintelligibile.
 
Data la specificità che Marco fa di questo spirito immondo, chiamandolo con il suo vero nome, vale la pena approfondire la riflessione per cercare di capire come agiva nella vita di questo ragazzo.
 
Il padre del fanciullo sapeva che suo figlio aveva uno spirito muto; mentre Gesù quando lo sgridò, lo chiamò: muto e sordo. Sorge allora spontanea la domanda: erano due gli spiriti che aveva quel ragazzo, o era uno con due nomi?
Stando alla forma singolare che il testo adopera, spirito muto e sordo... esci da lui, non c’è dubbio: si tratta di uno spirito con due caratteristiche muto e sordo. Secondo quello che dice il N.T., questo è l’unico caso che ci viene presentato.
 
La profezia afferma che il Messia, Gesù Cristo una volta venuto, avrebbe aperto gli occhi ai ciechi e sturato le orecchie ai sordi (Isaia 35: 5).
Ovviamente questa profezia non affronta il problema della cecità e della sordità, nel senso di farci conoscere le cause di questi difetti fisici.
 
Che il Signor Gesù, durante la sua missione terrena abbia aperto gli occhi ai ciechi e fatto sentire i sordi, è ampiamente documentato dai seguenti testi: (Matteo 9:28-30; 11:5; Luca 7:21,22; Matteo 15:30,31; 20:29-34; Marco 10:46-52; Luca 18:35-43; Marco 8:22-25; Giov. 9:6,7).
 
Fra tutte le guarigioni che Gesù fece ai ciechi, ai sordi e ai muti, come gli evangeli ci raccontano, ce ne sono tre che hanno rapporto con gli spiriti immondi. I tre casi sono:
 
1. L’uomo muto Matteo 9: 32,33:
Mentre quei ciechi uscivano, gli fu presentato un uomo muto e indemoniato.
Scacciato che fu il demonio, il muto parlò. E la folla si meravigliava dicendo: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele».

Dell’uomo muto del nostro testo è detto chiaramente che quando il dèmone fu scacciato, il muto parlò. Questo sta significando che se questo uomo non poteva parlare (e non crediamo che si trattasse di balbuziente, come qualcuno ha suggerito), era perché il dèmone che era in lui gli aveva causato questo male.
 
2. Il cieco e muto Matteo 12: 22,23:
Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo guarì, in modo che il muto parlava e vedeva.
E tutta la folla stupiva e diceva: «Non è questi il Figlio di Davide?»

 
Se questo cieco e muto non avesse avuto i demoni, (v. 24) potremmo pensare che la sua menomazione fisica era causata da qualche malattia che gli aveva colpito gli organi della parola e della vista.
Ma poiché in quest'uomo c’erano i demoni, niente di strano che questi spiriti avessero attaccato e danneggiato gli organi della vista e della parola, rendendolo cieco e muto. Quando però Gesù scacciò i demoni, il cieco e muto parlava e vedeva.
 
3 Il fanciullo epilettico Marco 9: 25-27:
Gesù, vedendo che la folla accorreva, sgridò lo spirito immondo, dicendogli: «Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e non rientrarvi più».
Lo spirito, gridando e straziandolo forte, uscì; e il bambino rimase come morto, e quasi tutti dicevano: «É morto».
Ma Gesù lo sollevò ed egli si alzò in piedi.

 
Di quest'epilettico si occupano anche Matteo e Luca. Nessuno dei tre evangelisti sostiene che quando lo spirito immondo uscì dal fanciullo, questi cominciò a parlare e a sentire. Il fatto però che Marco precisa che quel ragazzo avesse uno spirito muto, oltre ad essere epilettico, denota chiaramente che l’organo della parola non funzionava.
 
Se l’essere muto ed epilettico, era causato dallo spirito immondo che si trovava in lui, una volta scacciato, è naturale pensare che il fanciullo fosse ritornato normale, perfettamente guarito da quei malesseri. Il Padre di quel fanciullo non sapeva, e con lui tutti quelli della sua famiglia che il figlio, oltre ad avere uno spirito muto, era stato anche sordo.
 
La mancanza di udito, di cui fa esplicito riferimento Gesù, era da addebitarsi al demone. Una volta che quel dèmone venne cacciato, è nella logica che quel fanciullo è ritornato normale, non solo per ciò che riguardava le convulsioni, ma anche in quella parte del suo corpo che concerneva l’udito.  
 
L’ordine che Gesù diede a quello spirito muto e sordo, fu di non entrare mai più in lui, cioè di non ritornare. Questo è l’unico caso registrato nel N.T. Si potrebbe chiedere: perché?
 
Non crediamo che Cristo si riferisca agli attacchi epilettici di cui era frequentemente sottoposto questo fanciullo, come qualcuno ha suggerito.
Crediamo invece che Gesù ordini allo spirito immondo, che aveva causato tutti quei malesseri nella vita di quel ragazzo, di non ritornare mai più nella sua esistenza. Questo perché Egli sapeva che quando lo spirito immondo esce da qualcuno, c’è la possibilità che faccia ritorno, con altri spiriti peggiori Luca 11: 26.
 
L’epilessia è una malattia fisica che causa convulsioni, che l’uomo non può controllare. Questo però non significa che tutti gli epilettici hanno spiriti immondi. Però, non si può negare che ci sono di quelli, la cui epilessia, è stata causata dai demoni. Il ragazzo del racconto evangelico, è una prova incontestabile, per il semplice fatto che quando venne liberato dallo spirito muto e sordo, gli attacchi epilettici cessarono e il giovane ritornò normale.
 
Domenico
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Re: Mali fisici causati da Satana o di demoni
« Rispondi #23 Data del Post: 25.08.2009 alle ore 19:00:23 »
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Pace Domenico.
 
È lecito dedurre che in tutti questi casi, la possessione da parte dello spirito/demone sia avvenuta fin dalla nascita?
Non credo ci sia nulla che faccia pensare il contrario.
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Re: Mali fisici causati da Satana o di demoni
« Rispondi #24 Data del Post: 25.08.2009 alle ore 21:49:40 »
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pace, Eliseo
 

Quote:

È lecito dedurre che in tutti questi casi, la possessione da parte dello spirito/demone sia avvenuta fin dalla nascita?  
Non credo ci sia nulla che faccia pensare il contrario.
 

È una deduzione che non può essere provata con le Scritture, dal momento che non c'è nessuna specificazione, come per esempio del cieco di Giovanni 9
 
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Re: Mali fisici causati da Satana o di demoni
« Rispondi #25 Data del Post: 25.08.2009 alle ore 22:28:07 »
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Ok.
Domandavo perchè questo tipo di "disturbi", ci sono sempre stati, in tutte le culture e in tutte le società di ogni tempo.
Solo che oggi, si "usa" attribuire la colpa o le responsabilità al personale medico, all'incapacità e agli errori dei medici durante o nelle ore, nei giorni seguenti il parto. Per la maggiore, diagnosi, cure e terapie sbagliate nei confronti del nascituro o del bambino appena nato.
Ma in passato, non c'era "l'alibi" delle "iniezioni sbagliate" o della diagnosi sbagliata. Prima, o si moriva, o si sopravviveva.
Chiaramente, parlo per esperienze vissute in prima persona, riguardo amici e conoscenti.
 
Da qui, la mia domanda.
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Re: Mali fisici causati da Satana o di demoni
« Rispondi #26 Data del Post: 27.08.2009 alle ore 03:28:48 »
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UNO SPIRITO D'INFERMITÀ
 
Ed ecco vi era una donna, che da diciotto anni aveva uno spirito di infermità, ed era tutta curva e non poteva in alcun mondo raddrizzarsi (Luca 13:11).
Il termine gr. tradotto per infermità è astheneia che significa: Mancanza di forza, debolezza. Malattia, penuria, povertà.
 
Premessa
 
In tutto il N.T. non ci sono altri riferimenti intorno ad uno spirito d'infermità; l’unico testo che abbiamo, è appunto quello di Luca. Anche se in altri testi si parla di persone, come per es.: sordi, muti e ciechi, le cui menomazioni fisiche sono stati causati da spiriti immondi o da demoni. Tuttavia, non crediamo che simili testi possano essere associate a quello di Luca, per il semplice fatto che in quest’ultimo caso, oltre a non trovarsi i termini spirito immondo e demoni — che vanno sempre inquadrati per ciò che riguarda una persona indemoniata —. Non abbiamo indicazioni certe che possono permetterci di pensare alla donna del nostro testo, in simile stato. Anche se l’affermazione di Cristo tenuta legata da Satana per diciotto anni, potrebbero portarci verso quella direzione, considerando attentamente tutto il racconto evangelico nel suo insieme, non vediamo come si potrebbe arrivare a questa conclusione.  
 
ESAME DEL TESTO
 
a) La situazione fisica della donna
La sinagoga, era il luogo dove le persone si radunavano per scopi religiosi, cioè per adorare Dio e sentire la lettura della legge di Mosè e dei profeti, e le relative spiegazioni che ne venivano date. Non possiamo dire con esattezza se la donna del nostro testo, si trovò in quel giorno nella sinagoga, per puro caso. Siamo portati piuttosto a credere al contrario, cioè che quella donna si trovasse in quell'edificio di culto, perché era un'assidua frequentatrice, nonostante fosse tutta curva e non poteva in alcun modo raddrizzarsi.
 
Pensando a questo, c’è veramente da elogiare e da imitare, una persona che si comporta in questo modo, quando si tratta di andare nella casa di Dio, per adorarlo e per sentire la spiegazione della Sua Parola. Per una persona che ha un simile atteggiamento, le parole che leggiamo:
Io mi sono rallegrato quando mi dissero: andiamo nella casa del Signore (Sal. 122:1), hanno un particolare significato, e sono oltremodo belle, perché esprimono lo zelo e l’interesse di un’anima, che è veramente assetata e affamata di Dio e delle Sue cose.  
 
Quando una persona non sta bene, fisicamente parlando, non è difficile assentarsi dalla casa del Signore, con giustificazioni validissime. Quando però è lo spirito che è ammalato, allora diventa più facile assentarsi dai luoghi di culto. Infine, della donna del nostro testo, non ci viene detto niente della sua età, né del suo stato civile. Ma in conseguenza della lunga malattia diciotto anni, le persone con le quali lei era in contatto, dovevano certamente soffrire nel vederla ridotta in una condizione, che faceva veramente pietà.
 
b) Il vedere di Gesù
Il vangelo afferma che Gesù vide quella donna. Non c’è dubbio che il vedere di Gesù sia ben diverso da quello dell’uomo. L’uomo vede solamente quello che si presenta davanti ai suoi occhi, mentre Gesù vede quello che c’è nell’interno, cioè i suoi reali bisogni, principalmente quelli dell’anima e dello spirito. Quante persone c’erano in quel giorno nella sinagoga, non è detto, e neanche sappiamo se in quel luogo vi erano altri sofferenti. Tutti sapevano che quella donna senza nome — ognuno poteva mettere il suo, dietro quell’anonimato —, era sofferente da parecchi anni diciotto per l’esattezza; nonostante ciò, nessuno sapeva misurare il grado di sofferenza di quell'infelice.
 
È il divino compassionevole che sta guardando, non per vedere com'era vestita o quali ornamenti avesse addosso, né per esprimere sentimenti di commiserazioni, ma per intervenire in quel caso particolare. Dal momento che quella donna era tutta curva, non sappiamo se lei si sarà accorta, che in quell'attimo, qualcuno la stava guardando. Comunque sia meno accorta, lo scopo di Luca è di attirare la nostra attenzione su Gesù.
 
c) Gesù chiama la donna
Come il vedere di Gesù ha un senso particolare, anche la parola che rivolse a quella donna, riveste un’altrettanta importanza. Anche se non era abitudine di Gesù chiamare le persone nelle sinagoghe, tuttavia, in quella giornata lo fece verso una donna che aveva un particolare bisogno.
 
Chiamare a sé una donna tutta curva, che non poteva in alcun modo raddrizzarsi, a dir poco, umanamente parlando, poteva essere interpretato come un gesto scortese e di poca sensibilità e comprensione, nei confronti di una che soffriva. Ma per Gesù, non rappresentava un gesto d'insensibilità, bensì un’occasione per comunicarle la guarigione. Donna, tu sei liberata dalla tua infermità.
 
Non era stata la donna ad invocare la sua guarigione, e probabilmente non era neanche andata nella sinagoga col pensiero e nell’aspettativa di un simile evento miracoloso, ma è Gesù, il divino compassionevole che le offre quello che lei non aspettava, senza chiederle se avesse fede per ricevere la guarigione.  
 
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« Ultima modifica: 27.08.2009 alle ore 03:48:59 by Domenico » Loggato
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Re: Mali fisici causati da Satana o di demoni
« Rispondi #27 Data del Post: 27.08.2009 alle ore 03:36:13 »
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Il tempo presente del verbo sei liberata.., indica chiaramente che, in quel preciso momento che le viene detta quella parola, si effettua la sua guarigione. A questo punto potremmo domandare: Perché Gesù usò il termine liberare? Era in relazione con la sua guarigione? Certamente!
 
Dato che Satana l’aveva tenuta legata per ben diciotto anni, era giusto che Cristo facesse presente che quel legame, di cui era stata vittima per tanti anni, era finalmente sciolto. Abbiamo detto che, il legame di Satana, non rappresenta un segno o una prova che quella donna fosse posseduta dal diavolo.
La sua debolezza, cioè la mancanza di forza fisica, era causata da uno spirito d'infermità, come un legame, che la teneva in quello stato. Una volta che quel legame veniva sciolto che equivaleva ad una vera liberazione, la donna era guarita.
 
d) Quello che Gesù fece
Per i tanti miracoli che riscontriamo nel N.T., rileviamo che Gesù non usava gli stessi metodi, questo perché Egli non aveva regole stereotipate per tutti i casi.
E pose le mani su di lei e lei fu subito raddrizzata, e glorificava Dio.
 
L’imposizione delle mani rappresenta un’altra prova che quella donna, non era posseduta. Delle tante liberazioni di indemoniati, per nessuno di loro, Gesù impone le sue mani, ma sgrida sempre gli spiriti immondi o i demoni e, una volta cacciati, la persona ritorna normale e piena di salute.
 
Tutti i testi che parlano dell’imposizione delle mani, sono sempre come riferimento alle malattie fisiche. Per rendersi conto basta ricordare: imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno... (Marco 16:18). L’anormalità che aveva quella donna, venne subito tolta, non appena Gesù gli impose le sue mani. La guarigione di quell'infelice era avvenuta nel momento in cui Gesù aveva pronunciato: donna, tu sei liberata dalla tua infermità; però, l’evidenza della sua guarigione, avvenne solo in seguito all’imposizione delle mani. Se la donna non si fosse raddrizzata subito, come si sarebbe potuto affermare che quella sofferente era stata guarita?
 
Poiché le guarigioni che Gesù fece erano tutte vere, ne consegue che i segni visibili dovevano essere altrettanto veri, perché tutti potessero costatare la veracità del miracolo. La conclusione che Gesù fa, dietro la critica che gli venne mossa per la guarigione fatta in giorno di sabato, rappresenta una garanzia della sua compassione. Non tenendo presente il rigido legalismo dei capi della sinagoga riguardante l’osservanza del giorno del sabato, scioglie dal legame di Satana quella donna, che era anche una figlia di Abrahamo.
 
f) Considerazioni di ordine teologico
Quando si pensa ad Abrahamo, specialmente nel contesto di come l’apostolo Paolo lo cita, — dichiarandolo padre di tutti i credenti in Cristo (Romani 4:12,17; Gal. 3:6-9) —, il riferimento di essere una figlia di Abrahamo, non è certamente casuale, né collegato solamente al fatto di essere una donna ebrea, come effettivamente lo era. L’orizzonte si allarga quando riflettiamo su quello che dice il N.T. a proposito della figliolanza di Abrahamo. Ai Farisei e ai Sadducei che si presentarono per il battesimo di Giovanni, vennero rivolte le seguenti parole:
Razza di vipere, chi vi ha mostrato a fuggire dall’ira a venire? Fate dunque frutti degni di ravvedimento! E non pensate di dir fra voi stessi: Noi abbiamo Abrahamo per padre; perché io vi dico che Dio può far sorgere dei figli di Abrahamo anche da queste pietre (Matteo 3:7-9; Luca 3:8).
 
Queste persone, si vantavano pensando che il loro padre fosse Abrahamo, portandoli addirittura a sottovalutare la necessità del ravvedimento, credendo che sol perché appartenevano a quella discendenza, portavano anche in loro dei veri frutti degni del pentimento. Il Battista, però, nel dire loro queste precise parole, li catalogava come serpenti velenosi, invitandoli a cambiare il loro modo di vivere che era ipocrita. Sullo stesso tenore Gesù parlò ai Giudei che avevano creduto in lui:
Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi (Giov. 8:31,32). Siccome le parole di Cristo non vennero giustamente comprese, essi replicarono: Noi siamo la discendenza di Abrahamo e non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi tu dire: diventerete liberi? (Giov. 8:33).
 
La vera libertà — intesa soprattutto in senso morale e spirituale — non è quella derivante dall’appartenenza alla progenie di Abrahamo, ma dal conoscere la verità, che è Cristo stesso (Giov. 14:6).
 
Quando poi Gesù rivelò la loro vera intenzione che era quella di ucciderlo, non valeva niente dichiararsi progenie di Abrahamo, poiché nella loro vita non trovava posto la sua parola (Giov. 8:37). Per l’insistenza di questi Giudei, dichiarando che Abrahamo era il loro padre, venne loro affermato che, in effetti, non erano figli di Abrahamo, per il semplice fatto che non stavano facendo le opere di Abrahamo (Giov. 8:39).  
 
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Re: Mali fisici causati da Satana o di demoni
« Rispondi #28 Data del Post: 27.08.2009 alle ore 03:45:26 »
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Quando in conclusione Cristo affermò che chi avrebbe osservato la sua parola, non avrebbero mai visto in eterno la morte, indignati risposero:
Sei tu più grande del padre nostro Abrahamo, il qual è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretende di essere? (Giov, 8:53).
 
Siccome Gesù non intendeva auto-glorificarsi, perché c’era il Padre che pensava a ciò, Egli non poté fare a meno di riferire quello che provò Abrahamo, il loro padre, allorquando vide il suo giorno. A questo punto i Giudei replicarono: Tu non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abrahamo? Gesù disse loro: In verità, in verità io vi dico, Prima che Abrahamo fosse nato, io sono (Giov. 8:56-58).
 
Dal modo con cui i Giudei reagirono nei confronti di Gesù, nel volerlo lapidare, desumiamo che nel loro vanto di dichiararsi figli di Abrahamo, non c’era nessun particolare privilegio, poiché non vivevano e non operavano come Abrahamo.
 
Dal racconto della vita di Zaccheo, il capo dei pubblicani, viene messa in risalto da Gesù il fatto che quest’uomo è anche figlio di Abrahamo. (Luca 19:9). Questo naturalmente Gesù lo affermò, non in base a una pura discendenza, come ogni ebreo poteva dire, ma in conseguenza della conversione e del ravvedimento che si era prodotto in quest’uomo.
 
I testi paolini sono quelli che maggiormente mettono in evidenza il vero significato di essere figli di Abrahamo. Per Paolo, in una visuale prettamente cristiana, essere figlio di Abrahamo, significa seguire le orme della sua fede (Romani 4:12). Quando poi analizza la posizione di Israele, nei confronti della grazia di Dio, non ha nessuna difficoltà ad affermare che, Non tutti quelli che appartengono ad Israele sono Israele. E neppure perché sono progenie di Abrahamo sono tutti figli della promessa; ma i discendenti veri sono unicamente quelli del giuramento (Romani 9:6-8).
Perché nessuno fraintendesse le sue parole, l’apostolo Paolo precisa:
Sappiate pure che chi è dalla fede, sarebbero stati figli di Abrahamo (Gal. 3:7).
 
Per quanto riguarda la definizione della progenie di Abrahamo, Paolo, ulteriormente dichiara: Ora le promesse furono fatte ad Abrahamo e alla sua discendenza. La Scrittura non dice: e alle discendenze come se si trattasse di molte, ma come di una sola. E alla tua discendenza, cioè Cristo (Gal. 3:16).
 
La conclusione che l’apostolo fa, è la più logica e la più coerente, dal punto di vista cristiano: Ora, se appartenete a Cristo, siete dunque progenie d’Abrahamo ed eredi secondo la promessa (Gal. 3:29).
 
La donna che è stata tenuta legata da Satana per diciotto anni, viene identificata da Gesù, come figlia di Abrahamo. Questo per farci comprendere che i figli di Abrahamo, — non solamente nel senso della discendenza ebraica, ma principalmente nel significato cristiano, cioè quelli che appartengono a Cristo, vale ad affermare che hanno fede in Lui — non vengono risparmiati da certe infermità causate da uno spirito da malattia. Con ciò non vogliamo assolutamente affermare che tutte le malattie che colpiscono i cristiani, derivano dallo spirito d'infermità.
 
Ci sono però certe infermità, non sapremmo quali, che non possono essere definite fisiologiche, poiché sono causate dalla presenza di questo spirito. L’informazione riguardante, lo spirito d'infermità, che il N.T. presenta nell’unico passo di Luca, anche se viene presentata nella forma singolare, non vuol affermare che si tratti di un solo spirito che agisce per procurare infermità nella vita delle persone.
 
Nel campo degli spiriti immondi, il vangelo ci precisa che sono migliaia, mentre in quello che causa le malattie, si limita solamente a dirci: Uno spirito d'infermità.  Senza dubbio, l’articolo indeterminativo uno, che il testo adopera, non ha lo scopo di farci conoscere il numero, ma indica uno dei tanti, che può causare infermità, nella vita dei credenti.
Che questo spirito, sia un dipendente di Satana, è fuori discussione, e, come tale, agisce sempre agli ordini del suo capo. Come fa questo spirito ad entrare nella vita di chi appartiene a Cristo, non c'è dato di sapere. Fu uno spirito d'infermità che causò quel malessere nella vita dell’apostolo Paolo?  
Anche se non lo possiamo affermare categoricamente, non possiamo neanche escluderlo. Comunque siano le cose, la nota consolante per chi viene colpito da uno spirito d'infermità, sta nel fatto che non saranno lasciati in balia di questo spirito per sempre. Gesù Cristo che sciolse quella donna dal legame di Satana, saprà sciogliere tutti quelli che sono suoi, perché questi possano proclamare a tutti, le grandi cose che Egli fa
 
L’uomo di Gadara
 
Secondo i racconti evangelici, di Matteo 8:28-34; Marco 5:1-20; Luca 8:26-39, l’uomo di Gadara era un pazzo furioso che nessuno poteva domare. La sua pazzia, secondo la scienza medica era in uno stato avanzatissimo; ma secondo la descrizione che ci forniscono i Vangeli, si sa che la malattia mentale che aveva quell’uomo, era stato causato dalla legione di demoni che si trovavano in lui. Infatti, quando i demoni uscirono dall’uomo di Gadare e andarono nel branco dei porci, questi si precipitarono giù dal dirupo e annegarono nel mare. L’uomo furioso e indomabile, una volta che venne liberato dalla potenza demoniaca, ritornò normale. La gente uscì a vedere l’accaduto; e, venuta da Gesù, trovò l’uomo, dal quale erano usciti i demoni, che sedeva ai piedi di Gesù, vestito e sano di mente; e si impaurirono (Luca 8: 35).
 
Questo racconto al pari degli altri che abbiamo esaminato, prova inconfutabilmente, quello che causano i demoni nella vita umana.  
 
Domenico
« Ultima modifica: 27.08.2009 alle ore 03:46:24 by Domenico » Loggato
eliseob.
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Re: Mali fisici causati da Satana o di demoni
« Rispondi #29 Data del Post: 27.08.2009 alle ore 08:48:20 »
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Pace a tutti.
 
Caro Domenico,

Quote:
Ci sono però certe infermità, non sapremmo quali, che non possono essere definite fisiologiche, poiché sono causate dalla presenza di questo spirito.

La scienza oggi, ha la definizione scientifica per quasi ogni malattia, "quasi", per modo di dire...
 
Mi chiedo però, se nella Chiesa sono largiti i Doni dello Spirito, e tra essi, il Discernimento degli Spiriti, perchè mai non potremmo "saperli", o quantomeno riconoscerli caso per caso? Senza naturalmente stabilire delle regole.
 
Inoltre, proprio nel caso fossimo "lasciati" nel dubbio, non dice Giacomo...
 
Giacomo 5
14 C'è qualcuno fra voi infermo? Chiami gli anziani della chiesa, e preghino essi su lui, ungendolo d'olio nel nome del Signore; 15 e la preghiera della fede salverà il malato, e il Signore lo ristabilirà; e s'egli ha commesso dei peccati, gli saranno rimessi.   ......?
 
L'unzione con Olio, è certo da paragonarsi all'imposizione delle mani, a meno che non faccia confusione.
Ed ecco che Giacomo, invita a coloro che tra i Santi sono infermi, a chiamare gli Anziani, ed essi pregheranno su di lui, ungendolo d'olio.
 
In  questo caso dunque, sia che lo "sappiamo", sia che non lo "sappiamo", se c'è uno "spirito d'infermità", quel legame da esso provocato, sarà sciolto, a motivo della preghiera della Fede.
 
Chiaramente oggi, a motivo dei tanti "cavilli" che la scienza ci propone, e nella confusione delle "definizioni", ciascuno ricorre alle ben più pratiche e "sicure" cure mediche/scientifiche, che se magari, non procurano "liberazione", promettono sollievo.
 
E "l'unzione dell'olio", se non erro, pare sia scivolata nell'oblio delle "pratiche" non più a passo coi tempi.
 
Pace
Eliseo
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