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Amartiologia - Cosa è il peccato? (letto 8957 volte) |
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Novello
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Pace a tutti, ho fatto una ricerca nel forum e sono rimasto sorpreso: non abbiamo mai aperto una discussione che parli di peccato? Eppure io ricordo che l'argomento nelle sue varie forme è stato trattato più volte, ma forse non in modo ordinato. Ci proviamo? Per parlare di peccato dobbiamo sicuramente parlare di uomo. Chi ha studiato un minimo di fondamento biblico (o dottrinale, teologico che dir si voglia), sa che per parlare di uomo si deve parlare anche di situazioni. Cioè dell'uomo come creatura di Dio prima del peccato, e di uomo caduto, dopo del peccato. Inizierei con elencare queste differenze. A voi la parola. Buona discussione!
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backer
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Pace Novello, lo so che ti sembrerò fastidioso. Il topic dice "che cos'è il peccato?" Vuoi dire che tra tutti gli utenti del forum non c'è neanche un peccatore che sappia veramente cosa ha fatto? Noi ravveduti del peccato non abbiamo idea di cosa ci siamo ravveduti? Forse non ho capito cosa intendi con quella parolaccia (Amartiologia): ma è un'offesa o un complimento? Mi suona come uno studio di sociologi e psicologi che studiano cos'è l'omicidio, per spiegarlo ad una platea di condannati a morte per omicidio. Tutti quei galeotti e rei confessi ne usciranno senz'altro con le idee confuse, ma almeno anche sollevati perchè pensavano di aver fatto una cosa molto più brutta Sinceramente dovresti spiegarmi in che direzione vuoi andare: casomai vi seguo con interesse e prometto di non disturbare con commenti inopportuni. Pace
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Novello
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on 18.06.2009 alle ore 14:08:34, backer wrote:Pace Novello, lo so che ti sembrerò fastidioso. Il topic dice "che cos'è il peccato?" Vuoi dire che tra tutti gli utenti del forum non c'è neanche un peccatore che sappia veramente cosa ha fatto? |
| Secondo me si. Secondo me a volte questo tema si sottovaluta. Altre volte lo si estremizza. E' facile vedere credenti che troppo facilmente danno sempre la colpa al peccato su tutto. Ho incontrato credenti che vedono il peccato dappertutto. Ho conosciuto altri credenti che pensano che il peccato sia una malattia ereditaria. Insomma, un credente salvato può aver capito di esser "stato condannato" perchè ha commesso "alcuni" crimini. Ma lo stesso credente può non aver capito il perchè quelle azioni che lo condannavano sono considerate "criminali" dalla legge. Intendo dire che, si può anche non aver capito il perchè si viene giudicati. Credo che a questi e a tanti altri quesiti la Bibbia dia delle risposte. E sono sicuro che non tutti conosciamo bene la portata del peccato, al punto da non realizzare bene la grazia che abbiamo ricevuto. Un condannato a morte, sa che deve morire, e vive i suoi ultimi anni in cella con il pensiero della morte. Ma solo il giorno in cui si avvicina alla sedia, percepirà dentro l'anima l'angoscia della morte. Perciò è probabile che fino a quando non arrivi quel giorno, un credente non abbia "percepito" / "capito" quale grazia ha ottenuto ad aver accettato il Cristo. Quote: Noi ravveduti del peccato non abbiamo idea di cosa ci siamo ravveduti? |
| Non un idea completa. Sicuramente abbiamo una nostra idea. Ma non conoscendo cosa vi è dopo la morte, chi è il giudice, cosa avremmo fatto ad altri con una vita peccaminosa etc etc, sicuramente abbiamo un idea ristretta. Credo che studiando la Parola di Dio si possano scoprire realtà molto più profonde. Quote: Forse non ho capito cosa intendi con quella parolaccia (Amartiologia): ma è un'offesa o un complimento? |
| E lo studio del peccato. Peccato in greco "amartìa" se non sbaglio. Quote: Mi suona come uno studio di sociologi e psicologi che studiano cos'è l'omicidio, per spiegarlo ad una platea di condannati a morte per omicidio. |
| Beh io sono stato condannato a morte per omicidio. Ma non lo sono più. Ma a volte il peccato per omicidio, nasconde molti altri peccati. E dire : sei stato condannato per omicidio può suonare riduttivo. Non credi? Quote: Tutti quei galeotti e rei confessi ne usciranno senz'altro con le idee confuse, ma almeno anche sollevati perchè pensavano di aver fatto una cosa molto più brutta |
| Qui non ti ho capito. Va beh. Quote: Sinceramente dovresti spiegarmi in che direzione vuoi andare: casomai vi seguo con interesse e prometto di non disturbare con commenti inopportuni. Pace |
| Vorrei (con chi ne ha voglia) instaurare una discussione BIBLICA su cosa dice la Bibbia del peccato. Inizierei però parlando della creatura che pecca. Per poi passare al perchè vi è un giudice e capire meglio il peccato. Tante cose possono sembrare scontate...ma secondo me, non sono tutte così scontate. Pensa, io ho pensato fosse utile parlarne e tu già pensi che non dovrebbe esserlo..
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backer
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Quote: Secondo me a volte questo tema si sottovaluta. |
| vero. Quote:Altre volte lo si estremizza. |
| vero Quote:E' facile vedere credenti che troppo facilmente danno sempre la colpa al peccato su tutto. |
| vero Quote:Ho incontrato credenti che vedono il peccato dappertutto. |
| vero, ma di solito quello degli altri Quote:Ho conosciuto altri credenti che pensano che il peccato sia una malattia ereditaria. |
| vero, molti, molti Quote:Insomma, un credente salvato può aver capito di esser "stato condannato" perchè ha commesso "alcuni" crimini. Ma lo stesso credente può non aver capito il perchè quelle azioni che lo condannavano sono considerate "criminali" dalla legge. |
| vero Infatti questo è il problema di coloro che capiscono invece di viverlo. Chi vive un'esperienza ne è perfettamente consapevole, e colui che conosce la grazia, la conosce perchè non ha capito, ma ha accettato la giustizia di Colui che l'ha condannato e poi l'ha giustificato. Quote:Intendo dire che, si può anche non aver capito il perchè si viene giudicati. |
| Si, si, infatti costoro non riescono a spiegare il proprio peccato, nè la sua gravità. Così hanno dubbi sulla grazia, la giustizia, la giustificazione ecc... Quote:Credo che a questi e a tanti altri quesiti la Bibbia dia delle risposte. E sono sicuro che non tutti conosciamo bene la portata del peccato, al punto da non realizzare bene la grazia che abbiamo ricevuto. |
| Diciamo che in questo caso la Bibbia può offrire materiale per essere convinti, ma come tu sai Colui che convince di peccato è lo Spirito Santo. La comprensione della gravità non è sinonimo di accordo con ciò che lo Spirito giudica grave. Così è anche per la convinzione di salvezza nella grazia, che può essere una convinzione intellettuale, che non ha la stessa portata di quella operata dallo Spirito. Quote:Un condannato a morte, sa che deve morire, e vive i suoi ultimi anni in cella con il pensiero della morte. Ma solo il giorno in cui si avvicina alla sedia, percepirà dentro l'anima l'angoscia della morte. Perciò è probabile che fino a quando non arrivi quel giorno, un credente non abbia "percepito" / "capito" quale grazia ha ottenuto ad aver accettato il Cristo. |
| Se quel giorno non è arrivato, quel credente non potrà mai dire di essere stato morto nel peccato per esperienza, ma solo per convinzione dottrinale. Sarà quindi un uomo che attesta cose capite, ma mai vissute, quindi non un vero testimone. Non credo che un ammaestramento ti possa portare a capire la situazione delle "sedia elettrica", perchè ti ci devi trovare. Quote:Non un idea completa. Sicuramente abbiamo una nostra idea. Ma non conoscendo cosa vi è dopo la morte, chi è il giudice, cosa avremmo fatto ad altri con una vita peccaminosa etc etc, sicuramente abbiamo un idea ristretta. Credo che studiando la Parola di Dio si possano scoprire realtà molto più profonde. |
| Purtroppo solo un'idea teorica di realtà profonde. Le realtà profonde appartengono a coloro che le vivono, non a coloro che le studiano. Quote:Beh io sono stato condannato a morte per omicidio. Ma non lo sono più. Ma a volte il peccato per omicidio, nasconde molti altri peccati. E dire : sei stato condannato per omicidio può suonare riduttivo. Non credi? |
| yes Quote:Qui non ti ho capito. Va beh. |
| Mica sarà la prima volta, no? Quote:Vorrei (con chi ne ha voglia) instaurare una discussione BIBLICA su cosa dice la Bibbia del peccato. Inizierei però parlando della creatura che pecca. Per poi passare al perchè vi è un giudice e capire meglio il peccato. Tante cose possono sembrare scontate...ma secondo me, non sono tutte così scontate. Pensa, io ho pensato fosse utile parlarne e tu già pensi che non dovrebbe esserlo.. |
| Non ho mica detto così, dai, non essere permaloso
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Novello
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on 18.06.2009 alle ore 16:18:11, backer wrote: Chi vive un'esperienza ne è perfettamente consapevole, e colui che conosce la grazia, la conosce perchè non ha capito, ma ha accettato la giustizia di Colui che l'ha condannato e poi l'ha giustificato. |
| Allora se dici così, backer significa che non mi sono espresso bene. Io vorrei parlare riguardo questo argomento, condividerlo (strano che non se ne sia parlato in dettaglio prima) perchè credo che vi siano credenti, cioè salvati che NON sono perfettamente consapevoli di tutto quello che vi è legato al peccato. E secondo me la Bibbia ci può aiutare a capire di più intorno a questo argomento e valorizzare ancora di più cosa significa salvezza. Tu invece hai appena detto che se l'esperienza è reale si è pienamente consapevoli. Secondo me anche se l'esperienza è reale NON si è perfettamente consapevoli. Credo sia buono studiare cosa dice la Bibbia riguardo questo argomento. Non credi? Quote: Diciamo che in questo caso la Bibbia può offrire materiale per essere convinti, ma come tu sai Colui che convince di peccato è lo Spirito Santo. |
| Lo Spirito Santo convince di peccato attraverso la Bibbia. La tua frase è ambigua se detta come la "Bibbia può". La Bibbia non può. La Bibbia è il mezzo PRIMARIO per dire all'uomo cosa è contrario alla volontà di Dio. Perchè a parte occasioni "miracolose" di guida dello Spirito, lo Spirito Santo non convince di peccato a priori o indipendentemente alla Bibbia. Secondo me NON E' e ripeto NON E' la propria esperienza di salvezza personale ad essere il metro di misura per capire cosa è il peccato. Quando abbiamo accettato il messaggio di Cristo, noi ci siamo resi conto di esser stati dei peccatori. Ci siamo sentiti indegni e sporchi...ed abbiamo chiesto PENTITI misericordia. Il Signore ci ha perdonato dei nostri peccati... ma non penseremo mica di aver capito in quell'istante tutta l'opera di Dio ed il piano di Salvezza del mondo. O si? Nè tantomeno, si potrebbe pensare di aver già da allora capito tutto sul peccato ed averlo abbandonato istantaneamente. E' iniziato un percorso. Siamo stati salvati e abbiamo scoperto di esser peccatori, ma peccando ancora oggi..continuiamo a pentirci. Continuiamo a pentirci si o no? Io credo di si. Grazie a Dio perchè non significa che siamo ancora senza salvezza, perchè Egli ci ha perdonato DI TUTTI i peccati. Ma noi, man mano che lo scopriamo, che stiamo alla Sua presenza, e soprattutto che studiamo la Sua Parola scopriamo tanti altri aspetti di noi stessi che sono "peccaminosi" e dobbiamo abbandonarli. Perciò non è la propria esperienza di salvezza a darci conferma di aver lasciato il peccato. E non è "solo lo Spirito Santo" a farci intendere cosa facciamo di peccaminoso. Ma è la Parola di Dio attraverso lo Spirito Santo a toccarci quotidianamente. Questo per dirti che studiare insieme cosa la Bibbia ha da dire riguardo questo argomento ci DEVE "aiutare". Quote: La comprensione della gravità non è sinonimo di accordo con ciò che lo Spirito giudica grave. |
| Ma questo indubbiamente. Ho già detto altre volte che vi è differenza tra un teologo ateo ed un cristiano. Il primo è capace di dirti tutte le dottrine cristiane, esporle correttamente e impeccabilemente. Ma finita la lezioncina, si alza, si fuma una sigaretta e si mette in macchina a fare i suoi affari nel mondo infischiandosene del Creatore. Un cristiano VERO è colui che studia la Bibbia e la applica nella sua vita. Non credo ci sia nessuno qui che abbia il desiderio di studiare la Bibbia e vendere lezioni altrove. E se c'è non può postare in questa sezione. Quote: Se quel giorno non è arrivato, quel credente non potrà mai dire di essere stato morto nel peccato per esperienza, ma solo per convinzione dottrinale. |
| Quando parli di "quel giorno", parli del vedere la sedia elettrica del mio esempio, o del sedercisi sopra? Perchè, gloria al nome del Signore, io non sono morto per i miei peccati. Cristo è morto al posto mio. Se invece parli dell'angoscia nel vedere la sedia...beh, tutti i convertiti l'hanno provata e hanno chiesto misericordia. Quote: Non credo che un ammaestramento ti possa portare a capire la situazione delle "sedia elettrica", perchè ti ci devi trovare.... Le realtà profonde appartengono a coloro che le vivono, non a coloro che le studiano. |
| No ascolta, io sto scrivendo qui e vorrei interventi di "fratelli" in Cristo. Per tanto tutta gente che sa di cosa stiamo parlando. Perciò tutti si sono trovati di fronte ad una scelta : vita o morte. Metti in dubbio che qui qualcuno non abbia vissuto l'esperienza di salvezza?
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Ddsound
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Quote:Spazio alle riflessioni basate sulla Scrittura e anche a discussioni sulle dottrine bibliche: teologia, cristologia e soteriologia, pneumatologia, ecclesiologia, escatologia... |
| La amartiologia, così come l'antropologia biblica sono comprese in quei tre puntini al fondo della descrizione della sezione, come chiunque abbia sentito parlare di teologia sistematica sa bene. Quindi non c'è nulla di più appropriato che discuterne prorio qui
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Il Signore è il mio pastore
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Ste412
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on 18.06.2009 alle ore 16:55:46, Novello wrote: Lo Spirito Santo convince di peccato attraverso la Bibbia. La tua frase è ambigua se detta come la "Bibbia può". La Bibbia non può. La Bibbia è il mezzo PRIMARIO per dire all'uomo cosa è contrario alla volontà di Dio. |
| Scusate se mi intrometto nella discussione, ma una domanda mi sorge spontanea: Come fa ad essere convinto di peccato chi non sa leggere? Infatti in un recente passato coloro che sapevano leggere erano veramente pochi! E ancora, come fa ad essere convinto di peccato colui che abita in uno Stato dove è severamente proibita la lettura della Bibbia? Quote: Perchè a parte occasioni "miracolose" di guida dello Spirito, lo Spirito Santo non convince di peccato a priori o indipendentemente alla Bibbia. |
| Questo ragionamento non mi convince per niente...
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[Stefano]
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Novello
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Ciao Stefano, Domandare è lecito... on 18.06.2009 alle ore 17:25:57, Ste412 wrote: Come fa ad essere convinto di peccato chi non sa leggere? |
| Risponde Paolo: "Poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione." - 1 Corinzi 1:21 E come si diceva qualche decennio fa: Beato chi legge e beati quelli che ascoltano le parole di questa profezia e fanno tesoro delle cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino! - Apocalisse 1:3 Quote: E ancora, come fa ad essere convinto di peccato colui che abita in uno Stato dove è severamente proibita la lettura della Bibbia? |
| Se vuoi per questa domanda che è più specifica, apri un altro topic. Non vorrei fare andare troppo OT questo. Grazie. Quote: Questo ragionamento non mi convince per niente... |
| Mi dispiace. Ma c'è dietro tutta una serie di verità bibliche... ma se vuoi altrove potremmo discuterne. Per adesso ti basti sapere che è il predicare la Parola di Dio che convince l'uomo di peccato. Solo che vorrei prima parlare del peccato di per sè.
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Domenico
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Certo, beni e bontà m'accompagneran no (Sal. 23:6)
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[quote author=Ste412 link=board=Dottrina;num=1245313720;start=0#6 date=06/18/09 alle ore 17:25:57] Scusate se mi intrometto nella discussione. Il tema che si discute, non è di ordinaria amministrazione; è un argomento prettamente teologico. Se tutti gli interlocutori riconoscano questa valenza, è necessario che si parta dai termini, ebraici e greci che la Bibbia adopera, con il suo relativo significato letterale. Se non si conoscono i termini in questione, bisogna chiederle a quelli che li conoscono, in modo che si abbia una buona base su cui inquadrare la discussione
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Novello
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Puoi intrometterti quanto vuoi Domenico! Chi apre il topic non nè diventa mica il proprietario! Io mi sono solo permesso di chiedere di seguire una linea di argomentazioni, leggermente diversa da come ben sai "classicamente" si fa. Non voglio fare un corso di teologia sistematica su un forum, ma posso sicuramente tracciare una linea di studio biblico "SEMPLICE" e non troppo complicata, ma che permetta di tirare le fila più importanti sull'argomento. So bene che alcuni di noi hanno studiato molto la Bibbia, altri meno, altri con metodi diversi dai miei etc etc. Perciò ribadisco la prima domanda: Diamo prima qualche accenno di quanto sappiamo/pensiamo sull'uomo? Perchè per parlare di peccato dobbiamo sicuramente parlare di uomo. L'uomo come creatura di Dio prima del peccato, e di uomo caduto, dopo del peccato. A voi di nuovo la parola, condita per cortesia di Parola!
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Domenico
Membro familiare
Certo, beni e bontà m'accompagneran no (Sal. 23:6)
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[quote author=Novello link=board=Dottrina;num=1245313720;start=0#9 date=06/18/09 alle ore 19:10:06] Scusa, Novello, Se credi che non sia espedente ricorrere ai termini ebraici e greci, credo che rispondere alla tua domanda: "Che cosa è il peccato?", che hai posta nel topic, rientra nella logica, perché su di essa c'è tanto da parlare. Ecco la mia risposta, tratta da un testo biblico: "Chiunque commette il peccato trasgredisce la legge: il peccato è la violazione della legge" (1Giov. 3:4).
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« Ultima modifica: 19.06.2009 alle ore 04:17:30 by Domenico » |
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Novello
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Si forse non mi sono spiegato Domenico. A me sta benissimo che tu citi la Parola di Dio e il testo originale. Anzi è quasi OBBLIGATORIO. Solo che vorrei prima introdurre l'argomento di amartiologia...con accenni brevi di antropologia biblica... Vorrei innanzitutto tracciare la differenza tra uomo prima del peccato e poi l'uomo peccatore. Segnare cosa è il peccato. E infine parlare del sacrificio di Cristo... e sottolineare perchè Cristo fu un uomo! E che uomo fu. Vorrei tracciare con chiarezza OGGI noi cosa siamo... Cosa siamo stati prima di conoscere Cristo e cosa siamo ora che lo conosciamo. Vorrei condividere ciò che io ho meditato a riguardo e ciò che altri qui sul forum hanno meditato. Ma tutto come ben sai, alla luce della Parola. Perciò io vorrei solo dare una traccia e intervenire qui e là...ma vorrei che interveniste tanto pure voi. Ben vengano greco, ebraico, aramaico, italiano, inglese e dialetti italiani vari .... Però seguiamo la traccia. Ottimo versetto quello citato. Il peccato è la violazione della legge. Allora vi è una legge? Vi è qualcuno che stabilisce cosa è giusto e cosa è sbagliato? In base a quale criterio? Chi è il giudice? Chi è l'imputato? Vorrei sorvolare sul giudice che sappiamo benissimo è Dio il creatore. Ma perchè ha creato una legge?
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Ddsound
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on 18.06.2009 alle ore 23:35:29, Novello wrote:Solo che vorrei prima introdurre l'argomento di amartiologia...con accenni brevi di antropologia biblica... Vorrei innanzitutto tracciare la differenza tra uomo prima del peccato e poi l'uomo peccatore. Segnare cosa è il peccato. E infine parlare del sacrificio di Cristo... e sottolineare perchè Cristo fu un uomo! E che uomo fu. Vorrei tracciare con chiarezza OGGI noi cosa siamo... Cosa siamo stati prima di conoscere Cristo e cosa siamo ora che lo conosciamo. |
| E dici poco...... Mi pare però che il filo conduttore sia la soteriologia e non l'amartiologia, che però resta necessaria come premessa. In questo stai includendo buona parte di quella che è la dottrina cristiana, mi pare abbastanza in linea con l'insegnamento ed i ragionamenti di Paolo, ma è un compito immane!!! Sono stati scritti trattati di migliaia di pagine solo su minuscoli dettagli di quello che hai detto che vorresti discutere.... Se ci dài una linea guida sulle tue riflessioni e studi credo sarebbe più facile seguire una direzione specifica senza divagare troppo..... Per intanto d'accordo con ciò che ha scritto Domenico cito una definizione da dizionario biblico dei possibili significati del termine "hamartia" in greco: Quote: 1a) non avere una parte in 1b) mancare il bersaglio 1c) errare, essere sbagliato 1d) perdere o vagare dal percorso di integrità e onore, fare una cosa sbagliata 1e) distaccarsi dalla legge di Dio, violare la legge di Dio, peccare 2) quello che è sbagliato, un peccato, un'offesa, una violazione della legge divina con il pensiero o con un atto 3) collettivamente, la totalità dei peccati commessi sia da una persona singola che da molte persone |
| Citato dal dizionario online greco/italiano accessibile da: http://www.laparola.net/vocab/ che è un gran servizio!!!
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Il Signore è il mio pastore
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Ddsound
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Io sostengo il punto: "è lo Spirito di Dio che convince di peccato" Ma non per questo spiega cosa è il peccato, mi paiono due cose diverse, e che possono convivere nello stesso luogo.... Io credo sia possibile voler studiare in modo "sistematico" cosa "è" il peccato senza nulla togliere all'azione dello Spirito che come tutti affermiamo è l'unico che può convincere di peccato....
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« Ultima modifica: 19.06.2009 alle ore 09:27:30 by Asaf » |
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Asaf
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La verità sta nella Scrittura!
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Ho tolto alcuni off topic, sperando che tutti rimaniamo in tema. Come ha detto Dd, si studia (per quanto è possibile in un forum) anche in modo sistematico qualsiasi dottrina, in questo caso l'amartiologia, senza nulla togliere all'azione dello Spirito che come tutti affermiamo è l'unico che può convincere di peccato. Ritornando in tema: L’amartiologia dal greco “hamartia” (sostanzialmente “peccato”), ramo della Teologia sistematica e dottrina biblica che studia la natura del “peccato” e le sue sfaccettature (origine, conseguenze, rimedio ...) L'argomento è vasto e tocca molti insegnamenti, a voi ...
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Per una corretta esegesi biblica più che questione di testi e contesti è questione di testi e ...teste!
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