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   I tre piani della vita cristiana
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   Autore  Topic: I tre piani della vita cristiana  (letto 2968 volte)
salvo
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I tre piani della vita cristiana
« Data del Post: 26.12.2008 alle ore 12:43:57 »
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In questo 3d, vorrei sottoporre alla vostra attenzione un argomento poco dibattuto seriamente    Pensare, che riguarda il nostro vivere la nostra vita, per chiederci come la stiamo vivendo.
 
Vorrei qui proporvi tre linee guida, e che bene sarebbe seguirle, che sono:
Uomo carnale, cioè che vive assoggettato agli umori della carne.
Uomo psichico, cioè condotto dall'anima
Uomo spirituale, cioè condotto dallo Spirito.
 
Queste sono a mio modo di vedere le cose su cui è necessario chinare il capo e chiedere al Signore luce per non essere imbrogliati dal proprio cuore. Ger. 17
 
Cominceremo a cercare di scoprire i comportamenti dell'uomo carnale, cioè condotto dalla propria carne.
Utile ai fini della discussione è intanto provare a definire che cosa si intende e viene inteso "come carne", attraverso le scritture.
 
Ora il tempo a disposizione stringe e sono costretto a cedervi la parola; nel frattempo se c'è qualcuno che vuole intervenire ne sarò felice.
Salvo
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Re: I tre piani della vita cristiana
« Rispondi #1 Data del Post: 26.12.2008 alle ore 13:13:10 »
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on 26.12.2008 alle ore 12:43:57, salvo wrote:

 
Cominceremo a cercare di scoprire i comportamenti dell'uomo carnale, cioè condotto dalla propria carne.
Utile ai fini della discussione è intanto provare a definire che cosa si intende e viene inteso "come carne", attraverso le scritture.
 

In Romani 8 ai versi dal 5 all'8 c'è la definizione dell'uomo carnale.
Romani 8:5-8
 
5 Infatti quelli che sono secondo la carne, pensano alle cose della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito, pensano alle cose dello Spirito.  
 
6 Ma ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace;  
 
7 infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo;  
 
8 e quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio.

 
E' la descrizione di una persona che non conosce la grazia di Dio e che vive nella carne.
E' la situazione di chi è schiavo dei desideri e delle passioni carnali.Basa tutta la sua vita su pensieri meramente terreni, rifiutando l'opera dello Spirito Santo.
 
Per quanto riguarda la condotta del cristiano carnale , questa è descritta in Galati 5:19 -21
 
Galati 5:19-21
 
19 Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza,
 20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte,  
21 invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio.

 
Questo puo' essere uno spunto
« Ultima modifica: 26.12.2008 alle ore 13:30:22 by Noah » Loggato


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salvo
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Re: I tre piani della vita cristiana
« Rispondi #2 Data del Post: 26.12.2008 alle ore 14:46:01 »
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Ottimo punto di partenza, Noah.
Tante cose sono da tutti conosciute e nemmeno tanto evitate, perchè si ripetono anche fra coloro che hanno creduto.
Trattando questo argomento, sarebbe troppo facile indirizzare lo sguardo verso i peccati grossolani e che sono ahimè evidenti; io penso invece che sia meglio cercare ciò che non è immediato e che spesso vive nascosto nel cuore e che rende carnale anche l'uomo religioso.
Ora però sarebbe bene identificare quelle opere della carne che sfuggono, ovvero che sono considerate "onorevoli".
Il quadro che credo meglio sia adatto per cominciare, è quello descritto da Gesù in Mat. 12/43 e Luca 11/24, dove Gesù dipinge il quadro di un uomo carnale, usando un'immagine spirituale.
Salvo
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Re: I tre piani della vita cristiana
« Rispondi #3 Data del Post: 26.12.2008 alle ore 16:11:16 »
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Matteo 11:43 Or, quando lo spirito immondo è uscito d'un uomo, va attorno per luoghi aridi, cercando riposo, e non lo trova.
 
 Pensare..beh io ci provo
 
Secondo me si puo' fare il parallelo con una persona che prima si trovava nel male, conosce poi il Signore, ma questa conoscenza è "come una nuvola mattutina", non c'è niente di veramente profondo.
 
La stanza è resa libera , ma poi adornata, e si rischia di andare a finire in una condizione peggiore della prima.  
Peggiore perchè prima c'era qualche peccato grossolano, visibile e facilmente condannabile.  
Poi subentra un peccato peggiore, il vanto di essere più religiosi degli altri.  
Gli scribi e i farisei non avevano peccati grossolani, erano ligi alla legge.
Ma in fondo al cuore disprezzavano gli altri, apparentemente mansueti  , nascondevano animi perfidi.
Esternamente erano migliori ma nel profondo del cuore erano pieni d'orgoglio.
A pensarci bene questa la definirei una piaga, che purtroppo incatena molti, appunto perchè invisibile, non grossolana, è difficile discernere se la si ha.
 
Cerco di fare un esempio che nella sua banalità'  dovrebbe rendere l'idea.
Se io sono convertita e  fumo un pacco di sigarette al giorno perchè ancora non ho avuto la forza di smettere, è facile, per chi ha smesso , salire sul piedistallo della santità e perfezione, puntare il dito , e massacrarmi dicendo che io sono peccatrice mentre chi mi accusa non lo è piu'.
 Ma chi mi sta accusando sta facendo un male peggiore , secondo me.  
Chi accusa è pieno di orgoglio, si sente perfetto e arrivato, e quindi tenuto a giudicare i fratelli meno forti.
Ma questo è carnale, sentirsi superiore ad un altro è mancanza di umiltà.
 
Un cuore vuoto, adornato di orgoglio, è un invito a satana
Sono andata fuori discorso? Hu?!  Mamma mia Piange
 
« Ultima modifica: 26.12.2008 alle ore 16:39:55 by Noah » Loggato


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salvo
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Re: I tre piani della vita cristiana
« Rispondi #4 Data del Post: 26.12.2008 alle ore 18:17:00 »
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No, non sei andata fuori discorso; hai analizzato il problema da un lato.
Quali sono, o come possono passare indisturbati i sette spiriti peggiori di cui Gesù parla?
Allora io credo che in fondo quando si tratta di elencare i peccati della carne, siamo più o meno tutti d'accordo; un po meno lo siamo quando dobbiamo metterli all'indice nella nostra vita.
Ma è necessario considerare che tutti sappiamo che:
avarizia, invidia, calunnia, vanità, superbia, avidità, etc, sono cose da riprovare; or io credo che se non restiamo alla scuola di Gesù e se non permettiamo a Lui di abitare la nostra vita, la nostra vecchia natura sarà sempre viva, pertanto i mali elencati sopra sono ben lungi dall'essere debellati.
Spesso vengono rivestiti di religione, dunque in qualche sorta giustificati, coperti, accuditi segretamente, conservando l'apparenza della pietà ma avendone rinnegata la potenza.
 
Il forum stessi permette di intravvedere certi sentimenti, come l'intemperanza, l'invidia, l'insofferenza, l'avarizia, etc.
E' vero che scrivere non è sempre facile e sopratutto non definisce esattamente la nostra natura, ma ognuno di noi può se vuole vedere ciò che lo spinge a scrivere determinate cose.
La mia è solo una analisi generale e non vuole assolutamente indicare nessuno in particolare, anche perchè io stesso sono uomo sottoposto come voi alle stesse passioni; cio nonostante tendo a scavre nella mia vita per  vedere dove potrebbe annidarsi ciò che distrugge o può distruggere la mia comunione col Signore.
Io so che sono in molti a non amare questa introspezione, ma ritengo sia necessaria se vogliamo inginocchiarci davanti al Signore e non essere come quello scriba che impettito stava in piedi davanti al Signore dicendo: "Ti ringrazio che io non sono come costui..........."
Salvo
« Ultima modifica: 26.12.2008 alle ore 18:30:43 by salvo » Loggato

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Re: I tre piani della vita cristiana
« Rispondi #5 Data del Post: 26.12.2008 alle ore 20:25:13 »
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Paolo scrisse ai Corinzi che avrebbero dovuto avere un livello spirituale alto e si rivolgeva loro come bambini in Cristo
 
1Corinzi 3:1-3
1 Fratelli, io non ho potuto parlarvi come a spirituali, ma ho dovuto parlarvi come a carnali, come a bambini in Cristo.
 2 Vi ho nutriti di latte, non di cibo solido, perché non eravate capaci di sopportarlo; anzi, non lo siete neppure adesso, perché siete ancora carnali.  
3 Infatti, dato che ci sono tra di voi gelosie e contese, non siete forse carnali e non vi comportate secondo la natura umana?
 
Quindi è facile credersi spirituali anche se si è carnali.
Ci abbagliamo da noi stessi. Teoricamente dovremmo mettere sempre in discussione la nostra stessa persona , esaminandoci nell'intimo.  
Ma il piu' delle volte è piu' facile mettere in discussione gli altri Triste
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Re: I tre piani della vita cristiana
« Rispondi #6 Data del Post: 26.12.2008 alle ore 22:59:44 »
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Pace a voi.
 
Paolo testimonia anche del suo "spogliarsi" giorno dopo giorno del suo vecchio uomo, della carne dunque, fino a quando arriverà a raggiungere la statura perfetta di Cristo, essendo pienamente cosciente di non aver ancora ottenuto il premio. Eppure, poteva già dire, non son più io che vivo, ma il Cristo vive in me.
È certo vero che la carne non può vedere Iddio, ma è anche vero che finchè siamo in questa terra, saremo sottoposti ad essa.
Lo stesso Paolo lo fa notare, in Romani 7.
Penso dunque che si renda necessario mettere delle priorità, anche se in fondo non ci si può concentrare più sui "mali" visibili e tralasciare quelli nascosti, o viceversa.
Comunque non credo ci sia una "scala" di importanza, anche se per quei mali visibili, c'è il comandamento, e per  quelli nascosti, c'è l'Opera dello Spirito Santo.
Credo dunque che stia tutto nella disposizione del cuore di fronte a Dio, e nel permettere allo Spirito di trasformare la nostra mente e il nostro cuore.
Ma forse, sono un po'off-topic, si parlava del modo di "camminare" dell'uomo/credente, se per lo Spirito o per la carne.
Ma credo che comunque, anche questo "si decida" al momento e nel modo in cui ci si accosti all'Eterno, e in ogni caso, un cammino continuo.  
Si pensi a Davide, non certo per "consolarsi", ma soltanto per sottolineare quanto valga il modo con il quale ci si accosta a Dio.
Di norma, credo che se uno si accosti a Dio nel modo che Lui gradisce, questo si rispecchierà anche nel rapporto con il prossimo, e anche con la vita stessa, in modo che già molte delle cose cosidette grossolane vengano ad essere messe alla porta per prime, e quasi da sole.
Per le cose nascoste, c'è quel cammino, che se percorso sempre con la stessa attitudine gradita a Dio, servirà a spogliarsi dell'uomo carnale, mano a mano.
 
Pace a voi.
 
P.S.: Mi sono "intromesso", ....per aggiungere un'altra voce... Sorriso
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Re: I tre piani della vita cristiana
« Rispondi #7 Data del Post: 27.12.2008 alle ore 11:34:11 »
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Quote:
Comunque non credo ci sia una "scala" di importanza, anche se per quei mali visibili, c'è il comandamento, e per  quelli nascosti, c'è l'Opera dello Spirito Santo.

Ma Gesù in Luca 11:26, parla di spiriti peggiori.
Quindi una certa scala d'importanza forse c'è
 
26 Allora va e prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, ed entrano ad abitarla; e l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima».
 

Quote:
Per le cose nascoste, c'è quel cammino, che se percorso sempre con la stessa attitudine gradita a Dio, servirà a spogliarsi dell'uomo carnale, mano a mano.

giusto. Buono!. basta volerlo e con l'aiuto di Dio si possono allontanare gli atteggiamenti carnali
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Re: I tre piani della vita cristiana
« Rispondi #8 Data del Post: 27.12.2008 alle ore 12:04:54 »
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on 27.12.2008 alle ore 11:34:11, Noah wrote:

Ma Gesù in Luca 11:26, parla di spiriti peggiori.
Quindi una certa scala d'importanza forse c'è
 
26 Allora va e prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, ed entrano ad abitarla; e l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima».
 
giusto. Buono!. basta volerlo e con l'aiuto di Dio si possono allontanare gli atteggiamenti carnali

 
Io credo che per capire la scala che definisce ciò che è carnale davanti a Dio, occorre prima di ogni cosa considerare il percorso dell'uomo nel suo vivere da quando si venne a trovare fuori dal Giardino, e anche considerare che cosa siano quei pensieri iniqui che stanno degradando e degradano sempre più il rapporto dell'uomo con Dio; essi anche sono frutti della carne; qualcosa è stato detto nel 3d che riguarda  i tempi della fine.
Salvo
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Re: I tre piani della vita cristiana
« Rispondi #9 Data del Post: 27.12.2008 alle ore 12:07:14 »
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on 26.12.2008 alle ore 22:59:44, eliseob. wrote:

P.S.: Mi sono "intromesso", ....per aggiungere un'altra voce... Sorriso

CAro eliseob,  
nessuno ti vieta di prendere parte alle discussioni; ogni contributo può essere utile.
Salvo
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Re: I tre piani della vita cristiana
« Rispondi #10 Data del Post: 27.12.2008 alle ore 13:25:06 »
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Mi inserisco nella discussione inanzitutto per ringraziare Salvo (rifletto ora sulla dualità di significato del nick!  Buono!) per aver inserito in questo forum la discussione su un argomento così ostico, così poco discusso ma allo stesso tempomolto molto interessante, sopratutto per me e per i miei studi (intendo psicologia).
 
Vorrei, se possibile, che si potesse anche discutere sull'interazione (nel cristiano) di questi tre tipi diversi di uomini che credo, ma correggetemi se sbaglio, convivano nello stesso uomo.
Naturalmente proseguite con la conversazione e solo se possibile accontentate qui la mia curiosità.
 
Grazie mille per l'edificazione.
Loggato
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Re: I tre piani della vita cristiana
« Rispondi #11 Data del Post: 27.12.2008 alle ore 13:57:48 »
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on 27.12.2008 alle ore 13:25:06, Jessica wrote:

Vorrei, se possibile, che si potesse anche discutere sull'interazione (nel cristiano) di questi tre tipi diversi di uomini che credo, ma correggetemi se sbaglio, convivano nello stesso uomo.

secondo me l'uno esclude l'altro Pardon
se sono carnale non sono spirituale e viceversa. Ciao
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Re: I tre piani della vita cristiana
« Rispondi #12 Data del Post: 27.12.2008 alle ore 14:15:29 »
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Ah...
allora sbaglio io ad intendere l'uomo come un essere "tripartito" composto di spirito anima e corpo il primo superiore al secondo, il secondo al terzo?
 
Genesi 2:7 “Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente”
L’uomo nasce dalla polvere della terra, riceve il soffio vitale da Dio e diventa, quindi un’anima vivente. Cioè diventa un anima (soffio vitale) spirituale (vivente)contenuta in un corpo che gli permette di vivere.
 
Intendo dire che:  
L’uomo con la nuova nascita apre il cuore all’opera dello Spirito Santo e ha piena coscienza di Dio. Grazie a quest’opera l’uomo impara a distinguere il proprio carattere e la personalità dal proprio spirito, a distinguere gli istinti del corpo dal resto e impara a lasciarsi andare nelle mani del Signore e a dominare anima e corpo.
“Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore” Ebrei 4:12
 
Forse vado off topic.
 
Se mi sbaglio allora devo considerare che ogni cristiano che si arrabbia, per esempio, non sia sufficientemente spirituale? E se è così esiste davvero un cristiano così perfetto da potersi considerare solo uomo spirituale?  
(contenuto in un corpo fornito di psiche?)
 
 Confuso
 
Se vado off topic bacchettatemi!!  Vago
« Ultima modifica: 27.12.2008 alle ore 14:17:21 by Jessica » Loggato
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Re: I tre piani della vita cristiana
« Rispondi #13 Data del Post: 27.12.2008 alle ore 14:26:07 »
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Pace a voi.

Quote:
Ma Gesù in Luca 11:26, parla di spiriti peggiori.  
Quindi una certa scala d'importanza forse c'è

Chiaramente.
Questo "discorso" però è valido nel caso della "ricaduta", cioè, uno che ha conosciuto, che ha ricevuto liberazione, e che poi ricade, lascia di nuovo le porte aperte ai vecchi mali. Ecco che allora, la sua nuova condizione si rivelerà peggiore della prima, in alcuni casi addirittura irreversibile, come affermato in Ebrei.
Ma non era a questo che io mi riferivo.
Io volevo dire che quando uno si converte, in genere, non ha "racchiusi" in se tutti i mali del mondo. L'umanità, è morta nei falli e nei peccati, ma non tutti negli stessi falli e peccati, altrimenti non ci sarebbe questa differenza denotata dal termine "peggiori".
Per questo dicevo, quando il singolo si converte, ha come "punto di riferimento" la sua propria condizione, che è di per se sufficiente alla perdizione, ma appunto a motivo della conversione, comincià a doversi occupare delle "operazioni di pulizia".  
Da qui il mio discorso.
Per questo dicevo che è difficile "stabilire" una scala d'importanza.
È grazie alla Legge, che l'uomo "intende" il peccato, e il Comandamento dà le direttive, di solito sulle cose che si vedono, ma non solo.
Per le cose nascoste, che possono essere a volte "più importanti", l'uomo non ha conoscenza nonostante il Comandamento. È lo Spirito, in questo caso, che fa la Sua opera, nella misura che noi lo lasciamo operare, e nella misura della grazia largita. E credo, dicevo, che sia molto importante in questo, il modo in cui l'uomo si accosta a Dio, che non guarda alla "condizione" del peccatore, ma alla sua disposizione di cuore.

Quote:
Io credo che per capire la scala che definisce ciò che è carnale davanti a Dio, occorre prima di ogni cosa considerare il percorso dell'uomo nel suo vivere da quando si venne a trovare fuori dal Giardino, e anche considerare che cosa siano quei pensieri iniqui che stanno degradando e degradano sempre più il rapporto dell'uomo con Dio;

Penso che la chiave di tutto stia nella Fede (fiducia).
È stata la mancanza di questa in fondo, che ha causato l'uscita dal Giardino, la separazione da Dio.
L'uomo, non ha creduto, non ha dato credito, valore, alla Sua Parola.
Questo, ha contaminato in modo irreversibile la natura stessa dell'uomo, e non solo. Da qui, "la carne" è diventata simbolo di inimicizia con Dio, indipendentemente dalla "quantità".
Eppure, ......anche Abele, era "carnale", sicuramente in parte anche Enoc, persino Abramo....., perchè non fu certo per la sua giustizia che egli fu scelto.
Con questo, non voglio certo "focalizzare", semplificare tutto su un qualcosa di "invisibile", come la Fede, ma soltanto sottolineare che effettivamente, senza Fede è impossibile piacere a Dio, e la "quantità", in questo caso, non può far altro che "aumentare" il grado di gradimento da parte di Dio. L'approvazione poi, certamente quella dipenderà dalle opere, conseguenze di quella Fede.
Scrivendo, mi rendo conto di quanto sia lontano,.....dal vivere per Fede!
Credo dunque che mi fermerò qui, ora.
 
Pace a voi,
Eliseo
 
Cara Jessica, non credo sia "possibile" discutere su una qualunque, anche minima, interazione!
È vero, questi "tre tipi di uomini" convivono, ed è proprio per questo, che carne e sangue non possono vedere Iddio.
« Ultima modifica: 27.12.2008 alle ore 14:30:15 by eliseob. » Loggato
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« Rispondi #14 Data del Post: 27.12.2008 alle ore 14:27:58 »
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l'uomo è composto di spirito anima e corpo . Tutto sta quale parte cresce di piu'.
Se cresce il carnale o lo spirituale.
Se si è dediti ai piaceri della carne e non ci si fa governare dallo Spirito Santo, ma solo dalle proprie voglie come si fa a dire che si è spirituali?
 
Per quanto riguarda l'uomo psichico, penso sia la via di mezzo, tra il l carnale e lo  spirituale.
Magari descrive un uomo che essendo già perdonato si rifiuta di ricevere da Dio  l'ammodellamento giusto.
 
Ma questo lo lascio dire a chi è piu' grandetto di me nella conoscenza Bebè
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