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   Perdere la Salvezza: quando?
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   Autore  Topic: Perdere la Salvezza: quando?  (letto 10318 volte)
Novello
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #90 Data del Post: 18.12.2008 alle ore 19:35:34 »
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Le domande sono queste:
Rispondere a domande semplici come:
- Si può perdere la salvezza?
- Come si perde la salvezza?
- i nostri peccati sono tutti uguali, perciò basta una bugia per non esser più salvati?  
 
Le risposte, almeno nell'italiano elementare che conosco possono essere:
 
Si perchè.... oppure no...perchè...
 
A me non sembra che siano state date risposte così (a parte due o tre utenti che l'hanno scritto chiaramente).
Leggo un sacco di discorsi (validi sicuramente) ma che non rispondono...devo dire la verità... a me confondono.. mi fanno perdere di vista l'obiettivo.
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #91 Data del Post: 18.12.2008 alle ore 20:54:38 »
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on 18.12.2008 alle ore 19:35:34, Novello wrote:
Le domande sono queste:
Rispondere a domande semplici come:
- Si può perdere la salvezza?
- Come si perde la salvezza?
- i nostri peccati sono tutti uguali, perciò basta una bugia per non esser più salvati?  
 
Le risposte, almeno nell'italiano elementare che conosco possono essere:
 
Si perchè.... oppure no...perchè...
 
A me non sembra che siano state date risposte così (a parte due o tre utenti che l'hanno scritto chiaramente).
Leggo un sacco di discorsi (validi sicuramente) ma che non rispondono...devo dire la verità... a me confondono.. mi fanno perdere di vista l'obiettivo.

 
Visto che ho già detto abbastanza a mio avviso usando le Scritture e spuegando passi oscuri rispondo sinteticamente:
 
1) No
 
2) ...
 
3) No
 
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Novello
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #92 Data del Post: 18.12.2008 alle ore 21:19:32 »
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Tu eri fra quelli che aveva ben risposto.... già prima. eheheheheh
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #93 Data del Post: 19.12.2008 alle ore 08:23:33 »
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on 18.12.2008 alle ore 12:43:53, Ddsound wrote:

Backer, puoi provare a darci la tua risposta semplice alla domanda con cui questo topic è stato iniziato?
Io ho cercato di dare la mia opinione in modo semplice in precedenza, senza andare a discutere le basi dottrinali della salvezza ma solo accennandole come premessa, proprio per non andare a discutere off topic.
Andiamo a vedere quale era la domanda di Novello a cui cercavamo di rispondere?
Siccome forse l'ultima domanda può generare discussioni più lunghe (ma è invece compresa in qualche modo nella seconda...), possiamo provare tutti a dare una risposta semplice e chiara alle prime due, così sappiamo su quali posizioni ci troviamo rispetto al topic vero e proprio?

 
Pace Ddsound,
apprezzo il tuo intervento e perciò ti rispondo volentieri.
La risposta, a parer mio, non può essere "si" o "no" senza generare equivoci.
Per esempio, per me la salvezza si può perdere, e la cura che Dio ed i Suoi servi si sono presi per avvertire e riprendere lo dovrebbe dimostrare.
Però io sono d'accordo con Andreiu che un credente vero, responsabile e dato completamente al Signore non la può perdere.
In mezzo ci sono un'infinità di casistiche che solo il Signore conosce appieno.
Io credo che, come ha scritto Novello ed ho rimarcato, esistono tre cose fondamentali, sulle quali non si può discutere:
- La volontà di Dio di salvare
- La grazia offerta pienamente e senza riserve
- La volontà dell'uomo (che considero inalienabile e rispettata da Dio)
 
Per questo la salvezza ottenuta e mantenuta è la risultante delle tre componenti.
Chiaramente, per la fedeltà di Dio, le prime due componenti sono irrevocabili, ed è solo la terza che fa la differenza, perchè l'uomo ha la facoltà di scelta che non gli è negata fino alla morte.
Per questo io ho approfondito solo l'ultima delle tre componenti.
Io, tu e tutti gli uomini, possiamo usare la nostra libertà di accettare o non accettare, ed una volta accettata la salvezza possiamo usare la nostra libertà di scelta per perseverare o meno.
Vedi bene che, per me, solo chi si santifica fino alla fine, chi è consacrato fino alla fine e chi è fedele fino alla fine, sarà salvato.
Se questa è dottrina biblica (che riscontro in molte parti), l'attitudine di ciascuno di noi non è dimostrata biblicamente ma con i nostri atti e le nostre scelte quotidiane.
Biblicamente non dimostrerai mai che un uomo è o non è salvato, ma saranno le sue scelte ed i suoi atti a dimostrare "cosa vuole fare".
Un po' come la domanda di Gesù al cieco: "che vuoi che Io ti faccia?"
Era scontato ciò che voleva e di cosa aveva bisogno, ma Dio domandava affinchè l'uomo fosse libero e responsabile delle sue scelte.
Credo che Dio, seppure fedelmente ha dato senza ripensamenti, per la propria Giustizia non imporrà mai a nessuno né la salvezza, né la consacrazione, nè la santificazione e nemmeno la perseveranza.
Quindi il giusto vivrà per fede, ma avrà sempre la libertà di fare altrimenti.
Spero di aver chiarito come la penso.
Pace a te  
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #94 Data del Post: 19.12.2008 alle ore 08:31:45 »
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on 18.12.2008 alle ore 14:15:42, Franchina wrote:

 
Credo profondamente, che la liberazione dal peccato, non sia esattamente non peccare più, ma essere coscienti che il peccato che facciamo non ci possa più dominare.
Un esempio pratico potrebbe essere:
se mento, chiedo a Dio di liberarmi e ci metto tutta la mia volontà per essere liberata. Se cado nello sbaglio, chiedo perdono e intensifico le mie preghiere, in modo che quel peccato io non lo faccai più. Naturalmente nella nostra vita ci sarà più di un peccato da sconfiggere e la liberazione da questo è Gesù che me l'ha data insieme alla forza per vincere.
Ma se io non uso questa liberazione e questa forza, la salvezza non è più in me e mi lascio dominare dal peccato, da quello stesso peccato che è per esempio la menzogna, che a sua volta mi porta a fare un'altra catena di peccati.
 
Spero di essere stata chiara

 
Pace Franchina,
sei stata chiarissima ed è proprio quello che intendo io.
Se l'uomo non vuole più tornare "al suo vomito" deve fondarsi sulla grazia di Dio e deve usare la sua volontà tutta intera.
Potrà cadere, ma se persevera con costanza tenderà a non cadere più.
Così, a chi non usa la grazia di Dio unita alla propria volontà ferma, perchè Dio dovrebbe imporgli quello che lui stesso non vuole?
Grazie, è stato un intervento prezioso proprio per la sua semplicità e completezza.
Pace a te.
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Ddsound
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quanto a me e alla mia casa, serviremo l'Eterno

   
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #95 Data del Post: 19.12.2008 alle ore 22:59:26 »
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on 19.12.2008 alle ore 08:23:33, backer wrote:

Quindi il giusto vivrà per fede, ma avrà sempre la libertà di fare altrimenti.

 Applauso Applauso
Mi piace questa espressione!!!
E ora mi è molto più facile capire come rispondi alle domande in oggetto, grazie.... Sorridente
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Video meliora proboque deteriora sequor!

   
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #96 Data del Post: 04.01.2009 alle ore 10:49:52 »
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  • Si può perdere la salvezza?  Si, in modo volontario

  • Come si perde la salvezza? Rinnegando in modo cosciente Dio e la sua grazia.
 
  • I peccati sono uguali...? No! Ci sono peccati a morte e non, coscienti e non.
 
Chi rinnega Dio è già giudicato, mentre tutti gli altri peccati subiranno il giudizio finale.
Chi cammina per fede (sotto la Grazia di Dio), alla fine verrà giudicato in relazione al suo operato nella fede, in bene (guadagno) e in male (perdita).
In altri termini, il giudizio finale lo riceveranno i credenti, i non credenti e i bestemmiatori contro lo Spirito Santo sono già giudicati ( Gv 3,18; 1Cor 3,10-15; Ap 20,11-15).
« Ultima modifica: 04.01.2009 alle ore 10:55:37 by proboque » Loggato

1Pt 4,8
Avendo prima di tutto un intenso amore gli uni per gli altri, perché «l'amore coprirà una moltitudine di peccati».
Marmar
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #97 Data del Post: 13.01.2009 alle ore 23:08:43 »
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Ritiro su il topic per Kris64.
 
Secondo me in questa domanda che ci facciamo, se si può o no perdere la salvezza, c'è un errore di fondo; si tratta di un falso problema.
 
I salvati non girano per le strade camminando ad un metro da terra, non l'hanno nemmeno scritta in fronte questa loro caratteristica. In una folla i salvati ed i non salvati non si distinguono, sono, esteriormente, del tutto uguali agli altri. Anche quando parlano possono essere confusi, belle parole di pace e giustizia possono uscire anche dalla bocca di chi non conosce Cristo.
 
La salvezza spetta solo a Dio, solo lui può scrivere il nostro nome nel libro della vita, e noi non abbiamo nessun diritto di andare a sbirciare le sue annotazioni. Se un suo servo sta in piedi o cade non è affar nostro, è però certo che lui ha il potere di farcelo stare, se il servo è disposto ad ascoltarlo.
 
Direi, quindi, di non aver paura, nessuno può toglierci quello che Dio ci ha dato, a meno che quel dono non ci interessi più, o abbiamo trovato qualcosa di più interessante o emozionante; in quel caso sarà lui stesso a cancellare il nostro nome dal suo libro della vita.
 
Godiamoci la beata speranza che ci ha donato e non mettiamoci paura né di essere abbandonati, né di non essere ancora salvati; se la nostra speranza è in Cristo, lui stesso ha promesso che si prenderà cura di noi, e nessuno ci potrà rapire dalla sua mano, ma sarà, invece, lui a rapirci da questo mondo.
 
Qualunque cosa scrivano sugli autobus.  Sorridente
« Ultima modifica: 13.01.2009 alle ore 23:25:44 by Marmar » Loggato

Aiutiamoci gli uni gli altri a liberarsi da quello che ritarda il nostro cammino.
Novello
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #98 Data del Post: 14.01.2009 alle ore 08:51:31 »
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Bellissimo internvento Marmar....
Dovresti farne più spesso così! Sorriso
 
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Gloria a Dio

   
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #99 Data del Post: 21.01.2009 alle ore 11:51:52 »
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Penso che la salvezza si possa perdere solo nel momento in cui si rinnega Dio e si torna alla vecchia vita.
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #100 Data del Post: 21.01.2009 alle ore 15:41:28 »
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on 21.01.2009 alle ore 11:51:52, stef86 wrote:
Penso che la salvezza si possa perdere solo nel momento in cui si rinnega Dio e si torna alla vecchia vita.

 
E' quello su cui si è discusso nel corso di questo topic.
 
Il problema è: come si fa a tornare alla vecchia vita, quando una nuova vita, una nuova creazione è entrata in colui che è figlio di Dio?
 
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #101 Data del Post: 21.01.2009 alle ore 15:53:38 »
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Diciamo che Dio non pone limiti alla nostra libertà.
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www per internet, VVV per entrare in cielo.Gv.14:6

   
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #102 Data del Post: 21.01.2009 alle ore 18:33:19 »
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Un mio pensiero su questo argomento.
 
Le scritture ci insegnano che non possiamo dire e neanche pensare(“non dire in cuor tuo”) chi salira’ in cielo e chi scendera’ nell’abisso, il destino del nostro prossimo lo sa solo Dio:
 
  << Romani 10:6 …. Non dire in cuor tuo: Chi salirà in cielo? (questo è un farne scendere Cristo) né:
Romani 10:7 Chi scenderà nell'abisso? (questo è un far risalire Cristo d'infra i morti).
Romani 10:9 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l'ha risuscitato dai morti, sarai salvato;
Romani 10:10 infatti col cuore si crede per ottener la giustizia e con la bocca si fa confessione per esser salvati.
Romani 10:11 Difatti la Scrittura dice: Chiunque crede in lui, non sarà svergognato.
Romani 10:12 Poiché non v'è distinzione fra Giudeo e Greco; perché lo stesso Signore è Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano;
Romani 10:13 poiché chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato.  >>

 
Mentre, la stessa persona sa di essere salvato e lo sente proprio dentro, perche’ ci deve essere Cristo dentro di lui, infatti l’apostolo Paolo dice ai Galati 2:20 “Sono stato crocifisso con Cristo, e non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e la vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figliuol di Dio il quale m'ha amato, e ha dato se stesso per me.” Avere Cristo dentro significa vivere una vita’ in santita’ anche se non e’ facile, ma lo Spirito Santo ci aiutera’ (se gli diamo ascolto) a santificarci perche’ “..senza la quale nessuno vedra’ il Signore”(Ebrei 12:14).  
 
Purtroppo e’ anche possibile scadere dalla grazia di Dio ( Galati 5:4  “Voi che volete esser giustificati per la legge, avete rinunziato a Cristo; siete scaduti dalla grazia.”).
 
 Ciao
Loggato

Giovanni 15:5 << Io son la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla.>>

Io ? NESSUNO !!
Agape7
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W questo FORUM!!!

   
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Posts: 2
Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #103 Data del Post: 02.02.2009 alle ore 21:34:06 »
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on 21.01.2009 alle ore 18:33:19, nessuno wrote:
Un mio pensiero su questo argomento.
 
Le scritture ci insegnano che non possiamo dire e neanche pensare(“non dire in cuor tuo”) chi salira’ in cielo e chi scendera’ nell’abisso, il destino del nostro prossimo lo sa solo Dio:
 
            << Romani 10:6 …. Non dire in cuor tuo: Chi salirà in cielo? (questo è un farne scendere Cristo) né:
Romani 10:7 Chi scenderà nell'abisso? (questo è un far risalire Cristo d'infra i morti).
Romani 10:9 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l'ha risuscitato dai morti, sarai salvato;
Romani 10:10 infatti col cuore si crede per ottener la giustizia e con la bocca si fa confessione per esser salvati.
Romani 10:11 Difatti la Scrittura dice: Chiunque crede in lui, non sarà svergognato.
Romani 10:12 Poiché non v'è distinzione fra Giudeo e Greco; perché lo stesso Signore è Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano;
Romani 10:13 poiché chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato.  >>

 
Mentre, la stessa persona sa di essere salvato e lo sente proprio dentro, perche’ ci deve essere Cristo dentro di lui, infatti l’apostolo Paolo dice ai Galati 2:20 “Sono stato crocifisso con Cristo, e non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e la vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figliuol di Dio il quale m'ha amato, e ha dato se stesso per me.” Avere Cristo dentro significa vivere una vita’ in santita’ anche se non e’ facile, ma lo Spirito Santo ci aiutera’ (se gli diamo ascolto) a santificarci perche’ “..senza la quale nessuno vedra’ il Signore”(Ebrei 12:14).  
 
Purtroppo e’ anche possibile scadere dalla grazia di Dio ( Galati 5:4  “Voi che volete esser giustificati per la legge, avete rinunziato a Cristo; siete scaduti dalla grazia.”).
 
 Ciao

 
Equilibrato, diretto, preciso, efficace e sintetico.  Wowww complimenti  Prostrarsi
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #104 Data del Post: 16.02.2009 alle ore 02:18:48 »
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Pace a voi  Sorridente
sempre interessantissimi, questi dialoghi.... Sorridente, veramente. Ho letto tutte le 7 pagine, naturalmente.
Personalmente, non so se sia possibile rispondere in modo assoluto alle domande di Novello, anche se io tenderei per il "no",(soprattutto per non approvare il "una volta salvato, sempre salvato!), per quanto riguarda le altre "motivazioni", di Novello, Backer e altri, non credo che esse si escludano l'un l'altra, ma soltanto che si debba riuscire a "metterle insieme" (....impresa molto difficile...).
Pensavo a Ebrei 12:4
Voi non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato......
 
Con questo, non voglio certo fortificare le argomentazioni di Backer rispetto a quelle di Novello, (in quanto le ritengo entrambi corrette), soltanto, perché.......Ebrei 12: Voi non vi siete avvicinati al monte che si poteva toccar con mano, e che era avvolto nel fuoco.........., 22 Voi vi siete invece avvicinati al monte Sion, alla città del Dio vivente, la Gerusalemme celeste......, 23 all'assemblea dei primogeniti che sono scritti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti, 24 a Gesù, il mediatore del nuovo patto e al sangue dell'aspersione che parla meglio del sangue d'Abele.
25 Badate di non rifiutarvi d'ascoltare colui che parla; perché se non scamparono quelli, quando rifiutarono d'ascoltare colui che promulgava oracoli sulla terra, molto meno scamperemo noi, se voltiamo le spalle a colui che parla dal cielo; 26 la cui voce scosse allora la terra e che adesso ha fatto questa promessa: «Ancora una volta farò tremare non solo la terra, ma anche il cielo». 27 Or questo «ancora una volta» sta a indicare la rimozione delle cose scosse come di cose fatte perché sussistano quelle che non sono scosse. 28 Perciò, ricevendo un regno che non può essere scosso, siamo riconoscenti, e offriamo a Dio un culto gradito, con riverenza e timore! 29 Perché il nostro Dio è anche un fuoco consumante.
 
Non saprei esattamente spiegare i motivi della scelta di questo brano, ma sono convinto che in esso, siano da trovare quelle risposte.
 
....a Gesù, .....il mediatore del nuovo patto e al sangue dell'aspersione che parla meglio del sangue d'Abele.....
....a Gesù, ..... la cui voce scosse allora la terra e che adesso ha fatto questa promessa: «Ancora una volta farò tremare non solo la terra, ma anche il cielo».
 
Chissà, forse è un buon punto di partenza per "accordarsi", su questo difficile argomento.
 
Spero che si sia capito il senso del mio intervento  Sorriso
 
Pace a voi,
Eliseo
« Ultima modifica: 16.02.2009 alle ore 02:21:26 by eliseob. » Loggato
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