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   Perdere la Salvezza: quando?
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   Autore  Topic: Perdere la Salvezza: quando?  (letto 10312 volte)
Novello
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #105 Data del Post: 16.02.2009 alle ore 11:47:45 »
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No Eliseo, sinceramente non capisco come leghi il discorso della salvezza a quel passo di Ebrei. Sorriso
 
Puoi darmi una direttiva?
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Novello
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #106 Data del Post: 16.02.2009 alle ore 11:50:14 »
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on 21.01.2009 alle ore 18:33:19, nessuno wrote:
Un mio pensiero su questo argomento.
 
Le scritture ci insegnano che non possiamo dire e neanche pensare(“non dire in cuor tuo”) chi salira’ in cielo e chi scendera’ nell’abisso, il destino del nostro prossimo lo sa solo Dio:
 
            << Romani 10:6 …. Non dire in cuor tuo: Chi salirà in cielo? (questo è un farne scendere Cristo) né:
Romani 10:7 Chi scenderà nell'abisso? (questo è un far risalire Cristo d'infra i morti).
Romani 10:9 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l'ha risuscitato dai morti, sarai salvato;
Romani 10:10 infatti col cuore si crede per ottener la giustizia e con la bocca si fa confessione per esser salvati.
Romani 10:11 Difatti la Scrittura dice: Chiunque crede in lui, non sarà svergognato.
Romani 10:12 Poiché non v'è distinzione fra Giudeo e Greco; perché lo stesso Signore è Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano;
Romani 10:13 poiché chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato.  >>

 
Mentre, la stessa persona sa di essere salvato e lo sente proprio dentro, perche’ ci deve essere Cristo dentro di lui, infatti l’apostolo Paolo dice ai Galati 2:20 “Sono stato crocifisso con Cristo, e non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e la vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figliuol di Dio il quale m'ha amato, e ha dato se stesso per me.” Avere Cristo dentro significa vivere una vita’ in santita’ anche se non e’ facile, ma lo Spirito Santo ci aiutera’ (se gli diamo ascolto) a santificarci perche’ “..senza la quale nessuno vedra’ il Signore”(Ebrei 12:14).  
 
Purtroppo e’ anche possibile scadere dalla grazia di Dio ( Galati 5:4  “Voi che volete esser giustificati per la legge, avete rinunziato a Cristo; siete scaduti dalla grazia.”).
 
 Ciao

Bell'intervento questo... Sorriso
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eliseob.
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #107 Data del Post: 17.02.2009 alle ore 01:26:51 »
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Pace a voi.
 
Caro Novello, sono stato assente per molte settimane e ieri, avendo avuto la possibilità di collegarmi, ho trovato la discussione interessante al punto di leggere con attenzione ogni Posts. Più leggevo, e più non potevo "prendere" una qualche parte o posizione. Condivido sia le tue che le argomentazioni di Backer, molto di più, a dire il vero, il modo di accostarsi a questo dialogo di Salvo, che pur non dando una risposta definitiva "si" o "no", ha preferito spostare l'accento sulla Fede nel nome di Gesù Cristo.
Riporto:

Quote:
Detto questo però conclude dicendo: " Io rendo grazie a Dio, per Gesù Cristo, nostro Signore. Io stesso dunque, con la mente, servo alla legge di Dio; ma, con la carne, alla legge del peccato."  
 
In queste poche parole, a mio modo di vedere c'è la sintesi di tutto ciò che abbiamo fin qui detto con parole nostre.  
 
In realtà, Paolo fa una cosa, cioè, non pensa più a se stesso, nel senso che sa che si si guarda si scoraggia, e rivolge lo sguardo a Dio che gli ha dato Gesù Cristo, mer mezzo del quale ogni cosa che piace al Signore diventa possibile e senza il quale il bene secondo Iddio non è possibile.  
 
Lo chiama "nostro Signore", in quanto ne ha accettato l'autorità sulle spalle e del quale intende con tutte le sue forze di farne la volontà.  
Spesso putroppo Gesù è Signore solo sulla carta, ma non nel cuore, non nella mano, non negli occhi, non negli orecchi e quindi è ovvio che la dove la santificazione è un supellettile, il peccato ancora opera.  
 
Non è perchè l'uomo ha peccato che perderà la salvezza, ma perchè non avrà creduto nel "Nome del suo figliuolo Gesù Cristo."  

 
Dicevo, caro Novello, leggendo intensamente e attentamento lo scambio di "argomentazioni" tra te e Backer, non potevo non pensare a quel verso in Ebrei 12: 4 . Non c'è uno studio dietro, ma soltanto un pensiero frutto della lettura del Topic.
 
Come è vero che no c'è alcun giusto in terra, nemmeno uno, è vero che chi pecca, non è da Dio.
Ciònonostante, noi non ci siamo "avvicinati al monte che si poteva toccar con mano....", ma a Gesù Cristo, agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Dio, il giudice di tutti.
 
Non è semplice per me spiegare tutto questo; certamente, non lo comprendo appieno, anzi, molto poco.
Una cosa so, però, il giusto vivrà per Fede, perchè sarà stato reso perfetto.
Per questa Fede, Abele offriva a Dio le primizie, i primogeniti del suo gregge, ed era gradito a Dio.
Per la medesima Fede, dovremmo anche noi, offrire a Dio ogni nostra primizia, costasse pure il sangue.
Non certo per comandamento, o per "acquistarsi" la Grazia, ma semplicemente per amore, amore per Dio, per Gesù. Perchè avendo ricevuto un Regno che non può essere scosso, siamo riconoscenti, e offriamo a Dio un culto gradito, con riverenza e timore.
 
Sinceramente, dubito di essere riuscito ad essere più chiaro, ma spero che almeno, di aver dato altri argomenti. Chissà, forse qualcuno riuscirà a capire un pò il mio pensiero, e magari condividerlo o svilupparlo.
 
Probabilmente, non mi sarà possibile nelle prossime settimane seguire gli sviluppi del Topic, ma cercherò di tenermi informato. Sorriso
 
Pace a voi,
un abbraccio a tutti,
Eliseo
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Novello
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #108 Data del Post: 17.02.2009 alle ore 12:32:30 »
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Sei stato molto chiaro adesso. Grazie!
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #109 Data del Post: 29.06.2009 alle ore 10:39:29 »
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Quote:
Penso che si possa perdere la salvezza.  
Puo' succedere anche ad un credente, salvato , che poi indurisce la sua coscienza e non ascolta piu' lo Sprito Santo.  
 Il continuare imperterriti su un certo errore, che all'inizio si nota ,( e subentrano i rimorsi e il pentimento) ma che poi con l'andar del tempo si fa ..come dire.."un callo", questo ci allontana dalla salvezza.  
Ma non perchè Dio si vendichi, ma perchè togliamo al Signore la via per raggiungerci, se restiamo sordi alla voce del Suo Santo Spirito.  
Per il resto, che io sappia , il peccato di qualunque genere , dal piu' piccolo al piu' grande, agli occhi di Dio resta peccato, e viene rimesso solo con tanto di pentimento e rinuncia  a rifarlo.  
 Questa naturalmente è solo una mia considerazione

 
Non credo che si tratti di una tua personale considerazione, ma quello che dici prende origine nella Scrittura.
 
Vorrei vedere cosa accadrebbe a qualsiasi persona se firmando un contratto con un datore di lavoro non si presenta sul posto di lavoro... Passerà un giorno, due, magari una settimana, ma alla fine, se non viene a lavorare, non credo che farà lunghi giorni in quell'azienda.
 
Come possono alcuni pretendere "una volta in grazia sempre in grazia" nei confronti di chi rinnega e abbandona il Signore? Che senso avrebbe questa salvezza?
 
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #110 Data del Post: 30.06.2009 alle ore 05:33:57 »
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Nel link che ha indicato Asaf, quale:
http://www.evangelici.net/cgi/forum/YaBB.pl?board=Dottrina;action=displa y;num=1157386888;start=0#0
l'argomento in questione è stato affrontato, non solo dal punto di vista Scritturale, ma anche sotto il profilo teologico. Rilegere, pertanto tutta quella argomentazione, sarà molto utile per non ripetere le stesse cose.
« Ultima modifica: 30.06.2009 alle ore 08:09:32 by Asaf » Loggato
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #111 Data del Post: 11.01.2010 alle ore 13:21:38 »
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Un saluto a tutti! Premetto che non ho letto tutti gli interventi nelle 8 pagine per mancanza di temo però ho trovato molto interessante l'argomento proposto...
A tal proposito avevo delle domande da fare nella speranza che qualcuno possa aiutarmi e darmi un sostegno spirituale per un piccolo periodo di crisi che sto passando....
 
Io mi sono convertito circa 3 anni fa accettando il Signore come mio personale salvatore. Il tutto è avvenuto per diverse circostanze che mi hanno spinto a cercare l'amore di Dio, che potesse evitare di portare alla rovina la mia famiglia...Nonostante sono nato in una famiglia cristiana dove già i miei nonni e i miei genitori erano convertiti al Signore (anche se poi i miei genitori si sono allontanati per un po) fino a quel momento non avevo mai messo alla prova l'amore e la potenza di Dio e quella volta, per la prima volta ho aperto veramente il cuore al Signore in segno di arresa...  
Da quel momento la mia vita è cambiata, nel senso che ora ho una visione completamente diversa da quella che avevo prima, non vivo piu per quello per cui vivevo prima ma vivo per Cristo!
 
In questo percorso il Signore mi ha fatto comprendere molte cose e tra queste mi ha messo anche davanti a una triste realtà che fino a quel momento avevo ignorato... mi sono reso conto di essere dipendente da delle cose che non mi facevano essere puro davanti al Signore.  
Constatare questa realtà ha creato un profondo senso di colpa in me e ha messo un gran  timore nel mio cuore.  
Ho chiesto perdono al Signore per quello che commettevo ma trattandosi di una forma di dipendenza mi rendevo conto che nonostante mi affidavo al Signore e ci mettevo la buona volontà finivo per ricascarci e ogni tanto ci casco tutt'ora...(una situazione che rende ipocriti) Tutto questo mi ha portato a dubitare persino della mia savezza... mi domandavo: ma come è possibile che ho sperimentato la nuova nascita se sono ancora legato a quel vizio, a quel peccato così grande, a quelle fantasie impure che circondavano la mia mente. E' possibile che il Signore mi abbia salvato mentre ero ancora così?
 
Leggendo la parola ho trovato molti passi confortanti come quando Paolo dice che l'amore di Dio consiste nel fatto che mentre ancora noi eravamo peccatori e senza forze a suo tempo Cristo è morto per noi...
Poi però ci sono altri versetti che mi paralizzano e che mi spaventano perchè mi fanno sentire in difetto e non riesco a spiegarmi il perchè ad esempio sempre Paolo dice: Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie son passate: ecco, son diventate nuove.
Certo sapevo che quando ho accettato Cristo quello era solo un punto di partenza, non conosco tutti i piani del Signore.... però questo vizio mi porta a peccare spesso.
Paolo dice anche che faceva violenza su se stesso quando era tentato per evitare di peccare in modo da essere coerente quando predicava agli altri... però ho paura che sforzandomi il Signore possa pensare che sto usado solo e mie forze per liberarmi da qualcosa che a le mie sole forze non compete, come se volessi liberarmi da quest cosa per piacere a lui ecc... non so...
 
Io mi appello alla misericordia e la pazienza di Dio... si ricorda che sono solo polvere...
 
Mi sembra quasi di rispecchiarmi in Paolo ai Romani capitolo 7 dal versetto 7 in po...!!  Triste
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #112 Data del Post: 11.01.2010 alle ore 17:17:26 »
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Caro Ettore, personalmente come ho già avuto modo di dire, quando uno è veramente nato di nuovo ed è un cristiano vero e genuino, non perde la salvezza.
 
Ti fa onore il fatto che tu senti questo peso e ti addolora il fatto di cadere spesso in un vizio. Credo che già questa sia una dimostrazione che tu sei un figlio di Dio (un empio non prova dolore quando pecca).
 
Poi è chiaro che bisogna impegnarsi o per usare un termine paolino "studiarsi" di vivere una vita santa e pura seppure non perfetta.
 
Lascia agire lo Spirito in te e vedrai che ti libererai da questo vizio.
 
 Sorriso
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Re: Perdere la Salvezza: quando?
« Rispondi #113 Data del Post: 11.01.2010 alle ore 20:47:45 »
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Grazie Andreiu! Lo farò sicuramente...sono sicuro più di quanto è vero che vivo che il Signore mi libererà completamente da questa cosa.... anche se credo che abbia già iniziato a lavorare in me per questa cosa.... piano piano farò questo percorso di santificazione. Mi ha già dato tanta forza con la mia sorellina che è nata l'altro ieri !! Glora al Signore!!
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