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Il dono delle lingue (letto 3232 volte) |
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Fratellino
Membro familiare
L'Eterno è il mio pastore e nulla mi mancherà
 
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Bella spiegazione sintetica e constistente .
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Io so che di solito l'esperienze sono personali e differenti ma qlc ha provato una senzazione diveresa?
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Dio è lo stesso ieri oggi e in eterno
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diyami
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ma cosa intendete con parlare in lingue 
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Marmar
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Dio è buono
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Prova a leggere 1 Cor 14
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Aiutiamoci gli uni gli altri a liberarsi da quello che ritarda il nostro cammino.
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diyami
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vedi paolo quando parlava di lingue non si riferiva a qualche lingua strana
quelle lingue che parla sono semplici lingue straniere
gli apostoli quando ebbero il dono delle lingue le persone che erano lì presenti li sentirono tutti parlare nella loro lingua natia
io credo che in una chiesa che si parla una lingua strana che neanche lui sa da dove viene non può essere opera di DIo
Dio non è un Dio di confusione
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Marmar
Admin
Dio è buono
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Allora Paolo diceva sciocchezze.
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diyami
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1 Corinzi 14:21 Sta scritto nella Legge: Parlerò a questo popolo in altre l
ingue e con labbra di stranieri, ma neanche così mi ascolteranno,
dice il Signore.
Paolo voleva che ogni cosa venisse fatta decentemente e in ordine.
É accennato nello stesso capitolo che parla delle lingue.
1 Corinzi 14:40 Ma tutto avvenga decorosamente e con ordine.
Paolo aveva anche fatto notare l’inutilità e la confusione se parecchi
avessero parlato allo stesso tempo in lingue diverse.
1 Corinzi 14:23 Se, per esempio, quando si raduna tutta la comunità,
tutti parlassero con il dono delle lingue e sopraggiungessero dei non
iniziati o non credenti, non direbbero forse che siete pazzi?
“Parlare in lingue” significa semplicemente il parlare in lingue straniere.
L’insegnamento che borbottare parole senza senso detto “parlare in lingue”
mostra la presenza dello Spirito Santo non è sopportato dalle scritture.
La presenza dello Spirito Santo ha precise caratteristiche.
“ Parlare in lingue,” cioè parole senza senso e “sentirsi bene” non sono
accennati nella bibbia.
Galati 5:22 Il frutto dello Spirito invece è
amore,
gioia,
pace,
pazienza,
benevolenza,
bontà,
fedeltà,
mitezza,
dominio di sé;
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Marmar
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Dio è buono
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1 Cor 14.
Proviamo a ragionarci sopra.
V.2 Perché chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché nessuno lo capisce, ma in spirito dice cose misteriose
Se il parlare in altre lingue fosse un parlare qualche linguaggio umano sarebbe, ovviamente, un modo per parlare agli uomini; uomini che parlano quella lingua. Non mi sembra che Dio parli qualche lingua particolare e che per capire ciò che gli diciamo si debba farlo usando quella particolare lingua; invece è certo che Dio capisce ciò che gli diciamo anche se lo facciamo in silenzio.
Se il parlare in lingue fosse parlare qualche linguaggio umano, che utilità potrebbe avere farlo quando nessuno capisce? Non sarebbe questo un provocare, come dici tu, confusione?
V. 4 Chi parla in altra lingua edifica se stesso.
Se come dici tu il parlare in lingue fosse parlare straniero, ed il dono fosse stato dato per favorire l'evangelizzazione, allora servirebbe per edificare gli altri, l'evangelizzazione non serve ad edificare l'evangelista ma l'evangelizzato.
V. 16 Altrimenti, se tu benedici Dio soltanto con lo spirito, colui che occupa il posto come semplice uditore come potrà dire: «Amen!» alla tua preghiera di ringraziamento, visto che non sa quello che tu dici? 17 Quanto a te, certo, tu fai un bel ringraziamento; ma l'altro non è edificato.
Parlare in lingue è un modo di pregare, di ringraziare, di benedire Dio, è quindi un discorso che parte dall'uomo e si dirige a Dio. In questo percorso gli altri sono esclusi, non sono parte in causa nella relazione tra chi parla e chi ascolta: quindi non può essere parlare lingue umane ma spirituali, qualcosa che nasce dallo Spirito che è in noi ed è diretto a Dio che è Spirito.
Se ciò venisse fatto in un'assemblea sarebbe opportuno che vi fosse chi interpreta, poiché fosse reso comprensibile anche agli altri partecipanti, poiché la chiesa è un solo corpo quindi tutto deve essere condiviso.
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diyami
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per capire bene uno dovrebbe leggere cosa è accaduto agli apostoli quando hanno ricevuto lo spirito santo
Atti 2:4 ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono
a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi.
Atti 2:5 Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni
nazione che è sotto il cielo.
Atti 2:6 Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita
perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua.
questo verso ci fa capire 2 cose 1 che gli apostoli si parlarono nuove lingue 2 che tutti quelli che erano presenti li capivano nella loro lingua questo è il dono delle lingue
1 Corinzi 14:18 Grazie a Dio, io parlo con il dono delle lingue molto più
di tutti voi;
Desiderava che altre persone fossero come lui in modo che sarebbe
state in grado di predicare a più persone.
1 Corinzi 14:5 Vorrei vedervi tutti parlare con il dono delle lingue,. . . .
Il Medio Oriente era una zona molto cosmopolita, quindi era importante
ammonire
di controllare il parlare nelle chiese.
Sarebbe stato inutile avere delle persone che parlavano alle riunioni
se nessuno potesse capire quello che si diceva.
Paolo diceva che il numero di quelli che parlavano in lingua straniera
doveva essere limitato e ci doveva essere sempre un interprete.
1 Corinzi 14:27 Quando si parla con il dono delle lingue, siano in due
o al massimo in tre a parlare, e per ordine; uno poi faccia da interprete.
1 Corinzi 14:28 Se non vi è chi interpreta, ciascuno di essi taccia
nell'assemblea e parli solo a se stesso e a Dio.
Per mia esperienza personale non ho mai visto nessuno interpretare
quello che viene detto “ in lingue.”
Come si può sapere quello che dice un pastore che “ parla in lingue?”
Potrebbe dire a una donna seduta in prima fila che è bella o altre cose.
La bibbia dice che molti pastori sono immorali.
Dico ai pastori e profeti di cercare nella loro bibbia riguardo loro
e saranno sorpresi.
Dio L’Eterno ha cercato tutti i modi affinchè che il suo popolo lo ascolti.
Ha detto che avrebbe usato persone che parlano altre lingue,
ma sapeva che anche questo non avrebbe funzionato.
1 Corinzi 14:21 Sta scritto nella Legge: Parlerò a questo popolo in altre l
ingue e con labbra di stranieri, ma neanche così mi ascolteranno,
dice il Signore.
Paolo voleva che ogni cosa venisse fatta decentemente e in ordine.
É accennato nello stesso capitolo che parla delle lingue.
1 Corinzi 14:40 Ma tutto avvenga decorosamente e con ordine.
Paolo aveva anche fatto notare l’inutilità e la confusione se parecchi
avessero parlato allo stesso tempo in lingue diverse.
1 Corinzi 14:23 Se, per esempio, quando si raduna tutta la comunità,
tutti parlassero con il dono delle lingue e sopraggiungessero dei non
iniziati o non credenti, non direbbero forse che siete pazzi?
“Parlare in lingue” significa semplicemente il parlare in lingue straniere.
L’insegnamento che borbottare parole senza senso detto “parlare in lingue”
mostra la presenza dello Spirito Santo non è sopportato dalle scritture.
La presenza dello Spirito Santo ha precise caratteristiche.
“ Parlare in lingue,” cioè parole senza senso e “sentirsi bene” non sono
accennati nella bibbia.
Galati 5:22 Il frutto dello Spirito invece è
amore,
gioia,
pace,
pazienza,
benevolenza,
bontà,
fedeltà,
mitezza,
dominio di sé;
Galati 5:23 contro queste cose non c'è legge.
Galati 5:24 Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso
la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri.
Galati 5:25 Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche
secondo lo Spirito.
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salvo
Membro familiare
Io so che il mio Redentore vive.
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Chiedo scusa per questa mia breve intromissione ma ritengo che il nostro amico diyami, vista l'insistenza e viste le spiegazioni di Marmar, che non ci voglia sentire da un orecchio.
Mi auguro almeno, vista l'insistenza su parti della parola di Dio che sembrerebbero avallare la sua tesi, che sappia almeno leggere anche il rimanente che non gli da certo ragione.
Chi crede di voler cocciutamente affermare talune cose escludendone altre, non solo fa una cosa grave ma è anche volutamente cieco.
Ma si sa, tutte le più strane dottrine sono nate proprio così, cioè dando valore solo ad una parte della scritture e volutamente omettendo il resto. Delle due l'una quindi; o si sceglie di camminare diritti, come dice Paolo a Timoteo, tagliando dirittamente la parola, o ci si mette fuori da essa perdendo il bene che sta nascosto.
Se non vuoi leggere quello che ti ha scritto marmar, caro diyami, prova almeno a non contraddire, forse è meglio.
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| « Ultima modifica: 12.10.2014 alle ore 14:23:41 by salvo » |
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diyami
Simpatizzante
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le lingue che parla paolo sono lingue straniere
infatti dice
Paolo fece tre viaggi missionari in Asia e uno a Roma.
Senza la capacità di parlare e capire le persone nelle loro lingue
i suoi viaggi sarebbero stati infruttuosi e poco produttivi.
1 Corinzi 14:18 Grazie a Dio, io parlo con il dono delle lingue molto più
di tutti voi;
Desiderava che altre persone fossero come lui in modo che sarebbe
state in grado di predicare a più persone.
1 Corinzi 14:5 Vorrei vedervi tutti parlare con il dono delle lingue,
Parlare in lingue non è dell’Eterno Dio.
Parlare in lingue non è un segno di giustizia e spiritualità.
chi ha lo spirito santo deve avere come dice
Galati 5:22 Il frutto dello Spirito invece è
amore,
gioia,
pace,
pazienza,
benevolenza,
bontà,
fedeltà,
mitezza,
dominio di sé;
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Marmar
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Dio è buono
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Salvo, ho l'impressione che sia tutto inutile, l'abbiamo persa.
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salvo
Membro familiare
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on 12.10.2014 alle ore 16:41:55, Marmar wrote:| Salvo, ho l'impressione che sia tutto inutile, l'abbiamo persa. |
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Pazienza Marcello, ognuno ha il diritto di seguire il percorso che si è scelto.
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