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Battesimo per i morti (letto 4626 volte) |
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Marmar
Admin
Dio è buono
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Questa mi sembra molto interessante.
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Aiutiamoci gli uni gli altri a liberarsi da quello che ritarda il nostro cammino.
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Domenico
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Certo, beni e bontà m'accompagneran no (Sal. 23:6)
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Anche io condivido la spiegazione postata.
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kosher
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Neve Shalom Wahat al-Salam
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Interessante interpretazione esegetica dell’autore a parte, quanto scritto prima :«Venticinque anni dopo, Herranz ha rivisto le sue certezze: «Il lettore potrà facilmente rendersi conto che esistono validi motivi per affermare che san Paolo ha scritto le lettere in aramaico, mentre il greco, con le sue tante oscurità, è opera del traduttore o dei traduttori» (pp. 300-1).» non solo è una tesi tutt'altro che scontata, ma è una scuola di pensiero che da Jean Carmignac in poi oltre a non aver avuto un consenso totale, è stata oggetto di solide confutazioni. Quale necessità, per esempio, avrebbe mai avuto Paolo, l’apostolo delle genti, di scrivere in aramaico ai Corinzi, ai Filippesi, agli Efesini ecc ecc. Di queste comunità grecofone quanti avrebbero inteso l’aramaico?
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« Ultima modifica: 08.11.2014 alle ore 21:11:22 by kosher » |
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Dominus noster Iesus Christus, Deus unigenitus, primogenitus totius creationis.
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keith
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L´ Eterno è la mia luce
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io invece credo che non sia così. Il battesimo di cui parla Gesù in Marco è il battesimo dello Spirito Santo e Gesù anticipa ai suoi discepoli che anche loro saranno battezzati di questo battesimo. Non ha niente al che fare col patire o con un battesimo che non sia battesimo. Anche in Luca 12:49 Gesù parla di gettare il fuoco (lo Spirito Santo). Il vers. 50 parla anche di un battesimo alquanto normale poichè il battesimo è simbolo di morte, la morte del vecchio corpo. Quindi il battesimo a cui allude Paolo è un battesimo a tutti gli effetti. Non dovete bervi tutto quello che viene raccontato da qualche pinco pallino. Il Nuovo Testamento È ed era scritto in greco. Alcune invenzioni bisogna lasciarle credere a chi le fà. Il lavaggio per i morti era una pratica ebraica e non dei Corinzi !!! Quindi la teoria cade come un castello di carte. Perchè non ha senso parlare di questo ai Corinzi perchè: 1 - non era un´ allusione che essi potevano capire perchè non seguita da loro 2 - gli Ebrei non lavavano i corpi dei morti perchè "facessero profumo" alla risurrezione. Il loro lavaggio non aveva NIENTE a che fare con la risurrezione
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Dio è amore
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Caste
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Give God a Chance
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on 08.11.2014 alle ore 21:10:38, kosher wrote:Interessante interpretazione esegetica dell’autore a parte, quanto scritto prima :«Venticinque anni dopo, Herranz ha rivisto le sue certezze: «Il lettore potrà facilmente rendersi conto che esistono validi motivi per affermare che san Paolo ha scritto le lettere in aramaico, mentre il greco, con le sue tante oscurità, è opera del traduttore o dei traduttori» (pp. 300-1).» non solo è una tesi tutt'altro che scontata, ma è una scuola di pensiero che da Jean Carmignac in poi oltre a non aver avuto un consenso totale, è stata oggetto di solide confutazioni. Quale necessità, per esempio, avrebbe mai avuto Paolo, l’apostolo delle genti, di scrivere in aramaico ai Corinzi, ai Filippesi, agli Efesini ecc ecc. Di queste comunità grecofone quanti avrebbero inteso l’aramaico? |
| In effetti fatico a darti torto... tantopiù che quando Paolo scrive ai Corinzi nella seconda lettera, nel punto in cui fa il confronto tra il suo parlare e il suo scrivere mi pare si possa leggere una certa allusione alla sua dimestichezza col greco che, magari, non era assolutamente perfetta nel parlare.
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"Il problema delle citazioni su internet è che non si sa mai se siano vere o no" Abraham Lincoln
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Marmar
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Dio è buono
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Quote:Non dovete bervi tutto quello che viene raccontato da qualche pinco pallino. |
| Qui siamo tutti pinkipallini, lo sono io quando scrivo un "secondo me" e forse lo sei anche tu Keith, quindi tutto ciò che scriviamo o che troviamo scritto deve passare attraverso il filtro delle scritture e, purtroppo o per fortuna, anche a quello del nostro cervello. Ma c'è lo Spirito Santo che ci aiuta.
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salvo
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on 10.11.2014 alle ore 15:22:27, Marmar wrote: Qui siamo tutti pinkipallini, lo sono io quando scrivo un "secondo me" e forse lo sei anche tu Keith, quindi tutto ciò che scriviamo o che troviamo scritto deve passare attraverso il filtro delle scritture e, purtroppo o per fortuna, anche a quello del nostro cervello. Ma c'è lo Spirito Santo che ci aiuta. |
| Probabilmente lui non è un pinco pallino qualsiasi. Che ne sappiamo noi.
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Zaimon
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on 08.11.2014 alle ore 14:14:10, salvo wrote: Molto sinceramente quest'interpretazione non mi soddisfa, potrei sbagliarmi ma ci sono troppe cose che non mi convincono: Ad esempio non riesco a capire come mai Paolo parlando ai corinzi dovrebbe usare come argomentazione un rito ebraico, essendo loro in prevalenza gentili. Se così fosse mi aspetterei che in qualche modo lo specificasse, invece di trattarlo in modo ovvio. Nel testo ad un certo punto viene detto "La rehizah è una preparazione al mondo a venire, nel quale i risorti entreranno purificati come per Shabbat e per i Moadim (le convocazioni, le feste)." Paolo nel suo argomentare sembra prendere qualcosa a cui i corinzi non avevano pensato, qualcosa che loro facevano senza essersi resi conto che ciò avrebbe avuto senso solo con l'esistenza della risurrezione. Ma se come è scritto nell'articolo il senso di quel rituale era proprio "una preparazione al mondo a venire" l'argomentazione di Paolo risulterebbe di una debolezza sconcertante. Per il momento rimango sull'idea che avevo proposto qualche post fa.
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salvo
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Io so che il mio Redentore vive.
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on 10.11.2014 alle ore 18:15:16, Zaimon wrote: Molto sinceramente quest'interpretazione non mi soddisfa, potrei sbagliarmi ma ci sono troppe cose che non mi convincono: |
| Su questa considerazione potresti avere ragione; infatti se così fosse, visto che la lettera è indirizzata ai Corinti, come avrebbero potuto capire. Sembrerebbe comunque che anche fra i Corinti vi fossero quelli che credevano nella resurrezione. Bisognerebbe infine comprendere esattamente ciò che Paolo voleva dire con quelle parole, visto che battezzare ha anche significato di lavare. Con quale obiettivo non saprei ma non ritengo che Paolo abbia detto una cosa che non potevano comprendere; era contro i suoi principi.
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keith
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L´ Eterno è la mia luce
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on 10.11.2014 alle ore 16:54:42, salvo wrote: Probabilmente lui non è un pinco pallino qualsiasi. Che ne sappiamo noi. |
| o ddai salvo .... non intendevo voi ma quelli che studiano un paio d´ anni teologia per poi ritenersi all´ altezza di scrivere sciocchezze
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salvo
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on 14.11.2014 alle ore 17:24:56, keith wrote: o ddai salvo .... non intendevo voi ma quelli che studiano un paio d´ anni teologia per poi ritenersi all´ altezza di scrivere sciocchezze |
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