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   Il sabato
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   Autore  Topic: Il sabato  (letto 13581 volte)
salvo
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Re: Il sabato
« Rispondi #60 Data del Post: 03.09.2002 alle ore 22:21:27 »

Vorrei proporvi la mia riflessione circa il sabato, e comincio considerando una volta ancora le cose, così come ci vengono presentate dal principio.
"Iddio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perchè in esso si riposò" Gen. 2
 Sorridenteomanda:
1) Aveva Iddio bisogno di riposarsi?  Se si, di che riposo si tratta?
2) Davanti al Signore esiste un giorno fisico più santo di un'altro? Se si, in che considerazione devono essere tenuti gli altri giorni?
3) Ha verosimilmenmte il Signore, scelto un solo giorno per se stesso,  dando a noi la libera gestione degli altri?
 
La prima volta che viene nominato il Sabato nell'A.T., se non ricordo male è in Es. 16: 23 in occasione dlla raccolta della manna, ma nell'A.T. il riposo del sabato viene equiparato all'onorare il padre e la madre ( Lev. 19:3 e 30), al rispetto del santuario, a settimo anno di riposo al Signore. (Lev. 25:4)
Eb. 4:9-11 parla di un sabato di riposo per il popolo di Dio, un riposo simile a quello della Genesi (nel suo riposo), al tempo della creazione.  L'invito  è di entrare in quel riposo, in quel sabato
 
Il cristianesimo si riposa fisicamente la domenica, ma non sembra che il Signore sia turbato per questo; per la verità, nulla turba Colui che si è riposato dopo aver creato il cielo, la terra  e l'uomo, perchè il suo riposo sta nella serenità delle sue parole, parole che Iddio pronunciò dicendo che tutto quello che aveva fatto era molto buono.
Chi si riposa nel Signore, non ha un giorno per farlo, ma si riposa sempre ed ha pace nel suo Dio, anche quando gli altri non l'hanno.
Considerare che abbiamo sei giorni per noi e uno per il Signore, è semplicemente in contrasto col primo comandamento, che esige l'amore e l'adorazione completa e non un giorno la settimana, ma tutti i giorni altrimenti non è completa, e quindi adottare un giorno per il Signore è contro lo spirito della legge.
 
Tutta l'antica dispensazione era l'ombra dei futuri beni, e come tale va considerata, necessaria, ma non fine a se stessa.
Un santo antico diceva che il nuovo testamento è celato nell'antico, e l'antico è rivelato nel nuovo.
 
Se non guardiamo le cose come Iddio le vede, restiamo invischiati nella lettera e nel formalismo religioso, senza comprendere così le ragioni di ogni istituzione.
All'inizio, il comandamento relativo al sabato diceva solo di non lavorare, ma di santificarlo Es. 20: 8-11 Deut. 5: 12-15, non vi era ordinato alcun servizio religioso, ma solo di tenerlo santo.
Nehemia  cap. 8, racconta che il popolo si radunò il primo giorno del settimo mese, non è specificato se fosse sabato, e al v. 9 leggiamo che quel giorno venne proclamato "Giorno consacrato al Signore", tutti fecero festa, mangiando e bevendo, scambiandosi dei doni, e siccome non era sabato molto probabilmente hanno lavorato per preparare quello che hanno mangiato, cosa vietata in giorno di sabato.
I Farisei dal canto loro, corressero il comandamento, infrangendo la regola che non si deve ne togliere ne aggiungere nulla a quanto è stato comandato dal Signore, aggiungendo di loro senno precetti come: "Non camminare sull'erba di sabato, perchè il calpestarla sarebbe come trebbiarla, non calzare scarpe coi chiodi, perchè sarebbe come portare pesi, non salire su di un albero per timore di spezzarne un ramoscello".
Queste pratiche hanno imprigionato lo spirito del vero culto.
Gesù ha osservato il sabato nel senso più vero del suo significato, perchè osservò la legge nella libertà dello spirito, insegnandoci che ciò che conta non è l'osservanza di un giorno o di un altro, ma l'osservanza dello spirito della legge divina.
E' vero che dunque dobbiamo almeno consacrare per intero al Signore il settimo giorno, ma è anche vero che quel giorno sarà santo o santificato, se ubbidiremo allo spirito della legge, e non solo alla forma della legge.
Gesù è risuscitato il primo giorno della settimana, la domenica, giorno del Signore. Perchè venne chiamato quel giorno, "giorno del Signore?
Non sarà che il sbato fa ancora parte dei giorni dell'uomo, di cui dobbiamo farne parte al Signore? Del resto Gesù stesso ha detto che il sabato è stato fatto per l'uomo. Marco 2: 27
Gesù apparve ai discepoli, prima dell'ascensione il primo giorno della settimana  Giov. 20: 26, e sempre Gesù apparve a Giovanni sull'isola di Patmos nel giorno del Signore  Apoc. 1: 10
Se il sabato è stato fatto per l'uomo, dunque serve all'uomo per mettersi in comunione col Signore, ma non serve a Dio, perchè il riposo di cui Lui parlò al settimo giorno della creazione, non è il nostro sabato, ma il suo, e noi dobbiamo entrare nel suo riposo, nel suo sabato.
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Re: Il sabato
« Rispondi #61 Data del Post: 03.09.2002 alle ore 22:22:55 »

Il sabato di Dio nel quale noi dobbiamo entrare, si chiama ubbidenza allo spirito del sabato, a quello spirito che vedendo ogni cosa fatta disse che tutto era molto buono e si riposò.
Gesù ha dimostrato che l'obbedienza alla legge, non passa dalla legge a Dio, ma da Dio alla legge, quando disse: Io non faccio nulla da me stesso, ma faccio quello che il Padre  mio mi dice di fare.
L'ubbidienza alla legge comincia di dentro e poi di fuori.
Chi ha fiducia nel Signore, gode della pace di Dio, dunque del suo riposo, è ubbidienza val meglio che sacrificio.
Andare al culto la domenica o il sabato che sia, vivendo secondo i dettami del nostro cuore, equivale a profanare quel giorno che dovrebbe essere santo al Signore.
Stando al comandamento, tutto il giorno è da ritenersi santo, dall'alba al tramonto, ma come lo vivono oggi i cristiani?
 
Molti hanno fretta che il culto finisca presto,, brontolano se si protrae un po di più, e poi dove vanno? A divertirsi!
Altri invece, più zelanti, si affaticano in cose che loro considerano un servizio a Dio, ma usano formule e mezzi impuri, offrendo così al Signore un sacrificio contaminato. Di chi sarà il Signore contento? Di Abele o di Caino?
 
Se non siamo capaci di obbedire nemmeno alla forma del giorno del riposo, come pensate riusciremo ad obbedire allo spirito del sabato?
 
Ha ragione Abramo, quando dice che i cristiani, in senso generico, non sanno osservare il giorno del riposo, ma tutti coloro che osservano il sabato, in ottemperanza alla lettera della scrittura, ne hanno per questo capito lo spirito?
 
Spesso l'uso dell'espressione "non siamo più sotto la legge ma sotto la grazia", viene presa come un'autorizzazione ad infrangere la legge, esponendoci così al giudizio divino; chi infrange la legge è considerato colpevole di tutta la legge e sarebbe bene che anche noi, cristiani di oggi, aggiornassimo la nostra obbedienza a Dio secondo il suo comandamento.
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Re: Il sabato
« Rispondi #62 Data del Post: 07.09.2002 alle ore 12:34:24 »


on 15.08.2002 alle ore 22:26:34, Virus wrote:
Gesù si rese conto del vero scopo del sabato, onorare Dio ma con gioia per l'uomo (rif. Matteo 12:1-4, Marco 2:23-26 e Luca 6:1-11). Egli insegnò che era lui il Signore del sabato (Marco 2:28 ) e visto che la Sua resurrezione avvenne il primo giorno della settimana, i cristiani cominciarono ad osservare quello come giorno di riposo anzichè del settimo come riportato anche nella Bibbia (Atti 20:7).

 
Ciao a tutti, vorrei rispondere sul suddetto intervento di Virus:
prima di tutto sono d´ accordo che il rapporto tra l´ uomo e Dio è una cosa individuale e ognuno è libero di osservare con tutto la sincerità di cuore ciò che lui crede essere quel che Dio vuole insegnargli.
- Devo ammettere comunque che la Bibbia è piena di versi che parlano del sabato dall´ inizio alla fine e credo che fino alla fine dei tempi il sabato sarà un punto di riferimento (ma attenzione non di salvezza, nel senso che solo chi rispetta il sabato sarà salvato). Gesù stesso si riposò dopo la sua crocifissione, ricordiamolo; Gesù stesso fino alla Sua morte rispetto il sabato.  
- Matteo 24:20se il sabato negli ultimi tempi non è più importante perchè allora Gesù parla in quella maniera?
 
Ci sono molti altri esempi nella Bibbia ma se li citerei tutti farei notte.
Per concludere: ripeto ognuno creda al Signore con cuore sincero. Ma se mi si dice che il sabato è una questione del vecchio testamento, la non posso stare con la bocca chiusa ma dico: non è vero!
 
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Re: Il sabato
« Rispondi #63 Data del Post: 07.09.2002 alle ore 12:49:28 »


on 21.08.2002 alle ore 02:20:15, Abramo wrote:

 
Al tempo di Gesù i farisei facevano parte del partito di opposizione e quindi non potevano stabilire leggi o regolamenti, ne tantomeno storpiarle.  
 
In ogni caso dove c'è il minimo pericolo di vita sia di uomo che di animale si è obbligati a trasgredire tutte le regole del Sabato e di ogni altro genere: questo è il vero e puro spirito ebraico...
 
Anche se viene accertato che le condizioni di salute sono talmente gravi che il malcapitato morirà ugualmente si è obbligati senza esitare a fare tutto il possibile per salvarlo o per allungargli la vita di qualche altra ora, chissà che egli possa pentirsi di qualche suo peccato e chiedere perdono a Dio.

 
Ciao Shalom,
 
forse ho capito quello che Virus, credo sia il suo nome, voleva veramente dire. Leggiamo in Matteo 12:9-14
 
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Re: Il sabato
« Rispondi #64 Data del Post: 08.09.2002 alle ore 20:26:10 »

Fai sapere anche a me cosa dice, grazie.
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Re: Il sabato
« Rispondi #65 Data del Post: 10.09.2002 alle ore 11:20:28 »

[quote author=Abramo link=board=Dottrina;num=1029167129;start=30#34 date=08/26/02 alle ore 01:11:46]
Premetto che il Sabato è stato dato agli ebrei e pertanto i non ebrei non sono obbligati ad osservarlo. Fà parte della Torà, la legge mosaica data al popolo di Israele, testimonianza della sua elezione.
 
Ciao Abramo,
 
su quello che hai detto su ci sono due fatali errori.
Il primo è una cosa che quando leggo dei tuoi interventi risalta sempre con tanto fervore, che, si, siete un popolo prediletto e questo non è da contestare, ma non siete "il popolo prediletto": Dio fece Adamo a sua immagine e somiglianza e non gli Ebrei a sua immagine e somiglianza. La ragione per cui siete il, come dite voi, popolo di Dio è perchè Dio l´ha promesso ad Abramo per segno della sua fedeltà, è stata la conseguenza della fedeltà di un uomo e non un dato di fatto.
È la stessa cosa come se la squadra di calcio italiana vincesse il campionato mondiale e io dico che sono campione del mondo, una cosa che non è assolutamente reale. Anche se un bue avesse dimostrato fedeltá a Dio, i discendenti di quel bue sarebbero stati prediletti. In Matteo 3:7-9 Giovanni Battista disse a gente che la pensa ancora oggi così "Ma vedendo egli molti dei Farisei e dei Sadducei venire al suo battesimo disse loro: "Razza di vipere, chi v´ ha insegnato a fuggir dall´ ira a venire? Fate dunque de´ frutti degni del ravvedimento. E non pensate di dir dentro di voi: Abramo per padre Abramo; perchè io vi dico che Iddio può da queste pietre far sorgere de´ figliuoli ad Abramo"
- il secondo errore è che Dio ha dato il sabato soltanto agli Ebrei.
Ripeto ancora una volta: Gesù non ha mai abolito il sabato nè nessuna legge dei dieci comandamenti. Gesù è addirittura il Signore del Sabato e se avesse abolito il Sabato...sarebbe il Signore del nulla? Vago
Ancora Gesù dice in Matteo 5:17,18 Non pensate ch´ io sia venuto per abolire la legge od i profeti; io son venuto non per abolire ma per compire: poichè io vi dico in verità che finchè non siano passati il cielo e la terra, neppure uno iota o un apice della legge passerà, che tutto non sia adempiuto.
Gesù ha rispettato il sabato perfino sulla croce riposandosi il Sabato per poi risorgere la domenica.
Ancora una volta ripeto che non sono le opere che ci salvano (Dio disse una volta: Io non prendo piacere ai vostri sacrifici, io prendo piacere a chi fa la mia volontà con tutto il cuore. Perchè Dio non guarda alle apparenze, Dio guarda al cuore)
 
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Re: Il sabato
« Rispondi #66 Data del Post: 10.09.2002 alle ore 11:32:20 »


on 08.09.2002 alle ore 20:26:10, Abramo wrote:
Fai sapere anche a me cosa dice, grazie.
Shalom

 
Abramo, scusa se prima ti ho chiamato Shalom, era una distrazione, perdonami, non volevo veramente! Imbarazzato
 
Ok adesso il passo che volevo citarti: "E, partitosi di la, venne nella loro sinagoga. Ed ecco un uomo che aveva una mano secca. Ed essi, affin di poterlo accusare, fecero a Gesù questa domanda: E egli lecito far delle guarigioni in giorno di sabato?...
 
Poi vorrei dire sia a te che agli altri che polemicano con(tro) di te: tu sei un ebreo mentre gli altri sono cristiani.
Naturalmente se per i cristiani quello che dice Gesù e i Suoi discepoli è sacrosanta verità, per te non lo è. Quì potremmo discutere in eterno ma non arrivare a nessuna soluzione.
Quello che a me dispiace è quando richiedi dei versetti che non conosci per farti dimostrare l´ opinione altrui, e poi il versetto ti se lo cita, tu dici: "Ah ma quello mentiva"! (vedi esempio di Matteo). Abramo se tu pensi che per discepoli Gesù avrebbe avuto dei bugiardi allora io dico "Non farti più citare versetti da questi".  
Certo è facile mettere in dubbio, e questo lo si fa quando non si hanno abbastanza argomenti plausibili per contestare un dato di fatto. Il dato di fatto è che: I profeti nel VT hanno annunciato Gesù. Gesù è venuto al tempo stabilito quando tutti, dico tutti lo stavano aspettando. Non c´ è altro profeta come Gesù che ha compiuto tutte le profezie del vecchio testamento su di Lui. Che tu dica che ciò che si racconta su di Lui nel NT non è tutto vero è la tua opinione ma non la realtà. Quindi fammi il piacere.
 
Shalom
 
Gianni
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Re: Il sabato
« Rispondi #67 Data del Post: 10.09.2002 alle ore 22:29:58 »

Caro fratello avventista,
 
Ho letto con interesse il tuo intervento, ma devo ribadire:
 
In Romani Paolo sta cercando di ricomporre un dissidio fra Cristiani giudei e gentili. Come tu saprai gli Ebrei tuttora (puoi chiederlo ad Abramo) mangiano Kasher. Cioè hanno precise regole alimentari sui cibi che possono e non possono mangiare e su come prepararli. I credenti di provenienza pagana invece no. Quindi sta dicendo loro di non accapigliarsi su che cosa e come mangiarlo, ma di non giudicarsi. Se un credente giudeo (debole nella fede) avesse visto un credente gentile mangiare della carne sacrificata agli idoli ne sarebbe rimasto scandalizzato. Quindi Paolo dice che il forte nella fede non deve disprezzare il debole e non deve scandalizzarlo (più avanti). Il versetto 3 a cui ti riferisci non tratta il digiuno, ma il tipo di cibo citato in precedenza è sottinteso (come spesso Paolo faceva nelle sue ripetizioni).
 
Il secondo contrasto fra Gentili e Giudei riguardava il giorno santo da osservare e Paolo ripete che il contrasto nella chiesa non ha motivo d'essere. Il passo che citi di Ebrei 4:9 può sembrare adatto a dimostrare la tua tesi, ma solo fuori dal contesto. Credo che se leggi tutto il capitolo precedente ed il capitolo 4 tutto intero, capirai che il discorso è sul riposo, non sul sabato. Il riposo di Dio in cui noi dobbiamo entrare.
 
Vorrei ribadire un concetto a me caro: non andiamo subito a leggere il particolare nella scrittura. Cerchiamo di avere un quadro generale di ogni libro e poi scendiamo in profondità, altrimenti prenderemo delle sonore cantonate. Romani, per esempio, è stata scritta non come lettera dottrinale, ma solo con lo scopo pratico di evitare la spaccatura interna alla Chiesa fra Giudei e Gentili. E' una lettera estremamente pratica.
 
Veniamo alla legge. Io intendevo dire che noi non siamo più SOTTO la legge, ma la legge è DENTRO di noi. Allora, se la legge è nei nostri cuori, dobbiamo fare le cose di cui siamo convinti. Se io non sono convinto davanti a Dio che "devo" rispettare il sabato, ma lo faccio, allora pecco grandemente. Tutto quello che non viene dalla fede, dalla convinzione profonda è peccato. D'altro canto non dovremmo seguire i comandamenti di Gesù perché Egli ce lo ordina, ma perché lo amiamo. Ripeto se la Chiesa Avventista e tutti i suoi membri sono convinti di festeggiare il sabato, a me sta bene. Vorrà dire che se un giorno avrò un sabato libero e dovessi passare davanti ad una Chiesa Avventista, verrò a godermi il culto al Signore.
 
Per quanto riguarda la poligamia, era certamente una provocazione, ma i passi che tu mi hai citato non la riguardano. A quel tempo infatti c'era un problema di moralità molto diffuso anche nella Chiesa. Molti divorziavano dalle mogli per sposare altre donne, essendosi stancati della prrima. E Paolo scrive contro questo andazzo. E' un atto di accusa contro il divorzio piuttosto che contro la poligamia.  
 
Io per esempio sono contrario alla poligamia, non tanto per le tante mogli, ma per le tante suocere che poi uno si ritrova!  Sorridente Sorridente Sorridente
 
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Re: Il sabato
« Rispondi #68 Data del Post: 12.09.2002 alle ore 16:42:01 »


on 03.09.2002 alle ore 16:30:32, G.A.Avventista wrote:

 
nessuno ti obblica a rispettare il sabato, ma esso è un comandamento, ricordati dice il Signore, proprio perchè sapeva e sà che gli uomini tendano di dimenticare la Sua legge....
 
 Ma Gesu ci ha anche detto: Giovanni 14:21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui. Gesù non è venuto ad abbolire la Legge ma a compierla. Del resto dimmi voi forse avere un altro dio? Ti voi fare delle immagini per addorare?Vuoi nominare in vano il suo nome? Voi disonorare i tuoi genitori? Voi Rubare? ............Come vedi il cristiano non verrà mai meno a tutto questo ed in Ebrei 4:9 viene detto: Rimane dunque un riposo di sabato per il popolo di Dio Vers. Luzzi.
punto 2: La poligamia è condannata dal 10 comandamento e comunque Paolo in riferimento alla scelta di Anziani e Diaconi quindi di responzabili primari della chiesa dice: Timoteo 3:2 Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare,......ed ancora: Tito 1:6 quando si trovi chi sia irreprensibile, marito di una sola moglie, che abbia figli fedeli, che non siano accusati di dissolutezza né insubordinati. Ora dimmi Dove Paolo abbia annullato il sabato bibblico? Ma Giovanni dice ancora in : Apocalisse 14:12 Qui è la costanza dei santi che osservano i comandamenti di Dio e la fede in Gesù. Dio Ti Benedica ci sentiamo alla prossima  

 Risposta saggia sono all´ 80% d´ accordissimo con te. Però ricordati che non è colui che osserva i comandamenti ad entrare nel Regno dei Cieli bensì chi ama Dio con tutto il cuore e con tutta l´ anima sua. Gesù disse una volta: "nessuno è senza peccato" ma lo dice anche la Bibbia. Quindi che gli Avventisti (nè tantomeno la E.G. White, che ne ha scritte di favole) non si illudano di entrare nel Regno dei Cieli a pro del Sabato perchè tutti pecchiamo e siamo peccatori ma per grazia abbiamo ricevuto la salvezza. Chi si azzarda a dire il contrario, si azzarda a rifiutare la verità. E Gesù è la via, la verità e la vita.
 
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Re: Il sabato
« Rispondi #69 Data del Post: 12.09.2002 alle ore 17:02:54 »

Il mio concetto sul sabato è che esso fosse un comandamento da seguire alla lettera per il popolo ebreo prima della venuta di Cristo, o meglio prima della grazia.
Ognuno di noi riceve delle enormi benedizioni dal riposarsi e concentrarsi pienamente sul Signore, in preghiera e meditazione delle scritture, ma questo è una benedizione per noi.
Non significa che se non mlo facciamo non siamo salvati.
 
Se poi qualcuno dice che è un comandamento di Dio che bisogna osservare, allora TUTTA LA LEGGE dovrebbe essere osservata anche oggi, ma ciò per i cristiani è assurdo e penso siamo d'accordo. O no?  Vago
 
Oggi dovremmo onorare il Padre ogni giorno, con la nostra vita, e non solo il sabato o la domenica che dir si voglia.  Occhiolino
« Ultima modifica: 12.09.2002 alle ore 17:04:29 by Virus » Loggato

Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano ( Efesini 4:29 )
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Re: Il sabato
« Rispondi #70 Data del Post: 12.09.2002 alle ore 20:27:46 »


Quote:
Il mio concetto sul sabato è che esso fosse un comandamento da seguire alla lettera per il popolo ebreo prima della venuta di Cristo, o meglio prima della grazia.  

Come interpreti la conclusione del profeta Malachi?
 
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Re: Il sabato
« Rispondi #71 Data del Post: 13.09.2002 alle ore 12:30:02 »

Cari amici,
 
quel che penso del sabato l'ho già detto in precedenti interventi. Vorrei solo chiarire un concetto sul comandamento 10. Questo comandamento dice di non desiderare le cose e la donna altrui. Si tratta perciò di un comandamento in parte diretto contro l'invidia ed in parte contro l'adulterio. Anche se c'è un comandamento esplicito contro l'adulterio. Non ha però niente a che fare contro la poligamia. D'altro canto basta considerare Abramo, Giacobbe, Salomone e tanti altri "amici" di Dio che ebbero molte mogli. Questi non infransero tali comandamenti. L'importante era non rubare la donna ad altri. Occhiolino Occhiolino
 
Ci siamo capiti?
 
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Re: Il sabato
« Rispondi #72 Data del Post: 13.09.2002 alle ore 20:48:41 »

Io no credo che sia assurdo l'osservare tutta le legge per i cristiani di oggi, occorre fare però una distinzione fra ciò che era solo per un tempo e la legge che dura per sempre, come i diceci comandamenti, i quali possono e devono essere osservati tenendo conto che se si fallisce in uno è come se si fallisse in tutti, perchè la sintesi di tali comandamenti è: Ama il signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima , con tutta la tua mente e con tutte le tue forze e il tuo prossimo come te stesso.
 
Tutto questo è quanto Gesù stesso ha osservato e quanto noi dobbiamo osservare; Lui ha anche osservato il sabato ma non alla maniera del popolo di Israele, ma alla maniera del primo e del secondo comandamento.
 
Chiunque oltrepassi questi comandamenti per non osservarli non può dire di amare Dio, e di conseguenza tutto il rimanente scade, siano esse formule religiose più meno interessanti, siano esse riunioni di culto, siano esse evangelizzazione, tutto scade perde valore, quando non si ubbidisce ai comadamenti del Signore.
 
La stessa vita che conduciamo in nome del cristianesimo, perde valore, perchè è di cattiva testimonianza.
 
Il mondo ha le sue cose amabili, anche il cristianesimo ha le sue, ma l'amore di Dio non ha nulla a che vedere con  le nostre cose amabili che sono molto lontane dalla sua santità.
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Re: Il sabato
« Rispondi #73 Data del Post: 13.09.2002 alle ore 23:22:34 »

Credo sicuramente che sia stato Dio a creare tutto quanto in sei giorni: se poi erano giorni dei suoi, o dei nostri, io ancora non lo so, ma se Lui vorrà farmelo sapere certo non gli mancano i mezzi per farlo.  
 
Una curiosità: il settimo giorno ha avuto una durata uguale a quella degli altri sei? Mi pongo la domanda perché non viene detto, come negli altri casi, "fu sera e fu mattina". Se dobbiamo considerare che, almeno nelle nostre traduzioni, i verbi sono tutti al passato, allora questo significherebbe che Dio si è rimesso all'opera dopo un giorno (di 24 ore) di riposo?  
 
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Re: Il sabato
« Rispondi #74 Data del Post: 14.09.2002 alle ore 14:40:31 »


on 13.09.2002 alle ore 23:22:34, Marmar wrote:
Credo sicuramente che sia stato Dio a creare tutto quanto in sei giorni: se poi erano giorni dei suoi, o dei nostri, io ancora non lo so, ma se Lui vorrà farmelo sapere certo non gli mancano i mezzi per farlo.

Credi che comunque sia importante per Dio fartelo sapere? Cambierebbe qualcosa nella tua fede? Io credo che l´ importante è: Dio è il Creatore. Punto e basta! Sulle discussioni che stiamo facendo noi su giorni o su milioni di anni...sono approffondimenti umani!
 

on 13.09.2002 alle ore 23:22:34, Marmar wrote:
Una curiosità: il settimo giorno ha avuto una durata uguale a quella degli altri sei? Mi pongo la domanda perché non viene detto, come negli altri casi, "fu sera e fu mattina"...?

perchè il racconto generale finisce lì per poi raccontare i particolari della formazione dell´ uomo e della donna.
Quando leggiamo la fine di qualche articolo non significa che la storia finisse lì...spero che capisci quello che ho voluto dirti.
 
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