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(Moderatori: andreiu, ilcuorebatte, Marmar)
   Gaza: quando si dice fame...
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   Autore  Topic: Gaza: quando si dice fame...  (letto 21016 volte)
linchen
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Re: Gaza: quando si dice fame...
« Rispondi #90 Data del Post: 26.05.2011 alle ore 23:11:51 »
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Il "restiamo umani" avrebbe molto piu' senso se si dicesse  
ad un Ahmadinejad che spara sul suo popolo se si permette appena, appena di manifestare pensieri diversi dal regime.
 
Purtroppo molti (anche in buona fede) non sanno bene cosa e' successo, cosa sta succedendo e cosa succedera' in quella piccola striscia di terra chiamata Israele e nella vasta immensita' dei paesi arabi.
 
Una piccola diritta sarebbe quella di prendere un po' sul serio la Bibbia e tenersi informati con una mente piu' aperta e senza facili slogan e prese di posizioni.
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Re: Gaza: quando si dice fame...
« Rispondi #91 Data del Post: 27.05.2011 alle ore 00:02:42 »
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Ezechiele 36:26
Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne.
 
Quello del "restare umani" è un tema caro anche ad Ezechiele, ovvero all'Eterno, poiché è il suo pensiero che il profeta riporta. Più che a restare è un invito a diventare umani, poiché la storia c'insegna che su questo argomento siamo piuttosto scarsi.
 
L'invito a "restare umani" quindi, almeno biblicamente non ha gran valore, poiché non lo siamo in pieno. Non è questa, comunque, l'incongruenza più evidente, se teniamo conto che quello slogan era scandito da chi militava in appoggio ad Hamas, organizzazione universalmente riconosciuta come terrorista. Purtroppo, e mi dispiace, la prova del nove non ha tardato ad arrivare.
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Re: Gaza: quando si dice fame...
« Rispondi #92 Data del Post: 12.07.2011 alle ore 18:10:35 »
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Questa vignetta che mette in confronto l'attuale triste situazione della Siria con Gaza, ci fa tanto riflettere.
Da:

 
http://www.ilvangelo-israele.it/
 
« Ultima modifica: 12.07.2011 alle ore 18:12:07 by New » Loggato
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Re: Gaza: quando si dice fame...
« Rispondi #93 Data del Post: 13.07.2011 alle ore 09:33:05 »
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Quote:
Questo video non l'ho visto, però negare che la situazione di Gaza sia drammatica da un punto di vista umanitario mi sembra difficile. La responsabilità di questo sta nell'atteggiamento dei gruppi terroristici palestinesi, ma come cristiani non dobbiamo mai dimenticare che noi non siamo in guerra contro nessuno, e che Cristo è morto per il popolo palestinese come per quello ebraico.

 
Quoto in pieno, a prescindere dall'insopportabile ipocrisia che c'è in giro quando si tratta di Israele, sia nell'atteggiamento di tanti arabi complici del terrorismo e di gruppi armati apertamente fanatici e invasati (strano, non li si vede mai scendere per strada e protestare quando Hamas e Fatah si scontrano, uccidendo nel mezzo civili, donne, bambini..), ma sia anche nell'atteggiamento di tanti europei benpensanti che sentono quasi il dovere di prendersela solo e sempre con Israele..! Nel mentre, in tutto il mondo scoppiano conflitti, guerre di interessi, veri e propri genocidi a destra e a sinistra senza che questi muovino il ditino. Però quando Israele, per precauzione e autodifesa sa di dovere intervenire e fermare una nave con a bordo deficienti terroristi travestiti da pseudo-samaritani preoccupati della sorte dei palestinesi, tutti indignati e scandalizzati a muovere cielo e terra... Mmmhhh!
 
Quanta ipocrisia... Labbra sigillate
 
E poi, hanno perfino l'arroganza di dirti che non sono antisemiti.  Indeciso
 
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Re: Gaza: quando si dice fame...
« Rispondi #94 Data del Post: 13.07.2011 alle ore 11:55:13 »
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Ti Quoto Heaven!
 
A quanto pare è sempre la stessa storia; tutte le nazioni del mondo hanno il diritto a difendersi tranne Israele...
Proprio pochi minuti fa ho visto su you tube alcuni video di attacchi Qassam su Sderot, davvero non ho parole... a sentirne parlare fa male, a vedere questi video c'è da piangere e non oso immaginare cosa si prova a vivere costantemente sotto attacco, quelle scene sono tremende. Io  tutti quelli che non capiscono la necessità di Israele a prendere dei provvedimenti per la propria difesa e che quindi lo criticano, li manderei tutti a provare cosa significa vivere là, forse, dopo qualche bombardamento, costoro avrebbero le idee più chiare e si guarderebbero bene dal dire delle emerite sciocchezze...
 
Pace sia su Israele
 
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Re: Gaza: quando si dice fame...
« Rispondi #95 Data del Post: 13.07.2011 alle ore 12:10:52 »
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on 13.07.2011 alle ore 11:55:13, ester2 wrote:
Ti Quoto Heaven!
 
A quanto pare è sempre la stessa storia; tutte le nazioni del mondo hanno il diritto a difendersi tranne Israele...
Proprio pochi minuti fa ho visto su you tube alcuni video di attacchi Qassam su Sderot, davvero non ho parole... a sentirne parlare fa male, a vedere questi video c'è da piangere e non oso immaginare cosa si prova a vivere costantemente sotto attacco, quelle scene sono tremende. Io  tutti quelli che non capiscono la necessità di Israele a prendere dei provvedimenti per la propria difesa e che quindi lo criticano, li manderei tutti a provare cosa significa vivere là, forse, dopo qualche bombardamento, costoro avrebbero le idee più chiare e si guarderebbero bene dal dire delle emerite sciocchezze...
 
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Alcuni ti direbbero che se Israele vuole vivere sereno dovrebbe sparire....
Israele è una goccia in mezzo al mare di arabi, in mezzo all'indifferenza dell'occidente, o alla sua interferenza obbligata da questa o quell'altra minaccia di chiusura del rubinetto del petrolio.
 
In questi periodo si vede il popolo arabo chiedere dei diritti e cosa ha fatto la Siria, ha mandato i palestinesi a farsi sparare dai cattivi israeliani.
Tattica alla quale hanno abboccato gli occidentali....
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Re: Gaza: quando si dice fame...
« Rispondi #96 Data del Post: 13.07.2011 alle ore 12:20:49 »
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Se proprio non vogliono amare Israele, almeno iniziassero ad amare se stessi. La drammatica situazione di Gaza potrebbe risolversi in brevissimo tempo se scegliessero di vivere in pace con Israele. Hanno solo da guadagnarci con la pace, ma l'odio li acceca.
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Re: Gaza: quando si dice fame...
« Rispondi #97 Data del Post: 13.07.2011 alle ore 12:29:27 »
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Sinceramente, e posso anche sbagliarmi, non capisco perché bisogna SEMPRE difendere Israele in quanto Stato nazionale.
 
A mio parere non bisogna difendere uno Stato al posto di un altro, ma sperare il meglio per chiunque soffre.  
 
Soffrono gli israeliani? Sì.  
Ci sono palestinesi che soffrono? Sì.
 
Io credo che gli arabi, così come gli islandesi o qualunque altro popolo, debbano essere rispettati.
Credo che ognuno di noi dovrebbe fare lo sforzo di provare ad immedesimarsi in qualcuno che è "dell'altra parte" (passatemi il termine!)
 
Se fossi musulmano, arabo o palestinese, perché dovrei avvicinarmi alla fede di qualcuno che, pur non essendo israeliano, difende uno Stato "ostile"? Perché dovrei avvicinarmi a qualcuno che usa bandiere, orecchini e collanine con le stelle di Davide? Per loro è come fumo negli occhi!  
 
Tutto sommato, credo che molti evangelici siano incosciamente (quindi anche senza volerlo) "indisposti" verso i musulmani e gli arabi. E lo trovo sbagliato.
 
Spero di sbagliarmi!  Sorriso
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Re: Gaza: quando si dice fame...
« Rispondi #98 Data del Post: 13.07.2011 alle ore 12:42:37 »
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Si Franchina, hai ragione.
Pare proprio che l'occidente, schiavo del petrolio arabo, non si renda conto del danno che sta facendo a se stesso.
In relazione a Israele, la sua sparizione se la possono scordare, perchè Qualcuno più grande di quell'esaltato di Hahmadinejad e i vari gruppi terroristici, interverrà in difesa del Suo popolo! E in quel giorno nessun politico occidentale potrà corromperLO o convincerLO a negoziare con i nemici di Israele; Dio ha le idee molto chiare a riguardo ed è schierato, inoltre non ha bisogno del petrolio nè di nient'altro...
 
______________
 
Coen, come cristiani dobbiamo senz'altro amare e rispettare tutti i popoli, questo non è in discussione... Però ho una domanda da farti: quando leggi la Bibbia, a quale popolo Dio si rivolge in continuazione? A quale popolo ha affidato i suoi oracoli? A quale popolo appartenevano i profeti e gli apostoli? A quale popolo dice: "Vi ho SCELTI ed ho riposto in voi la mia affezione"? A quale popolo appartengono i Patti, la Legislazione, il culto, le promesse...? Perchè la salvezza viene dai giudei? Infine, perchè Gesù è venuto nel mondo da ebreo? Come vedi, pare proprio che Dio sia schierato, nonostante egli ama tutti i popoli; bene, prendiamo esempio dal Dio d'Israele...    
« Ultima modifica: 13.07.2011 alle ore 12:59:26 by ester2 » Loggato
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Re: Gaza: quando si dice fame...
« Rispondi #99 Data del Post: 13.07.2011 alle ore 13:29:53 »
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Ester,
 
Sono personalmente convinto che Dio si sia scelto Israele come popolo per manifestare la potenza, gloria e volontà nei confronti di tutti gli uomini. Cioè, avrebbe potuto sceglierSi un altro popolo, ne sono convinto, e invece di rivelare la Sua parola agli Ebrei, rivelarla agli arabi o agli Islandesi insieme ai Patti, Profeti, Legge e quant'altro. ScegliendoSi Israele, è ovvio che dobbiamo riferirci anche a loro per conoscere la Sua volontà nel volerci a tutti salvare.
 

Quote:
Io credo che gli arabi, così come gli islandesi o qualunque altro popolo, debbano essere rispettati.

 
Non credo che ci sia in questo forum qualcuno che abbia una sola volta messo in discussione questa verità.  
 
È anche vero che a volte, noi evangelici, anche incosciamente, abbiamo reazioni legittime sì, ma non valutiamo sempre bene le conseguenze che esse possono causare nella mente di un mussulmano. E non ci accorgiamo che facciamo più danni che bene nel volere per forza manifestare il nostro sostegno ad Israele. È difficile trovare un giusto equilibrio. Io credo che la passione che Dio mette nei nostri cuori per le anime perdute ci aiuta a riequilibrare le cose e a creare contatti di qualità, amicizie con chi proviene da una tutt'altra cultura e fede della nostra. Questo non vale soltanto per il nostro rapporto con gli arabo-mussulmani ma vale anche per gli altri popoli orientali, asiatici..  
 
Lasciamoci guidare e modellare dal Signore anche su questo aspetto, perchè può migliorare tanto le prospettive di evangelizzazzione.
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Re: Gaza: quando si dice fame...
« Rispondi #100 Data del Post: 13.07.2011 alle ore 13:45:13 »
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Grazie Heaven, mi hai tolto le parole "di tastiera". Volevo dire esattamente le stesse cose.  
 
Parlo di eccessi, per carità, ma mi è capitato spesso di sentire parole eufemisticamente "irrispettose" nei confronti dei palestinesi o islamici da parte di tanti credenti evangelici. Sempre a causa della questione "israelo-palestinese".
 
E a me questo dispiace, perché ho conosciuto tanti ragazzi e giovani nordafricani, asiatici (o comunque di background islamico) che sono aperti al vangelo.
 
Ogni uomo è una persona distinta e che Dio ama, non si può mai fare "di tutta l'erba un fascio".
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Re: Gaza: quando si dice fame...
« Rispondi #101 Data del Post: 13.07.2011 alle ore 13:57:52 »
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on 13.07.2011 alle ore 12:29:27, coen83 wrote:
Tutto sommato, credo che molti evangelici siano incosciamente (quindi anche senza volerlo) "indisposti" verso i musulmani e gli arabi. E lo trovo sbagliato.
 
Spero di sbagliarmi!  Sorriso

 
Temo che sia così. Quoto gli ultimi due interventi di Heaven e Coen83 al 100%, ho scritto più volte le stesse cose. Il rischio di rendere difficoltosa l'evangelizzazione tra gli arabi, e più in generale tra i musulmani, a causa di un sostegno troppo spesso acritico e incondizionato, sorvolando sulle critiche che a volte sarebbero necessarie. Inoltre è corretto ricordare che la scelta di Israele è dipesa da un decreto della sovranità di Dio, non da meriti. L'odio di cui parlavo prima esiste eccome, ed ha radici profonde e di natura spirituale, però non riguarda solo i musulmani.
« Ultima modifica: 13.07.2011 alle ore 14:09:14 by Giamba » Loggato

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Re: Gaza: quando si dice fame...
« Rispondi #102 Data del Post: 13.07.2011 alle ore 14:42:33 »
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Sono d'accordo con Giamba che la scelta di Israele sia avvenuta per decreto della sovranità di Dio e non per meriti, non ho mai pensato il contrario.
Per questo mi dispiace quando sento fare affermazioni da parte di taluni che sembra si dimenticano di onorare le scelte di Dio, è proprio questo il punto: onorare ciò che Dio sceglie. Questo non significa che si deve condividere nei minimi particolari tutto ciò che Israele fa, il punto è che alcuni (anche evangelici) criticano TUTTO ciò che Israele fa, financhè il suo diritto a difendersi, e questa è una cosa insensata.
 
Per quanto riguarda l'approccio con gli arabi e i musulmani, penso che si deve avere sapienza, certo...
Sono stata in un paese islamico, che proprio ora è coinvolto con le rivolte della cosiddetta primavera araba, e non ho aggredito nessuno di loro, anzi, strano a dirsi, ma il popolo arabo attira anche molto la mia attenzione ed ho già scritto in questo forum che le testimonianze dei musulmani che si convertono mi affascinano tantissimo, ma il mio sostegno va principalmente ad Israele per il motivo che ho scritto nel post a coen; così leggo nella Bibbia e così faccio e non discuto la scelta di Dio. Quando Israele sbaglia, Dio prenderà cura ed io mi guarderò bene dal sottostimare il Suo popolo come alcuni fanno.
Dio ha detto di non toccarli ed io non li tocco, se qualcuno non condivide qualcosa(bisogna vedere poi cosa...) ne parli con timore e rispetto senza abbandonarsi a frasi irrispettose motivate da cattivi sentimenti, questo non è da Dio, e mi riferisco ai cristiani.
 
Questa è la mia posizione così come sono stata persuasa dalle Sacre Scritture.    
 
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Re: Gaza: quando si dice fame...
« Rispondi #103 Data del Post: 13.07.2011 alle ore 14:55:47 »
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Quote:
Parlo di eccessi, per carità, ma mi è capitato spesso di sentire parole eufemisticamente "irrispettose" nei confronti dei palestinesi o islamici da parte di tanti credenti evangelici. Sempre a causa della questione "israelo-palestinese".
 
 
Mi dispiace dirlo, ma è capitato anche a me...  Indeciso E anch'io a volte mi lascio attrarre dalla forza di gravitazione che tende a farci reagire secondo i nostri impulsi carnali, umani. Con la scusa del fanatismo di alcuni islamisti, ce la prendiamo incosciamente (e io direi anche in piena coscienza) con tutto il popolo arabo-mussulmano. Anche se certe cose non le ho dette ma solo pensate, non posso da cristiano lasciarmi guidare dalla mia carne, dalla mia natura ribelle. Devo lasciare allo Spirito il pieno controllo dei miei pensieri e fare in modo che rientri nella volontà di Dio.  
 

Quote:
E a me questo dispiace, perché ho conosciuto tanti ragazzi e giovani nordafricani, asiatici (o comunque di background islamico) che sono aperti al vangelo.
 
 
Sono molto più aperti e rispettosi verso le questioni che riguardano la fede che tanti europei! Ci avete fatto caso? Quanti bravi italiani "cattolici" bestemmiano per la minima contrarietà, mentre non udirete mai un mussulmano pronunciare una sola bestemmia o parola offensiva verso Dio. Mai.  Indeciso
 

Quote:
Ogni uomo è una persona distinta e che Dio ama, non si può mai fare "di tutta l'erba un fascio".

 
Idealmente, non si dovrebbe MAI fare di tutta l'erba un fascio, e con nessuno. Se guardiamo ogni individuo che Dio ci presenta con gli occhi di Gesù, allora non ci sarà nulla nella sua apparenza o background culturale che ci impedirà di amarlo e volerlo portare a Cristo.
 
Io l'ho sperimentato con una persona che, francamente, se fosse stato per la mia natura umana e impulsiva, l'avrei presa a calci. Ma grazie sia resa al Signore che il Suo Spirito Santo mi ha domato anche in quella situazione.
 
Fratelli, quant'è bello e meraviglioso essere figli di Dio! Non è vero?  Sorriso
 
Io non oso nemmeno immaginare dove sarei a quest'ora se non avessi Gesù nella mia vita..  Piange
 
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Re: Gaza: quando si dice fame...
« Rispondi #104 Data del Post: 13.07.2011 alle ore 14:56:53 »
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on 13.07.2011 alle ore 14:42:33, ester2 wrote:
Sono d'accordo con Giamba che la scelta di Israele sia avvenuta per decreto della sovranità di Dio e non per meriti, non ho mai pensato il contrario.
Per questo mi dispiace quando sento fare affermazioni da parte di taluni che sembra si dimenticano di onorare le scelte di Dio, è proprio questo il punto: onorare ciò che Dio sceglie. Questo non significa che si deve condividere nei minimi particolari tutto ciò che Israele fa, il punto è che alcuni (anche evangelici) criticano TUTTO ciò che Israele fa, financhè il suo diritto a difendersi, e questa è una cosa insensata.
 
Per quanto riguarda l'approccio con gli arabi e i musulmani, penso che si deve avere sapienza, certo...
Sono stata in un paese islamico, che proprio ora è coinvolto con le rivolte della cosiddetta primavera araba, e non ho aggredito nessuno di loro, anzi, strano a dirsi, ma il popolo arabo attira anche molto la mia attenzione ed ho già scritto in questo forum che le testimonianze dei musulmani che si convertono mi affascinano tantissimo, ma il mio sostegno va principalmente ad Israele per il motivo che ho scritto nel post a coen; così leggo nella Bibbia e così faccio e non discuto la scelta di Dio. Quando Israele sbaglia, Dio prenderà cura ed io mi guarderò bene dal sottostimare il Suo popolo come alcuni fanno.
Dio ha detto di non toccarli ed io non li tocco, se qualcuno non condivide qualcosa(bisogna vedere poi cosa...) ne parli con timore e rispetto senza abbandonarsi a frasi irrispettose motivate da cattivi sentimenti, questo non è da Dio, e mi riferisco ai cristiani.
Questa è la mia posizione così come sono stata persuasa dalle Sacre Scritture.    
  

 
E' un argomento veramente delicato e complesso, e abbiamo bisogno della saggezza che viene dall'Alto per guardare le cose nella giusta prospettiva e con il dovuto equilibrio. Il giusto equilibrio è in Cristo, colui che DEI DUE POPOLI NE HA FATTO UNO.
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