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Come scegliere una chiesa (letto 2954 volte) |
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Sandro_48
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on 10.12.2019 alle ore 15:27:01, rendeliberi wrote: scusa la mia ignoranza,: chi ha lo spirito Santo non è forse Santo? non è la Parola di Dio che santifica? la Chiesa di Dio virtuale?! la Chieda di Dio è spirituale, non virtuale.. |
| si , con "virtuale" intendo le persone in cui è lo Spirito di Dio, ma che non si conoscono fra di loro: In questo senso "virtuale" perchè chiesa reale in Dio , ma virtuale fra le persone che credono in Lui. Sandro_48, "chiesa come comunione spirituale in Dio" ma senza relazioni fra i credenti in questo Dio: in questo senso "virtuale". "cioè = comunione dei santi = realtà spirituale da accettare con fede e vivere solo con la preghiera; in un certo senso, partecipare su facebook a gruppi biblici è una via di mezzo tra comunità reale e virtuale. Sandro_48 10 dicembre 2019
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« Ultima modifica: 10.12.2019 alle ore 21:16:24 by Sandro_48 » |
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Virtuale
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A me non mi dispiace la possibilità virtuale di comunicare...in mancanza d`altro e come dice Sandro_48 è un supporto...e lo trovo eccellente dal punto di vista "immagazzinativo".
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"Zia, ma quando Gesù è risorto ha fatto il buco nell`ozono ? " (bambino) di Tony Kospan.
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tom_anad
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on 11.12.2019 alle ore 10:53:23, Sandro_48 wrote:proposta: cari "rendeliberi", "Viky_94" , Virtuale, e io Sandro_48 creiamo fra noi una chiesa virtuale, qui in Evangelici comunicando tra di noi. (vedasi anche il Post : "senza chiesa" in |
| a me non mi volete? Ovviamente come membro della chiesa virtuale!
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rendeliberi
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scusate la mia ignoranza, la bibbia afferma che la vera Chiesa è formata da un corpo di credenti che si riunisce regolarmente nel giusto giorno nello stesso luogo per crescere in conoscenza nella grazia. Cercare la giusta Chiesa, non vuol dire che la comunione virtuale, sostituisca quella dove i fratelli si ritrovano fisicamente. sarebbe un grande errore , perchè si è sempre fuori dalla Chiesa. naturalmente, virtualmente a parole si può fare, ma questo non può sostituire la comunione fraterna e nemmeno si può crescere nei rapporti personali. E' ben chiaro che si è fuori dalla Chiesa di Dio.
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Virtuale
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on 11.12.2019 alle ore 10:53:23, Sandro_48 wrote:proposta: cari "rendeliberi", "Viky_94" , Virtuale, e io Sandro_48 e tom_anad creiamo fra noi una chiesa virtuale, qui in Evangelici comunicando tra di noi. (vedasi anche il Post : "senza chiesa" nella sezione : "Richieste di preghiera e intercessione". Ogni altra persona può aggiungersi. Sandro_48 |
| Io sarei daccordo. Non ho capito bene se apriresti un Thread per questo.. Trovo che è un`ottima idea che può essere utile ai senza chiesa, ai già credenti, ai nuovi e ai non credenti e può essere un punto d`appiglio in fatto di parole scritte e altro come un`àncora spirituale per tutti e un contatto emozionale con tutti. ...come una stazione ambulante...come una missione.
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« Ultima modifica: 11.12.2019 alle ore 20:22:13 by Virtuale » |
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"Zia, ma quando Gesù è risorto ha fatto il buco nell`ozono ? " (bambino) di Tony Kospan.
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Sandro_48
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Anche tom_anad è d'accordo e forse (pur con qualche riserva) anche "rendeliberi" che ha appena postato anche in " Richieste di preghiera e di intercessione". Secondo me non occorre aprire un thread (per rispondere a Virtuale), perchè la "chiesa" deve essere fluida e vitale: abbiamo già questi 2 Thread aperti: Come scegliere una chiesa e Richieste di preghiera e di intercessione. Affinchè non sia un rapporto artificioso, ognuna/o deve sentirsi libera/o di comunicare o di non comunicare, cioè di scrivere o non di scrivere. ///Per Tom_anad : il tuo pensiero biblico è complesso: questa sera me lo rileggo. Sandro_48
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« Ultima modifica: 11.12.2019 alle ore 20:59:25 by Sandro_48 » |
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Virus
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on 10.12.2019 alle ore 21:09:50, Sandro_48 wrote:ma senza relazioni fra i credenti in questo Dio: in questo senso "virtuale". "cioè = comunione dei santi = realtà spirituale da accettare con fede e vivere solo con la preghiera; in un certo senso, partecipare su facebook a gruppi biblici è una via di mezzo tra comunità reale e virtuale. Sandro_48 |
| Non chiamiamo questa cosa chiesa per favore... La chiesa è una cosa seria. L'hai istituita Dio e ha delle connotazioni ben specifiche. Scrivetevi e sentitevi, sono certo che questo porterà benedizione... ma non è una chiesa. La chiesa virtuale non è chiesa. PUNTO E BASTA!!! Dobbiamo essere seri, avere rispetto e timore di Dio e le cose di Dio.
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« Ultima modifica: 16.12.2019 alle ore 13:02:28 by Virus » |
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Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano ( Efesini 4:29 )
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tom_anad
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LiveByFaith
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ciao a tutti, Utilizzo questo topic già sul tema, per non aprirne altri simili, seppure vedo che l'argomento ha preso una piega un po' diversa. Tuttavia vi chiedo di leggere la mia esperienza e darmi dei consigli secondo la vostra esperienza cristiana e illuminata dallo Spirito, oltre che opinioni personali. Premetto che son nata e cresciuta in una famiglia credente e regolarmente frequentante una chiesa. stiamo parlando della "mia" chiesa per eccellenza, alla quale mi sento anche legata da un forte legame affettivo, avendovi sperimentato delle tappe importanti della mia vita all'interno. Senza allungare il brodo, negli ultimi 2/3 anni però sto vivendo delle forti battaglie spirituali, perché all'interno della chiesa vi è stato un cambio di conduzione, pastori, per cause naturali. Molto semplicemente gli anziani di quando sono nata erano avanti nell'età, dunque negli anni uno dietro l'altro sono andati con il Signore e mano a mano si sono fatti avanti a condurre la chiesa, altri fratelli che prima avevano un ruolo di diaconi e affiancamento ai pastori. L'ultimo evento però è stato abbastanza traumatico, nel senso che il pastore che è venuto a mancare, purtroppo è stato improvviso senza che nessuno se lo aspettasse. Una persona particolarmente dedita, non solo in chiesa, ma anche in famiglia e nella vita privata. Dunque mancando lui, così all'improvviso, si è creato un vuoto che si è sentito, oltre al dolore umano per la perdita. Attualmente vivo ancora questa rottura dentro il mio cuore, nonostante siano passati oramai un paio di anni. Non mi trovo appieno con la conduzione della chiesa. Mentre prima si erano sempre avvicendati un gruppo di fratelli tra pastori veri e propri e diaconi, adesso la gestione di tutto (sia in termini più spirituali che organizzativi), è di fatto in mano ad una sola persona. Negli anni ho sempre lottato con questa oppressione che sento in cuore quando varco la soglia della chiesa. Da cosa è dovuta? Da aspetti molto personali del pastore, che di fatto non ha rivoluzionato dottrinalmente la linea (ci mancherebbe), ma delle piccole cose sì. Si predica molto sulle sconfitte del peccato, che della vittoria di Cristo su queste. Il risultato è che ci sono dei giorni che esco sfatta dalla chiesa. I messaggi non sono sbagliati biblicamente ed è GIUSTO predicare su temi, come Satana, il peccato e la confessione. Ma se solamente su questi, diventa veramente asfissiante. Quasi ci si dimentica che Gesù ci fa grazia, proprio perché da soli non ci salveremmo mai solamente con le nostre confessioni e il cercar di non peccare. In questi anni ho avuto diverse risposte da parte del Signore, molte anche di sollievo e consolazione. Certo ogni Domenica è una lotta estenuante, ma anche durante la settimana. Si insiste molto sull'essere d'accordo e sulla sottomissione all'anziano, altrimenti è meglio astenersi dalla santa cena. In tutti questi mesi ho sempre rifiutato l'idea di andare in un'altra chiesa, perché al di là delle difficoltà con la nuova conduzione, sono molto affezionata anche ad altri fratelli e se lasciassi la chiesa, dovrei interrompere i rapporti anche con loro. Inoltre non è quello che voglio, non lo farei mai. però ogni volta mi analizzo rispetto al discorso della santa cena. E' sincera e giusta la mia comunione all'interno del corpo della chiesa, seppure provo questo senso di oppressione di fronte ad un pastore che ha modo semplicemente diverso di condurre la chiesa, rispetto alle persone di prima? Non stiamo dunque parlando di questioni dottrinali, ma proprio di modi di fare e di inclinazione ad approcciarsi alla Parola. Ciascuno di noi ha dei passi e dei temi più battuti. Personalmente ho trovato molto sollievo a reperire anche altri messaggi da altre chiese e pastori, che conosco, grazie alla tecnologia che abbiamo oggi. Dunque cerco di variegare messaggi sul giudizio e sul peccato spesso predicati in chiesa, con messaggi di incoraggiamento e temi anche più pratici rispetto alla santificazione (che purtroppo sono diminuiti drasticamente in questi anni). però mi rimane sempre nel cuore questa oppressione che devo sempre combattere. Nel mio intimo so anche che non ho mai accettato la morte di questo fratello e spesso mi domando come il Signore abbia messo la chiesa in questa situazione.
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Virtuale
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on 19.01.2020 alle ore 15:38:46, LiveByFaith wrote:ciao a tutti, Utilizzo questo topic già sul tema, per non aprirne altri simili, seppure vedo che l'argomento ha preso una piega un po' diversa. Tuttavia vi chiedo di leggere la mia esperienza e darmi dei consigli secondo la vostra esperienza cristiana e illuminata dallo Spirito, oltre che opinioni personali. Premetto che son nata e cresciuta in una famiglia credente e regolarmente frequentante una chiesa. stiamo parlando della "mia" chiesa per eccellenza, alla quale mi sento anche legata da un forte legame affettivo, avendovi sperimentato delle tappe importanti della mia vita all'interno. Senza allungare il brodo, negli ultimi 2/3 anni però sto vivendo delle forti battaglie spirituali, perché all'interno della chiesa vi è stato un cambio di conduzione, pastori, per cause naturali. Molto semplicemente gli anziani di quando sono nata erano avanti nell'età, dunque negli anni uno dietro l'altro sono andati con il Signore e mano a mano si sono fatti avanti a condurre la chiesa, altri fratelli che prima avevano un ruolo di diaconi e affiancamento ai pastori. L'ultimo evento però è stato abbastanza traumatico, nel senso che il pastore che è venuto a mancare, purtroppo è stato improvviso senza che nessuno se lo aspettasse. Una persona particolarmente dedita, non solo in chiesa, ma anche in famiglia e nella vita privata. Dunque mancando lui, così all'improvviso, si è creato un vuoto che si è sentito, oltre al dolore umano per la perdita. Attualmente vivo ancora questa rottura dentro il mio cuore, nonostante siano passati oramai un paio di anni. Non mi trovo appieno con la conduzione della chiesa. Mentre prima si erano sempre avvicendati un gruppo di fratelli tra pastori veri e propri e diaconi, adesso la gestione di tutto (sia in termini più spirituali che organizzativi), è di fatto in mano ad una sola persona. Negli anni ho sempre lottato con questa oppressione che sento in cuore quando varco la soglia della chiesa. Da cosa è dovuta? Da aspetti molto personali del pastore, che di fatto non ha rivoluzionato dottrinalmente la linea (ci mancherebbe), ma delle piccole cose sì. Si predica molto sulle sconfitte del peccato, che della vittoria di Cristo su queste. Il risultato è che ci sono dei giorni che esco sfatta dalla chiesa. I messaggi non sono sbagliati biblicamente ed è GIUSTO predicare su temi, come Satana, il peccato e la confessione. Ma se solamente su questi, diventa veramente asfissiante. Quasi ci si dimentica che Gesù ci fa grazia, proprio perché da soli non ci salveremmo mai solamente con le nostre confessioni e il cercar di non peccare. In questi anni ho avuto diverse risposte da parte del Signore, molte anche di sollievo e consolazione. Certo ogni Domenica è una lotta estenuante, ma anche durante la settimana. Si insiste molto sull'essere d'accordo e sulla sottomissione all'anziano, altrimenti è meglio astenersi dalla santa cena. In tutti questi mesi ho sempre rifiutato l'idea di andare in un'altra chiesa, perché al di là delle difficoltà con la nuova conduzione, sono molto affezionata anche ad altri fratelli e se lasciassi la chiesa, dovrei interrompere i rapporti anche con loro. Inoltre non è quello che voglio, non lo farei mai. però ogni volta mi analizzo rispetto al discorso della santa cena. E' sincera e giusta la mia comunione all'interno del corpo della chiesa, seppure provo questo senso di oppressione di fronte ad un pastore che ha modo semplicemente diverso di condurre la chiesa, rispetto alle persone di prima? Non stiamo dunque parlando di questioni dottrinali, ma proprio di modi di fare e di inclinazione ad approcciarsi alla Parola. Ciascuno di noi ha dei passi e dei temi più battuti. Personalmente ho trovato molto sollievo a reperire anche altri messaggi da altre chiese e pastori, che conosco, grazie alla tecnologia che abbiamo oggi. Dunque cerco di variegare messaggi sul giudizio e sul peccato spesso predicati in chiesa, con messaggi di incoraggiamento e temi anche più pratici rispetto alla santificazione (che purtroppo sono diminuiti drasticamente in questi anni). però mi rimane sempre nel cuore questa oppressione che devo sempre combattere. Nel mio intimo so anche che non ho mai accettato la morte di questo fratello e spesso mi domando come il Signore abbia messo la chiesa in questa situazione. |
| ...forse da quando mi sono svegliata è incominciata l`era dei topi.
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"Zia, ma quando Gesù è risorto ha fatto il buco nell`ozono ? " (bambino) di Tony Kospan.
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Marmar
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Virtuale, cosa c'entra l'era dei topi con il post della sorella che hai quotato?
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Aiutiamoci gli uni gli altri a liberarsi da quello che ritarda il nostro cammino.
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Marmar
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Dio è buono
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In un libro di Lutero che lessi un po' di anni or sono, e di cui non ricordo né il titolo, né dove l'ho messo, ricordo un suo discorso sul culto. Secondo lui (ed io sono totalmente d'accordo) il culto dovrebbe iniziare con la S. Cena, e tutto il resto dovrebbe essere guidato dal ringraziamento e dalla riconoscenza per tutto ciò che Cristo ci ha donato con il suo sacrificio. L'esaminare se stessi, di cui parla Paolo, ha a che vedere con la condivisione, non con il peccato, o presunto tale. Almeno secondo me.
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Virtuale
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on 19.01.2020 alle ore 16:56:13, Marmar wrote:Virtuale, cosa c'entra l'era dei topi con il post della sorella che hai quotato? |
| Caro Marmar...ti racconto una storia che mi è venuta prima...e che mi fa pensare che tutto è possibile per il Signore, per esempio per consolarci. Ci sono i topi...ma ci sono anche i gatti...e allora come la mettiamo? In un mondo di pace, i gatti e i topi possono vivere amichevolmente....e i topi hanno delle idee che piacciono molto ai gatti...e l`anima dei gatti è mega sazia delle idee dei topi. Insieme possono fare grandi cose perché il Signore è in ogni loro via....non riesco a esprimermi altrimenti.
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« Ultima modifica: 19.01.2020 alle ore 17:45:56 by Virtuale » |
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"Zia, ma quando Gesù è risorto ha fatto il buco nell`ozono ? " (bambino) di Tony Kospan.
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