Autore |
Topic:
Stravaganze e Curiosità (letto 31150 volte) |
|
Noah
Membro familiare
«Non temere; soltanto continua ad aver fede!»
Posts: 11678
|
la cassata siciliana Per quanto riguarda le origini della Cassata, questo dolce il cui nome deriva dall’ arabo “qas’at“, “bacinella”, risale alla dominazione saracena in Sicilia dal IX al XI secolo. Gli Arabi, infatti, avevano introdotto nella gastronomia Siciliana la canna da zucchero, il limone, il cedro, l’arancia amara, il mandarino e lamandorla che, insieme alla tipica ricotta che si produceva in Sicilia fin dall’antichità, sono gli ingredienti base per la preparazione della Cassata. C’è da dire che però, all’inizio, la Cassata non era altro che un involucro di pasta frolla con un ripieno di ricotta ed una copertura di zucchero mentre, con l’avvento della dominazione Normanna, fu “inventata” la cosiddetta “pasta reale” un impasto di farina di mandorle e zucchero, che, colorato di verde con estratti di erbe, sostituì la pasta frolla come involucro decretando così, il passaggio dalla cassata al forno a quella a freddo. Furono gli Spagnoli ad inserire poi il cioccolato ed il pan di Spagna in Sicilia, ed in seguito, durante il Barocco furono introdotti anche i canditi, altro elemento essenziale della Cassata. Custodi del segreto della cassata erano soprattutto le suore dei monasteri ed i cuochi dei nobili casati. Alcuni monasteri, come quello di Valverde, erano famosi per la qualità e la delicatezza della loro cassata che veniva preparata prevalentemente durante il periodo Pasquale. Un documento ufficiale del sinodo dei Vescovi Siciliani, tenutosi a Mazara del Vallo nel 1575, afferma infatti, che la Cassata è un dolce irrinunciabile durante il periodo Pasquale ed a testimonianza di questo c’è anche un antico proverbio Siciliano che recita: “Tintu è cu nun mancia a cassata a matina ri pasqua”, letteralmente, “meschino chi non mangia la cassata la mattina di Pasqua”. La Cassata siciliana è un dolce molto calorico a causa della ipercaloricità degli ingredienti e della densità del dolce. Il segreto della cassata sta nel dosare in modo sapiente gli ingredienti in modo tale da ottenere un dolce non stucchevole e con un gusto bilanciato. P.S. Non mi bannate per stavolta perdonatemi
|
« Ultima modifica: 03.01.2010 alle ore 15:17:44 by Noah » |
Loggato |
"Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna. "(Giov. 6:68)
|
|
|
Joe75
Membro familiare
Il Signore è il mio Pastore!
Posts: 2531
|
Lo sapevate che nel medioevo i monaci si astenevano dal lavarsi per lunghi periodi lavando solo le parti del loro corpo scoperte? Si poteva arrivare anche a fare un bagno una sola volta all'anno. Era un modo di mortificare la carne e di non cadere in tentazioni nel vedere la nudità. La carne è sempre stata un problema. In Sicilia c'è un proverbio che dice: poviru sì, ma lordu picchì? = povero sì, ma sporco perchè? Saranno eredi di quei monaci i bacchettoni che non vanno al mare? Lo saprete solo in estate alla stagione dei bagni.
|
|
Loggato |
Nell'amore non c'è paura, anzi l'amore perfetto caccia via la paura.
|
|
|
alle
Admin
"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31
Posts: 17739
|
Quali sono gli alberi più alti e più longevi? Il più alto esemplare di albero vivente supera i 111 metri di altezza e appartiene alla specie sequoia sempervirens, una conifera della California. Un tempo si credeva che le sequoie fossero anche gli alberi più longevi. I botanici hanno invece stabilito che il primato spetta a un altro gruppo di conifere, i pini aristati che possono vivere più di 4.500 anni!
|
|
Loggato |
" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ". (Gesù, in Matteo 28:20)
|
|
|
Noah
Membro familiare
«Non temere; soltanto continua ad aver fede!»
Posts: 11678
|
La patata In inglese potato, in francese pomme de terre, in tedesco kartoffeln, in spagnolo patata, in siciliano patata in Europa venne introdotta dagli spagnoli nel 1570 e si diffuse in tutti i paesi, in particolare in Germania e in Austria.(i kartoffelari per antonomasia) Nei primi anni del 1600 venne importata in Inghilterra, dove divenne ben presto il cibo principale dei poveri. Nel 1719 arrivò negli Stati Uniti attraverso l'Irlanda. La patata ha salvato intere generazioni di contadini durante le guerre che hanno tormentato l'Europa dal 1600 in poi. L'esercito di Napoleone aveva l'abitudine di incendiare le messi per ridurre alla fame le popolazioni da conquistare. I contadini furono costretti a sostituire le coltivazioni di grano con le patate, quest'ultime non bruciavano, potevano essere conservate e nascoste sotto terra, sotto la sabbia o nelle cantine, per lungo tempo, al riparo e al sicuro. La patata è stata una delle cause dell'immigrazione europea oltremare. La carestia dell'ultima metà del XIX secolo costrinse centinaia di migliaia di contadini irlandesi, tedeschi, inglesi e olandesi ridotti alla fame, a cercare condizioni di vita migliore in America. la fame è fame
|
|
Loggato |
"Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna. "(Giov. 6:68)
|
|
|
Joe75
Membro familiare
Il Signore è il mio Pastore!
Posts: 2531
|
Ecco a voi i famosi bignami, riassunti delle principali materie che si usavano al liceo e per gli esami di maturità. Io ricordo quelle nozioncine studiate in tutta fretta: i riassunti delle opere letterarie etc.; all'epoca non c'era wikipedia. Qualcun altro di voi li ha mai usati?
|
|
Loggato |
Nell'amore non c'è paura, anzi l'amore perfetto caccia via la paura.
|
|
|
alle
Admin
"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31
Posts: 17739
|
Sul cervello Il cervello umano è la parte più complessa e meno conosciuta dell’intera anatomia umana. Vi voglio raccontare un paio di cose. Gli impulsi nervosi che viaggiano dal cervello o arrivano ad esso hanno una velocità di più di 314 chilometri orari. Sei meravigliato di reagire così velocemente a ciò che ti circonda o di sapere perchè quando ti fai male senti immediatamente dolore? Tutto ciò è dovuto alla super velocità di movimento degli impulsi nervosi che partono dal cervello per arrivare al resto del corpo e viceversa, raccogliendo informazioni alla velocità di una Ferrari. Il cervello umano può contenere 5 volte le informazioni dell’intera enciclopedia Treccani, o di qualsiasi altra enciclopedia. Gli scienziati non sono ancora riusciti a definire una quantità definitiva di dati, ma la capacità di memoria del cervello in termini informatici è di circa 1000 terabytes. Ad esempio: l’archivio nazionale inglese, che contiene 900 anni di storia, occupa solamente 70 terabyte, questo per rendere meglio l’idea di che potenza abbia la memoria del tuo cervello.
|
|
Loggato |
" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ". (Gesù, in Matteo 28:20)
|
|
|
alle
Admin
"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31
Posts: 17739
|
Cocchinelle: sono amiche! In alcune zone agricole si è pensato di sperimentare l'uso delle coccinelle al posto dei veleni usati per combattere gli afidi, fra i più dannosi parassiti delle piante. Le simpatiche coccinelle, insetti dalla caratteristica forma rotonda con il dorso rosso a puntini neri, si nutrono infatti degli afidi, e possono dare un contributo alla riduzione dei pesticidi in agricoltura.
|
|
Loggato |
" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ". (Gesù, in Matteo 28:20)
|
|
|
marco
Amministratore
Posts: 2953
|
on 16.01.2010 alle ore 19:18:45, alle wrote:Il cervello umano può contenere 5 volte le informazioni dell’intera enciclopedia Treccani[/b], o di qualsiasi altra enciclopedia. Gli scienziati non sono ancora riusciti a definire una quantità definitiva di dati, ma la capacità di memoria del cervello in termini informatici è di circa 1000 terabytes. |
| sciaguratamente 1000 terabyte corrispondono a 1 "petabyte", e non è uno scherzo...
|
|
Loggato |
...io sono debole, allora sono forte. (2Corinzi 12:10)
|
|
|
alle
Admin
"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31
Posts: 17739
|
Il vetro è menzionato poco nella Bibbia. Fino all’epoca romana costituiva un oggetto di lusso, molto raro, prezioso come l’oro! (Giobbe 27:18) Sì, il procedimento per smaltare le ceramiche, le perline delle collane, i mattoni era conosciuto già dal 4000 avanti Cristo circa, però la prima testimonianza sulla manifattura del vetro stesso risale al principio dell’età del bronzo, cioè 2600 avanti Cristo circa. Passa il tempo e arriviamo a quello della XVIII dinastia d’Egitto (dal 1546 al 1316 a. C.). Si è accertato che in questo periodo una vetreria a el-Amarna (in Egitto) creava “imitazioni” dei vasi in pietra o ceramica, fabbricandone pure dei piccoli per unguento, sia usando uno stampo, sia avvolgendo e stirando dei bastoncini di vetro intorno a un nucleo di sabbia e infine riscaldando tutto di nuovo al forno per fonderli insieme. Come magari avremo notato in una foto o in un museo, il vetro primitivo non era molto trasparente a causa delle impurità nelle materie prime, poi c’è anche quell’effetto iridescente, ma è dovuto semplicemente alla decomposizione della superficie. Nel periodo ellenistico si introdusse la tecnica della manifattura del vetro dorato, dei vetri colorati e dei vetri millefiori, esemplari dei quali sono stati ritrovati in tanti siti della terra d’israele. All'inizio di questa età il vetro era considerato così prezioso che i monarchi macedoni facevano inserire nei loro scudi da parata degli intarsi di vetro tra le figure d'avorio intagliate, le decorazioni d'oro sbalzato e gli ornamenti d'argento. Ma intorno al 50 a.C., il vetro è diventato ormai un materiale d'uso quasi comune, tanto che si ritrova, talvolta in grandi quantità, in tutte le aree influenzate dall'ellenismo. Si pensa che la canna da soffio e la relativa tecnologia siano state inventate in qualche centro della regione siro-palestinese, che ha antiche tradizioni per quel che riguarda l'arte vetraria. Tale tecnica, utilizzata ancora oggi, conobbe una notevole diffusione sotto gli imperatori della dinastia romana giulio-claudia. Molta di questa produzione era ormai trasparente e ben levigata. Troviamo addirittura servizi completi da tavola in vetro! E comunque la produzione in vetro era ormai alla portata delle tasche di tutti gli stati sociali dell’impero romano. Andiamo un momento in Israele: in Israele erano importati vasi di vetro che imitavano l’alabastro, da qui il termine greco alabastron. L’alabastron che fu rotto quale cosa preziosa offerta al Signore Gesù, fu probabilmente una piccola bottiglia a collo lungo. (Fonte: alle da varie fonti ) Nelle immagini, da sinistra: Unguentario d'epoca romana; Alabastron a bande policrome e dorate, mancante del tappo, di presunta provenienza egiziana (I sec. a.C.- I sec. d.C.).
|
« Ultima modifica: 30.01.2010 alle ore 01:34:39 by alle » |
Loggato |
" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ". (Gesù, in Matteo 28:20)
|
|
|
alle
Admin
"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31
Posts: 17739
|
Facciamo un "Guinness dei primati" biblico? L'uomo vissuto più a lungo: Methuselah, 969 anni (Genesi 5:27) L'uomo più alto: Goliath, 6 cubiti e un palmo (1 Samuele 17:4), cioè circa 3 metri. Però teniamo conto pure di un Egiziano in 1 Cronache 11:23 che era alto 5 cubiti ( 2,50 m.) e di Og, ultimo della stirpe dei giganti Refaim, re di Basan, che aveva un letto (probabilmente un sarcofago contenente anche oggetti) di 9 cubiti di lunghezza (Deuteronomio 3:11)! L'uomo più ricco: Salomone (1 Re 10:23) L'uomo più sapiente: Salomone! (1 Re 3:12) L'uomo con più mogli: Salomone!! (1 Re 11:3) L'uomo più mansueto: Mosé (Numeri 12:3) Il personaggio più citato: Davide, più di 1.000 volte Il nome più citato: Iavè (l'Eterno), oltre 6.800 volte Il libro più lungo: Geremia Il libro più corto: 3 Giovanni Il capitolo più lungo: Salmo 119 Il capitolo più corto: Salmo 117 Il versetto più corto: Giovanni 11:35 Il libro del V.T. più citato nel N.T.: Isaia (61 versetti citati 85 volte) Il versetto del V.T. più citato nel N.T.: Salmo 110:1 (18 volte, "Il SIGNORE ha detto al mio Signore ..." Il libro del N.T. che fa più riferimenti al V.T.: Apocalisse, con almeno 285 citazioni e riferimenti
|
|
Loggato |
" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ". (Gesù, in Matteo 28:20)
|
|
|
enzo
Membro familiare
"Ti amo, Signore, mia forza" Salmo 17:2
Posts: 611
|
Conoscete Trilussa ? Carlo Alberto Salustri, più conosciuto con lo pseudonimo di Trilussa - anagramma del cognome -, (Roma, 26 ottobre 1871 – Roma, 21 dicembre 1950), è stato un poeta italiano, noto per le sue composizioni in dialetto romanesco. (Wikipedia) Ha scritto delle poesie in dialetto romanesco, che sono molto divertenti, ma fanno riflettere tantissimo. ve ne voglio proporre due a sfondo "religioso" per usare questo termine. La candela 1932 - Trilussa Davanti ar Crocifisso d'una Chiesa una Candela accesa se strugge da l'amore e da la fede. Je dà tutta la luce, tutto quanto er calore che possiede, senza abbadà se er foco la logora e la riduce a poco a poco. Chi nun arde nun vive. Com'è bella la fiamma d'un amore che consuma, purchè la fede resti sempre quella! Io guardo e penso. Trema la fiammella, la cera cola e lo stoppino fuma... Er ceco Trilussa I Su l'archetto ar cantone de la piazza, ar posto der lampione che c'è adesso, ce stava un Cristo e un Angelo de gesso che reggeva un lumino in una tazza. Più c'era un quadro, indove una regazza veniva libberata da un'ossesso: ricordo d'un miracolo successo, sbiadito da la pioggia e da la guazza. Ma una bella matina er propietario levò l'archetto e tutto quer che c'era, pè dallo a Spizzichino l'antiquario. Er Cristo agnede in Francia, e l'Angeletto lo prese una signora forestiera che ce guarnì la cammera da letto. II E adesso l'Angeletto fa er gaudente in una bella cammeretta rosa, sculetta e ride nella stessa posa coll'ale aperte, spensieratamente. Nun vede più la gente bisognosa che je passava avanti anticamente, dar vecchio stroppio ar povero pezzente che je chiedeva sempre quarche cosa! Nemmanco j'aritorna a la memoria quer ceco c'ogni giorno, a la stess'ora, je recitava la giaculatoria: nemmeno quello! L'Angeletto antico adesso regge er lume a la signora e assiste a certe cose che nun dico! III Er ceco camminava accosto ar muro pè nun pijà de petto a le persone, cercanno cò la punta der bastone ch'er passo fusse libbero e sicuro. Nun ce vedeva, poveraccio, eppuro, quanno sentiva de svortà er cantone ciancicava la solita orazzione coll'occhi smorti in quell'archetto scuro. Perchè, s'aricordava, da cratura la madre je diceva: - Lì c'è un Cristo, preghelo sempre e nun avè paura... E lui, ne li momenti de bisogno, lo rivedeva, senza avello visto, come una cosa che riluce in sogno... IV Da cinque mesi, ar posto der lumino che s'accenneva pe' l'avemmaria, cianno schiaffato un lume d'osteria cor trasparente che c'è scritto: Vino. Ma er ceco crede sempre che ce sia er Cristo, l'Angeletto e l'artarino, e ner passà se ferma, fa un inchino, recita un paternostro e rivà via... L'ostessa, che spessissimo ce ride, je vorebbe avvisà che nun c'è gnente, ma quanno è ar dunque nun se sa decide. - In fonno, - pensa - quann'un omo prega Iddio lo pò sentì direttamente senza guardà la mostra de bottega.
|
|
Loggato |
Ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi. (Isaia 40:31)
|
|
|
Noah
Membro familiare
«Non temere; soltanto continua ad aver fede!»
Posts: 11678
|
Quel benedetto punto esclamativo Nato come segno di punteggiatura per esprimere meraviglia, è diventavo via via un segno per esprimere indignazione. Spesso esprime situazione altamente pericolosa. esempio: Poi mi spieghi cosa volevi dire!!!! Non per niente questo segno grafico viene usato associato al significato di minaccia (o di avvertimento) e non a caso è stato introdotto sui cartelli di pericolo della segnaletica stradale. Si abusa di questo segno grafico quando si vuole esprimere e manifestare disgusto. E’ come un urlare all’interlocutore il proprio sdegno.(Smettila!!!!!!) Ricerche scientifiche hanno dimostrato che quando si legge uno scritto pieno di punti esclamativi questo simbolo attiva parti del nostro cervello definite come “sistema d’allarme umano” (human alarm system), che utilizziamo per metterci in uno stato di maggior allerta per rispondere velocemente agli eventi, focalizzando l’attenzione sull’identificazione di potenziali minacce ed esprimendo a tal fine giudizi negativi in modi più estremi. Morale: la prossima volta, per scrivere un’e-mail,o qualunque altra cosa, meglio prestare attenzione a quanti punti esclamativi si usano.
|
|
Loggato |
"Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna. "(Giov. 6:68)
|
|
|
alle
Admin
"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31
Posts: 17739
|
Il tempo di Internet Il "beat", o tempo universale della Rete, è un particolare modo di scandire il giorno, ideato nel 1998 dallo scienziato americano Nicholas Negroponte e dal patron dell'orologeria svizzera Nicholas Hayek. Per evitare i problemi legati al fuso orario, la giornata è stata divisa in mille "beat", ciascuno dei quali dura 1 minuto e 26,4 secondi. Usando questa convenzione, se da qui diamo a qualcuno in un Paese molto lontano un appuntamento, per esempio, ai "900 beat", saremo certi di sentirci all'ora giusta. Esiste anche un famoso orologio da polso, di una marca svizzera assai nota tra i giovani, che segna il tempo in questo modo. .
|
« Ultima modifica: 16.02.2010 alle ore 17:29:54 by alle » |
Loggato |
" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ". (Gesù, in Matteo 28:20)
|
|
|
alle
Admin
"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31
Posts: 17739
|
Internet, Internet, InternetInternet, Internet, InternetInternet, Internet, InternetInternet, Internet, Internet Internet nacque nel 1969 su impulso del Ministero della Difesa degli Stati Uniti, che decise di creare una rete di computer in grado di permettere a tutte le basi militari americane nel mondo di comunicare tra loro anche in caso di guerra. All' epoca la rete si chiamava Arpanet e collegava una trentina di elaboratori. Il termine Internet venne usato per la prima volta nel 1973, quando degli scienziati americani realizzarono un protocollo di trasmissione (TCP/IP) che permetteva di connettere fra loro reti di computer di tipo differente. Nel 1983, per motivi di sicurezza, le informazioni militari furono trasferite su una rete separata, chiamata Milnet; dall'anno successivo la rete - chiamata dapprima Nsfnet, poi definitivamente Internet - diventò sempre più articolata evolvendo rapidamente nella più grande rete telematica mondiale. I dati e le informazioni disponibili in rete sono in realtà "contenuti" in milioni di computer sparsi in tutto il mondo; lo strumento che permette di accedere a queste informazioni è il World Wide Web (www), espressione inglese che significa "Grande Ragnatela Mondiale". Il World Wide Web fu inventato nel 1992 presso il CERN di Ginevra allo scopo di permettere alle università di condividere le loro ricerche. In pochi anni il sistema si è evoluto nella rete che permette lo scambio di testi, immagini, suoni, filmati in tutto il mondo. Opera per mezzo di due standard: l'HTML (il linguaggio ipertestuale) e l'HTTP (il protocollo di trasferimento dei dati su Internet). Il modem (dalle iniziali dei termini inglesi modulator/demodulator) è il dispositivo che collega un computer a una linea telefonica. I computer possono comunicare tramite segnali digitali (zero e uno), mentre la normale linea telefonica può trasportare solo segnali analogici (suoni). Il modem ha il compito di trasformare i segnali digitali in suoni e inviarli a un altro modem che, in ricezione, esegue il processo inverso, trasformando i suoni in segnali digitali.
|
|
Loggato |
" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ". (Gesù, in Matteo 28:20)
|
|
|
alle
Admin
"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31
Posts: 17739
|
LE LINCI HANNO LE ... ANTENNE La lince è un felino simile a un grosso gatto, con arti e zampe più sviluppati, che vive nelle foreste eurasiatiche e in America Settentrionale. Un particolare curioso del suo aspetto è rappresentato dai ciuffi di pelo che ha alla sommità delle orecchie. Questi ciuffetti costituiscono per la lince una sorta di antenne, per mezzo delle quali è che in grado di riconoscere il tipo e la provenienza di un suono. Un altro senso molto sviluppato nella lince è la vista, particolarmente acuta soprattutto da lontano. Ecco perché una persona che ci vede particolarmente bene è detta "occhio di lince".
|
|
Loggato |
" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ". (Gesù, in Matteo 28:20)
|
|
|
|