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   Autore  Topic: Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!  (letto 3064 volte)
Stefanotus
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Re: Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!
« Rispondi #30 Data del Post: 15.03.2016 alle ore 10:14:19 »
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Quote:
Avete ragione sul fatto che non ho scritto cosa voglia dire per me "accettare Gesù" riferito ad un non credente. Ma non l'ho scritto perché semplicemente per me non vuol dire nulla.

Andrea, se io ti chiedessi : "Sei convertito?"
Tu cosa capiresti?
Di certo nella tua testa passerebbero certe risposte. Diresti "Si, sono convertito". E se io ti chiedessi perché, tu mi daresti delle spiegazioni in merito. Dico bene? Mi diresti cosa hai vissuto, la tua esperienza, messa in relazione con ciò che insegna la Bibbia e a quel punto mi confermeresti la tua conversione.
Io potrei mai esserne certo? Non lo so. Solo tu e Dio lo sapreste.
Io non ti giudicherei mai. Nemmeno se ti vedessi fare certi errori o certi peccati. Perché magari anche se sei convertito, non sai mica tutta la Bibbia! Magari fai delle cose senza sapere che sono peccati che offendono Dio. Secondo la tua crescita, studiando la Parola di Dio, lo Spirito Santo ti guiderà e imparerai. Dico bene?
Perché dico queste cose?
Perché se ti domandassi: "Perché ti sei battezzato?", tu probabilmente mi diresti le stesse cose di prima... Mi diresti cosa ti ha portato a battezzarti e mi racconteresti la tua testimonianza di conversione.
E se ti domandassi:"Hai conosciuto Gesù?". Mi diresti le stesse cose no?
E se ti domandassi:"Sei nato di nuovo?". Mi diresti le stesse cose ancora!
Insomma tutte queste domande sono legate all'esperienza di Salvezza che tu hai fatto secondo le Scritture. Ma ci sono mille modi per descriverle!
Ora io non capisco perché invece, se ti dicessi: "Hai accettato Gesù nel tuo cuore come personale Salvatore", questo non va bene!
Se ti dicessi: "Hai accettato il messaggio di Salvezza?".
Che problema hai con questa espressione?
Che non è TECNICAMENTE biblica? Ti ho dimostrato che non è così, esistono diversi passi in cui si parla di accettazione del messaggio cristiano.
 
Quindi ritorno a ripeterti perché non sono d'accordo a questa tua "precisione". Secondo me sbagli a collegare "l'evangelismo annacquato" a solo questa espressione linguistica. Se si potesse risolvere il problema della superficialità cristiana moderna "migliorando" il linguaggio... saremmo a posto!
I problemi sono altri e sono molto più profondi di una semplice "espressione linguistica".
 

Quote:
Come ho scritto nel primo post, "aprire le porte a Cristo" è un'espressione di un papa, non un'espressione biblica.

No fa assolutamente niente. Non sono le parole il problema.  
Potrei farti mille discussioni su questo problema che poni.
Pensa, tu hai citato la scuola domenicale di quando eri piccolo. Esiste l'espressione scuola domenicale nella Bibbia?
No. Non esiste. Sei fuori dottrina allora?
Ed esiste l'espressione SANTA CENA nella Bibbia?
No. Non esiste. L'ha aggiunta il "traduttore". Il testo biblico la chiama "la cena del Signore". Quindi? Sei fuori dottrina?
 
Non è come ci esprimiamo nel dire le cose il problema.
Il problema è COME VIVIAMO Cristo. Questo è il problema. E non dipende dal linguaggio.
 

Quote:
L'accettazione di cui parla la Bibbia parlando dei credenti rigenerati, nessuno la mette in dubbio. Anzi, grazie a Dio che è così!!

Quindi la terminologia ACCETTARE si può usare.
 

Quote:
Il passo di Giovanni 1 difatti è emblematico a mio modesto parere. Li si parla di coloro che ricevono e coloro che non ricevono. I primi però non hanno capacità cognitive migliori degli altri (non sono loro in grado di accettare perchè valutano meglio) o un cuore più buono degli altri (non sono loro in grado di aprire perchè riconoscono la bontà dell'offerta)...  
 
ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio. Giovanni 1:12,13  
 
Color che credono quindi sono coloro i quali sono nati da Dio. Cioè sono stati già rigenerati, sono nati di nuovo.

Qui stai cambiando discorso. E io vorrei prima chiarire il precedente.
Vorrei fosse chiaro che in realtà la posizione che hai espresso inizialmente era un pochino superficiale e spero che tu adesso sia un pò "cresciuto" insieme a noi, capendo qualcosa di più. Sorriso
 

Quote:
Quanto a Gesù che si aspetta che il suo messaggio non venisse accettato... Questo è secondo te un "inconveniente inaspettato", "una resistenza non prevista", o è la volontà del Padre? Gesù voleva così intensamente che tutti si convertissero che parlò loro in parabole per non far capire nulla al suo uditorio... Non mi pare infatti che la Bibbia insegni che il Cristo usava le parabole per parlare semplice a pescatori giudei. Il messaggio di Gesù era dato in modo che alcuni non si convertissero.

Qui vedi, ti stai impelagando in questioni dottrinali complicate che in realtà non ti sono molto chiare. Quindi dai per scontato di aver capito queste cose e quindi REINTERPRETI altri testi sulla base di queste deduzioni. Questo è il problema che altrove sottolineò Vlad e con cui concordo. Una teologia di base utilizzata per interpretare il significato di altri testi.  
 

Quote:
Molto diverso dalla mia educazione... Indeciso Alla scuola domenicale (credo ancora oggi) si diceva e ribadiva che le parabole sono usate da Gesù affinchè tutti potessero capire il suo messaggio, anche semplici pescatori... Da grandi crediamo di dover fare lo stesso con i peccatori e allora "inventiamo" (permettetemi l'espressione ma è per far capire) una serie di storie su Gesù che possano solleticare i cuori e le orecchie degli ascoltanti.

mmmm e se ti dicessi che quello che ti hanno insegnato da piccolo era giusto, ma che non era completo appunto perchè eri piccolo?
Quando uno è piccolo gli insegnano cose adatte a piccoli, quindi molte verità le spiegano in modo parziale. Poi crescendo bisogna approfondire e prendere il cibo solido.
 

Quote:
Ovviamente questa è la mia visione di oggi, se poi sia passato un gatto a rompere il vaso non so... -

Spero tu abbia capito il senso di quell'esempio. Sorriso
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Re: Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!
« Rispondi #31 Data del Post: 15.03.2016 alle ore 10:42:43 »
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on 15.03.2016 alle ore 09:49:31, Andrea II wrote:
Avete ragione sul fatto che non ho scritto cosa voglia dire per me "accettare Gesù" riferito ad un non credente. Ma non l'ho scritto perchè semplicemente per me non vuol dire nulla. Come ho scritto nel primo post, "aprire le porte a Cristo" è un'espressione di un papa, non un'espressione biblica.

Questa è una risposta che appare priva di senso, se per te non vuol dire nulla allora vuol dire che non ci hai ragionato e, soprattutto, non vedo che senso avrebbe discutere qualcosa che per te "non significa nulla"... forse ti sei espresso un po' male?  
 

on 15.03.2016 alle ore 09:49:31, Andrea II wrote:

L'accettazione di cui parla la Bibbia parlando dei credenti rigenerati, nessuno la mette in dubbio. Anzi, grazie a Dio che è così!!  Sorriso
Il passo di Giovanni 1 difatti è emblematico a mio modesto parere. Li si parla di coloro che ricevono e coloro che non ricevono. I primi però non hanno capacità cognitive migliori degli altri (non sono loro in grado di accettare perchè valutano meglio) o un cuore più buono degli altri (non sono loro in grado di aprire perchè riconoscono la bontà dell'offerta)...

Forse quello che ti è sfuggito è che qui nessuno pensa questo... se poi tu lo pensavi e ti sei reso conto che non è così, beh, buon per te!
 

on 15.03.2016 alle ore 09:49:31, Andrea II wrote:

ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio. Giovanni 1:12,13
 
Color che credono quindi sono coloro i quali sono nati da Dio. Cioè sono stati già rigenerati, sono nati di nuovo. O questo verso vuol dire altro secondo voi? Chi crede è perchè è nato sotto una buona stella?

Dunque, a parte il fatto che ti ho già fatto notare che, se proprio vuoi discutere l'ordo salutis è meglio fare un thread a parte, perché qui fa solo confusione... comunque direi che, anche in questo caso, leggi male: potrei anche essere d'accordo col principio dietro a ciò che dici, ma deve essere corroborato da versetti azzeccati; in 12 il diventare figli è temporalmente successivo all'accettar... ehm accogliere... e in 13 il generati da Dio non ha accezione temporale, bensì agisce come distinguo tra gli altri "nati da altro"
 

on 15.03.2016 alle ore 09:49:31, Andrea II wrote:

Questo è secondo te un "inconveniente inaspettato", "una resistenza non prevista", o è la volontà del Padre?  

 
Non esistono inconvenienti e imprevisioni per Dio... Sorriso
 

on 15.03.2016 alle ore 09:49:31, Andrea II wrote:

(...)
Egli disse loro: «A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma a quelli che sono di fuori, tutto viene esposto in parabole, affinché: "Vedendo, vedano sì, ma non discernano; udendo, odano sì, ma non comprendano; affinché non si convertano, e i peccati non siano loro perdonati"». Marco 4:11,12
 
Molto diverso dalla mia educazione... Indeciso Alla scuola domenicale (credo ancora oggi) si diceva e ribadiva che le parabole sono usate da Gesù affinchè tutti potessero capire il suo messaggio, anche semplici pescatori... Da grandi crediamo di dover fare lo stesso con i peccatori e allora "inventiamo" (permettetemi l'espressione ma è per far capire) una serie di storie su Gesù che possano solleticare i cuori e le orecchie degli ascoltanti.
 
Ovviamente questa è la mia visione di oggi, se poi sia passato un gatto a rompere il vaso non so...  Occhiolino

 
Beh, anche qui, molte cose da considerare... innanzitutto Gesù cita una profezia rivolta agli ebrei, quindi estenderla a tutta l'umanità è un grosso salto esegetico che dovresti, almeno tentare di giustificare.  
 
Sulle parabole, forse potrebbe esserti più chiaro ragionandoci sopra: è vero che le parabole utilizzano un campo semantico più semplice, ovvero usano esempi di tutti i giorni, in modo che possano avere una comprensione più immediata anche a chi (come i discepoli) è dotato di una scarsa preparazione culturale.  
D'altro canto, in molti casi il significato completo di queste parabole era più difficile da capire e richiedeva un maggiore approfondimento (le varie volte in cui i discepoli dicono: "ma che vuol dire questa parabola?"Occhiolino quindi non è che Gesù parlasse in parabole per essere incomprensibile, ma perché già in questo modo c'era una grossa differenza tra coloro che odono e dimenticano, e tra coloro che odono  e vogliono comprendere!
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Re: Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!
« Rispondi #32 Data del Post: 15.03.2016 alle ore 15:08:52 »
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Grazie a tutti  Buono!
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Re: Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!
« Rispondi #33 Data del Post: 15.03.2016 alle ore 15:15:34 »
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Ottimo Andrea! Sono contento che abbiamo potuto esserti utili!  Amici
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Re: Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!
« Rispondi #34 Data del Post: 01.04.2016 alle ore 13:07:50 »
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on 14.03.2016 alle ore 11:27:49, Stefanotus wrote:

 
Ma torniamo al topic.
Se valutiamo la tua domanda "è lecito dire accetta Gesù"... secondo me la risposta è si. E' lecito, è più che lecito. E ti ho fornito anche esempi biblici.
 
Se poi però vogliamo approfondire cosa significa quel credere in Gesù e quell'accettare, in profondità, ti dirò... accettare Gesù, non significa ADERIRE alla Sua filosofia di vita. Non significa PARTECIPARE alle riunioni in cui viene innalzato. Significa TANTE COSE. TANTE.
Significa CONVERTIRSI. E pentirsi è un'azione composta da più momenti:
1) Comprendere la propria realtà di peccatore;
2) Comprendere il bisogno di salvezza;
3) Pentirsi del proprio cammino precedente;
4) Chiedere a Dio perdono per ristabilire una relazione perduta o inesistente;
5) Camminare in novità di vita;
 
Convertirsi, accettare Gesù significa essere cambiati nella mente e nel cuore. Quindi in questo senso dico si.
Questo però, non c'entra niente con il cristianesimo annacquato che viviamo oggi. Io do la colpa ad altro.

 
è permesso ?
Concordo. Accettare Gesù è prima di tutto profondo pentimento per i propri peccati e da li instaurare un'azione che ti permette di andare di nuovo a Dio. Dio non se ne va dalla nostra vita, siamo noi che ci allontaniamo per un motivo più o meno banale. Lui è li che ci aspetta sempre, come il padre del figliol prodigo. Lui aspettava sempre , tutti i giorni l'arrivo del suo figliolo e quando lo vide , ecco... fa una cosa che nei giorni precedenti non aveva fatto " gli corre incontro". E' Dio che accetta noi, che ci ha sempre aspettato e che ci abbraccia quando noi accettiamo la realtà di peccatori e con cuore umile torniamo a Lui. ( Luca 15  :18 Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; 19 non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. 20 Partì e si incamminò verso suo padre.Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. )
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"Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna. "(Giov. 6:68)
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