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   A proposito dell'intercessione dei santi.
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   Autore  Topic: A proposito dell'intercessione dei santi.  (letto 1919 volte)
Beppe_Torino
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A proposito dell'intercessione dei santi.
« Data del Post: 08.05.2015 alle ore 09:57:08 »
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Da evangelico, invito i miei fratelli evangelici a non torcere le Scritture per contestare il culto dei santi. Anche io ritengo che non sia lecito chiedere l'intercessione dei santi, però il brano di 1Tim 2:5, che viene sempre citato in questo contesto, non c'entra nulla.  
Basta leggere Galati 3:19-20 e Ebrei 8:6 ; 9:15 ; 12:24.  
E' evidente che Gesù è presentato come il mediatore di un nuovo patto superiore, in contrasto a Mosè, mediatore del vecchio patto. E' quindi in questo senso che l'apostolo Paolo in 1Tim 2:5 si riferisce a Gesù come unico mediatore. Mediatore di un patto, non mediatore per ciò che concerne la preghiera.  
Infatti, le Scritture ci invitano a pregare gli uni per gli altri, e questo non fa di noi dei mediatori.
Quindi bisogna evitare di contestare la dottrina cattolica con argomentazioni fuori contesto, perché altrimenti si creano inutili polemiche e si passa dalla parte del torto.
Il primo discorso da considerare è questo: indubbiamente in tutto il Vecchio Testamento non vi è traccia di richieste di preghiere ai defunti in favore dei viventi.  
Una cosa del genere è completamente al di fuori della cultura ebraica.  
Però si potrebbe obiettare che prima della risurrezione di Cristo, la via al cielo non era aperta, mentre dopo la risurrezione la via è stata aperta, e da allora i credenti, dopo la morte, vanno alla presenza di Dio e da questa nuova posizione possono intercedere per noi.  
Di fronte a questa obiezione, noi evangelici non possiamo rispondere nulla, perché le Scritture non ci dicono che cosa fanno i credenti alla presenza di Dio. Sono troppo pochi i brani sull'argomento per delineare una dottrina precisa, ed in ogni caso, non possiamo escludere che i credenti alla presenza di Dio e di Cristo, intercedano con preghiere e suppliche per la chiesa sulla terra.  
Non possiamo né confermarlo né escluderlo.
A questo punto, il problema è questo. Ammesso (e non concesso) che i credenti alla presenza di Dio, preghino per i credenti sulla terra, siamo autorizzati noi viventi a comunicare con loro per richiedere una intercessione più "precisa" per i nostri bisogni specifici?  
E soprattutto, possiamo realmente noi comunicare con loro?  
Considerando tutto il Nuovo Testamento, non troviamo mai una pratica del genere, nonostante Stefano, primo martire, fosse sicuramente alla presenza di Dio e di Cristo, e gli apostoli ne erano sicuramente certi;  
ciononostante non insegnarono mai a chiedere l'intercessione di Stefano per i bisogni della chiesa.  
Si potrebbe obiettare che gli apostoli erano troppo "ebrei" per concepire una intercessione del genere, ma a questo punto su quale insegnamento fondiamo l'intercessione dei santi? Sull'insegnamento dei padri della chiesa? Ed i padri della chiesa hanno ricevuto un tale insegnamento oralmente dagli apostoli, nonostante questi ultimi non abbiamo mai scritto nulla al riguardo, su un argomento così importante?  
Bisogna ammettere che questa possibilità è difficile da credere. E' molto più verosimile che i padri della chiesa abbiano introdotto questa usanza perché la loro cultura ex-pagana era più vicina ad una pratica del genere.
E poi, in base a quale ragionamento possiamo pensare che i credenti alla presenza di Dio possano sentire le nostre preghiere?  
Le Scritture insegnano la "comunione dei santi", perché tutti siamo un unico corpo in Cristo (1Cor 12:13 ; Efes 2:16). Ma questo non implica necessariamente che quando noi rivolgiamo preghiere ad un nostro fratello alla presenza di Dio, questo ci possa sentire. Lo Spirito Santo, che è comune ai credenti in terra ed a quelli in cielo, non svolge l'opera di comunicare le preghiere in modo sovrannaturale, altrimenti dovrebbe farlo anche tra noi credenti sulla terra. E' vero che noi possiamo
"sentire" le preghiere dei nostri fratelli che pregano per noi, ma sentiamo l'effetto della preghiera, non sentiamo le parole che i nostri fratelli dicono mentre pregano per noi. E di sicuro non possiamo chiedere ad un nostro fratello in Australia di pregare per noi confidando che lo Spirito Santo che ci è comune recapiti a lui la nostra preghiera e lui la senta distintamente per poter così pregare per noi.
Se quindi lo Spirito Santo non veicola le nostre preghiere in modo sovrannaturale qui sulla terra, chi ci garantisce che le veicoli tra la terra ed il cielo?
Anche in questo caso, come cristiani del "Sola Scriptura", non possiamo dire con certezza biblica, citando brani precisi, che non è possibile la comunicazione tra terra e cielo, soprattutto dopo la risurrezione di
Cristo e la discesa dello Spirito Santo. Però non possiamo accettare una tale pratica in base alla presunta tradizione orale, attraverso la quale gli apostoli avrebbero trasmesso una tale verità senza metterla per iscritto.
Ancora una volta è più verosimile l'ipotesi che i padri della chiesa, considerando la loro cultura ex-pagana che prevedeva l'invocazione dei defunti, abbiamo "cristianizzato" tale pratica introducendola nella chiesa, a partire dalla distruzione di Gerusalemme del 70 dC. Infatti, fino a quel momento era la chiesa di Gerusalemme a guidare la chiesa intera (Atti 15). Con la morte degli apostoli e la distruzione di Gerusalemme, venne a mancare la guida "giudaica" della chiesa, con conseguenze positive (la perdita di influenza dei giudaizzanti che pretendevano la circoncisione dei cristiani e l'osservanza di tutta la legge di Mosé), ma con conseguenze anche negative, cioè con la "cristianizzazione" di pratiche pagane
che agli occhi dei cristiani ex-pagani erano perfettamente sane e lecite.
Ora, per concludere, vorrei dire che non è compito di un cristiano cercare di convincere un altro cristiano a pensarla in modo diverso. In sono persuaso che nonostante il brano di Romani 14:4 si riferisca al cibo,
abbia comunque un valore più ampio, perché in generale non dobbiamo giudicare chi è servo di un altro, cioè del Signore. Possiamo dire la nostra opinione e motivarla, ma oltre questo non dobbiamo andare.
E' il signore che deve persuadere e convincere con lo Spirito Santo, ed è il Signore che "terrà in piedi" oppure "farà cadere" i servi che che gradisce oppure non gradisce.
 
In generale, con chi la pensa diversamente, prima di tutto onestà, altrimenti non ci può essere dialogo.
 
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Re: A proposito dell'intercessione dei santi.
« Rispondi #1 Data del Post: 09.05.2015 alle ore 18:40:35 »
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le Scritture ci invitano a pregare gli uni per gli altri, e questo non fa di noi dei mediatori.  
 
Vero che pregare gli uni per gli altri non fa di noi dei mediatori, ma fa di noi parte del corpo di Cristo, perciò “Come infatti il corpo è uno, ma ha molte membra, e tutte le membra di quell'unico corpo, pur essendo molte, formano UN SOLO CORPO, così anche in Cristo... Infatti anche il corpo non è un sol membro, ma molte”. Ecco che viene il punto, perché solo la chiesa qua sulla terra deve pregare gli uni per gli altri (e questo non vien chiesto a chi è già andato alla casa del Padre) “Se il piede dicesse: perché non sono mano, io non sono parte del corpo, non per questo non sarebbe parte del corpo. E se l'orecchio dicesse: perché non sono occhio, io non sono parte del corpo, non per questo non sarebbe parte del corpo. Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l'udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l'odorato?” Così, “se un membro soffre, tutte le membra soffrono (per questo chiediamo preghiera gli uni per gli altri, nel Nome di Gesù, e tante altre cose per tutta la chiesa); mentre se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono insieme (e insieme ringraziamo il Signore).  
 
Però si potrebbe obiettare che prima della risurrezione di Cristo, la via al cielo non era aperta, mentre dopo la risurrezione la via è stata aperta, e da allora i credenti, dopo la morte, vanno alla presenza di Dio e da questa nuova posizione possono intercedere per noi
 
ma dove sta scritto che essi possano intercedere per noi?
 
Di fronte a questa obiezione, noi evangelici non possiamo rispondere nulla, perché le Scritture non ci dicono che cosa fanno i credenti alla presenza di Dio.
 
Alla presenza di Dio di sicuro gioiscono, ma se dovessero anche sapere cosa la chiesa sta passando sulla terra in questi tempi malvagi, la loro gioia di sicuro non sarebbe una gioia pacifica.
Ma senti cosa dice Paolo della sua dipartita: “non so se il vivere nella carne sia per me un lavoro fruttuoso, né posso dire che cosa dovrei scegliere – attenzione cosa vien detto - ; perché sono stretto dai due lati: avendo il DESIDERIO di partire e di essere con Cristo, il che mi sarebbe di GRAN LUNGA MIGLIORE – ecco qua la sua analisi – ma il RIMANERE nella carne E' PIU' NECESSARIO PER VOI. QUESTO so sicuramente, che RIMARRO' presso di voi tutti, per il VOSTRO avanzamento e per la GIOIA della vostra fede” (Fil. 1:22-25)
Bene, ora cosa disse il Signore quando saluto i suoi, prima di andare dal Padre Suo? “E' bene per voi che io me ne vada... io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore... Io prego per loro, non prego per il mondo”. Qui è chiaro che è il Signore Gesù che prega per noi, e non viceversa; d'altronde, è lo stesso Spirito del Signore che prega in noi e per noi. E solo Lui che intercede per i santi qua in terra; coloro che sono andati nella casa del Padre entrano nel Suo riposo (Ebrei 4:3). E qui sulla terra chi combatte per noi e con noi, in tutti i sensi, è il Signore - Padre, Figlio e Sp. Santo, al massimo che possiamo pensare ad altro sono gli Angeli, Suoi servitori, mandati ad aiutarci in questa battaglia.
 
Caro fratello, io la chiudo qua, altrimenti, a volere analizzare tutto quello che hai scritto mi fai entrare in coma. Grazie al Signore che ci insegna di essere semplici come i bambini. Poi come disse il buon Signor nostro, “a ognuno sia fatto secondo la sua fede (nella Sua Parola)”.
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paulo
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Re: A proposito dell'intercessione dei santi.
« Rispondi #2 Data del Post: 17.08.2015 alle ore 14:04:09 »
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Non c'è nessuno oltre a Gesù che può intercedere a Dio per noi affinchè abbiamo la salvezza.
Ancora una volta questo ci porta a leggere il verso 6 del capitolo 14 del Vangelo scritto da Giovanni:
Gesù gli disse:" Io sono la via, la verità e la vita, nessuno viene al Padre se non per mezzo di me."
E sempre nel Vangelo scritto da Giovanni capitolo 8 versi 31 e 32:
Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui:" Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.
E nuovamente al capitolo 14 versi 13 e 14 del Vangelo scritto da Giovanni:
E quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinchè il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
Questi versi ci fanno notare chiaramente che Gesù Cristo è l'unico mezzo per arrivare a Dio, e che nessuna persona viva o morta o eletta dall'uomo, o sacerdote, può intercedere per noi; che solo noi personalmente e nessuno per noi, può scegliere la via per arrivare a Dio.
A questo proposito vediamo cosa dice Gesù nel passo del ricco e Lazzaro ( non il Lazzaro resuscitato ), nel Vangelo scritto da Luca capitolo 16 versi da 19 a 31:
C'era un uomo ricco che si vestiva di porpora e di bisso, e ogni giorno si divertiva splendidamente. Un mendicante, chiamato Lazzaro, stava alla sua porta, pieno di ulceri e bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; e perfino i cani venivano a leccargli le ferite. Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco e fu sepolto. E nell'ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide Abraamo, e Lazzaro nel suo seno; ed esclamò:" Padre Abraamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la  punta del dito nell'acqua per rinfrescarmi la lingua, perchè sono tormentato in questa fiamma." Ma Abraamo disse:" Figlio, ricordati che tu nella vita hai ricevuto i tuoi beni e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. Oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una grande voragine, perchè quelli che vorrebbero passare da qui a voi non possano, nè di là si passi da noi." Ed egli disse:" Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, perchè ho cinque fratelli, affinchè li avverta, e non vengano anche loro in questo luogo di tormento." Abraamo gli disse:" Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli." Ed egli:" No, padre Abraamo; ma se qualcuno dai morti va a loro, si ravvederanno." Abraamo rispose:" Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita."
Vediamo subito che Gesù fa una descrizione critica dell'aspetto fisico del mendicante Lazzaro; e questo di proposito, perchè i farisei giudicavano questo tipo di cose un rifiuto divino dell'essere, ossia rappresentava  ( per loro ) l'impurità. Quest'uomo aveva un aspetto esteriore brutto a vedersi, ma pure lui aveva bisogno di alimentarsi, e, purtroppo, tutto ciò che poteva avere, era ciò che cadeva dalla tavola del ricco. Dopo che tutti due morirono, il ricco finì nell'ades ( l'inferno ), mentre il mendicante finì in paradiso. A questo punto le parti si erano invertite e il ricco avrebbe voluto che Abraamo mandasse Lazzaro ad alleviargli le sofferenze. Ma Abraamo disse che tutto ciò che aveva sempre desiderato, lo aveva già avuto nella vita terrena, anche a discapito di chi non poteva avere neanche un pò di cibo.  
Il ricco non aveva pensato al suo prossimo e quindi neanche al proprio futuro nel Regno di Dio. Ci fa notare anche che a quel punto, non c'è più mezzo di passare da una parte all'altra.
Il Regno dei cieli dobbiamo meritarcelo nella vita terrena; dopo, non esiste più alcun modo di pentirsi né di espiare. Non ci sono mezzi termini, o c'è il Regno dei cieli, o c'è l'inferno.
A questo punto il ricco chiede ad Abraamo di poter mandare Lazzaro ad avvisare la sua famiglia su cosa c'è dove lui si trova, dicendo che se qualcuno dei morti va da loro, essi si ravvederanno. Ma Abraamo gli rispose che se non ascoltano Mosè ed i profeti, non si sarebbero persuasi neanche se un morto risuscitasse. Come non si sono persuasi quando Gesù risuscitò l'altro Lazzaro. Tanto è che non hanno riconosciuto Gesù come Messia e lo fecero crocifiggere. Ancora una volta, vediamo come nessuna persona viva o morta, o ancor meno eletta dall'uomo, o sacerdote, può intercedere per noi presso Dio. Che solo noi personalmente, con la sola intercessione di Cristo, e che nessun altro per noi; può scegliere la via per arrivare a Dio.
Dobbiamo quindi pregare Dio direttamente; dobbiamo stare in intimità con Dio. Questa intimità la raggiungiamo anche comportandoci secondo la Santa Parola di Dio, e ciò ci fa essere in comunione con Cristo, Egli si rivela a noi e noi possiamo chiedere, e ci sarà dato. Quindi la logica è che solo noi personalmente possiamo arrivare al perdono, alla salvezza ed alla vita eterna nel Regno dei cieli, (quindi a Dio), passando per l'unica via possibile che è Gesù Cristo.
Tutti i cristiani devono personalmente cercare Dio con perseveranza e con fede, solo tramite Cristo. Molte persone pensano di meritare il prezioso nome di "cristiano" perchè guardano a Gesù sulla croce; ma lo sono completamente solo se stanno  con Gesù sulla croce!
La Parola di Dio è una sola per tutti ed a quella il vero cristiano deve attenersi. Detto questo, non ci sono ragioni per accettare ciò che l'uomo ( con la sua religione/religiosità ), omette, cambia, aggiunge o toglie alla Parola di Dio, e non da ultimo, dando più importanza alla forma, all'apparenza, all'esteriorità, alla cerimonialità,alla formalità; attenendosi ai canoni dall'uomo stesso istituiti, piuttosto che alla genuinità della Parola di Dio mirata ad edificare e ad istruire sulla verità assoluta e sulla salvezza. La Parola di Dio è una sola per tutti ed è semplice da comprendere; è l'uomo stesso che con il suo ego, orgoglio ed interesse, la complica e si complica.
Segue altro post.
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Re: A proposito dell'intercessione dei santi.
« Rispondi #3 Data del Post: 17.08.2015 alle ore 14:06:18 »
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Chi sono i santi?
La parola santo, intesa secondo la Parola di Dio, significa separato e di conseguenza, santificarsi, vuol dire separarsi; e così come l'uomo si era separato da Dio per il peccato, così deve ora separarsi dal peccato per Dio, quindi tutti dobbiamo essere santi.
Lettera agli Ebrei capitolo 12 verso14:
"Impegnatevi a cercare la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà Dio."
Libro Levitico capitolo 19 erso 21:
" Parla a tutta la comunità dei figli d'Israele, e dì loro:"  Siate santi perchè io il Signore vostro Dio sono santo."
Lettera agli Ebrei capitolo 10 versi da 19 a 22:
Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù, per quella via nuova e vivente che Egli ha inaugurato per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne, e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell'aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.
Lettera agli Efesini capitolo 1 verso 4:
In lui ci ha eletti prima della fondazione del mondo perchè fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui.
Prima lettera di Pietro capitolo 1 verso 15:
 Ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta.
Questi passi biblici sono rivolti a tutto il popolo e non solo a pochi eletti.
Perchè l'uomo vuole cambiare la Parola di Dio, ed in questo caso dare alla parola santo un significato secondo il tradizionalismo religioso? E anche se così fosse ( ma come si può vedere, non è così ); chi è l'uomo per giudicare una persona e farla santa? Questo sarebbe un voler sostituirsi a Dio, ad un suo giudizio.  E fin dai tempi della creazione qualcuno ha creduto di essere come Dio e poter sostituirsi a Lui.
Quindi dobbiamo essere santi; dobbiamo cercare la santificazione, e non è difficile trovarla, basta seguire gli insegnamenti di Gesù. Molti pensano che essere santo sia una cosa per pochi e che noi non potremo mai raggiungere. Ecco un altro motivo per cui dobbiamo leggere per conoscere e comprendere. Come abbiamo letto nei versi precedenti vediamo che la santificazione intesa come ce lo spiega la Bibbia ( non dimentichiamoci mai che la Bibbia è la Parola del Signore ), tutti possiamo raggiungerla, anzi, dobbiamo; dipende solo dalla nostra volontà di esserlo, sapendo che non è nulla di impossibile; certo è, che se non leggiamo la Bibbia, continueremo pensando che ciò è impossibile da raggiungere, o che è solo per pochi eletti. Sappiamo che Dio è imparziale, misericordioso e giusto e che quindi non fa distinzione quando parla di persone sante, Lui dà la possibilità a tutti noi di esserlo; siamo noi a dover sceglierlo. Tutti possiamo raggiungere la santità con la fede, con la preghiera ed il comportamento, cioè attraverso l'intimita con Dio e la comunione con Cristo. E dobbiamo sapere che senza questa santificazione non potremo mai arrivare a Dio.
Non c'è nessuno oltre a Gesù che può intercedere a Dio per noi affinchè abbiamo la salvezza.
Ancora una volta questo ci porta a leggere il verso 6 del capitolo 14 del Vangelo scritto da Giovanni:
Gesù gli disse:" Io sono la via, la verità e la vita, nessuno viene al Padre se non per mezzo di me."
E sempre nel Vangelo scritto da Giovanni capitolo 8 versi 31 e 32:
Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui:" Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.
E nuovamente al capitolo 14 versi 13 e 14 del Vangelo scritto da Giovanni:
E quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinchè il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
Questi versi ci fanno notare chiaramente che Gesù Cristo è l'unico mezzo per arrivare a Dio, e che nessuna persona viva o morta o eletta dall'uomo, o sacerdote, può intercedere per noi; che solo noi personalmente e nessuno per noi, può scegliere la via per arrivare a Dio.
Pregare i santi ed adorare persone elette dall'uomo secondo la tradizione umana. Non bisogna dimenticarsi che anche l'uomo è una creatura e non il creatore.
La Bibbia ci fa capire chiaramente che bisogna adorare e pregare solamente il Signore.
Questo esclude anche la madonna che la si deve rispettare e riconoscere come madre di Cristo, ma che non va adorata e pregata.
Segue ultimo post.
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Re: A proposito dell'intercessione dei santi.
« Rispondi #4 Data del Post: 17.08.2015 alle ore 14:08:20 »
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E sempre nel Vangelo scritto da Giovanni capitolo 8 versi 31 e 32:
Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui:" Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.
E nuovamente al capitolo 14 versi 13 e 14 del Vangelo scritto da Giovanni:
E quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinchè il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
Lettera ai Romani capitolo 1 versi da 21 a 25:
Perchè pur avendo conosciuto Dio, non l'hanno glorificato come Dio, né l'hanno ringraziato, ma si sono dati a vani ragionamenti e il loro cuore pieno d'intelligenza si è ottenebrato. Benchè si dichiarino sapienti, sono diventati stolti, e hanno mutato la gloria di Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili. Per questo Dio li ha abbandonati all'impurità, secondo i desideri del loro cuore, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi; essi che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del creatore, che è benedetto in eterno. Amen.
Apocalisse capitolo 22 versi 8 e 9:  
Io Giovanni, sono quello che ha udito e visto queste cose. E, dopo averle viste e udite, mi prostrai ai piedi dell'angelo che me le aveva mostrate, per adorarlo. Ma egli mi disse:" Guardati dal farlo; io sono un servo come te e come i tuoi fratelli, i profeti e come quelli che custodiscono le parole di questo libro. Adora Dio!"
Ed oggi è cambiato qualcosa? Si, che la dose di idolatria è aumentata a dismisura, arrivando ad ingannare sempre di più, facendo credere, con queste manipolazioni della  Parola di Dio, che queste idolatrie sono prerogativa di salvezza. Il credente deve trarre beneficio da ciò che Dio gli mette a disposizione, ossia da ciò che Dio ha creato per il benessere dell'essere umano; ma purtroppo l'uomo corrotto dentro e spinto da spirtito malvagio, manipolando ed invertendo il ruolo delle cose, corrompe rendendo impuro ciò che viene da Dio, ossia tutto ciò che è buono. Esiste un solo Dio, un solo mediatore ( Gesù ) ed una sola verità. Altri mediatori, intercessori presso Dio e altri idoli, sono invenzione umana; e come si può credere che sia soprannaturale se è frutto dell'uomo? Che gli idoli siano invenzione umana lo si può capire molto bene. Idoli nella natura e idoli negli animali. In questo modo si adorano cose ed esseri che sono creature, e se sono state create, vuol dire che c'è un creatore, e come il creatore dice nel libro di Genesi capitolo 1 verso 26: l'uomo è stato fatto per dominare su tutto il creato.
L'uomo ha fatto idoli nell'immaginazione, frutto della propria fantasia, senza basarsi su fatti che confermino queste cosidette divinità. Ed infine ha fatto idoli in se stesso, dimenticando che anche lui è una creatura. Dio ha fatto l'uomo a sua immagine e somiglianza, ma non ha mai detto: facciamo dell'uomo un dio. E qui l'uomo cade nel peccato di presunzione, lo stesso in cui è caduto satana, cioè credere di essere come Dio, elevando certi uomini facendoli idoli, trincerandosi ( distorcendola ) dietro alla parola"santo".
E' così anche per quanto riguarda immagini, sculture, oggetti, ritenuti sacri e che di conseguenza sono da adorare, da venerare. Purtroppo, molte volte, sono addirittura un pretesto per arricchire i conti bancari di coloro che di ciò ne fanno un business. Si finisce per adorare l'oggetto in se stesso fatto dall'uomo, invece di cercare la comunione con Dio.
Libro di Esodo capitolo 32 versi 1 e 4:
Il popolo vide che Mosè tardava a scendere dal monte; allora si radunò intorno ad Aronne e gli disse:" Facci un dio che vada davanti a noi; poichè quel Mosè, l'uomo che ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che fine abbia fatto."
verso 4:
Egli li prese dalle loro mani e, dopo aver cesellato lo stampo, ne fece un vitello di metallo fuso. E quelli dissero:" Oh Israele, questo è il tuo dio, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto!"
In questi due versetti, si possono notare alcune cose; in primo piano la non fiducia in Dio, ma bensì nell'uomo; l'ingratitudine verso Dio, il rifiuto a seguirlo, a camminare con Lui, il rifiuto a cercarlo; e poi la disobbedienza agli statuti del Signore. Mosè non li ha fatti uscire dall'Egitto, ma è stato Dio, usando Mosè, a farli uscire. Il bastone nella mano di Mosè rappresentava il potere di Dio nelle mani di Mosè; ma né il bastone, né Mosè avevano il potere, senza l'aiuto di Dio. E per quanto riguarda il vitello: un'altra disobbedienza. Non è l'uomo che deve fare un dio; ma è Dio che ha fatto l'uomo. L'uomo può solo inventarsi idoli, dei quali satana si serve per soggiogarlo.
L'uomo continua a mangiare il frutto dell'albero da cui non deve mangiare.
I cristiani tutti ( vivi e non morti ) possono intercedere; ma intercedere presso la persona di Gesù, il quale a sua volta intermedierà presso il Padre.
Pace a tutti da Paulo.
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Re: A proposito dell'intercessione dei santi.
« Rispondi #5 Data del Post: 17.08.2015 alle ore 16:48:57 »
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on 08.05.2015 alle ore 09:57:08, Beppe_Torino wrote:
Ammesso (e non concesso) che i credenti alla presenza di Dio, preghino per i credenti sulla terra, siamo autorizzati noi viventi a comunicare con loro per richiedere una intercessione più "precisa" per i nostri bisogni specifici?  
E soprattutto, possiamo realmente noi comunicare con loro?  

Penso che lassù i nostri santi possano pregare per noi e che facciano anche il tifo per noi, infatti c'è gioia davanti agli angeli di Dio quando qui qualcuno si converte (Luca 15:10).  
 
Però noi non possiamo in alcun modo né pregare, né contattare i defunti perché è proibito dalla Bibbia:
 
né incantatore, né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né negromante, - Deuteronomio 18:11
 
Chi prega i defunti corre il rischio di entrare in contatto con uno spirito maligno che si fa passare per quel defunto e quindi di rimanere demonizzato.
 
Poi pensiamo al fatto che solo Dio è Onnipresente e solo Lui può contemporaneamente ascoltare le preghiere di tutte le persone che pregano, ma i santi defunti, Maria compresa, non lo possono fare.
 
Lo Spirito Santo intecede per noi (Romani 8:26-27); il Signore Gesù intercede per noi (Romani 8:34, Ebrei 7:25); i fratelli e le sorelle intercedono per noi (1Timoteo 2:1): cosa vogliamo di più? Perché andare da chi non si deve andare?
« Ultima modifica: 17.08.2015 alle ore 18:47:05 by New » Loggato
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Re: A proposito dell'intercessione dei santi.
« Rispondi #6 Data del Post: 28.12.2015 alle ore 23:28:23 »
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New il riferimento a Luca parla della festa che fanno gli angeli per la salvezza di qualcuno, non i santi. Anche perché i morti non sanno nulla di ciò che accade ai vivi.
Ecclesiaste 9:5-6 "vivi sanno che moriranno, ma i morti non sanno nulla; non c'è più salario per loro, perché il loro ricordo svanisce. 6 Il loro amore, il loro odio e la loro invidia, tutto è ormai finito, non avranno più alcuna parte in tutto ciò che accade sotto il sole."
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Re: A proposito dell'intercessione dei santi.
« Rispondi #7 Data del Post: 19.03.2016 alle ore 16:39:44 »
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on 28.12.2015 alle ore 23:28:23, Andrealuce wrote:
il riferimento a Luca parla della festa che fanno gli angeli per la salvezza di qualcuno, non i santi

Sì è vero, il riferimento a Luca parla della festa che fanno gli angeli per la salvezza di qualcuno, dei santi si parla qui:
 
Voi vi siete invece avvicinati al monte Sion, alla città del Dio vivente, la Gerusalemme celeste, alla festante riunione delle miriadi angeliche, all'assemblea dei primogeniti che sono scritti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti, all'assemblea dei primogeniti che sono scritti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, il mediatore del nuovo patto e al sangue dell'aspersione che parla meglio del sangue d'Abele. - Ebrei 12:22-24
 
C'è sempre un certo mistero su cosa fanno i santi in paradiso in ogni modo è certo che sono viventi: vedi Luca 16:19-31, Apocalisse 6:9-11.
   
 

on 28.12.2015 alle ore 23:28:23, Andrealuce wrote:
Ecclesiaste 9:5-6 "vivi sanno che moriranno, ma i morti non sanno nulla; non c'è più salario per loro, perché il loro ricordo svanisce. 6 Il loro amore, il loro odio e la loro invidia, tutto è ormai finito, non avranno più alcuna parte in tutto ciò che accade sotto il sole."

Ecclesiaste 9:5-6 fa parte del quadro della visione dell'uomo non rigenerato che non ha avuto rivelazione che la vita continua dopo la morte.
 
Comunque rimane ovvio che noi non possiamo in alcun modo cercare di contattare i defunti santi.
   
« Ultima modifica: 19.03.2016 alle ore 17:04:41 by New » Loggato
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Re: A proposito dell'intercessione dei santi.
« Rispondi #8 Data del Post: 26.12.2018 alle ore 14:27:04 »
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on 08.05.2015 alle ore 09:57:08, Beppe_Torino wrote:

bisogna evitare di contestare la dottrina cattolica con argomentazioni fuori contesto, perché altrimenti si creano inutili polemiche e si passa dalla parte del torto.
 

Oggi ho riscoperto un passo della Bibbia che avevo dimenticato e che forse non c`è scritto nella Bibbia cattolica...non so se sono in tema...
 
Deuteronomio 16 : 21 - 22
Non metterai nessun idolo di Astarte, fatto di qualsiasi legno, accanto all`altare che costruirai al SIGNORE tuo Dio ;  
e non piazzerai nessuna statua; cosa che il SIGNORE, il tuo Dio, odia.
 
Qui penso anche alla statua della Madonna, dei santi, il crocifisso...e forse ect...
(...non so se ci sono anche degli scheletri...)...
« Ultima modifica: 26.12.2018 alle ore 14:29:17 by Virtuale » Loggato

"Zia, ma quando Gesù è risorto ha fatto il buco nell`ozono ? " (bambino) di Tony Kospan.
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