Porte Aperte racconta Hannah, perseguitata dai familiari

By 18 Agosto 2015Segnalazioni

A un’emblematica (ma purtroppo non unica) esperienza in un Paese dove per i cristiani è difficile vivere e manifestare la propria fede viene dedicata l’ultima newsletter di Porte Aperte, l’organizzazione evangelica a sostegno della chiesa perseguitata. L’esperienza è di Hannah, una donna birmana che ha dovuto per molti anni sopportare le percosse della madre e le vessazioni della sua stessa famiglia a causa della scelta di seguire Gesù.

Già fervente buddista per tradizione di famiglia, dopo aver accettato un invito in chiesa da parte di una conoscente Hannah si convertì a Cristo. Allora rimosse da casa tutte le immagini che prima adorava. La madre non accettò il suo cambiamento e continuò a picchiarla per circa due anni. Sua sorella la insultava, ma quando si recava a casa di Hannah segretamente ascoltava gli insegnamenti che la credente impartiva a un gruppo di bambini. Nel 2004, anche la sorella di Hannah accettato Gesù Cristo; ora, nel 2015, la madre si è ammorbidita e ha finalmente smesso di picchiare Hannah, anzi ha cominciato a frequentare la sua chiesa. Non crede ancora in Gesù ma cerca di capire la fede della figlia, che da parte sua ha voluto perdonare le sofferenze subite perché «anche Gesù è stato percosso per salvarci». [gp]

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