Interessante excursus di Marco Rizzi nel primo cristianesimo.«L’idea che il cristianesimo fosse una “filosofia” – scrive sul Corriere – rimase costante nel pensiero cristiano di tutti i primi secoli»: fino a quel momento «la religione costituiva anzitutto un’attività pubblica, un “fare” che si concretizzava in riti e sacrifici, cui assistere e partecipare; nessuno vi collegava un “credere”», mentre «il discorso su Dio era invece proprio della filosofia».
Il cristianesimo, invece, “affacciandosi nel mondo greco e romano dopo la sua genesi nell’ebraismo” ebbe il pregio di legare insieme tutti questi ambiti: la pratica cultuale, la conoscenza relativa a Dio, e una conseguente “etica esigente che a sua volta si alimentava alla liturgia e alla lettura della Bibbia”.
[nella foto tratta da corriere.it: Cristo tra i dottori, un affresco realizzato da Giotto di Bondone (1267-1337) e dalla sua bottega nel transetto destro della basilica inferiore di Assisi]