ISTANBUL – Dopo un tortuoso percorso legale durato nove anni è stata emessa una condanna definitiva all’ergastolo per i cinque nazionalisti turchi che nel 2007 torturarono e assassinarono tre cristiani a Malatya, nel sudest del Paese.
Il 18 aprile 2007 due cristiani evangelici turchi, Necati Aydin e Ugur Yuksel, 36 e 32 anni, convertiti dall’islamismo, e Tilmman Ekkehart, tedesco, di 46 anni, collaboratori della casa editrice evangelica Zirve, vennero uccisi da cinque ragazzi tra i 19 e i 20 anni che ammisero fin dai primi interrogatori di essere stati motivati da sentimenti nazionalisti e religiosi.
Gli arrestati, in attesa di sentenza, erano stati rilasciati su cauzione nel 2014 per effetto di una riforma di legge; due anni dopo, a febbraio del 2016, una prima sentenza aveva ammesso gravi carenze da parte dell’apparato pubblico nella prevenzione, e disposto per questo un rimborso danni alle famiglie delle vittime. Ora la sentenza definitiva, che chiude una vicenda annosa, dove le questioni penali e politiche si sono spesso sovrapposte rendendo il quadro complesso e provocando la preoccupazione dei cristiani turchi.
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(nella foto da turchia.it, veduta di Istanbul)