"Parola di Dio", un film sull’estremismo

By 26 Settembre 2016Cultura

ROMA – Esce a fine ottobre un film che sembra la risposta laica a God’s not dead: è Parola di Dio, pellicola russa girata dal regista Kirill Serebrennikov sul canovaccio dell’omonima opera teatrale di Marius von Mayenburg.

Stando alle recensioni pubblicate, la trama vede il confronto tra Veniamin, uno studente che chiede un’applicazione letterale e radicale della Bibbia da parte della scuola che frequenta, a tratti spalleggiato dai compagni per il suo spirito ribelle e non osteggiato dagli insegnanti, non troppo contrari all’idea che qualcuno chieda più ordine. Unica voce contraria, la docente di biologia, atea, che Veniamin prenderà di mira in un crescendo di integralismo.

Un film anticristiano? Un ardito parallelismo tra Bibbia e Isis, come qualcuno ha azzardato? La risposta la offre lo stesso regista, spiegando che l’autore del testo era rimasto colpito dopo aver letto nella Bibbia alcuni passi “molto violenti” ed essersi reso conto che «queste frasi, estrapolate dal contesto, potevano esprimere l’esatto contrario dell’amore e della fraternità». Un’opera di denuncia su come possa essere «molto facile distorcere il significato delle Sacre Scritture».

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