A tavola come Gesù

By 14 Giugno 2016Dall'Italia

FIRENZE – Gesù mangiava e beveva. Parte da questa premessa Tim Chester nel suo ultimo libro, Un pasto con Gesù, ora proposto in italiano da BE edizioni.

Il ruolo della convivialità nell’esperienza terrena del Salvatore non è solo incidentale, fa comprendere l’autore, dottore di ricerca presso l’Università del Galles, co-direttore di Porterbrook Network e direttore del Northern Training Institute: troppi i riferimenti e gli insegnamenti che ruotano intorno ai pasti, per essere solo frutto di un caso. Secondo Chester lo stare a tavola aveva uno scopo ben preciso nell’impegno spirituale di Cristo, e proprio per questo, rileva, «Gesù passò il suo tempo a mangiare e a bere… egli evangelizzava e discepolava intorno a un tavolo».

Uno spunto che offre all’autore il destro per una riflessione spirituale sul ruolo che, ancora oggi, il pasto comune potrebbe avere per i cristiani: «i pasti – spiega Chester – sono più di una metafora. Essi incarnano la grazia di Dio, dando così forma alla comunità e alla missione», proprio come i pasti di Gesù erano «una finestra sul suo messaggio di grazia e il modo di definire la sua comunità e la sua missione». Del resto non è un mistero che «il cibo connette. Ci connette con la famiglia. Trasforma gli estranei in amici», e questo rende i pasti “importanti e carichi di significato”, proprio come lo stare a tavola diventa più di una condivisione alimentare e porta a una comunione intima di pensieri, idee, sentimenti.

«Non voglio ridurre la chiesa e la missione a pasti – precisa l’autore -, ma voglio sostenere che i pasti dovrebbero costituire una parte integrale e significativa della nostra vita condivisa». In questo senso divide il suo saggio in sei sezioni nelle quali, basandosi sul Vangelo di Luca, approfondisce i pasti come rappresentazione “della grazia”, “della comunità”, “della speranza”, “della missione”, “della salvezza” e “della promessa”.

Proprio sulla promessa si chiude il volume di Chester, che individua i pasti come «una pregustazione della nuova creazione», ma anche come «un ottimo contesto per invitare i non credenti affinché essi possano incontrarsi con la realtà di Dio che dimora tra di noi… noi annunciamo Cristo nella missione affinché altri ascoltino l’invito e si uniscano al banchetto». Un invito che trascende dal contesto materiale e si eleva su un piano spirituale finora poco esplorato, ma – pochi mesi dopo la chiusura di un avvenimento mondiale che ha sancito il peso, l’importanza e le prospettive dell’alimentazione – meritevole di una particolare attenzione.

Il libro:
Tim Chester
Un pasto con Gesù.
Scoprire grazia, comunità e missione attorno alla tavola
BE Edizioni, aprile 2016
154 pp – 12 euro

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