LONDRA – Fino a oggi la Bibbia è stata tradotta praticamente in tutte le lingue, braille e alfabeto morse inclusi. Perché non adattarla ai geroglifici moderni, gli emoji?
Se l’è chiesto un gruppo di sviluppatori anglosassoni, e il risultato è stata una curiosa versione a metà tra il rebus e il libro per bambini. Entusiasta la Scripture Union, che ne loda la creatività e vede nel progetto un’idea valida per avvicinare alla Bibbia le nuove generazioni; non sono mancate le critiche di chi vede nel progetto un’operazione poco rispettosa nei confronti del testo biblico.