MILANO – Non si fermano gli atti vandalici contro la chiesa Semplicemente amore di Milano, che a settembre ha subito un’altra serie di attacchi alla sua sede di via Fleming.
Aperta nel 2003 in una delle zone più critiche della metropoli lombarda per la deliberata scelta di portare una testimonianza cristiana in un’area disagiata sul piano sociale, la comunità ha visto crescere nel corso degli anni la simpatia e l’interesse da parte dei residenti, ma nel contempo è stata presa di mira a più riprese da teppisti e delinquenti con l’obiettivo di intimidirne l’azione – anche attraverso aggressioni fisiche – e di razziare i beni contenuti nei locali di culto e nel magazzino di servizio.
Domenica 6 settembre si era verificato l’ennesimo pesante raid contro i locali; a distanza di una settimana, nemmeno il tempo di procedere con le riparazioni – nota sconsolato il pastore, Riccardo Tocco – e nella notte tra sabato e domenica un’ulteriore azione ha peggiorato la situazione.
Danneggiamenti significativi, rileva il pastore, hanno interessato tra l’altro una vetrata antisfondamento, una serranda elettrica, i citofoni del complesso e perfino l’isolamento termico del locale.
Il susseguirsi dei vandalismi, segnala Tocco, crea «un clima d’insicurezza e di timore nei numerosi credenti che frequentano la nostra comunità, oltre alle persone che sono assistite dal nostro servizio di assistenza sociale» che si occupa di distribuire cibo ai bisognosi.
L’attività spirituale e pratica della chiesa non si fermeranno in seguito alle intimidazioni, anche se Tocco evidenzia l’esasperazione per i blitz e, insieme, per il disinteresse da parte degli organi preposti: «dal 2009 – lamenta – attendiamo l’installazione delle telecamere di sicurezza promesse dalla precedente Amministrazione. Ci aspettiamo ora immediati interventi per garantire la nostra incolumità e la libertà religiosa».
