Cina, una statua per Eric Liddell

By 27 Agosto 2015Esteri

PECHINO – Per onorare il campione olimpico britannico Eric Liddell, fervente cristiano evangelico, missionario e insegnante, nato in Cina nel 1902 e qui morto nel 1945, è stata inaugurata lunedì 17 agosto una statua di bronzo che lo raffigura in corsa.

La statua, a grandezza naturale, è posta nel cortile di una scuola che ora occupa l’area dove sorgeva un campo d’internamento giapponese in cui Liddell è morto a pochi mesi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Per l’occasione l’Università di Edimburgo, già frequentata da Liddell, si è attivata per far arrivare in Cina una lapide di granito scozzese a complemento dell’opera.

Nel 1924 Liddell partecipò alle Olimpiadi di Parigi e, avendo preso atto che la corsa dei 100 metri, considerata la sua distanza migliore, si sarebbe svolta di domenica, per le sue convinzioni religiose rifiutò di partecipare; per lo stesso motivo rinunciò anche alle due staffette (4×100 e 4×400 metri) per le quali era stato selezionato. Si dedicò quindi a un allenamento intensivo per le gare dei 200 e 400 metri, che si tenevano in altri giorni della settimana. Nei 200 metri vinse la medaglia di bronzo, e alcuni giorni dopo, nonostante non fosse accreditato tra i probabili vincitori, conquistò l’oro nei 400 metri, stabilendo il nuovo record mondiale con il tempo di 47″6.

Secondo figlio di una coppia di missionari scozzesi, nacque in Cina e per questo il Paese lo considera come la “sua” prima medaglia olimpica, anche se Liddell partecipò alle Olimpiadi in rappresentanza del Regno Unito.
Dopo il college in Inghilterra tornò in Cina nel 1925 per servire a sua volta come missionario e insegnante e lì rimase fino alla sua morte per un tumore al cervello pochi mesi prima della fine della Seconda Guerra Mondiale mentre era detenuto in un campo d’internamento civile giapponese. Sua moglie aveva già lasciato la Cina per il Canada nel 1941 mentre era in attesa del loro terzo figlio.

All’inaugurazione della statua erano presenti due figlie ormai anziane di Liddell, alcuni ultimi sopravvissuti del campo d’internamento e l’attore Joseph Fiennes, che ha interpretato Liddell in un film di produzione cinese, The Last Race, di cui sono appena terminate le riprese. Questo nuovo film, secondo informazioni raccolte dalla stampa evangelica britannica, si concentra sulla seconda metà della vita di Liddell, quando si era ritirato dallo sport e operava in Cina come missionario. Sulla prima parte della vita dell’atleta e missionario scozzese è già stata girata una celebre pellicola, Chariots of Fire (Momenti di gloria), che nel 1982 si è aggiudicata il premio Oscar.

Una delle due figlie di Liddell, Patricia, ottantenne, all’inaugurazione della statua ha ammesso che da bambina non riusciva a rendersi conto del fatto che suo padre non si riunisse alla famiglia e che arrivò a comprenderne le ragioni molto più avanti negli anni quando incontrò e ascoltò alcuni che da bambini erano stati in quel campo d’internamento e avevano ricevuto le cure di suo padre. [gp]

(nella foto: Eric Liddell alle Olimpiadi del 1924)

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