Schama, dalle storie alla Storia

By 1 Agosto 2015Cultura

MILANO – Il titolo è fuorviante: di fronte a un tomo di un certo peso sul cui frontespizio campeggia “Storia degli ebrei”, il lettore potrebbe legittimamente pensare di sfogliare un volume che racconta le vicende del popolo ebraico. E invece, forse, il volume che Simon Schama ha pubblicato per Mondadori (e che nasce da una serie di documentari prodotti dalla BBC) avrebbe meritato il titolo di “Storie degli ebrei” perché è qualcosa di diverso e di più rispetto a un pur rispettabile libro di storia.

Schama, studioso attento e divulgatore acuto, parte da una vicenda apparentemente insignificante e prende spunto da un reperto marginale per dipingere un quadro che, dal fatto specifico, si allarga al contesto; dalla storia passa alla Storia.

È così che, per fare solo un esempio (il primo che il lettore si troverà davanti), Schama prende in considerazione un banale frammento di papiro ritrovato nell’Alto Egitto, una lettera familiare dove un padre avverte il figlio militare su una consegna mancata (paragonabile, par di capire, a un ordinario sms di oggi). Partendo da questo reperto e alternando ulteriori ritrovamenti archeologici, dati storici e culturali, deduzioni e un pizzico di creatività, Schama racconta vicende, delinea trame, traccia storie; gli elementi si intrecciano così per dare vita a un complesso arazzo che illumina su una parentesi storica quasi ignota quale la nascita, la vita e il declino della comunità ebraica di Elefantina, sul Nilo, che vide il suo massimo splendore all’epoca di Esdra e visse un rapporto fraterno e conflittuale, mediato e condizionato dalla distanza, con la comunità ebraica di Gerusalemme.

E la storia prosegue in nove quadri suddivisi in due sezioni, ispirate al supporto su cui è stata tramandata la testimonianza presa in considerazione: “papiro, coccio, pergamena” per la prima parte e “mosaico, pergamena, carta” per la seconda. In calce al volume le mappe delle aree prese in considerazione negli interventi, una cronologia che ripercorre la storia del popolo ebraico dal 1200 a.C. – la Stele di Merneptah, il primo riferimento a Israele che ci sia pervenuto – al 1497, anno della cacciata degli ebrei dal Portogallo, oltre a un corposo apparato di note e a una sterminata bibliografia.

Schama, inglese, professore di Storia dell’arte e di Storia alla Columbia University, autore di quattordici libri, dimostra non solo una invidiabile conoscenza della storia ebraica, ma anche un gradevole talento per la divulgazione valorizzato dall’assenza di toni cattedratici; il gusto per il dettaglio non gli fa perdere di vista il quadro generale, e lo dimostra alternando con competenza registica i diversi livelli di racconto, tenendo alto il ritmo e senza perdere di vista il risultato finale.

Il libro:
Simon Schama
La storia degli Ebrei. in cerca delle parole dalle origini al 1492
Mondadori, 2014
592 pp – 30 euro

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