TEHERAN – Incarcerato dal 2010, il 4 luglio scorso è stato ufficialmente notificato al pastore evangelico iraniano Farshid Fathi che sarà rilasciato il 20 dicembre 2015, vale a dire due anni prima del previsto. In precedenza, infatti, era stato disposto che rimanesse in carcere fino a dicembre 2017. La notizia positiva ha incoraggiato il giovane pastore e la sua famiglia, moglie e i due figli piccoli, ora rifugiati in Canada.
Fathi, trentacinque anni, era stato arrestato nel 2010, il giorno dopo Natale, durante un giro di vite che aveva portato a sessanta arresti di cristiani evangelici nelle comunità domestiche di Teheran e altre località. La maggior parte degli arrestati era stata poi rilasciata, mentre Fathi era stato trattenuto nel famigerato carcere di Evin senza processo e in seguito, nel 2012, accusato di “azioni contro la sicurezza del regime” per i suoi contatti “con organizzazioni straniere”, nonché di “propaganda religiosa”.
Al momento dell’arresto il pastore, ex musulmano convertito al cristianesimo all’età di diciassette anni, era impegnato come pastore e guidava alcune chiese domestiche. [gp]
(nella foto Hrana, Farshid Fathi)