India, arrestato pastore pentecostale

By 26 Giugno 2015Dicembre 17th, 2020Chiesa Perseguitata

MUMBAI – Continua la detenzione del pastore evangelico Gigi P. Paul, presidente della Faith Gospel Mission, trattenuto in un carcere del Chhattisgarh sulla base di accuse non provate che erano state presentate da un gruppo di radicali indù. Lo riferisce l’agenzia Asia News che riporta anche una dichiarazione di Sajan K. George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic): «La minuscola comunità cristiana continua a vivere senza libertà di culto mentre la crescente intolleranza sta creando problemi di ordine pubblico».

Il pastore pentecostale è nato e cresciuto nel distretto di Pathanamthitta, nello Stato del Kerala. Dopo aver completato i suoi studi teologici presso una scuola biblica, si è trasferito nel nord dell’India. Dal 1991 lavora nel distretto di Bastar, in Chhattisgarh. Qui è responsabile della comunità della Faith Gospel Mission oltre a essere preside di una scuola biblica e direttore di un centro per l’istruzione dei bambini. Gigi P. Paul è presidente per il Chhattisgarh dell’Indian Pentecostal Church of God, la più grande denominazione pentecostale dell’India, un incarico che lo espone più di altri a pericoli di ritorsioni da parte degli estremisti indù.

«L’arresto del pastore Gigi P. Paul – rileva Sajan George – è avvenuto il 22 giugno scorso, ad appena tre giorni di distanza dall’aggressione di una suora salesiana». Secondo il presidente del Gcic questo clima d’intolleranza è legato al Chhattisgarh Freedom of Religion (Amendment) 2006 Act, la legge anticonversione dello Stato che è un vero e proprio strumento d’intimidazione e abuso contro la minoranza cristiana. [gp]

(foto d’archivio)

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