La sfida della spiritualità nei bambini

By 16 Aprile 2015Dall'Italia

ROMA – Spesso l’aspetto spirituale del bambino viene ignorato dagli adulti, trascurato o addirittura misconosciuto; eppure anche ai più piccoli va riconosciuta una spiritualità che, per quanto declinata con parametri diversi dall’adulto, è necessario coltivare e seguire. Lo sostengono Sandro e Martina Gianneramo nel loro La spiritualità nei bambini e le responsabilità degli adulti. I Gianneramo, sociologi e membri del corpo pastorale di una chiesa evangelica romana, da quasi vent’anni concentrano il loro impegno sulle problematiche relazionali di bambini e adolescenti, oltre che sulla formazione di insegnanti delle scuole domenicali; proprio in base alla loro esperienza offrono una serie di interessanti riflessioni, tra l’accademico e il divulgativo, sul ruolo del bambino nella società odierna, e non solo dal punto di vista spirituale: a partire dall’errore, molto comune, di costruire un’immagine idealizzata che tende a descrivere il “mondo del bambino” come un mondo a sé, estraniando di fatto i più piccoli e condizionando lo sviluppo psicofisico e comportamentale.

La spiritualità dei bambini, che diversi indizi rendono riconoscibile, può essere condizionata dall’ambiente familiare, dove «il bambino può potenziare la sua vita spirituale» o meno; da qui nasce la responsabilità degli adulti nei loro confronti. In ogni caso, nello sviluppo della propria vita spirituale, i più piccoli hanno alcuni vantaggi rispetto agli adulti: disponibilità, assenza di dogmatismo e di pregiudizi, spontaneità, ma anche “assolutezza nei confronti della verità”, e proprio questa condizione di semplicità, come rovescio della medaglia, li espone alle conseguenze dei maltrattamenti, che spesso risultano ben più gravi dei semplici fatti fisici.

Capitolo dopo capitolo Sandro e Martina Gianneramo approfondiscono i diversi aspetti del bambino in sé, nella sua relazione e nell’interazione che gli adulti hanno con i più piccoli: dalla mitizzazione dell’infanzia alle potenzialità dei bambini, dal loro ruolo della (e nella) famiglia all’approccio genitoriale accompagnato dai diversi stili educativi. Gli autori dedicano poi spazio alla socializzazione cristiana, intesa come sviluppo dei ruoli sociali che la persona si ritroverà a ricoprire nella vita, e nei confronti dei quali «l’esperienza cristiana avrà un effetto propulsivo nell’imprimere una consapevolezza ed efficacia»; da segnalare infine anche la riflessione sul ruolo della pedagogia, essenziale nei vari aspetti del processo educativo.

La conclusione, dedicata all’approccio pratico, è affidata alle «sette “A”», «chiavi di lettura per operare a pro dell’infanzia», dall’accudimento all’ammonimento: consigli validi, come del resto tutto il volume, per chi intende seguire la vocazione di educatore, ma anche per il genitore alle prese con quello che, probabilmente, può essere considerato il ruolo più impegnativo della vita.

Il libro:
Sandro e Martina Gianneramo
La spiritualità nei bambini e le responsabilità degli adulti
Fondazione Chàrisma edizioni, 2015
199 pp – 15 euro

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