Ortberg e la difficile "danza" della relazione

By 14 Aprile 2015Dall'Italia

MILANO – «Nessuno di noi è normale rispetto a ciò che Dio definisce come tale, e più ci avviciniamo a qualcuno, più ce ne rendiamo conto»: parte con una provocazione John Ortberg, nel suo Tutti sembrano normali finché non li conosci, pubblicato in italiano da CLC edizioni. Ortberg, pastore presbiteriano presso una chiesa della California, è autore di numerosi libri dedicati al tema delle relazioni, volumi che spesso sono diventati best seller e con i quali si è aggiudicato diversi premi; nel corso della sua carriera di scrittore ha fatto dello stile brillante la sua cifra caratteristica, che si aggiunge alla competenza data dalle sue lauree in psicologia e teologia.

«Quando abbiamo a che fare con gli esseri umani è come se facessimo un giro nell’angolo delle occasioni dell’universo», riflette l’autore nel volume; la stessa Bibbia, raccontando retroscena anche scabrosi della vita dei suoi personaggi, sembra voler stabilire «una profonda verità teologica: siamo tutti strani» a causa della nostra «innata predisposizione a sbagliare» che tendiamo a camuffare attraverso una più o meno abile «ordinaria amministrazione della depravazione».

Eppure, nonostante l’anormalità che riscontriamo in noi e soprattutto attorno a noi (del resto è più semplice vedere i difetti degli altri, piuttosto che i nostri), sentiamo l’insopprimibile esigenza di relazionarci con chi ci sta vicino. Ortberg paragona la combinazione dei due elementi alla situazione – ormai proverbiale – dell’istrice: «anche noi feriamo coloro che amiamo… nonostante tutto, però, il desiderio di stare vicini è più forte». Ma, rileva, “si può fare di meglio”: si può imparare a starsi vicino senza ferirsi, come i porcospini.

Per farlo, con il suo consueto approccio brioso, Ortberg propone “un corso di danza per porcospini”, da sperimentare in primo luogo con chi “punge di più”.
Sincerità, accettazione dell’altro, amicizia, empatia, gestione dei conflitti, perdono, inclusione, gratitudine sono i passi chiave di questa danza: illustrati con esperienze personali, riflessioni e consigli pratici, Ortberg tratteggia il percorso dal sistema per avvicinarsi senza rimanere feriti ai segreti delle relazioni solide, in un crescendo che vede un comune denominatore ed elemento presente in filigrana in tutti i passaggi: l’amore, il sentimento più noto, meno praticato e sempre necessario. Almeno, sospira Ortberg, fino a “quel giorno”: il primo in cui, dai tempi dell’Eden, liberati dai limiti della nostra umanità saremo finalmente tutti normali.

Il libro:
John Ortberg
Tutti sembrano normali finché non li conosci
CLC edizioni, 2014
271 pp – 14,90 euro

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