AEI-Alfano, "bilancio positivo" in attesa di sviluppi

By 2 Aprile 2015Dall'Italia

ROMA – A dieci giorni dall’assemblea dell’Alleanza evangelica, che ha visto la partecipazione del ministro degli interni Angelino Alfano, l’ambiente evangelico italiano esprime soddisfazione per l’attenzione ottenuta e speranze per gli sviluppi.

L’occasione della visita del ministro è stata la rievocazione della tristemente nota circolare Buffarini-Guidi, che nel 1935, in pieno periodo fascista, mise fuorilegge il culto pentecostale, e che rimase in vigore fino al 1955, utilizzata come strumento di intimidazione verso il movimento evangelico da parte di autorità civili e religiose locali, «costituendo – ricorda l’Alleanza evangelica in una nota – una delle pagine più nere della storia italiana contemporanea».

La presenza del ministro Alfano alla cerimonia che ricordava gli ottant’anni dall’approvazione e i sessant’anni dall’abrogazione della circolare ha assunto un significato particolarmente intenso, quasi la chiusura ideale di un discorso aperto proprio in seno al Ministero dell’Interno, di cui Buffarini-Guidi era all’epoca sottosegretario; e ancora più intense, in questo contesto, diventano le parole del ministro che, ottant’anni dopo, si è espresso sul valore della libertà religiosa come “diritto umano inalienabile”; Alfano ha tra l’altro sottolineato che «la libertà religiosa non debba essere concessa dallo Stato, ma solo riconosciuta. Essa, infatti, precede lo Stato ed è parte integrante della dignità umana fondamentale», impegnandosi a favorire il superamento di quegli ostacoli ancora presenti sul cammino della piena libertà religiosa in Italia.

L’AEI, con l’assemblea di marzo, ha confermato l’importanza di una presenza evangelica sul fronte sociale e istituzionale, e la necessità di un’azione concorde e congiunta tra le varie anime del movimento evangelico, che a margine dell’assemblea hanno espresso pareri positivi su impegno e risultati.

Positivo il bilancio di Giovanni Di Francia, presidente delle Congregazioni cristiane pentecostali: «abbiamo potuto sottolineare al Ministro dell’Interno, l’organo dello Stato pertinente per gli affari di culto, che ancora oggi il fantasma della Buffarini-Guidi è vivo e vegeto: infatti le richieste di approvazione delle nomine a ministro di culto sono bloccate, concesse solamente alle chiese con minimo cinquecento membri»; il presidente CCP esprime nel contempo parole di apprezzamento per l’impegno dell’AEI, rilevando che «un coordinamento tra gli evangelici biblici può sicuramente far convergere tutti verso una visibilità maggiore, in un Stato come l’Italia che è laico ma che ancora non ha una legge sulla libertà religiosa, e fa ancora riferimento alla legge 1159 del 1929 sui culti ammessi».

«L’assemblea dell’AEI – fa eco Elia Landi, presidente della Chiesa apostolica in Italia – è sicuramente aggregante e di comunione spirituale; informazione e formazione sono stimolanti per la crescita e per la testimonianza. Il coordinamento – aggiunge – è importante, sicuramente propositivo e costruttivo nel panorama evangelico italiano, soprattutto per sostenere un’esperienza di fede coerente, chiara e biblica». Per quanto riguarda il ministro Alfano, che ha ribadito il diritto inalienabile di ogni persona e di ogni chiesa a veder tutelata la propria libertà religiosa, «l’intervento è sicuramente apprezzabile – rileva – e adesso si vorrebbe vedere l’applicazione degli intenti dichiarati». Landi ritiene importante soffermarsi anche sulle testimonianze «che hanno messo in evidenza l’effetto devastante della circolare Buffarini-Guidi che a fine anni Trenta e inizio anni Quaranta fece chiudere molte delle chiese pentecostali in Italia, Chiesa apostolica compresa, e portò molti credenti, con i loro pastori, in carcere».

Lo stesso Giacomo Ciccone, presidente dell’Alleanza evangelica, ricorda che «dal 1974 l’AEI è al servizio dell’unità dei credenti evangelici, nati di nuovo, sulla base di un’unità già esistente in quanto radicata nella comune fede in Gesù Cristo»; tracciando un bilancio degli ultimi dodici mesi, Ciccone ha sottolineato l’impegno «sul fronte della difesa e della promozione della famiglia, della vigilanza sugli scivolamenti evangelici nei confronti del cattolicesimo, oltreché sui temi della libertà religiosa, da sempre al centro della nostra azione. L’Alleanza – aggiunge Ciccone – sta ancor più incrementando il profilo pubblico della fede evangelica e siamo grati al Signore non solo perché l’assemblea di quest’anno ha visto riunite le principali famiglie dell’evangelicalismo, ma anche per come la seconda carica del Governo ha riconosciuto il ruolo positivo che gli evangelici svolgono nel nostro Paese».

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