LONDRA – La riconciliazione e la speranza sono stati i temi al centro del tradizionale messaggio televisivo di Natale della Regina Elisabetta. Trasmesso dai canali televisivi di tutto il mondo anglofono e via web, il discorso ha toccato i rapporti tra Inghilterra e Scozia a pochi mesi dal fallito referendum sull’indipendenza, prima di ricordare il primo, drammatico Natale di guerra del Novecento, nel 1914, e la straordinaria tregua che si registrò su molti fronti nel corso di quella giornata.
Ma la Regina ha approfittato del messaggio anche per una significativa sottolineatura di carattere spirituale. In controtendenza rispetto alle prospettive politicamente corrette che negli ultimi anni hanno caratterizzato in misura crescente le scelte politiche del Regno Unito, Elisabetta II ha voluto connotare chiaramente il collegamento tra la festività odierna e la nascita di Gesù, e ha allentato la sua proverbiale riservatezza per esprimere una testimonianza personale: «Per me – ha dichiarato la Regina – la vita di Gesù Cristo, il principe della pace, la cui nascita si celebra oggi, è una fonte di ispirazione e un punto fermo nella mia vita». Ha definito inoltre la figura di Gesù «un modello di riconciliazione e perdono» che «ha steso le mani donando amore, tolleranza e guarigione». «L’esempio di Cristo – ha concluso Elisabetta II – mi ha insegnato a cercare di rispettare e valorizzare tutte le persone, di qualunque fede».
Il discorso di Natale della Regina
(nella foto, un momento del discorso)
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