Usa, quando la scuola boccia la fede

By 18 Novembre 2014Esteri

WASHINGTON – Nel Colorado la scuola secondaria di Pine Creek ha vietato a un gruppo di ragazzi cristiani di continuare a riunirsi durante ore libere da lezioni per pregare, cantare inni o discutere di argomenti religiosi poiché tale attività risulterebbe, a detta dei vertici scolastici, in violazione della Costituzione. Ormai da tre anni i ragazzi cristiani si incontravano in modo informale in una stanza libera, cantavano inni della tradizione evangelica e discutevano temi di attualità alla luce della loro fede. Al giovane animatore del gruppo, Chase Windebank, è stato detto e poi ripetuto che per via della separazione tra Stato e Chiesa e delle politiche distrettuali i ragazzi cristiani avrebbero potuto incontrarsi solo in orari non didattici, cioè prima o dopo gli orari d’apertura della scuola. La questione, considerata da Windebank come vessatoria e repressiva della libertà religiosa, è stata messa in mano all’organizzazione legale di stampo evangelico Alliance Defending Freedom.

Intanto le scuole nella contea di Montgomery nel Maryland – a pochi chilometri dalla capitale Washington – non indicheranno più le vacanze con nomi riferiti a ricorrenze di carattere religioso. L’ha deciso il Consiglio scolastico del distretto dopo una campagna indetta dalla comunità musulmana locale per ottenere un trattamento paritetico in occasione di una sua festa. Dall’anno accademico 2015-2016 gli studenti faranno sì le loro vacanze, ma sui calendari scolastici appariranno come “pausa invernale” e “pausa primaverile” anziché vacanze di Natale o vacanze di Pasqua. Per le festività ebraiche come Yom Kippur e Rosh Hashanah il calendario scolastico riporterà semplicemente l’assenza di lezioni. [gp]

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