NEW YORK – Zach Zehnder, pastore evangelico della Florida, ha battuto il record mondiale per il sermone più lungo di tutti i tempi, intrattenendo i presenti per oltre due giorni di fila.
Si sa che raramente la virtù principale dei predicatori è la brevità, e il 31enne pastore di Mount Dora, in Florida, ha voluto mettere a frutto la sua verbosità per un’iniziativa a sfondo benefico, certificata dal Guinness dei primati. In realtà il record rientra nella categoria più generale del discorso più lungo (“the longest speech marathon”) ma, rileva il nuovo primatista, «io sono un pastore, e ovviamente ho scelto un discorso a tema biblico».
Zehnder ha dato il via al suo tentativo alle sette del mattino di venerdì 7 novembre, e ha proseguito fino alle 12.21 di domenica, fermandosi appena cinque minuti ogni ora; nel corso dell’intervento ha accorpato e condiviso 45 sermoni sui 50 che aveva preparato, con l’obiettivo – sogno inespresso di molti predicatori – di coprire in una sola volta l’intero arco biblico, dalla Genesi all’Apocalisse. Filo conduttore dell’intervento, «l’incredibile impegno di Dio nei confronti del suo popolo», tema che ha cercato di mantenere nel susseguirsi dei sermoni.
Per omologare il record era necessario che fossero presenti almeno dieci persone contemporaneamente, e alla fine sono stati quasi in cinquecento ad alternarsi di fronte a lui durante la predicazione, oltre agli utenti collegati in streaming; come rileva con una certa ironia il sito The christian examiner, richiamandosi al lungo sermone notturno dell’apostolo Paolo citato in Atti 20, fortunatamente nell’occasione non si è verificato nessun caso-Eutico.
Zehnder si è fermato dopo 53 ore e 18 minuti, polverizzando così il precedente record detenuto dall’oratore indiano Vickrant Mahajan, che a settembre aveva parlato ininterrottamente 48 ore e 31 minuti.
Al di là del record, l’obiettivo di Zehnder non era solo predicare la Parola di Dio («che – ammette – è già una gran cosa di per sé»), ma anche raccogliere fondi per un progetto benefico: e l’iniziativa ha fruttato centomila dollari, destinati all’apertura di un centro di riabilitazione per ex alcolisti e tossicodipendenti.
