NUOVA DELHI – È stata presentata ufficialmente lo scorso 2 ottobre la prima versione del Nuovo Testamento in lingua nyishi, idioma indiano parlato nell’Arunachal Pradesh, regione posta nell’estremo nordest dell’India al confine con TIbet, Bhutan e Birmania.
La traduzione, annuncia l’Osservatore romano, nasce dall’impegno di un parroco salesiano, don Sebastian Thuruthiyil, che insieme alla sua équipe ha completato l’opera in sei anni di lavoro.
La lingua nyishi è parlata da oltre 300 mila persone e nell’Arunachal Pradesh il 13% della popolazione professa la fede cristiana.